Dichiarazione del Presidente Mattarella Oggi seconda Giornata Nazionale del personale sanitario e del volontariato

Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  all’Ospedale Spallanzani in occasione del concerto di celebrazione della Repubblica e di ringraziamento al personale del Servizio sanitario

Foto Quirinale- Archivio

Roma,

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«In occasione della seconda Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato desidero sottolineare ancora una volta il ruolo cruciale svolto da tutto il personale del comparto sanità e del volontariato nella tutela della salute collettiva.

Da quando il nostro Paese è stato duramente colpito dall’insorgere, repentino e inatteso, di una emergenza sanitaria di così vasta portata, gli operatori di tali categorie si sono trovati all’improvviso in prima linea a fronteggiare un nemico per molti versi sconosciuto. E’ grazie alla loro preparazione professionale e al loro spirito di sacrificio che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti di quelle, già dolorosissime, che abbiamo dovuto patire.

Sono in programma investimenti e nuove strategie per garantire una migliore qualità della cura e dell’assistenza, per accrescere la capacità di prevenzione, per ridare centralità alla persona e al territorio nel quale vive: ma l’efficacia delle riforme, come sempre, è legata alla qualità e all’impegno di chi concretamente la fa vivere con il proprio lavoro e con la propria passione. Quanto è avvenuto in questi anni difficili è motivo di rassicurazione per gli italiani.

Oggi è, pertanto, occasione per me e per tutto il popolo italiano di rendere omaggio all’impegno del personale sanitario e del volontariato e di unirci nel ricordo, grato e doloroso, di quanti hanno pagato con l’estremo sacrificio la propria inclinazione all’altruismo».

 

Sanremo, Roberto Saviano e Zorro

Saviano a Sanremo per parlare di Falcone e Borsellino, è polemica: "Ma cosa  c'entra lui?"

Sanremo 2022: grandi e leggendari cantanti, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, per citarne solo alcuni ma Amadeus, in questa edizione,  ha voluto introdurre elementi di attualità, tributare omaggio  ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel trentesimo anniversario del loro assassinio.

Chiama a Sanremo lo scrittore Roberto Saviano- «Sono passati 30 anni dagli attentati dei giudici Falcone e Borsellino – dice lo scrittore – stasera siamo qui a ricordare, parola che viene dal latino recordare che significa rimettere nel cuore, perché per gli antichi era il cuore la sede della memoria. Ricordando Falcone e Borsellino non stiamo semplicemente provando nostalgia ma li stiamo riportando in vita».
«Per tutti noi Falcone e Borsellino sono simboli di coraggio, il coraggio è sempre una scelta tra prendere posizione e lasciar perdere che non significa rimanere neutrali, ma essere complici. “Ogni volta che la società civile e la politica non si occupano di mafia creano un silenzio che finisce per favorire le mafie e ostacolare chi le contrasta”.
La storia di Falcone e Borsellino “è quella di chi sceglie pur sapendo di rischiare», continua Saviano ricordando gli altri morti in quella guerra di mafia: Rocco Chinnici, Cesare Terranova, Pietro Scaglione, Antonino Saetta, Gaetano Costa, Ciaccio Montalto, Alberto Giacomelli, Rosario Livatino.

Sanremo 2022 | Drusilla Zorro | Michele Bravi in rosso | voti ai look della  terza serata
Tema della Giustizia con Saviano e Amedeus rispolvera Zorro ,giustiziere, con Drusilla nella terza sera di Sanremo

 

Saviano  si è pure soffermato sul problema della  “delegittimazione: il miglior alleato del silenzio, un modo per creare diffidenza tra chi era dalla loro parte”. Si arrivò a dire che «la borsa con i candelotti di dinamite all’Addaura Falcone se l’era messa da solo per fare carriera».

 

Roberto Saviano racconta Rita Atria, il monologo sulla strage di Capaci a  Sanremo 2022
Rita Atria nella foto

 

Infine ha ricordato elementi di cronaca poco conosciuti al grande pubblico come la giovane collaboratrice di giustizia Rita Atria, appena 17enne, che si tolse la vita 7 giorni dopo la morte di Paolo Borsellino.