Un’operazione quella nel Cara di Mineo (nella foto )che ha condotti diversi soggetti malavitosi ad essere rinchiusi nelle carceri di Catania Bicocca, Siracusa, Messina e Bergamo. . Nelle abitazioni di alcuni indagati che sono associati con trafficanti libici, sono state sequestrate una mannaia e affilati coltelli da cucina, dosi di marijuana e materiale per il confezionamento. Gli arrestati – tra cui tre donne – sono accusate di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope e violenza sessuale aggravata.
Gli inquirenti spiegano che “in Nigeria si sarebbe radicato un ampio sodalizio criminale, poi diffuso in diversi stati europei ed extraeuropei. Un nigeriano – ospite del Cara di Mineo – ha denunciato aggressioni e una rapina subita da parte di suoi connazionali ospiti della struttura. Gli investigatori sono riusciti a registrare un rituale di affiliazione e intercettato un episodio di violenza sessuale di gruppo ai danni di una nigeriana ospite del Cara.
Il centro di Mineo era il luogo preferito dei pusher nigeriani che spacciavano a Catania, Caltagirone e Caltanissetta. Al vertice della consorteria ci sarebbe stato William Ihugba, 31 anni, tra i fermati; il gruppo operante a Catania e provincia sarebbe stato guidato da Kingrney Ewiarion, 22 anni, anch’egli fermato. Tra gli altri indagati emerge la figura di Anthony Leonard Izedonmi, 28 anni, fermato in provincia di Bergamo, punto di collegamento con le altre cellule della confraternita in Italia.
Altri arresti :Michael Osokai, di 33 anni; Sunday Aghaulor, di 21; Stanley Williams, di 19; Famous Williams, di 23; Micheal Okorie, di 37; Monday Emmanuel, di 23, arrestato ad Augusta (Siracusa); Sundaj Aghie, di 28; Chukwuemera Ozoemena, di 27; Samuel Oniovosa, di 22; Fedelix Okowe, di 29. Le donne arrestate sono Beauty Eric e Juliet Benjamin, entrambe di 27 anni, e Osato Iyekekpolor, di 26.
Sulla vicenda il Ministro dell’Interno comunica che tra breve tempo la Cara di Mineo sarà chiuso perchè una struttura così grande è un’attrazione per la malavita”