Tragedia al porto di Palermo. Un giovane tunisino , nascosto sotto un autoarticolato, muore schiacciato durante le operazioni di manovra

 

Un tunisino, che pensava di nascondersi sotto un tir rimanendo illeso, per arrivare e sbarcare a Palermo, è finito schiacciato dal pesante automezzo. Tragedia avvenuta ieri sera al porto di Palermo sulla nave Splendid della Gnv partita dal porto di Tunisi de La Guolette. Secondo una ricostruzione sommaria il giovane, che aveva eluso i controlli, è rimasto schiacciato dall’autoarticolato durante le operazioni di manovra.

Si vuol capire adesso come il giovane tunisino sia finito sotto l’autoarticolato ..e come sia sfuggito ai controlli di rito. Le indagini sono condotte dalla Capitaneria di porto.

Rifiuti, dalla Regione nessuna autorizzazione a nuova discarica in contrada Scalpello a Lentini (Sr)

 

Immagine

 

Palermo,

In merito al progetto di realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosi in contrada Scalpello, nel comune di Lentini (Sr), proposto dalla società Gesac s.r.l., l’assessorato regionale del Territorio e Ambiente precisa che la pratica risale al 2020 e che non ha rilasciato alcun Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) né, tantomeno, ha approvato la realizzazione dell’impianto.

Al momento, infatti è stata rilasciata soltanto la Via (Valutazione di incidenza ambientale), che – è bene precisare – non costituisce autorizzazione alla realizzazione e alla gestione della discarica, ma rappresenta uno dei passaggi dell’iter; si tratta di un parere endoprocedimentale per il quale la Cts (Commissione tecnica specialistica) ha espresso parere favorevole. Si sottolinea, inoltre, che il rilascio della Via è condizionato all’ottemperanza del quadro prescrittivo rispondente a 26 condizioni ambientali e non è vincolante rispetto all’autorizzazione finale, e che vi è ancora la necessità di acquisire una serie di pareri tecnici, così come stabilito dalla legge.

Siccità in Sicilia,il presidente Schifani convoca vertice su emergenza siccità e frusta la classe dirigenziale impegnata alla problematica: «Accelerare interventi per mitigare effetti crisi»

immagine

 

Palermo,

Risolvere non solo le attuali emergenze, ma realizzare anche opere che nel futuro possano evitare ulteriori situazioni di criticità. Con questo obiettivo, il presidente della Regione Renato Schifani ha convocato e presieduto a Palazzo d’Orleans un vertice sulla siccità al quale hanno partecipato gli assessori regionali all’Energia Roberto Di Mauro e all’Agricoltura Salvatore Barbagallo; i dirigenti generali dei dipartimenti Protezione civile Salvo Cocina, Acqua e rifiuti Arturo Vallone, Agricoltura Dario Cartabellotta; il segretario generale dell’Autorità di bacino Leonardo Santoro e il capo di gabinetto della Presidenza Salvatore Sammartano.

«Ho voluto fare il punto – dice il presidente Schifani – con tutti gli uffici coinvolti per conoscere l’attuale situazione degli invasi e lo stato di attuazione degli interventi finanziati e da finanziare. Oltre alla ricerca di nuovi pozzi in tutta la Sicilia, stimolando i sindaci a farlo, e all’uso di autobotti dove servono, dobbiamo evitare che l’acqua si disperda. Oltre, ovviamente, ai grandi interventi strutturali la cui attuazione è nel medio e lungo periodo. L’attuale previsione meteorologica ci dice che anche nel mese di ottobre non ci saranno molte piogge, per cui dobbiamo accelerare sugli interventi immediati per mitigare il più possibile gli effetti della carenza di acqua negli invasi».

Nel corso del vertice è emerso che, attualmente, negli invasi siciliani ci sono circa 60 milioni di metri cubi di acqua disponibili rispetto ai 300 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Per poter utilizzare anche i cosiddetti “volumi morti”, visto l’aggravarsi della situazione, e quindi consentire un’autonomia idrica fino al prossimo mese di febbraio, la Regione, tramite l’Autorità di bacino, ha già chiesto ai gestori di ambito e di sovrambito (e in cinque invasi è già stato fatto) di adeguare i sistemi di prelievo attraverso l’ausilio di piattaforme galleggianti, per consentire un ottimale utilizzo delle risorse idriche residue. I gestori degli invasi, invece, sono stati già invitati, da tempo, a valutare l’attivazione del monitoraggio e del trasferimento della fauna ittica.

Con riferimento ai piani di intervento urgenti finanziati dalla Protezione civile nazionale e dalla Regione, i quasi 50 milioni di euro sono stati già tutti utilizzati e la “nuova” acqua immessa in rete è di circa mille litri al secondo e altri mille lo saranno prossimamente. Adesso, si attende una seconda tranche di venti milioni di euro che Palazzo Chigi aveva garantito al presidente Schifani in occasione della riunione del Consiglio dei ministri dello scorso 6 maggio. E un ulteriore finanziamento di 50 milioni di euro per investimenti, tra irriguo e potabile, sarà inserito dal governo regionale nel prossimo assestamento di bilancio, in corso di predisposizione.

Sta procedendo anche l’iter per la riattivazione dei tre dissalatori (Porto Empedocle, Gela e Trapani) che, dopo la richiesta, accolta, del presidente della Regione, saranno gestiti dal commissario nazionale per l’emergenza idrica, con un’accelerazione sui tempi previsti di realizzazione.

 

Scoperte a Palermo due aziende vinicole clandestine

Vino, ecco le dieci cantine più grandi d'Italia - Economia e ...

Archivi -SUD LIBERTA’

Palermo,
I militari del NAS di Palermo, operando nell’ambito della più ampia strategia di controllo a livello nazionale sugli illeciti commessi sulla filiera degli alcolici e del vino, disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con i tecnici della prevenzione dell’ASP di Palermo, hanno scoperto due aziende vinicole clandestine nella provincia di Palermo.
In una hanno fermato il lavoro di uno strutturato stabilimento di trasformazione dell’uva in vino privo di qualsiasi autorizzazione sanitaria, sottoponendo a sequestro più di 4 tonnellate di uva e mosto in fermentazione nonché l’intero stabilimento, il cui valore complessivo è di circa 60.000 euro; al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa di 3.000 euro. Nell’altra hanno scoperto un impianto analogo, ugualmente risultato sprovvisto di autorizzazione in cui erano in fermentazione circa 5 tonnellate di uva, sottoposta a sequestro insieme a tutto l’opificio. Anche in questo caso, al titolare dell’impianto è stata elevata una sanzione amministrativa di 3.000 euro, mentre il valore complessivo del sequestro è di oltre 70.000 euro

Giovedì 19 settembre conferenza stampa idesign al Museo Riso di Palermo

 

 

 

Foto

 

Palermo,

Sarà presentata giovedì 19 settembre, alle 10,30, al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea RISO a Palermo (Via Vittorio Emanuele, 365), la dodicesima edizione di iDesign, che si terrà nel capoluogo siciliano dal 27 settembre al 6 ottobre.

Il programma di iDesign – la più longeva design week del Sud Italia – sarà illustrato dalla curatrice e fondatrice Daniela Brignone. Partecipano alla conferenza stampa, Elvira Amata, assessore regionale al Turismo; Francesco Scarpinato, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana; Giampiero Cannella, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Palermo. Porterà i suoi saluti la direttrice del Museo Riso, Evelina De Castro.

Andar per mondi: design moving through time and space: questo il tema di iDesign,  che per la XII edizione esplora i diversi significati del viaggio inteso in senso fisico, mentale e spirituale, tracciando una linea che demarca e congiunge saperi e pratiche geograficamente e culturalmente lontane, costruendo e ricostruendo immaginari.

Fra i presenti, insieme agli altri partner pubblici e privati di questa edizione 2024, Mariella Antinoro, Dirigente Generale del Dipartimento Turismo della Regione Siciliana; Selima Giuliano, Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Palermo; Umberto De Paola, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo; Lucia Giuliano, Direttrice dell’Accademia Abadir di Catania; Cettina Giannino, Rettore DS del Convitto Nazionale Giovanni Falcone di Palermo; Sebastiano Monaco, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo; l’imprenditore e mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona; Maria Giambruno, ideatrice di Una Marina di Libri; Francesco Miceli, architetto, membro del Comitato Scientifico di iDesign.

Beni culturali Sicilia, restaurata Villa Gallidoro di fine 800 e riqualificato il giardino a Palermo. Il Presidente della Regione Sicilia Schifani: «Struttura storica della città»

 

 

 

immagine

 

 

Palermo

È stata restituita oggi alla città di Palermo Villa Gallidoro, edificio di stile neorinascimentale di fine ‘800, che sorge in un parco di circa due ettari vicino al Giardino Inglese. Stamattina si è svolta la cerimonia di consegna del complesso monumentale di via delle Croci, dopo la conclusione dei lavori di restauro avviati a seguito di una convenzione tra gli assessorati regionali dell’Istruzione, dei Beni culturali, dell’Economia e delle Infrastrutture, con la Soprintendenza dei Beni culturali, il Comune di Palermo e l’Orto botanico.

Hanno preso parte all’evento il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, gli assessori regionali Francesco Paolo Scarpinato e Mimmo Turano, la soprintendente Selima Giuliano, l’assessore alla Pianificazione urbanistica del Comune di Palermo, Maurizio Carta, e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Rapisardi-Garibaldi, che ha sede a Villa Gallidoro, Valentina Carmina.

Il presidente Schifani ha incontrato gli alunni della scuola media e ha rivolto un augurio di buon lavoro a tutti gli studenti siciliani, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico. «Sono qui – ha detto il governatore – perché oggi è una giornata importante per Palermo, per i giovani che frequentano questa scuola e per le istituzioni. Villa Gallidoro è una struttura storica della città, che fa parte della gioventù di tanti di noi. È stata recuperata grazie alla Regione, con il contributo di altre istituzioni tra le quali il Comune, per i ragazzi che sono la speranza del domani. È un simbolo dell’impegno quotidiano del mio governo in favore dei nostri cittadini e per la crescita della Sicilia».

La cerimonia di oggi ha avuto un significato particolare per il governatore, anche sul piano personale. «È un evento dal grande valore emotivo – ha aggiunto Schifani – Frequentavo il Cannizzaro, mia moglie il Garibaldi; questa scuola mi ricorda tanti momenti della mia gioventù, le sfide epiche a pallavolo tra i due istituti. È una bella storia che continua attraverso le nuove generazioni. Noi facciamo di tutto per mettere a disposizione dei giovani questi beni perché credano a un futuro migliore e abbiano gli strumenti per costruirlo».

«Grazie al lavoro sinergico tra le diverse istituzioni – ha sottolineato l’assessore Scarpinato – siamo riusciti a restituire agli studenti una scuola in sicurezza secondo le nuove normative. Un edificio di pregio che ora, oltre a rappresentare un luogo sicuro, è stato reso polifunzionale per rispondere al meglio alle esigenze della comunità scolastica».  

Gli interventi di restauro, sulla base di due progetti redatti dalla Soprintendenza dei beni Culturali di Palermo, hanno riguardato l’edifico principale e le pertinenze, costituite dal giardino storico e dai padiglioni accanto all’ingresso, denominati “Ex cisterna” e “Ex Casa del custode” che adesso saranno adibiti ad aule multimediali e laboratori. 

Il recupero della Villa ha interessato i prospetti e le volte parzialmente crollate e il miglioramento statico dell’edificio con l’adeguamento alle misure di sicurezza delle aule didattiche dell’istituto scolastico. Nel giardino sono stati aperti nuovi percorsi nel verde per connettere i padiglioni alla scuola con l’abbattimento delle barriere architettoniche e il restauro dei gazebo in ferro.

«Il restauro – ha spiegato la soprintendente Giuliano – è stato finalizzato all’uso didattico dei luoghi. In particolare abbiamo realizzato nei padiglioni aule tecnologiche e, nella riqualificazione del giardino, si è pensato alla fruizione da parte dei ragazzi. All’interno della Villa alcuni locali avevano subito dei crolli e siamo intervenuti per sanare i problemi di consolidamento delle volte, procedendo poi a un restauro filologico della facciata, con il ripristino dell’intonaco originale che ripete lo stile neoclassico rinascimentale, nonostante la costruzione sia ottocentesca». 

Gli interventi sono stati finanziati con i fondi del Po Fsr Sicilia 2014-20 per un totale di due milioni di euro stanziati dall’Ufficio speciale dell’edilizia scolastica con un provvedimento firmato da Alessandro Aricò, allora assessore regionale all’Istruzione. Il dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana ha erogato 168.500 euro per completare le opere di miglioramento statico della Villa con interventi locali mirati al consolidamento dei solai. Il Comune, nell’ambito del suo progetto di implementazione del “verde diffuso” nella città, ha fornito le palme per il viale principale, ha realizzato due parterre nell’area retrostante l’edificio, completando il complesso lavoro sul giardino storico svolto con la consulenza dell’Orto botanico dell’Università di Palermo.

La Giustizia presenta il conto a Cosa nostra: Calvaruso, il Capo di Pagliarelli, riporta una condanna a oltre 18 anni, Caruso dodici anni, Costa dovrà scontare oltre 10 anni in carcere

Palermo,

Siamo  alla resa dei conti con la Giustizia. E sono abbastanza pesanti per i boss di Cosa nostra.  Il boss di Pagliarelli a Palermo, Giuseppe Calvaruso, è stato condannato a 18 anni e sei mesi di carcere, dopo l’assoluzione in primo grado, per traffico di droga.

La Corte di appello di Palermo ha confermato la ricostruzione dei Pm e ha condannato anche Giovanni Caruso, che ha avuto 12 anni; Angelo Costa, 10 anni, 10 mesi e 20 giorni (in primo grado aveva avuto 12 anni), Francesco Duecento, 6 anni e 8 mesi (ne aveva avuto 10).

Il boss Giuseppe Calvaruso

Confermate le assoluzione della moglie di Calvaruso, Rosa Rita Catalano, e di Barbara Vilardo. Nell’agosto scorso Calvaruso è stato coinvolto in un’operazione antiriciclaggio tra Italia e Brasile.

Cantieri di servizio a Palermo,l’assessore regionale Albano: «Subito la Did per la domanda»

 

immagine

Palermo,

Possedere la regolare dichiarazione di immediata disponibilità (Did): è quanto occorrerà nell’immediato per poter partecipare alla selezione per i cantieri di servizio, a Palermo, mentre il patto di servizio potrà essere sottoscritto anche successivamente alla scadenza di presentazione delle domande. È quanto si legge nella nota inviata al Comune di Palermo a firma del dirigente del dipartimento Lavoro della Regione Siciliana, Ettore Foti.

«Abbiamo inviato questo chiarimento al Comune di Palermo – dichiara Nuccia Albano, assessore regionale al Lavoro – in considerazione della mole di lavoro che si registra nel Centro per l’impiego di Palermo e dell’imminente scadenza entro la quale i potenziali candidati devono espletare le procedure burocratiche necessarie e presentare la domanda di partecipazione in maniera completa e adeguata. In questa maniera garantiamo ai cittadini interessati l’opportunità di partecipare ad un progetto fondamentale per il sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione. I cantieri di servizio, infatti, forniscono un prezioso contributo in diversi programmi di lavoro inseriti in progetti sociali o di riqualificazione, apportando benefici per i Comuni e dando dignità e ristoro economico a tante famiglie in difficoltà».

Commemorazione Dalla Chiesa, il Presidente della Regione Sicilia Schifani: «Simbolo dello Stato nella lotta alla mafia»

 

Immagine

 

Palermo,

«Oggi, nel 44º anniversario della barbara uccisione del prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, ho voluto rendere omaggio a un uomo che ha rappresentato con coraggio e determinazione lo Stato nella sua lotta contro la mafia. Il generale Dalla Chiesa, con la sua integrità e il suo impegno incrollabile, ha pagato con la vita il prezzo del suo senso del dovere e della sua fedeltà alle istituzioni».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che questa mattina ha depositato una corona d’alloro sul luogo della strage, in via Isidoro Carini a Palermo. «In questo giorno – ha proseguito Schifani – il mio pensiero va anche a sua moglie, Emanuela Setti Carraro, e all’agente Domenico Russo, vittime innocenti della mano mafiosa. Il loro sacrificio non può essere mai dimenticato. È nostro dovere continuare a ricordare e a tramandare la memoria di questi eroi, affinché il loro esempio sia guida per le future generazioni».

Lavoro, in Sicilia 30 mila euro in tre anni alle imprese per ogni assunzione La dotazione finanziaria è di 40 milioni di euro

 

 

immagine

 

 

Palermo,

Trentamila euro, in tre anni, per ogni nuovo assunto in Sicilia. È l’incentivo attivato dall’assessorato regionale del Lavoro con l’avviso pubblicato sul sito istituzionale della Regione Siciliana rivolto alle imprese che esercitano attività commerciale e industriale nel territorio regionale. La dotazione finanziaria è di 40 milioni che consentirà di erogare contributi per assumere fino a 1.350 persone. Tra pochi giorni sarà comunicata la data del “click day”, ovvero del giorno dal quale le aziende potranno presentare la domanda.

«È un provvedimento fortemente voluto dal mio governo – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – e istituito con l’ultima Finanziaria, con l’obiettivo di far crescere l’occupazione in Sicilia, creando nuovi posti di lavoro “di qualità”, ovvero stabili e duraturi. Guardiamo in particolare ai giovani e ai soggetti meno favoriti sul mercato, per creare nuove opportunità di assunzione o di stabilizzazione. È un sostegno concreto alle aziende che operano in Sicilia che si aggiunge alle misure già varate dalla Regione e che hanno favorito le condizioni per una crescita dell’occupazione del Pil dell’Isola, come attestato dagli ultimi indicatori della situazione economica del Paese».

«Si tratta – dice l’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano – di un sostegno importante all’economia siciliana. È una misura destinata a favorire la crescita occupazionale, contribuendo all’abbattimento dei costi del lavoro sostenuti dalle imprese che assumono a tempo indeterminato, anche favorendo la trasformazione dei contratti a termine o dei tirocini di giovani già avviati dalle aziende».

L’incentivo viene riconosciuto, fino ad un massimo di 10 mila euro all’anno per tre anni, per le nuove assunzioni a partire dall’1 gennaio 2024 a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato o a seguito di assunzione stabile di tirocinanti della stessa azienda. Sono esclusi i contratti di apprendistato. Beneficiarie sono le aziende (incluse le micro e le piccole e medie imprese) che hanno una unità produttiva in Sicilia o che la attivino. L’incentivo può essere riconosciuto per un numero massimo di 10 lavoratori, nel rispetto del regolamento “de minimis” previsto dalle norme europee.

Le domande potranno essere esclusivamente presentate attraverso il supporto del Sistema Informatico (SI) dedicato, al quale si potrà accedere con Spid. Sarà stilata una graduatoria a sportello predisposta in base all’orario di presentazione