Nota di Palazzo Chigi: Lo Stato non scende a patti con chi minaccia

 

Istituzioni non intimidite da azioni” come attacchi a sedi diplomatiche, violenze di piazza, minacce a giudici e proiettile in una busta per direttore Tirreno

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Foto Comunicato Ag.

Lo Stato non scende a patti con chi minaccia”. È quanto sottolinea una nota di Palazzo Chigi. “Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l’obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici”.

LA BUSTA CON IL PROIETTILE – Una busta con all’interno un proiettile e minacce ai magistrati con riferimenti alla vicenda giudiziario dell’anarchico Alfredo Cospito è stata recapitata al direttore del quotidiano ‘Il Tirreno’, Luciano Tancredi. Oltre al proiettile, all’interno anche un foglio a quadretti in cui era vergato un messaggio scritto a stampatello: “Se Alfredo Cospito muore i giudici sono tutti obiettivi. Due mesi senza cibo. Fuoco alle galere”. Il messaggio recava anche la firma, una ‘A’ maiuscola.

Il proiettile, la busta e la lettera sono stati sequestrati dalla polizia di Livorno che ha aperto un’inchiesta per ricostruire la provenienza del messaggio. La notizia è stata diffusa oggi dal giornale. La lettera è arrivata ieri dentro una busta gialla spedita con francobollo nella sede di Livorno del ‘Tirreno’.

“GRAZIE PRESIDENTE GIUSEPPE CONTE”

Conte ritorna semplice cittadino. Chissà a rivederlo in un ruolo importante per il bene dell’Italia.Dopo il passaggio della campanella che segna l’insediamento del nuovo governo a Palazzo Chigi, l’ormai ex premier Giuseppe Conte si congeda dalla sede di governo con il saluto del picchetto militare dei Granatieri di Sardegna. Conte, visibilmente commosso, al termine degli onori militari nel cortile di palazzo Chigi, chiama vicino a sé la compagna Olivia Paladino. Dalle finestre del palazzo si affacciano decine di dipendenti che gli riservano un lungo e forte applauso, al quale Conte risponde con un caloroso saluto.Il momento è bellissimo, mai emozione  era stata provata così a Palazzo Chigi.  Vicino c’é anche il portavoce Rocco Casalino, anche lui provato emotivamente.   Per Giuseppe Conte persino il Movimento pentastellato si è spaccato per dimostrare la propria lealtà a Conte.   

Quindi Conte e Paladino lasciano la sede del governo, mentre un gruppo di sostenitori in strada applaudono e gridano slogan in favore dell’ex premier. Tra tutti: “Sei stato il più grande e il più umano” E molti sono anche i saluti e i ringraziamenti che il premier dimissionario ha ricevuto sui social, dove in breve #GiuseppeConte è diventato trending topic, insieme a Grazie Presidente.

Confronto oggi nel governo per studiare le nuove misure dal 7 gennaio – “Renzi? Solo un disturbatore,nulla più”

Conte 'palleggiatore' incassa i complimenti di Tardelli

Finora le restrizioni introdotte dal governo non sono riuscite ad arginare un virus che mostra una resistenza da fantascienza.  Si passa dunque sin da oggi alla fase più incisiva per studiare nuove misure dal 7 gennaio, zona rossa, scuola, ulteriori  restrizioni per combattere il coronavirus.

La riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza prevista oggi  per un confronto sull’emergenza Covid e sulle nuove eventuali misure da adottare a partire dal 7 gennaio. .vuole mettere tutti d’accordo i componenti la compagine governativa. Anche il ministro per la Salute, Roberto Speranza, è collegato, così come i membri del Comitato tecnico scientifico. 

Il confronto si è reso opportuno dopo gli ultimi giorni che hanno evidenziato un incremento del tasso di positività. Ieri, in particolare, sono stati registrati 11.831 contagi su 67.174 tamponi eseguiti: l’indice di positività è salito al 17,6%.
Ricorderemo che le  misure contenute nel decreto Natale scadono il 6 gennaio Il momento è delicato perchè c’è Renzi che “disturba  l’attività del governo “con il preciso intento di provocare la sua caduta…Quindi, dopo le festività è previsto il ritorno alla divisione delle regioni in zona rossa, arancione e gialla. Potrebbero essere modificati i criteri di valutazione per l’adozione di regole più o meno restrittive.

Sul tavolo anche il tema della scuola: la riapertura del 7 gennaio è sotto i riflettori, anche per le preoccupazioni evidenziate da alcuni governatori per la ripresa parziale dell’attività in presenza nelle scuole superiori, con un conseguente aumento delle presenze- altro argomento delicato -sui mezzi di trasporto.

Conte prova a ricucire la pace in Libia

 

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Il presidente del Consiglio presidenziale e premier della Libia, Fayez al Serraj, è giunto a palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte     La problematica Libia sta molto a cuore al premier italiano tanto che in precedenza per ricucire la pace in quel Paese aveva incontrato il generale Haftar.  Al centro dei colloqui le questioni legate alla crisi nel paese nordafricano. Sarà valutata anche la proposta di cessate il fuoco, avanzata da Turchia e Russia, che dovrebbe scattare alla mezzanotte di domenica.

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Il generale Haftar

Giuseppe Conte spiega le ragioni per cui l”Ocse non ha valutato il piano di riforme strutturali..”

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Foto Presidenza del Consiglio-Palazzo Chigi

Nel corso dell’incontro avvenuto questa mattina a Palazzo Chigi con il Segretario Generale dell’Ocse Angel Gurrìa, il Presidente Giuseppe Conte ha sottolineato che”le stime diffuse ieri dall’Ocse sottovalutano gli effetti di breve e di medio periodo delle misure contenute nella Legge di Bilancio e dei successivi provvedimenti adottati dal governo.

Conte ha posto l’accento sull’effetto positivo che il Reddito di Cittadinanza e Quota 100 avranno sui consumi e sul fatto che le stime dell’Ocse non hanno valutato in maniera appropriata l’articolato piano di riforme strutturali già attuato e in corso di attuazione dal governo.

Il Reddito di Cittadinanza, infatti, aggredisce un problema sociale che è cresciuto rapidamente nell’ultimo decennio, come quello della povertà, e, oltre a fornire un sostegno al reddito familiare, dispone di meccanismi che favoriscono il reinserimento lavorativo, promuovendo l’inclusione sociale.

Quota 100 è, invece, una misura innanzitutto riparatrice di quella violazione del patto sociale che è avvenuta con la drastica riforma delle pensioni approvata a fine 2011. Oltre a ricostruire un clima di fiducia reciproca tra cittadini e istituzioni, questa misura aiuta a promuovere il ricambio generazionale all’interno della Pubblica amministrazione e a rinnovare le competenze tecnologiche della forza lavoro favorendo l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

In merito alle misure adottate in favore della crescita di medio e lungo periodo, Conte ha poi ricordato che il Governo ha agito secondo un piano di interventi coerente e articolato che aggredisce in modo strutturale i problemi endemici della nostra economia, in primo luogo quello della bassa produttività. Il corposo piano di investimenti pubblici disposto nella manovra economica, per cui sono stati stanziati 15 miliardi aggiuntivi nel prossimo triennio, dà sostegno alla domanda nel breve periodo e rafforza il potenziale di crescita dell’economia. Per trasformare rapidamente questi stanziamenti in opere pubbliche, il Governo ha adottato il decreto “sblocca-cantieri”; inoltre, con il decreto crescita, verranno adottate misure che da subito favoriranno gli investimenti privati. Al contempo, sono stati presentati in Parlamento una serie di disegni di legge delega che permetteranno al Governo nei prossimi mesi di riordinare in modo organico l’intero quadro normativo del Paese, trasformando la pubblica amministrazione in un potente catalizzatore dello sviluppo”.

Comunicato Stampa Presidenza del Consiglio

Vertice oggi a Palazzo Chigi : passa l’accordo programmatico con la Cina –

  Conte : intendiamo riequilibrare la bilancia commerciale con la Cina

Il Memorandum è passato senza modifiche. La Lega avrebbe accettato l’impostazione data dal Mise. Via libera dunque alla firma.

So che i giornali ci descrivono sempre in lite furibonda, – afferma Conte –  ma in realtà quando ci vediamo al tavolo il confronto è assolutamente sereno. Siamo tutte persone ragionevoli e abbiamo l’obiettivo di sottoscrivere accordi che siano di tutela degli interessi nazionali”. “Delle volte – ha proseguito – si può ragionare sulle misure più idonee per raggiungere un obiettivo ma poi alla fine si converge

. Secondo la posizione espressa dalla Lega “è fondamentale aiutare le aziende italiane a crescere ed esportare all’estero, per raggiungere i numeri di Francia e Germania,  Ovviamente la sicurezza nazionale viene prima di tutto e quindi su alcuni settori strategici per noi e per gli alleati (telecomunicazioni, energia, porti e infrastrutture) – comunica la Lega –stiamo facendo tutte le verifiche e le valutazioni necessarie: prima viene la sicurezza degli italiani, poi l’interesse economico”.

– “Si firma il Memorandum che è un accordo quadro non vincolante” con la Cina, ha detto Conte al termine del vertice. “Sarebbe stato un po’ eccentrico non partecipare a questo importante progetto infrastrutturale che richiama la Via della Seta di cui l’Italia è l’approdo naturale” ha aggiunto il presidente del Consiglio. Con la firma dell’accordo quadro, ha rimarcato, “non mettiamo a repentaglio nessun asset strategico. Si sta facendo molta confusione. Una cosa è la tutela degli assetti strategici, una cosa è la sottoscrizione di un accordo programmatico non vincolante”. Inoltre, ha spiegato il premier, con questo accordo quadro “non ci impegniamo a nulla. E’ un’intesa programmatica che di volta in volta sarà arricchita dalla sottoscrizione di singoli accordi che verranno valutati uno per uno”. “E’ una grande opportunità – ha sottolineato ancora – anche per riequilibrare la bilancia commerciale con la Cina. Vogliamo potenziare il nostro export”……

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Conte ha spiegato pure che  “l’Italia, dei tredici Paesi che hanno già sottoscritto questo Memorandum e aderito al progetto infrastrutturale della Via della Seta, è l’unico Paese che ha preteso e imposto, rispetto alla versione originaria del Memorandum elaborato dalla parte cinese, principi e regole europee“. “L’Italia ha una forza propulsiva per quanto riguarda gli standard europei e dà un contributo a tutta l’Unione europea affinché questa infrastruttura molto importante sia compatibile e adeguata agli standard europei”…