I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel quartiere Montepellegrino, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dell’illegalità diffusa, alla verifica di eventuali allacci abusivi alla rete di distribuzione dell’energia elettrica ed all’accertamento di eventuali occupazioni abusive.
Decine di militari della Compagnia San Lorenzo, coadiuvati dai colleghi della Compagnia cittadina Piazza Verdi, del Nucleo Radiomobile e del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia hanno setacciato le vie del quartiere e, in sinergia con i tecnici verificatori dell’Enel, hanno controllato un complesso residenziale sito in via Brigata Aosta.
Le verifiche poste in essere, hanno portato al deferimento di 111 persone accusate a vario titolo di furto di energia elettrica, invasione di edifici in esito alle verifiche relative la proprietà delle unità abitative, guida senza patente con infrazione reiterata nel biennio, esercizio abusivo quale parcheggiatore, anche in questo caso per infrazione reiterata nel biennio, e furto aggravato di generi alimentari avvenuto in un supermercato. All’interno di un deposito del terrazzo condominiale, il fiuto del pastore tedesco Ron, ha permesso il rinvenimento di un panetto di hashish del peso di 70 grammi che, era stato abilmente occultato tra i vari oggetti appositamente accatastati all’interno del magazzino.
Nel complesso sono state identificate 269 persone, controllati 94 veicoli, effettuate 12 perquisizioni, nonché segnalate 4 persone alla Prefettura di Palermo quali assuntrici di sostanze stupefacenti con contestuale sequestro di modiche quantità di droga, elevando anche 50 sanzioni al Codice della Strada per un totale di 49.000 euro. Tra le infrazioni al Codice della Strada, 6 guide senza patente, 17 omesse revisioni, 17 mancate coperture assicurative, 2 mancati usi del casco protettivo, 6 mancato uso delle cinture di sicurezza e 2 guide con patente scaduta; contestualmente sono stati 17 i veicoli sequestrati amministrativamente e 4 sottoposti al fermo amministrativo. Le attività di controllo nel quartiere continueranno anche prossimi giorni e nelle settimane a venire con l’obiettivo precipuo di prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e il conseguente degrado urbano che incidono in maniera significativa sulla sicurezza reale e su quella percepita dai molti cittadini onesti del quartiere. È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
Palermo,
Evasione dal carcere per i minori Malaspina di Palermo. Tre giovani tutti extracomunitari (un tunisino, un marocchino e un altro della Costa d’Avorio) hanno segato le sbarre della cella e sono scesi dal muro di cinta in via Cilea con le lenzuola. Uno è stato catturato a piazzale Giotto dalla polizia dopo 4 ore visto che era stato dato l’allarme e l’intervento aereo di di un elicottero che ha sorvolato la zona: è il detenuto originario della Costa d’Avorio.
Il secondo giovane marocchino è stato invece bloccato dai carabinieri nella zona tra il popolare quartiere di Ballaró e corso Tukory. Il Procuratore dei minorenni, Claudia Caramanna, dopo essere stata avvisata dell’evasione, ha compiuto un sopralluogo nell’istituto penitenziario. Appena riportato al Malaspina il primo dei detenuti ha cercato di incendiare la cella e ha iniziato a tirare le suppellettili procurandosi diverse ferite. Il secondo a finire in manette è stato il marocchino, da poco maggiorenne, che aveva cercato rifugio nel quartiere popolare di Ballarò dove vivono molte comunità di migranti. Il ragazzo era arrivato a Palermo dopo il trasferimento dall’istituto di pena di Reggio Calabria dove avrebbe partecipato a una rivolta. Prosegue la ricerca del terzo fuggitivo evaso originario della Tunisia.
Gli investigatori stanno pattugliando diversi quartieri e le stazioni ferroviarie di Palermo. Controlli anche al porto.Adesso scatterà l’indagine alla casa cirondariale per l’omessa sorveglianza dei detenuti evasi…. Sono venute fuori criticità che saranno esaminate dalla Polizia penitenziaria..
Ospedale Di Cristina a Palermo
Palermo,
Tragedia a Palermo dove è morto il bimbo di 4 anni che lunedì scorso, nel quartiere Boccadifalco, era rimasto ferito gravemente in un incidente a bordo di una minimoto di cui era alla guida.
Palermo,
Archeologi e astronomi a confronto sull’archeoastronomia nella nostra Isola. Martedì 15 aprile, dalle 9,30 a Palazzo Montalbo, sede del Centro progettazione e restauro della Regione Siciliana (Crpr), in via dell’Arsenale 52 a Palermo, verrà presentato il volume “Archeoastronomia in Sicilia.
Una scienza necessaria”, a cura di Ferdinando Maurici, direttore del Crpr e soprintendente del Mare ad interim, e Chiara Cardella.
L’appuntamento sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione della ricerca e su come favorire ulteriormente anche in Sicilia il dialogo necessario, ma non sempre facile, fra archeologi e astronomi. «La Sicilia si sta dimostrando sempre di più una terra ricchissima di monumenti e siti archeologici di carattere astronomico», afferma l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, che a inizio lavori porterà un saluto istituzionale assieme al dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, Mario La Rocca.
Al dibattito prenderanno parte alcune tra le più rappresentative personalità scientifiche del settore a livello internazionale, tra cui l’astrofisico Giulio Magli, professore ordinario di Fisica matematica al Politecnico di Milano, dove insegna anche archeoastronomia, autore di libri di grande diffusione. I lavori saranno presieduti dall’archeologo siciliano Gioacchino Falsone, già docente di Archeologia fenicio-punica all’Università di Palermo. Interverranno anche Alfio Maurizio Bonanno, ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica di Catana, il direttore del Crpr Maurici, il vice presidente nazionale dei Gruppi archeologici d’Italia, Alberto Scuderi, e Andrea Polcaro, professore di Archeologia del vicino oriente antico all’Università di Perugia.
Palermo,
I Carabinieri della Compagnia San Lorenzo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, nei confronti di 8 indagati, uomini e donne tra i 29 e i 59 anni, ritenuti responsabili in concorso di dieci furti aggravati commessi in danno di diversi supermercati della città. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, condotte tra il 2023 e 2024 dai militari della Stazione di Palermo Uditore, hanno consentito di far luce su diversi episodi in cui la banda, avrebbe asportato varia merce, tra cui generi alimentari, elettrodomestici e capi d’abbigliamento, per un valore di circa 15.000 euro, in danno di esercizi commerciali della grande distribuzione.
In particolare, le investigazioni hanno permesso di documentare come gli indagati, avrebbero agito secondo consuete e collaudate modalità seriali, nascondendo la merce sotto i propri indumenti, in borse personali o all’interno di carrelli della spesa. Il gruppo criminale secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, grazie anche ad un’attenta analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza, aveva ideato una strutturata strategia, in base alla quale ad ogni indagato era stato assegnato un compito specifico.
I furti che sarebbero avvenuti anche con cadenza quotidiana, avrebbero previsto un complice che, rimanendo all’esterno dei grandi magazzini e posizionandosi in prossimità delle porte destinate esclusivamente all’ingresso, aveva il compito non solo di attivare le fotocellule, aprendo le porte scorrevoli e favorendo così l’uscita degli altri complici con la merce rubata ma, altresì, avrebbe dovuto avvisare gli altri in caso di arrivo delle pattuglie delle Forze di Polizia.
Giovedì 17 aprile verrà riaperto completamente al traffico, dopo un risanamento strutturale di tutte le rampe di accesso, lo svincolo di Enna sull’autostrada Palermo-Catania.
Palermo,
Sarà pubblicato lunedì prossimo, 14 aprile, il bando di gara per la realizzazione del nuovo ospedale pediatrico di Palermo. L’obiettivo è quello di arrivare all’aggiudicazione entro l’estate».
Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che questa mattina, a Roma, ha incontrato i vertici di Invitalia. La società, in virtù di un protocollo d’intesa siglato con la Regione a luglio dello scorso anno, sarà centrale di committenza e svolgerà attività di supporto tecnico-operativo per portare a termine l’appalto “incompiuto” a causa del fallimento dell’impresa esecutrice, avvenuto nel 2017.
La gara prevede la redazione della progettazione esecutiva da parte dell’impresa aggiudicataria, oltre alla realizzazione dell’opera. Ieri, con il via libera definitivo del ministero della Salute al finanziamento, si è chiusa la fase preliminare.
«Il governo regionale, sin dal mio insediamento – aggiunge il presidente – si è posto l’obiettivo prioritario di costruire un sistema sanitario che possa rispondere in tempi ragionevoli a tutti i bisogni di cura e assistenza dei cittadini e, soprattutto, dei più piccoli, con particolare riguardo per quelli affetti da patologie oncologiche o da malattie rare. Il nuovo ospedale pediatrico di Palermo sarà una struttura all’avanguardia, con reparti ancora non presenti in Sicilia e sono certo che diventerà punto di riferimento anche per il Sud Italia e per Paesi dell’area del Mediterraneo».
Ubicato in prossimità dell’ospedale Cervello, farà capo all’azienda ospedaliera Arnas “Civico-Di Cristina” e sorgerà su un’area di oltre 45 mila metri quadrati, dei quali 3mila destinati a verde. L’ospedale sarà realizzato su un sistema di isolatori per renderlo totalmente antisismico. Disporrà di 134 posti letto, di cui 10 di terapia intensiva; tra le specializzazioni pediatriche presenti oncoematologia, neurologia, neurochirurgia e cardiochirurgia. Sono previste 4 sale operatorie e una sala ibrida. Complessivamente le unità operative (reparti) saranno 14 più un’area di emergenza. Inoltre vi troveranno posto laboratori, ambulatori, aule conferenza, luoghi di culto, una foresteria di 8 stanze per i parenti, una zona ristorazione con 100 posti a sedere e una elisuperficie in copertura per le emergenze. L’area parcheggio sarà dotata di 284 posti auto, di cui 12 per diversamente abili, 15 parcheggi “rosa” e 31 posti moto, con 4 colonnine di ricarica e pensiline fotovoltaiche.
L’ospedale sarà dotato dei più moderni requisiti impiantistici che consentiranno un perfetto comfort, nel rispetto delle nuove norme ambientali. Il nuovo ospedale, in totale, tra fondi statali e regionali, costerà complessivamente circa 170 milioni di euro.
Palermo,
Sono stati ufficialmente consegnati oggi i lavori di ristrutturazione e recupero della chiesa Maria SS. dell’Addaura, all’interno dell’istituto Roosevelt di Palermo, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò. Gli interventi edilizi, che riguarderanno l’eliminazione dello stato di pericolo e la messa in sicurezza della struttura danneggiata da infiltrazioni di acqua piovana, saranno eseguiti dalla ditta palermitana Idrogedil per 580 mila euro, a fronte di un importo complessivo del progetto pari a 954 mila euro interamente finanziato dalla Regione. I lavori, la cui durata prevista è di otto mesi, sono stati progettati e saranno diretti dal Dipartimento regionale tecnico (Drt).
«Questo avvio dei lavori – ha dichiarato Aricò – rappresenta un passo significativo per restituire alla comunità un importante luogo di culto rimasto chiuso troppo a lungo. L’intervento dimostra l’attenzione del governo Schifani verso il patrimonio religioso e culturale siciliano, fondamentale per l’identità e la vita sociale dei nostri territori. Monitoreremo attentamente il progresso dei lavori fino alla loro completa realizzazione nell’interesse della comunità locale che ha dovuto affrontare numerosi disagi durante il periodo di chiusura e che attende con ansia di poter riappropriarsi di un luogo di incontro e di preghiera significativo».
Alla cerimonia di consegna erano presenti, tra gli altri, anche il parroco della chiesa don Fabrizio Fiorentino, il dirigente del Drt Duilio Alongi accompagnato dai tecnici del suo staff e del Genio civile, il rappresentante legale della ditta, Salvatore Ferlito.
La chiesa è inagibile dall’ottobre del 2023 quando, a seguito dei sopralluoghi, erano state riscontrate gravi infiltrazioni di acque meteoriche che hanno compromesso la struttura dell’edificio religioso con danni significativi ai soffitti, alle pareti interne ed esterne, distacco di intonaci nonché il deterioramento del manto di copertura e del sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane.
Tra gli interventi previsti, valutati come urgenti e indifferibili, ci sono il rifacimento completo del sistema di impermeabilizzazione della copertura, la sostituzione degli infissi dei lucernai, il ripristino del sistema di raccolta delle acque meteoriche, il risanamento strutturale degli elementi portanti in cemento armato, il consolidamento del portale interno.