L’Istituto Incremento Ippico di Catania -(Archivi Sud Libertà)
DI RAFFAELE LANZA
Fra pochi giorni, il dieci settembre per l’esattezza, uscirà la sentenza del Tar Catania -SezLavoro sul destino dei lavoratori collocati a luglio “in disponibilità” dall’Istituto Incremento Ippico di Catania,l’ente sottoposto alla vigilanza dell’Assessorato regionale alle Risorse agricole ed alimentari.
I ricorsi dei dipendenti interessati, con esclusione di coloro che hanno volontariamente accettato -e firmato” il declassamento delle mansioni, da “C” in A” è finalizzato alla sospensione degli effetti nefasti che hanno provocato le determinazioni del direttore dell’ Istituto, supportato da un ex commissario ad acta, dirigente in pensione, Vito Sinatra che ha svolto- coro unanime – un’azione di fiancheggiamento politico
Il direttore dell’Istituto Alfredo Alessandra ha fatto il resto:sappiamo già, lo abbiamo scritto, ha collocato il personale C ” _Istruttore- in disponibilità, una sorta di Cassa integrazione visto che lo stipendio è stato decurtato di circa 270 euro
Sono 8 unità “in atto licenziati ingiustamente” da 21 luglio ” per un massimo di 2 anni” Le sedi storiche di lavoro sono quelle di Catania e Tenuta Ambelia in territorio Militello Qui il Presidente della Regione On.le Nello Musumeci insieme al presidente del consiglio dell’Istituto, Signora Caterina Maria Teresa Grimaldi di Nixima ( Principessa iscritta nel Libro d’Oro della nobiltà ,insieme alla Sigra Erminia Zappalà, baronessa di Catania ) avvertono diversi dipendenti ha migliorato notevolmente la tenuta di Ambelia, struttura periferica dell’Istituto,, inserendolo in un processo di sviluppo e valorizzazione dell’intera area finalizzata alla realizzazione di un importante centro equestre,
Un altro aspetto che merita di essere ricordato è che l’Istituto e i componenti dei Sindacati rappresentativi non operano correttamente ed anzi assolvono soltanto funzioni di ordinaria amministrazione,sia le funzioni dirigenziali dell’ente sia quelle sindacali.
Il Presidente della Regione On.Nello Musumeci esprime dubbi sulla serietà sindacale siciliana e -com’è noto- su gran parte del personale (“grattpancia”) della Regione
Prove? L’omessa comunicazione ad una delle organizzazioni rappresentative del Comparto, il Siad che avrebbe nelle riunioni svolte, potuto fornire soluzioni in ordine al personale dichiarato in eccedenza. Ma nè i segretari delle organizzazioni sindacali presenti nelle contrattazioni con l’Ente hanno mai rilevato il vizio procedurale -formale e sostanziale- nè il Siad nella città di Catania ha dato prova ,fra l’altro, da alcuni anni a questa parte, di aver rappresentanti idonei nella città etnea alle relazioni e comunicazioni con gli uffici pubblici regionali
Nella foto il dirigente generale Regione Sicilia – Agrioltura -dr. Dario Cartabellotta- Il dirigente Aveva assicurato pubblicamente che avrebbe stoppato la messa
in disponibilità dei dipendenti eccedenti. Abbiamo visto come....
Un altro aspetto che merita di essere rilevato è che i sindacalisti della Regione danno dimostrazioni di incompetenza tecnica e sollevano interrogativi sulla loro onestà/capacità nei confronti dei dipendenti. Qui, per inciso, porremo un quesito che vorremmo che qualcuno rispondesse. Nella “riunione” del 13 luglio scorso presso la sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura fra i sindacati del Comparto e l’assessorato regionale all’agricoltura erano presenti :l’ex Contrattista,Operatore Luca Crimi (Uil -Fp ) ,il funzionario direttivo e segretario provinciale etneo Concetto dr. Gulizia e Fulvio Pantano segretario regionale ( Sadirs), l’ex Contrattista dr Gaetano Del Popolo (segretario provinciale di Catania con il segretario generale Sicilia Cgil Alfio Mannino, l’ assessore all’Agricoltura mazarese Toni Scilla ,il dirigente regionale Dario Cartabellotta e dirigenti della Funzione Pubblica sono stati spesi fiumi di parole (inutili) sulla vicenda. Spieghiamo il perchè.
In questo contesto si è discusso della legge del 2019 che ha rimodulato la pianta organica dell’Istituto per razionalizzare le migliori risorse umane in : Operatori A n 12; Collaboratori B,n.1;Istruttori C, n.3; Funzionari D, n1; Totale dipendenti 17. Il dirigente responsabile dell’Istituto Incremento Ippico e il dirigente generale del Dipartimento della Funzione Pubblica vengono autorizzati a stipulare apposito accordo di mobilità in virtù della legge 165 del 2001 che regola anche la copertura dei posti vacanti
L’Ente avrebbe potuto procedere, secondo le disposizioni del Contratto collettivo vigente, anche al distacco del personale presso altri enti Sappiamo che i sindacati avevano contestato la nuova Pianta organica non rispondente alla rifunzionalizzazione delle risorse umane nè all’accrescimento dell’efficienza dell’Istituto Viene ricordato che nel mese di marzo di quest’anno il Commissario ad acta Sinatra aveva disposto in delibera di dichiarare in mobilità il personale attualmente nei ruoli dell’Istituto e di non considerare eccedentario il personale che ha dato la propria disponibilità volontaria (si fa per dire visto che i “volontari” hanno “firmato” un documento di degradazione ai ruoli inferiori ,a ricoprire i posti inferiori di A e B fino ad esaurimento degli stessi.
Non si è compreso poi – se non per intuibili scorrette motivazioni politiche – perchè il Dipartimento Funzione pubblica abbia negato la mobilità al personale E non si comprende neppure perch’ il personale in eccedenza non venga utilizzato per l’apertura e la fruizione del Museo delle storiche artistiche -e molto rare -carrozze ricche di ornamenti,presso la sede catanese dell’Istituto, che studiosi e cittadini potrebbero ammirare già subito
MA QUESTI SINDACALISTI HANNO SCAMBIATO DAVVERO LA REGIONE SICILIA PER CASA PROPRIA? NON SANNO NEPPURE COSA SIA LA TRASPARENZA ! E DOV’E’ IL VERBALE SINDACALE?
I LETTORI E I DIPENDENTI DELL’ISTITUTO ATTENDONO UNA RISPOSTA
Altri appunti emergono: perchè questa riunione non è stata formalizzata in un documento-verbale? Era una riunione di famiglia? Sappiamo ,per esperienza sindacale vissuta, che soltanto il contenuto di un verbale può vincolare una amministrazione all’osservanza della decisione collegiale sindacale . E i sindacalisti qui sono tutti d’accordo .almeno apparentemente- a frenare la messa “in disponibilità del personale dell’Istituto ippico “eccedentario”.E allora, signori, sindacalisti di lungo corso , perchè avete fornito questa prova dilettantistica e non avete messo il vincolo nel documento di rito? Il 13 luglio scorso non è stato sospeso alcun provvedimento dell’Istituto. I dipendenti più coraggiosi, coerenti, quelli che davano maggiormente “fastidio” sono stati messi alla porta, “in disponibilità” .Era, per caso, una scampagnata questa “riunione” con l’assessore e generali della Regione? E , perchè, signori del sindacato, eravate tutti d’accordo, in questa riunione, a non stare mai fino alla fine in disaccordo con l’assessore e alti dirigenti? Cosa c’è sotto? Timori, paure di ritorsioni probabili della classe dirigenziale della Regione sull’attività di lavoro degli uffici dove saltuariamente,fra un permesso sindacale e l’altro, lavorate?
“Ma fateci il piacere, va!!!!!” In questo caso vi meritate davvero le pennacchie del grande comico napoletano…
Soltanto chi detiene certe posizioni privilegiate ha il diritto di non rivelare ai dipendenti -vittime- della vicenda- le reali intenzioni dei sindacati e dei dirigenti assessore compreso? Il personale dovrebbe dimettersi dai sindacati ed agire in proprio autonomamente. Aspettiamo risposta su questo punto- Poi la gaffe che l’assessore Scilla (nella foto sotto) pensa ingenuamente sia passata inosservata ” I sindacati possono andare, dice Scilla, il direttore Alessandra resti, parlo con lui” Che significa,assessore? Cosa le passa per la testa, non siamo mica a casa sua. Ha il dovere di spiegare ai siciliani cosa ha detto al direttore, l’azione di competenza dell’assessorato e chiarire i contenuti di questa farsa teatrale con il coinvolgimento dei sindacalisti e dirigenti citati E’ una responsabilità divisa fra tutti i partecipanti alla riunione di luglio. Una responsabilità che si darà a tutti i dipendenti dell’Istituto Incremento Ippico che hanno scelto questi rappresentanti sindacali? O a questi rappresentanti che hanno tradito le altrui aspettative e il loro dovere?
–FAVORITISMI E…… AL DIAVOLO “LA PAR CONDICIO”
Altro punto che non lascia vedere alcun bagliore. “La verifica della professionalità adeguata” svolta con ordine di servizio o altro del direttore dell’Istituto non pone in luce alcuna proposta sindacale in ordine ai criteri da stabilire per la ricollocazione nei posti d’organico vacanti . L’Istituto cioè non pone alcuna regola o meccanismo di “Par condicio” per la scelta del personale da collocare nei posti vacanti . Sceglie quelli che più piace alla direzione,realizzando favoritismo palese ed evidente e, quindi una ingiustizia con grave danno per i non “prescelti” che non hanno avuto questa opportunità e restano a casa.
L’ASSESSORE SCILLA CHIAMA A FINE RIUNIONE IL DIRETTORE ALESSANDRA ” TU NON TE NE ANDARE, DEVO PARLARTI” (Linguaggio tipico dei “misteri” della Regione siciliana)
Cosa ha in mente, esattamente il vertice della Regione Siciliana? Perchè questo modo di agire della classe dirigenziale “subordinata” nei confronti di personale che ha avuto il coraggio di dire “No” allo svolgimento di mansioni inferiori? Perchè queste discriminazioni?
Carmen Madonia, dirigente generale del Dipartimento Funzione Pubblica
–LE OMISSIONI DELLA CLASSE DIRIGENZIALE REGIONALE–
Vorremmo anche che il dirigente generale del Dipartimento della Funzione pubblica Carmen Madonia spiegasse all’umanità una sua grave omissione istruttoria -per il posto che occupa-visto che la legge n.17 del 2019 ha rimodulato d’ufficio la dotazione organica dell’Istituto riducendo da 31 a 17 le unità di personale creando condizioni soprannumerarie inerenti a 27 soggetti di categoria C, profilo istruttore ed “atteso pure che i trenta posti esistenti nella vecchia pianta organica sono stati ridotti a tre.
Perchè dunque -è questa l’omissione signora Madonia- non ha verificato la ricollocazione totale o parziale del personale in soprannumero o di eccedenza anche presso altre amministrazioni regionali con preventivo accordo visto che il dipartimento della funzione pubblica costituisce il cuore pulsante dell’intera Regione ?. Perchè deve dire stupidaggini all’Istituto ippico che le aveva richiesto di agire in tal senso, uscendo con la puerile e vergognosa scusa che la richiesta non “rientra nel Piano triennale di fabbisogno del personale”.?
Sappiamo pure che il Dipartimento alla funzione pubblica ritiene- risposta al direttore Alessandra- di “non essere autorizzato alla stipula di alcun accordo di mobilità per unità che appartengono al profilo economico C5 e C6, secondo una delibera della giunta regionale …”
La verità, l’unica, signora Madonia, è che lei esempio di alta dirigenza obbedisce solo a quella politica che l’ha piazzata lì per autoincensarsi e sprofonda la Regione Sicilia rispetto ad altre parti d’Italia senza sapere forse che lei,per compito istituzionale, deve guidare correttamente la comunità del personale regionale come fanno i generali con gli eserciti. Meglio il silenzio dunque signora dirigente della Regione …Ormai la conosciamo anche per altre vicende ed ingiustizie (vedasi Ufficio stampa Ersu)
Adesso la parola spetta ai giudici amministrativi catanesi -giorno 10 e 15 settembre- per invertire una rotta di profondo prolungato scadimento Signori giudici, vi è da considerare anche il rimborso di circa 265 euro per il mese di luglio, più 400 euro per il mese di Agosto e così il calcolo esteso ad ogni mese per tutti i dipendenti interessati affannati e mortificati fra l’altro -paradossalmente- anche per i mutui da pagare alle banche che non riconoscono la “disponibilità” del pubblico dipendente equivalente alla Cassa integrazione perchè la motivazione non è prevista nel contratto di mutuo erogato dagli istituti di credito . I giudici dovranno considerare pure il risarcimento danni morale e giuridico di carriera ai dipendenti collocati da luglio in disponibilità. Altrimenti il contenzioso della vicenda si accrescerebbe ancora di più. Significa depositare in Tribunale motivazioni specifiche di risarcimento danni subiti evidentissimi come la luce solare.Nei ricorsi degli avvocati questo punto non è stato previsto solo perchè le opposizioni legali erano state dichiarate già d’urgenza nei mesi scorsi
Dopodichè vedremo la sentenza dei giudici sventolare dalle sedi sindacali ognuno per dire:”Avevamo ragione noi” Ma nessuno che ammette: “Abbiamo sbagliato tutto il 13 luglio dove per nostra fortuna non erano presenti i dipendenti..”
Foto Ripr.() -A sx il direttore dell’Istituto Incremento Ippico dr Alfredo Alessandra – A dx (foto Archivi Sud Libertà) il Segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino