Futuro non roseo per il SUD e per la Sicilia dove domina una classe dirigente animata da interessi personali

 

Tarantola rosa-salmone brasiliana - Almanacco

Il morso della tarantola 

 

 

di    RAFFAELE   LANZA

 

E’ difficile giudicare il SUD di questi anni.   Sono anni bui e di false promesse come mai il Sud ne attraversò nel passato vicino e remoto       Notiamo intorno a noi l’arrivismo, la spregiudicatezza, la grettezza dei ricchi, l’ingiustizia sociale creata dalla politica, le proposte  e decreti  ad hoc creati per oscurare la parte avversa Non si costruisce ma in  realtà si distrugge.

Le vicende nazionali annullano i provvedimenti sociali fin qui adottati, tra una contestazione e l’altra,  ma altre se ne inseriscono con altre paternità politiche..

I partiti che amministrano la maggioranza non hanno bandiera dal momento che ne hanno troppe spezzettati come sono ed impegnati nel protagonismo personale.    Poltrone a tutti.   Questo sprona alla discordia. Le alleanze cambiano. L’ideologia?  La coerenza politica?  

Tutto cambia in poco tempo in  Italia, nel nord  come nell’insoddisfatto  Sud       Le basi elettorali personali si ampliano erodendo quelle degli amici  Ognuno vuol prevalere sull’altro partito amico. E’ il motivo fondamentale per il quale presto la premier Giorgia Meloni non potrà contare più sulla maggioranza che le consente di stare finora in sella.

E’arbitrario cercare attenuanti nel fatto che vi sono nel mondo conflitti di guerra tra l’Ucraina e la Russia da un lato e Israele e parte terroristica di Hamas dall’altro, che mostra al mondo le più efferate atrocità e torture sugli ostaggi:Immagini da svenimento.    Ci uniamo qui all’appello del Papa di “Cessate il fuoco”

Anche nel Sud Italia- altre problematiche dell’ingiustizia sociale – i rappresentanti del popolo hanno tradito le altrui aspettative   Qui vi sono i dirigenti regionali e  generali che dicono e suggeriscono ai politici in carica, con i loro eserciti (dipendenti di ogni qualifica) le battaglie personali da condurre    In gioco vi sono tanti soldi, progetti europei aperti ai favoriti, investimenti che si vogliono lanciare a Catania,  promesse di assunzioni e tanto tanto servilismo. Contributi pure a pioggia dai partiti e segreterie politiche.  Cose d’altro mondo?         Quando mai se i politici regionali, hanno avuta la faccia tosta, di proporre ed aumentarsi  persino in Sicilia la già cospicua indennità parlamentare   ?

Tutto passa col tempo e passa probabilmente  inosservato Abbiamo lo stomaco forte per digerire questi ingredienti.    Le assunzioni  nel Sud?      Il concorso –ricordate- per tanti agenti forestali in Sicilia dove un direttore dipartimentale aveva corrotto o, meglio, nominato -per poteri concessigli- una commissione di suo gradimento per l’assunzione di suo figlio?        Scoperto il caso, ma le cose sociali  ancora rivelano  l’intoccabile matrice mafiosa.     Ricordiamoci pure dei paradossali passi indietro di un Ente che in Sicilia – l’istituto di incremento ippico-  ha trattato come schiavi per tanti anni  i dipendenti “istruttori” dal 2000. Ribellarsi?   Uno o forse tre  Ma si paga un prezzo   …! E una Magistratura ancora non specializzata verosimilmente soffre di miopia della giustizia amministrativa.

 

E il giudizio della Corte dei conti sulla Regione siciliana dove lo mettiamo?

Il raffronto degli anni scorsi tra il quadro previsionale iniziale e quello definitivo come ad esempio nell’esercizio del 2021 mette in evidenza come, sia dal lato delle entrate che dal lato delle spese, vi è  una progressiva tendenza al rialzo.

Afferma l’Organo di controllo contabile Infatti: – relativamente alle entrate, il valore totale delle previsioni iniziali di competenza ha registrato un incremento, in termini percentuali, del 43,77% (da circa 18,5 miliardi di euro a circa 26,5 miliardi euro); – relativamente alle spese, il valore totale delle previsioni iniziali di competenza ha registrato un incremento, in termini percentuali, del 12,29% (da circa 27 miliardi di euro a circa 30,5 miliardi di euro)

Ma al di là di questi numeri, che potranno forse dire poco al lettore, c  è la certezza che la nostra classe dirigente siciliana sta là seduta comoda soltanto ad enunciare “ buoni propositi” ai politici con carica e poltrona.  Serviranno ad avere ulteriori incarichi di comando negli enti di sottogoverno, consulenze speciali, agevolazioni di lavoro , tesserini mensa gratuiti all’ERSU di Catania dove la Regione Sicilia insieme a ll’Ersu di Palermo  hanno un “Ufficio stampa” -nel silenzio degli Organi competenti – con i responsabili  di  “Caporedattore”.E Tutti zitti, il dirigente regionale deve lavorare insieme con il politico        Auguri al Mondo, all’Italia, al SUD, ai lettori che ci amano di SUD LIBERTA’.

Strage di Crotone e mozione di sfiducia, il Ministro Piantedosi si difende ma non convince e scarica la responsabilità alla Guardia di Finanza

 

 

 

 

Nel discorso del ministro Piantedosi segnaliamo al  pubblico il massimo rappresentante del Ministero dell’Interno scarica la responsabilità (penale e quindi giudiziaria) alla Guardia di finanza laddove afferma, alla fine della relazione-giustificativa ” che un’unità navale della Guardia di Finanza dedicata all’evento, avrebbe potuto fornire elementi………”          Cioè come dire ,io Ministro non c’entro.  Alla maniera dei bambini all’asilo. il gioco dello scaricabarile anche se la carica rivestita -è questa l’aggravante infamante- è quella di Ministro dello Stato italiano…     Vergogna lo diciamo anche noi,di SUD LIBERTA’ e, tutta la gente onesta del Sud, signor Ministro       Ecco il testo rimesso alla Redazione di SUD LIBERTA’:
Pubblichiamo il testo integrale dell’informativa alla Camera del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

“Signor Presidente, Onorevoli Deputati/Senatori,

il governo ha immediatamente accolto l’invito del Parlamento a riferire in merito al naufragio di un’imbarcazione in legno che trasportava migranti, avvenuto nelle prime ore del mattino del 26 febbraio scorso nel mare antistante la località Steccato di Cutro in provincia di Crotone.

Voglio rinnovare prima di tutto il cordoglio, mio personale e di tutto il governo, per le vittime di questo ennesimo, tragico, naufragio e la vicinanza alle loro famiglie e ai superstiti.

Premesso che il bilancio non è ancora definitivo, gli aggiornamenti giunti dalla prefettura di Crotone portano il numero delle vittime a 72, di cui 28 minori, mentre i superstiti sono 80. Di questi, 54 sono accolti nel locale Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo (Cara) e nel pomeriggio odierno saranno trasferiti nella struttura alberghiera che già ospita i propri parenti, 12 nel Sistema Sai a Crotone, 8 sono ricoverati in ospedale, 2 minori non accompagnati sono stati collocati nelle strutture dedicate e 3 soggetti, presumibilmente gli scafisti, sono stati arrestati.

In particolare, sono stati fermati un cittadino turco e due pakistani, uno dei quali minorenne. Sono in corso le ricerche di un quarto scafista e non si escludono sviluppi nelle prossime ore.

I sopravvissuti sono afghani, iraniani, pakistani, palestinesi, siriani e somali.

Appresa la notizia del naufragio, mi sono immediatamente recato a Cutro per testimoniare, a nome del governo, il cordoglio per le vittime e la vicinanza ai superstiti, nonché alle Amministrazioni locali.

Anche in questa sede desidero rivolgere una parola di profonda gratitudine alla Calabria che, da sempre, accoglie con solidarietà e generosità i tanti migranti che sbarcano sulle sue coste e che affronta questa tragedia con compostezza e dignità non comuni.

Nell’occasione, ho presieduto una riunione in prefettura a Crotone per un primissimo punto di situazione con le Forze di polizia, i rappresentanti delle comunità locali e i responsabili delle attività di soccorso.

Il dispositivo di ricerca e soccorso in mare, tuttora in funzione, ha interessato i reparti specialistici della guardia costiera, della guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco, secondo uno schema operativo integrato che prevede il dispiegamento di unità navali, aeree e terrestri.

Ringrazio anche gli operatori della protezione civile regionale insieme all’Arma dei carabinieri e ai tanti volontari del posto.

 

 

 

PERCHE’ IL MINISTRO-MAGISTRATO NORDIO DEFINISCE “PORCHERIE” LE INTERCETTAZIONI -E VUOLE ELIMINARLE – QUANDO IL LORO CONTENUTO E’ SPESSO DI NATURA MAFIOSA?

Archivi -Sud Libertà

 

di  RAFFAELE LANZA

 

E venne l’ora di Nordio. Il magistrato Ministro fa sentire la sua voce Ed è una voce imponente ,d un uomo fiero delle sue idee, e di quello che intende smontare nella Magistratura.  Nordio si è voluto mettere in vetrina perchè vuol limitare soprattutto le intercettazioni giudiziarie, catapultando il Paese indietro almeno di  quarant’anni e garantendo l’impunità delle persone “importanti” a capo delle istituzioni.  Vuol tenere cioè tutto sotto controllo di una parte politica che non vuole ostacoli di sorta dall’Autorità giudiziaria e controlli di ruberie o “porcherie” varie dei politici nazionali e regionali.

Ha una bella faccia tosta il ministro quando definisce “porcheria” solo una sfumatura del problema intercettazioni  eludendo il contenuto spesso illecito -corruttivo delle medesime.  Perchè vietarle pubblicamente signor Ministro?      I politici corrotti ed incapaci debbono provare pubblicamente la vergogna delle azioni illecite e criminali quando le commettono. Perchè la stampa deve mettere un velo sulle intercettazioni del malaffare e corruzione anche di tipo mafiosa?    Non siamo per niente d’accordo!   

 

Carlo Nordio, chi è il ministro della Giustizia nel governo ...

Archivi -Sud Libertà  –

Nato a Treviso nel 1947, Carlo Nordio si è laureato in giurisprudenza a Padova nel 1970. Dal 1977 ha ricoperto il ruolo di Procuratore a Venezia e durante gli anni ’80 poi ha guidato le indagini sulla presenza delle Brigate Rosse in Veneto. Nel 1993 si è occupato delle cosiddette “coop rosse”, l’indagine per finanziamento illecito nata a carico dei vertici veneti del Psi e della Democrazia cristiana. Partendo dai fallimenti di alcune cooperative agricole venete, Nordio infatti aveva ipotizzato che il meccanismo fosse di creare coop agricole per ottenere finanziamenti pubblici, spostare il denaro al partito per poi farle fallire. Alla fine, una strana contraddizione, ,è stato Nordio stesso a chiedere l’archiviazione per i vertici del Pds.

 

Afferma il governante Nordio:“Ho parlato di infinite criticità della nostra giustizia, ho visto l’enfatizzazione sull’aspetto penale ma voglio dire che in questo momento la prima, la seconda e terza emergenza sono di carattere economico. Le priorità che questo Ministero intende dare alle riforme della giustizia riguardano questioni che possono avere un impatto diretto sull’economia, sia sulla semplificazione normativa che sulla rimodulazione delle responsabilità penali”.

Queste le parole del  ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in audizione presso la Commissione Giustizia sulle linee programmatiche del suo dicastero..,  in un momento di crisi economica “la priorità assoluta è avere una giustizia più efficiente. Le altre riforme seguiranno o inizieranno in parallelo, in quanto l’omogeneità del governo consente di programmare una serie di riforme a lunga scadenza – spiega – e, con l’indispensabile contributo di avvocati, magistrati e delle altre istituzioni, vogliamo modernizzare il nostro Paese”.
“Vi sono delle riforme sulla quali spero troveremo una convergenza, perchè non sono legate a schemi ideologici ma coniugate con le esigenze materiali del Paese, ad esempio, il rilascio di un certificato non può avvenire in mesi, oggi deve avvenire nello spazio di minuti e questo potrà comportare una riduzione di tempi e un forte guadagno economico e un forte impulso alla ripresa”…..
Ma la spina cruciale e il fuoco bollente, dove probabilmente Nordio si scontrerà con quella parte della Magistratura d’opinione del tutto contraria, sono le intercettazioni, uno strumento agevole ed importante per tanti che combattono la corruzione ma non per il ministro che considera le  intercettazioni  uno “strumento delicatissimo”da limitare al massimo e bisogna vigilare “abbastanza per evitare che persone che non c’entrano nulla con le indagini vengano delegittimate da parte della stampa. Questo vulnus non ha colpito solo politici, amministratori e ministri ma anche magistrati”.

Nordio ha parlato di una “porcheria” quella della “diffusione pilotata e arbitraria di intercettazioni, questa non è civiltà e libertà ma una deviazione dei principi minimi di civiltà giuridica sulla quale questo ministro è disposto a battersi fino alle dimissioni”  Peccato solo che Nordio abbia dimenticato che in virtù delle intercettazioni  l’Italia- Carabinieri e Finanza in testa- è un Paese all’avanguardia nella lotta alla corruzione e al malaffare

FULMINI DELLO SPRESAL -AUTORITA’ DI CONTROLLO DELL’ASP – SUL DIRETTORE DELL’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO E SUL MEDICO DR G.SOLE

CHE   VERGOGNA  DR  GIUSEPPE   SOLE –   (MEDICO AZIENDALE  DELL’ENTE IPPICO)

 

 

indicando il criminale - mafia foto e immagini stock

Archivi -SUD LIBERTA’

 

 

DI  RAFFAELE  LANZA

 

Era inevitabile. Prima o poi un’Autorità di controllo si sarebbe accorto degli abusi, mistificazioni varie miste a furbizie con la complicità di medici solidali del direttore dell’Istituto Incremento ippico di Catania, dr. A. Alessandra 

Non si può passare-francamente- inosservati per anni  e togliere la dignità ai lavoratori come fossero alla pari degli equini.     No, non si può. Neppure se la politica è avversa e ricorda momenti della seconda guerra mondiale. E ora si sentono i dolori.      Forti per il direttore protempore dell’Istituto, imprevidente, e sconvolgenti per il medico prescelto da Alessandra, dr. Giuseppe Sole   

Il dipartimento di Prevenzione e Sicurezza dell’ASP ETNEA  ha sentire la sua voce in merito ai censurabili comportamenti del direttore dell’Ente ippico nei confronti di una parte del personale    Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.)  si occupa- com’è noto a tanti –  di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori attraverso interventi di prevenzione, di vigilanza e di controllo  nei luoghi di lavoro.

L’attività è rivolta a tutti i luoghi di lavoro sia pubblici che privati e ai cantieri edili e consiste nello svolgimento di interventi per accertare che ci sia  la rispondenza alle norme e alle disposizioni vigenti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.Vengono altresì svolte indagini di polizia giudiziaria per infortuni sul lavoro e malattie professionali.

 

 

 

C’è il rischio, oggi, che l’ autonomia delegata dallo Stato alla classe dirigente degeneri al punto che l’Ordine che governa la professione perda di vista lo scopo ultimo della sua esistenza, ossia il conseguimento dell’interesse pubblico, diventando uno scudo di protezione per i privilegi dei propri membri, un muro dietro al quale essi possano trincerarsi per nascondere condotte riprovevoli od un luogo in cui trovare ad esse giustificazione, come in una società di mutuo soccorso a carattere criminale o, peggio...

Questi i fulmini del direttore dello SPRESAL di Catania .Sono in questa nota : -“Disposizioni in merito al ricorso avverso al giudizio espresso dal Medico competente aziendale in data 4 settembre 2022 nei riguardi del dipendente Sebastiano Zappalà”..   Riportiamo la nota integralmente come pervenuta a Sud Liberta’. Riporta essa il numero protocollo . 689081

“In relazione al ricorso in oggetto avverso il giudizio espresso dal medico competente aziendale, valutate le condizioni psico- fisiche del Sig Zappalà Sebastiano  a seguito di visita medica effettuata in data 26 Ottobre 2022, ed esaminata la documentazione esibita, Si Revoca il giudizio espresso dal medico competente ritenendo il predetto lavoratore non idoneo alla mansione di “Collaboratore addetto ai cavalli e alla scuderia”

Non sollevamento di pesi  o gravi e ripetute flesso-estensioni  della colonna vertebrale, esclusione del funzionamento  delle stazioni di monta, no MMC  superiori a 10 Kg no attività di foraggiatura”            Firmato:  IL  RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZZA PER GLI AMBIENTI DI LAVORO  DELL’ASP  -Dott. Santo De Luca

A questo punto il Medico aziendale Giuseppe Sole dovrebbe avere il buon senso  ,il dovere  e l’onestà di dimettersi visto che appare ancor più chiaro adesso di aver obbedito  alla  direttiva deliberativa del Capo dell’Istituto Incremento ippico,  consapevole quindi di aver scritto il  falso nei confronti dell’istruttore direttivo Zappalà e, probabilmente degli altri istruttori direttivi degradati  ad agenti stallieri. E questo, signori, non è giusto..   

   Si vergogni dr. SOLE, ASPETTIAMO LE SUE   (doverose  n.d.r.) DIMISSIONI…

INCHIESTA OPEN, PROCURA DI FIRENZE: PRONTO UN CAPPIO PER RENZI PER L’ACCUSA DI FINANZIAMENTO ILLECITO

 

Momenti davvero difficili , come politici, per la Boschi e Renzi, accusati di finanziamento illecito aipartti

 

DI   RAFFAELE    LANZA

Ci chiediamo da tempo sui motivi che spingono un parlamentare come Renzi- nome più di spicco fra i rinviati a giudizio- ad inventare formule o alchimie varie per accrescere le proprie risorse finanziarie.   Si inventa la Fondazione.  Organizzare gli eventi comunicativi e di marketing con un gruppo specialistico che anzichè chiamarsi agenzia di comunicazione dove il personale dovrebbe avere contratti registrati a norme e pagarli e detrarli dal corposo ,privilegiato stipendio di parlamentare della Repubblica, ha l’etichetta di Fondazione per ricevere contributi -omaggio dallo Stato    Il vizietto è conosciuto molto in Sicilia dove dietro le Fondazioni inventate spiccano nomi importanti che nell’ombra e con la complicità di parlamentari “doc” riescono a far affluire il denaro a piacimento dell’inventore-politico.       La dilatazione del vizio è automatica: la Sicilia conosce il trucco da mezzo secolo e con i partiti è riuscita       a distribuire denaro a chiunque avesse la titolarità di una associazione amica o vicina all’onorevole. Non importava neppure se esistente. Anche quelle fantasma hanno avuto la loro dose.  Chi non crede a queste cose basterà che legga i bilanci della Regione siciliana “approvati” -con la regola mafiosa del dare-avere,- negli ultimi cinquantanni.

Ora la magistratura, Carabinieri ed altri, sono più svelti ,superinformatizzati, e diventa difficile anche per chi si ritiene più furbo degli altri, eludere i controlli.  Il cuore della vicenda giudiziaria, come già sottolineato in passato, sembra ruotare proprio attorno alla definizione di ciò che è politico o meno. Ma si sa che  la funzione principale svolta da Open è stata organizzare le varie edizioni della Leopolda, cioè un evento politico-culturale , affine al  partito.   Quel che conta è “i soldi sono arrivati a pioggia” con denaro pubblico

Renzi è imputato per il reato di finanziamento illecito ai partiti assieme all’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente della Fondazione Open, agli imprenditori Marco Carrai e Patrizio Donninia Boschi e Lotti.       Difesa Renzi: denuncia contro i magistrati di Firenze” le accuse sono da dimostrare”.   

Anche se fosse vero, un politico che ha rivestito importanti cariche pubbliche come Matteo Renzi, dovrebbe avere il buon senso e la saggezza di pagare con le indennità parlamentari gli eventi politici -o di “partito” – che a lui e al suo gruppo uditore interessano.  Troppe mani affondano nel denaro pubblico.

Due gli episodi di corruzione per l’esercizio della funzione che vengono contestati entrambi a Lotti, ex membro del cda della Fondazione e membro del governo tra il 2014 e il 2017, prima come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e poi come ministro dello Sport, periodo in cui, secondo le accuse della Procura, si sarebbe adoperato per disposizioni normative favorevoli a due società che aveva finanziato Open, la Toto Costruzioni e la British American Tobacco. Tra le accuse anche un episodio di presunto autoriciclaggio e traffico d’influenze illecite.

L’inchiesta della Procura fiorentina, guidata da Giuseppe Creazzo, è stata condotta dal Procuratore aggiunto Luca Turco e il Pubblico ministero Antonino Nastasi.

Secondo l’accusa dei pm Luca Turco e Antonino Nastasi, Open sarebbe stata una vera e propria “articolazione di partito”, impiegata come strumento di finanziamento illecito. Una tesi rinvigorita adesso con il rinvio a giudizio anche se  in sede cautelare, a Corte di Cassazione,  nell’annullare il sequestro di pc e documenti nei confronti di Carrai ha evidenziato come i pm abbiano “data per scontata” l’equiparazione tra la fondazione Open e un’articolazione di partito.

  L’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze si terrà il prossimo 4 aprile.

Domani, 10 Udienza al Tribunale. “SUD LIBERTA’ scopre carte decisive, il Giudice del Lavoro nel ruolo di “Paride”

Descrizione: Achille - Riassunto • Scuolissima.com

 

DI  R.LANZA

Domani  dieci settembre  udienza  unica finale al Tar Catania -SezLavoro sul destino dei lavoratori collocati a luglio “in disponibilità” dall’Istituto Incremento Ippico di Catania,l’ente sottoposto alla vigilanza dell’Assessorato regionale alle Risorse agricole ed alimentari.

I ricorsi dei dipendenti interessati, – come SUD LIBERTA’ ha già pubblicato -con esclusione  di coloro che hanno volontariamente accettato -e firmato” il declassamento delle mansioni, da “C” in A”, pur conservando l’intero stipendio, è finalizzato alla revoca del provvedimento che ha procurato tanti  effetti nefasti-    del direttore dell’ Istituto Incremento ippico Alfredo dr. Alessandra, supportato da un ex commissario ad acta, dirigente in pensione, Vito Sinatra che non ha brillato certamente nel suo “compito   politico” per chiarezza e determinazioni  insieme ai rappresentanti sindacali  “narcotizzati” – come abbiamo abbondantemente provato – nelle deboli e sofferenti Contrattazioni svolte.

Il direttore dell’Istituto Alfredo dr. Alessandra si difende comunque e ammette di aver eseguito solo  le disposizioni commissariali  collocando  il personale C ” _Istruttore- in disponibilità, una sorta di Cassa integrazione visto che lo stipendio è stato decurtato di circa 400 euro al mese

Sono  8 unità- ricorderemo-   “in atto licenziati ingiustamente” da 21 luglio ” per un massimo di 2 anni”     Le sedi storiche di lavoro sono quelle di Catania e Tenuta Ambelia in territorio Militello…  Domani  il duello giuridico  fra le due parti (Regione Sicilia -Istituto Incremento ippico e legali dei  dipendenti “a spasso”)

Abbiamo detto della fragilità sindacale dei rappresentanti che si sono-recentemente –  lasciati sfuggire l’occasione di vincolare in “un verbale sindacale” l’amministrazione regionale con l’impegno di revocare il provvedimento nefasto. La consegna del silenzio li ha visti pure allineati dimenticando che il loro ruolo sociale è soprattutto pubblico, per la gente..  Ma anche-abbiamo rilevato l’impegno di curare la protesta e presenziare nella manifestazione di Tenuta Ambelia.   I sindacalisti hanno fatto i turni ma almeno erano presenti con Gaetano Del Popolo,  il vivace Luca Crimi, C.Gulizia       Almeno l’ordinario in questo caso l’hanno fatto costoro.  Stendiamo un velo pietoso sul resto. 

 Domani i legali dei dipendenti  raddrizzeranno -non c’è alcun dubbio -il tiro – per le prove e vizi procedurali  individuati nella difesa d’ufficio dell’Istituto ippico

Il difensore dell’Istituto, Avv Cesare Santuccio sembra fare intravedere un bagliore. Afferma:”I dipendenti  interessati alla ricollocazione in altre amministrazioni avrebbero dovuto richiedere la mobilità Ma ciò non è stato fatto”.      Nella Redazione di SUD LIBERTA’ – che sembra diventato un Polo di Coordinamento dei dipendenti e di ingenui sindacalisti – piovono le lettere protocollate e perfezionate con firma dei dipendenti richiedenti al tempo la mobilità.         L’avvocato opposto ha fatto un “errore” allora?     

Difficile crederlo visto che dalla lettura dell’opposizione traspare  un contenuto redatto da un gigante del Foro, una specie di Achille.             E dunque l’Istituto Incremento ippico non ha passato  “volutamente” l’informazione corretta?  Il direttore Alessandra è fuori causa visto che lui dirige l’Ente solo da diversi anni e le domande sono comunque  più datate.   Un  elemento in ogni caso decisivo per consentire la revoca del provvedimento di “licenziamento”  da parte del Giudice del Lavoro.   

       Al Giudice del lavoro non resta che interpretare allora solo il ruolo di Paride e scoccare la freccia diretta al tallone di “Achille”…   Buon lavoro, Signor Giudice.

 

 

ALLA MANIERA DEI GULAG SOVIETICI: CHI DA’ FASTIDIO DEVE ESSERE CONSIDERATO “PAZZO”

 

REAZIONI AL NOSTRO SERVIZIO SULL’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO: “QUESTO GIORNALISTA, LANZA , DA’ FASTIDIO,  DIFFONDIAMO  CHE  E’  PAZZO..”

 

Giornalisti uccisi dalla mafia

 

Vicenda dei dipendenti dell’Istituto Incremento Ippico e reazioni al nostro Servizio “La topica della Regione sicilia,.L’Istituto Incremento ippico,gli “interni di famiglia” fra dirigenti e sindacati”,   ha un’appendice  .

I sindacalisti citati sembra non abbiano intenzione di rispondere ai legittimi interrogativi sollevati -in primis sull’omessa stesura del verbale sindacale nella riunione sindacale del 13 luglio scorso all’assessorato all’Agricoltura dove erano presenti pure l’assessore al ramo , direttore generale e dirigenti dipartimentali.

Abbiamo avuto notizia -ma appare  evidente l’impossibilità-al momento in cui scriviamo,di addurre le prove su questo assunto la lettura dell’articolo abbia sollevato un generale consenso tra i dipendenti interessati  mentre nell’ambito sindacale son venute fuori asserzioni gratuite,  un linguaggio cioè gravemente offensivo e minaccioso nei nostri confronti e di SUD LIBERTA’.

Ricordiamo ai sindacati della Regione-se le cose stanno così- che hanno sbagliato ancora bersaglio. Chi scrive è solo un testimone di fatti, giornalista d’inchiesta e critico incisivo  Non c’è nulla da parte mia e del giornale che ho l’onore di dirigere contro l’attività sindacale e il vostro operato . Ma le offese, di gravità colossale, e tutto il resto che mi viene riferito nei messaggi, ci ricorda – e lo diciamo con un pò di amarezza- i gulag sovietici dove i giornalisti e intellettuali dissidenti marcivano col marchio di dementi .     Insomma anche in Sicilia o nel Sud Italia si può brutalmente giocare con le parole ed “ipoteticamente”affermare:  “LANZA, QUESTO GIORNALISTA D’INCHIESTA DA’ FASTIDIO: CONSIDERIAMOLO PAZZO…DIFFONDIAMO..”

 

Trenta cavalli, trenta stallieri. A Catania come dai maragià!- Gian Antonio  Stella- Sette

Un esemplare equino,colore nero, di rara bellezza e vivacità

Se fosse davvero così , significherebbe allora scaricare il peso della cattiva coscienza -il non aver risposto alle domande poste dal nostro Giornale, che poi sarebbero le domande dei dipendenti prostrati dell’Istituto ippico- di quegli elementi che hanno impedito finora la risoluzione della delicata vicenda, che con un pò di buona volontà, senza minacce ed  etichettature di follia,si potrebbero anche individuare

Raffaele     Lanza

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