ROMA
Oggi, 4 novembre, vengono celebrati il ‘Giorno dell’Unità Nazionale’ e la ‘Giornata delle Forze Armate’ con una serie di cerimonie militari. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalle alte cariche dello Stato e dalle autorità militari di vertice, deporrà una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, all’Altare della Patria in piazza Venezia a Roma. Alla deposizione della corona parteciperà anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi.
“La nostra storia è segnata dalla tragedia della Prima guerra mondiale: nel dolore condiviso si è cementato un sentimento di fratellanza inestinguibile tra il Paese e i cittadini in uniforme”, ha ricordato Mattarella aggiungendo: “Oggi gli eredi di quelle tradizioni confermano di rappresentare un patrimonio di virtù civiche, di coesione, responsabilità, a disposizione del Paese. Uomini e donne in uniforme sono sempre pronti a profondere il loro prezioso impegno nell’assolvimento dei compiti loro assegnati da Parlamento e Governo, al servizio della comunità internazionale nelle operazioni di mantenimento della pace e, sul territorio nazionale, al fianco delle altre componenti dello Stato. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, il vostro operato, espressione di valore, professionalità e dedizione, è riconosciuto e apprezzato quotidianamente”.
“Nazioni unite, Alleanza atlantica e Unione europea, rappresentano – ribadisce – i riferimenti della nostra politica estera e di sicurezza. In seno a questi Organismi l’Italia opera, grazie al vostro contributo, come protagonista per il mantenimento della pace e della stabilità e per salvaguardare i valori di libertà, giustizia e cooperazione sanciti nella Costituzione. La Repubblica sa di poter contare su ciascuno di voi e sull’indissolubile giuramento di fedeltà che avete prestato. A tutti voi e alle vostre famiglie rivolgo in questa occasione l’augurio più cordiale e l’affettuoso saluto del popolo italiano. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica”. “La nostra storia è segnata dalla tragedia della Prima guerra mondiale: nel dolore condiviso si è cementato un sentimento di fratellanza inestinguibile tra il Paese e i cittadini in uniforme”, ha affermato.
“Oggi gli eredi di quelle tradizioni – prosegue il capo dello Stato – confermano di rappresentare un patrimonio di virtù civiche, di coesione, responsabilità, a disposizione del Paese. Uomini e donne in uniforme sono sempre pronti a profondere il loro prezioso impegno nell’assolvimento dei compiti loro assegnati da Parlamento e Governo, al servizio della comunità internazionale nelle operazioni di mantenimento della pace e, sul territorio nazionale, al fianco delle altre componenti dello Stato. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, il vostro operato, espressione di valore, professionalità e dedizione, è riconosciuto e apprezzato quotidianamente”.