Vladimir Putin sembra voler aprire ai negoziati con l’Ucraina per porre fine al conflitto guerra e preferisce Kamala Harris contro Donald Trump nelle elezioni in programma negli Usa il 5 novembre. Il presidente russo tiene un intervento fiume all’Eastern Economic Forum di Vladivostok. In 44 minuti, il più lungo discorso tenuto all’EEF, il leader del Cremlino tocca una serie di argomenti,
“Se siamo pronti a negoziare con loro? Non abbiamo mai rifiutato”, dice riferendosi alla possibilità di un dialogo con l’Ucraina. Putin ribadisce che eventuali negoziati devono svilupparsi “sulla base” di quanto “concordato e siglato a Istanbul” due anni fa. In Turchia, secondo l’Ucraina, non è stato raggiunto alcun accordo di partenza.
Sul campo, dice Putin, “è sacrosanto dovere delle Forze armate” russe “fare di tutto per cacciare il nemico da questi territori e proteggere i nostri cittadini. E, naturalmente, il Paese intero deve fare di tutto per sostenere le persone”. “L’obiettivo del nemico (attaccando Kursk e le arre al confine tra Ucraina e Russia) era di innervosirci per farci trasferire le truppe da una zona all’altra e fermare la nostra offensiva nelle zone cruciali, in particolare nel Donbass, la cui liberazione è il nostro obiettivo numero uno”, insiste Putin. Ma, aggiunge, le truppe russe “hanno stabilizzato la situazione e iniziato a spingere gradualmente fuori” le forze ucraine “dai territori di confine”.
Gli Stati Uniti hanno appena varato un nuovo pacchetto di sanzioni per colpire individui e entità che hanno tentato e tentano di influenzare il voto di novembre. Putin, intanto, afferma di “sostenere” Kamala Harris nella corsa per la Casa Bianca, dopo il ritiro di Joe Biden. Il presidente americano ha “raccomandato agli elettori di sostenere Harris, la sosteniamo anche noi”, afferma Putin
Una delegazione di Hamas si sta recando nella capitale egiziana per ulteriori negoziati e ribadirà le richieste per un accordo, principalmente un impegno israeliano a porre fine alla guerra scatenata dall’assalto del 7 ottobre. La delegazione dovrebbe essere guidata da Khalil al-Hayya e includerà anche Zaher Jabarin e Ghazi Hamad.
Secondo un alto funzionario israeliano, citato da Kan, “se Hamas non risponderà in modo totalmente negativo, si può ottenere una svolta”.
Ultimatum Israele: “Accordo entro 7 giorni o scatterà operazione a Rafah”
Scatta intanto l’ultimatum di Israele ad Hamas per un accordo sul cessate il fuoco nella Striscia. Tel Aviv ha dato una settimana di tempo, altrimenti avvierà l’operazione militare a Rafah, dove sono rifugiati circa 1,4 milioni di palestinesi. L’Egitto, secondo le news riportate dal Wall Street Journal e attribuite a fonti del Cairo, ha lavorato con Israele sulla nuova proposta di cessate il fuoco presentata ad Hamas lo scorso weekend. La leadership politica dell’organizzazione avrebbe dovuto consultarsi con quella militare a Gaza e tornare con una risposta.
I danni di un’operazione miliare israeliana a Rafah “andrebbero oltre l’accettabile” senza un piano per proteggere i civili palestinesi. E’ l’avvertimento rilanciato dal segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha parlato al McCain Institute’s Sedona Forum in Arizona. “Assente un piano del genere, non possiamo sostenere una grande operazione militare a Rafah, perché i danni che farebbero andrebbero oltre quello che è accettabile”,
E’ Hamas “l’unico ostacolo” ad un accordo, ha poi ribadito il segretario di Stato americano, mentre è attesa oggi al Cairo una delegazione del gruppo per i negoziati. “Aspettiamo di vedere se, in effetti, possono accettare un sì come risposta sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi – ha dichiarato Blinken al Forum di Sedona del McCain Institute in Arizona –
“Qatar pronto di accettare la proposta degli Stati Uniti di espellere la leadership di Hamas”
Se non si dovesse arrivare ad un accordo di pace, il Qatar sarebbe intanto pronto ad accettare la richiesta degli Stati Uniti di espellere la leadership di Hamas da Doha, espulsione che potrebbe avvenire presto. Il segretario di Stato americano Blinken ha significato questo scenario al premier del Qatar Mohammed Al Thani che Doha dovrebbe espellere la leadership del gruppo se Hamas continuerà a respingere le proposte sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi.
Negoziati in salita dopo operazione Idf di ieri, intervengono funzionari egiziani. Qatar: “Nessun progresso, pace difficile in queste circostanze”.
L’esercito israeliano si è ritirato dall’interno del complesso medico di al-Shifa dopo aver preso d’assalto l’ospedale. Si apprende che circa 150 persone sono ancora detenute all’interno della struttura sanitaria. Almeno 20 persone sono state uccise nel raid dell’Idf.
Lamenta il Qatar Gli edifici residenziali vengono bombardati incessantemente. Due edifici all’ingresso nord dell’ospedale al-Shifa sono stati completamente distrutti.
Negoziati in salita dopo operazione Idf.
Funzionari egiziani hanno sensibilizzato negoziatori di Hamas a non abbandonare la loro partecipazione ai colloqui a Doha, in Qatar, sulla tregua e sulla liberazione degli ostaggi trattenuti a Gaza dopo la nuova operazione israeliana sull’ospedale Al Shifa di Gaza City.
L’intervento per assicurare il proseguimento dei colloqui sarebbe stato compiuto ieri mattina. Non si parla però di tregua permanente: “Non si riesce cioè ad arrivare al ” cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza”,
Vladimir Putin si dice “pronto per i negoziati” tra Russia e Ucraina ma solo “sulla base delle realtà che si sono sviluppate, come si dice in questi casi, sul terreno, e non su desideri derivanti dall’uso di psicofarmaci”.
La Russia, avverte poi il leader del Cremlino, è pronta a usare armi nucleari se dovesse esserci una minaccia per l’esistenza dello Stato russo, ma non la auspica. Putin assicura che “da un punto di vista tecnico-militare, siamo, naturalmente, pronti”.
“Le armi esistono per essere usate“, osserva. “Abbiamo i nostri principi”, aggiunge però Putin sostenendo che usare questo tipo di armi non rientra nei desideri del Cremlino. “Perché dobbiamo usare armi di distruzione di massa? Non c’è mai stata questa necessità”.
Il presidente russo critica l’allargamento della Nato, che ha appena accolto Finlandia e Svezia. “E’ un passo assolutamente senza senso” per i due paesi “dal punto di vista della tutela dei rispettivi interessi nazionali. Non avevamo soldati” al confine con la Finlandia “e ora ci saranno. Non c’era sistemi” di armi “di distruzione lì, ora appariranno.Non ha senso sfidarci…”
il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo al vertice del G7 che si è concluso oggi a Hiroshima. ha affermato: “Sono grato per la decisione di addestrare i nostri piloti su moderni aerei da combattimento. Lo scudo aereo può essere completo solo quando i sistemi di difesa aerea a terra sono integrati da moderni velivoli in aria. Ora siamo sulla strada per eliminare il gap di capacità.Quando i nostri piloti conosceranno l’F16 e quando questi velivoli appariranno nei nostri cieli, avrà importanza non solo per l’Ucraina: questo sarà un momento storico per l’intera architettura della sicurezza in Europa e nel mondo“.
Spiega< il leader Ucraino: “il nostro mondo è vasto, ma ci siamo dentro tutti insieme. E questa è la nostra causa comune: la pace.L’Ucraina ha proposto al mondo la sua formula di pace. Finché gli invasori russi rimarranno sulla nostra terra, nessuno siederà al tavolo dei negoziati con la Russia. Il colonizzatore deve uscire. E il mondo ha abbastanza potere per costringere la Russia a ristabilire la pace passo dopo passo”.
“Abbiamo sviluppato la formula della pace in modo tale da garantire che ciascuno dei suoi punti sia sostenuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite. E in un modo in cui tutti nel mondo possono scegliere la traccia a cui possono contribuire. Dal Giappone ai Paesi Arabi, dall’Europa all’America Latina, troviamo il supporto per la nostra formula. E continuiamo questo lavoro”, ha aggiunto.
Ancora: “insieme a tutti i nostri alleati e partner, abbiamo raggiunto un tale livello di cooperazione che garantisce il rispetto della democrazia, del diritto internazionale e della libertà. Ci sono stati tentativi di ignorare e disprezzare ciò che apprezziamo. Ma ora è impossibile”.
“Ora il nostro potere sta crescendo. Chiunque voglia intraprendere un’aggressione contro un Paese democratico vede quale sarà la risposta. E più lavoriamo tutti insieme – ha rimarcato – meno è probabile che qualcun altro al mondo segua il folle percorso della Russia. Ma questo è abbastanza? La democrazia ha bisogno di altro. Penso che abbiamo bisogno di una chiara leadership globale della democrazia. Questa è la cosa principale che forniamo con la nostra collaborazione”.
Il Presidente americano Biden ha espresso un chiaro appoggio all’Ucraina con la fornitura degli F 16. Stati Uniti “sono pronti a continuare a inviare aiuti militari per rispondere alle immediate esigenze militari, compreso l nuovo pacchetto da 375 milioni di dollari in munizioni ed equipaggiamento, e per costruire la capacità di difesa a lungo termine dell’Ucraina per difendersi e scoraggiare l’aggressione da parte della Russia”.
In questo quadro, prosegue la nota, “è stato discusso l’impegno comune, con i nostri partner e alleati, ad addestrare piloti ucraini su caccia di quarta generazione, come gli F-16”.
Si vive nel terrore e nell’orrore. Cadaveri per le strade, dappertutto. Uno spettacolo infernale.Tutti hanno un nome:Putin l’assassino.Nonostante la scoperta di decine di cadaveri di civili a Bucha e nelle aree liberate attorno a Kiev, i “negoziati” dell’Ucraina con la Russia continuano.Anche se hanno tratti di una farsa-teatro. Chiarissimo che Putin vuole andare sempre avanti per alzare la posta.
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky afferma’. “È difficile dire, dopo tutte le atrocità commesse in Ucraina, come si possa avere qualsiasi tipo di trattativa con la Russia. Ma come presidente, devo farle. Qualsiasi guerra deve finire”
In un altro duro video messaggio diffuso nella notte, il presidente ucraino Zelensky ha definito i militari russi “macellai, assassini, torturatori, stupratori, saccheggiatori” e ha parlato della “concentrazione del male che è venuta sulla nostra terra” e ha affermato che i militari russi “meritano solo la morte dopo ciò che hanno fatto”.
Zelenski aggiunge:”Voglio che le madri dei soldati russi vedano i corpi delle persone uccise a Bucha, Irpin, Hostomel. Voglio che tutti i leader della Federazione russa vedano come i loro ordini vengono eseguiti”
QUESTI NELLE FOTO I RISULTATI DELLA MENTE DI PUTIN, L’ASSASSINO
Oggi si riprova con le trattative di pace tra Russia e Ucraina per cercare di trovare una soluzione alla crisi nel Paese dopo che Kiev ha respinto l’ultimatum di Mosca per Mariupol. Come ha spiegato il capo dei negoziatori di Kiev e consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podoliak, i colloqui si terranno in collegamento video. .
Il mondo è fermo, paralizzato dalle minacce di Putin, che sembra un diavolo travestito da uomo. Non vuole intervenire per evitare “una guerra mondiale” Ma si può rimanere impassibili – se le trattative falliscono sempre con Putin che non ricerca la pace – di fronte a tanto scempio e a tanta ingiustizia?
Sui negoziati e la bozza di accordo di pace proposta dalla Russia era intervenuto ieri il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu Le posizioni di Mosca e Kiev, aveva detto, “coincidono su punti importanti e critici”. “In particolare – -, coincidono pienamente sui primi quattro punti.
Probabile che questo incontro preceda quello definitivo con Putin e Zelensky per definire lo status dell’Ucraina e l’appartenenza dei territori. Ogni giorno che passa non si riescono più a contare i morti. Sia da una parte che dall’altra. Nel territorio di Zelensky le bombe aeree colpiscono ogni cosa, civili, donne, bambini, rifugiati, monumenti storici. Milioni di persone sono già uscite dall’Ucraina. Putin non vuol più fermarsi. Sembra indemoniato. Migliaia anche i soldati russi caduti in questi giorni di guerra. Figli della guerra, della Russia che Putin non restituisce certo alle famiglie.
Alcune questioni tuttavia devono essere risolte a livello di presidenti”. Ankara, aveva poi ricordato Cavusoglu, ha espresso la sua disponibilità a organizzare un vertice trilaterale con Vladimir Putin, Volodymir Zelensky e Recep Tayyip Erdogan. “Se si arriva a un accordo, i Presidenti di Russia e Ucraina si incontreranno certamente e le due parti non escludono tale possibilità. E’ importante che accada, che sia in Turchia o in un altro Paese”.
Proseguono oggi i negoziati tra le due parti ma il conflitto non si arresta neppure per un attimo..Putin chiede la neutralità dell’Ucraina e il riconoscimento della Crimea.Ovviamente anche un governo fantoccio al posto di quello di Zelenski. Il capo negoziatore di Kiev, Mykhailo Podolyak, ha parlato di “un processo negoziale molto difficile e crudele” e di “contraddizioni fondamentali”, ma anche di uno “spazio per il compromesso“. Si avverte la delusione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul mancato intervento aereo della Nato, come da lui richiesto per un miglior equilibrio militare. “È chiaro che l’Ucraina non può essere un membro della Nato. Lo capiamo questo. Per anni abbiamo sentito parlare di presunte porte aperte, ma abbiamo sentito dire che non possiamo entrarci. E questo è vero, e dobbiamo ammetterlo – ha detto Zelensky – Sono lieto che la nostra gente stia cominciando a capirlo e a fare affidamento su sé stessa e sui nostri partner che ci aiutano”.
Intanto oltre ai bambini ucraini è strage di giornalisti. Già sarebbero cinque i giornalisti uccisi dai russi. In particolare a Kiev e dintorni, gli operatori dell’informazione siano ormai bersagli scelti dalle forze occupanti per far crescere il terrore e dare spazio alla propaganda russa.Sui social-Facebook in particolare -vi sarebbero profili di natura russa e proPutin- con il compito far emergere le vecchie “colpe” dell’Ucraina . Utenti con nomi italiani che gettano discredito gratuito sugli ucraini e le eroiche donne ucraine. Una chiara disinformazione in malafede di fronte all’evidenza della guerra voluta da Putin,”criminale della nostra epoca”.
Ricardo Gutierrez
«Riteniamo che ormai i giornalisti vengano deliberatamente presi di mira allo scopo di creare terrore e di impedire che emerga la verità. Non si tratta di errori», afferma il segretario della Federazione Europea dei Giornalisti (Efj), Ricardo Gutierrez.
Gli ultimi a perdere la vita sono stati il cameraman irlandese della Fox News Pierre Zakrzewski, veterano dei conflitti, dall’Iraq all’Afghanistan, e la sua giornalista ucraina Alexandra, 24 anni, colpiti mentre erano in auto vicino al villaggio di Gorenki, nei pressi della capitale, sulla strada per Irpin. Si apprende che insieme a loro -notizia Ansa – e Giornalisti -c’era anche il corrispondente dell’emittente Benjamin Hall, rimasto ferito in modo grave e sottoposto a diverse operazioni che hanno portato all’amputazione di parte di una gamba.
Yevhen Sakun
Notizie già note ai cronisti ma tutti restano in prima linea , con coraggio, ad avere informazioni dirette. Nell’area attorno alla capitale hanno perduto la vita anche il cameraman Yevhen Sakun, vittima dell’attacco missilistico alla torre della tv a inizio mese, e, più recente, il giornalista e videoreporter americano Brent Renaud, già collaboratore del New York Times, colpito durante i combattimenti a Irpin, probabilmente da soldati russi. Ha perso la vita durante i combattimenti vicino a Mykolayiv, invece, l‘altro reporter ucraino Viktor Dudar.
Si apprende pure che sono almeno 35 i giornalisti feriti, secondo la responsabile per i diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, mentre su Oleh Baturin a Kherson, città in mano alle forze russe, sospettate del suo sequestro, non si sa più nulla. A tenere il conto degli attacchi è anche Reporter Sans Frontieres, che ha aperto a Leopoli il Centro per la libertà di stampa e ha avviato la distribuzione di elmetti e giubbotti antiproiettile.
Oleh Baturin
L’associazione, di fronte alla difficoltà in diversi casi di reperire gli equipaggiamenti necessari, ha chiesto ai colleghi di fare la massima attenzione e alle testate di garantire la loro sicurezza. In Italia la Camera ha approvato all’unanimità un emendamento al dl Ucraina che consente ai cronisti ed ai foto cine operatori che documentano la guerra di acquistare giubbotti ed elmetti, in deroga ai divieti in vigore.
La Federazione internazionale e quella europea dei giornalisti sono in costante contatto con la National Union of Journalists e l’Independent Media Workers Union, che rappresentano 10 mila giornalisti in Ucraina e da due settimane hanno deciso di spostare la loro sede da Kiev a Leopoli e da lì forniscono assistenza ai colleghi. «La situazione per i giornalisti in Ucraina si fa ogni giorno più drammatica, siamo molto preoccupati – sottolinea Gutierrez –. Sono crimini di guerra quelli perpetrati nei confronti dei reporter e di tutti i civili. Per questo chiediamo l’istituzione di un Tribunale speciale per i crimini commessi in Ucraina». «Siamo costantemente in contatto con la National Union of Journalists e l’Independent Media Workers Union, che rappresentano 10 mila giornalisti in Ucraina – sottolinea Gutierrez –. Due settimane fa hanno deciso di spostare la loro sede da Kiev a Leopoli e da lì forniscono assistenza ai colleghi. Registriamo attacchi a giornalisti praticamente dall’inizio della guerra».
«Non è la prima volta che vediamo giornalisti presi deliberatamente di mira durante il loro lavoro -–spiega ancora il segretario della Efj –. Già nel 2014, nella guerra in Donbass, era successo. Vengono colpiti per seminare terrore, intimidire la popolazione e creare disinformazione».
«I giornalisti uccisi o feriti in Ucraina sono spesso colleghi di grande esperienza, come ad esempio Brent Renaud (il giornalista e videoreporter americano ucciso a Kiev, ndr). Non sono free lance alle prime armi – prosegue Gutierrez –. Sanno come muoversi e come difendersi e, nonostante ciò, vengono colpiti. Questo dimostra che non si tratta di errori, ma che vengono presi di mira deliberatamente».
Dodicesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina, le ultime notizie in tempo reale in attesa delle news sui negoziati, con il terzo round dei colloqui tra Kiev e Mosca. Annunciato un cessate il fuoco per permettere i corridoi umanitari in diverse città ucraine. Ma secondo l’esercito ucraino, Mosca ha iniziato ad “ammassare le proprie risorse per prendere d’assalto Kiev”.
La sproporzione tra la superpotenza della Russia e l’Ucraina è notevole . La Nato non interviene nel conflitto consapevole che potrà scatenare una guerra mondiale Di Maio lo ha pure precisato in conferenza stampa: Non possiamo intervenire con i nostri aerei nè possiamo dare aerei ai piloti ucraini. Nell’ipotesi di nostro aereo abbattuto sarà la terza guerra mondiale”
Ed allora, dobbiamo guardare questo scempio di cui è autore Putin? Ma resta impunito l’ordine criminale del Capo del Cremlino di avere la resa dell’Ucraina. La Nato sta a guardare il sangue degli innocenti versati e le ultime resistenze di Kiev, quasi inerme e bombardata dai caccia sovietici Scene raccapriccianti, famiglie, bambini uccisi dai russi mentre cercavano di scappare altrove, fuori dall’Ucraina. Fiume di sangue e fiumi di lacrime. Gli ucraini e Zelenski implorano la Nato di intervenire con l’aviazione. L’Italia risponde con l’assistenza e l’aiuto economico. Agli ucraini non basta. Stanno per morire. Il soffocamento dei valori della libertà, della giustizia, della verità, resterà impunito per sempre in caso contrario. E il rischio che la Russia ritorni ad invadere altri Paesi confinanti è altissimo. Lo ha già fatto nel 1956 con l’Ungheria e nel 1968 a Praga in Cecoslovacchia. La storia oggi si ripete.
La Nato ha il dovere preciso di supportare in questo preciso momento la resistenza ucraina con l’invio dell’aviazione mista di Paesi europei cominciando da quella italiana che gode di fama mondiale. E’ una vergogna altrimenti assistere a questo infame pestaggio Il rapporto di forze non è alla pari. Non si tratta di un duello tra due sfidanti corretti. Si tratta di una lotta così piena di scorrettezze e brutture da far venire il vomito anche ai più resistenti.
– Le forze armate ucraine hanno colpito una nave russa nel Mar Nero. Lo riporta Ukrinform citando il portavoce del quartier generale operativo dell’amministrazione militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk.-
Anonymous afferma di aver ‘colpito’ le trasmissioni della tv di stato russa per far passare filmati della guerra in Ucraina. In un post su Twitter, Anonymous afferma di aver violato canali tra cui Rossiya 24, Channel One e Moscow 24, oltre ai servizi streaming Wink e Ivi.
La Bbc precisa di non essere stata in grado di verificare in modo indipendente, mentre il gruppo parla della “più grande operazione Anonymous mai vista”, aggiungendo la preoccupazione che alcuni governi possano considerarlo una minaccia e condurre operazioni per screditarlo.
Le autorità ucraine affermano di aver ripreso il controllo della città di Chuhuiv, nell’Ucraina orientale. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine, riporta il Guardian, sono state “inflitte pesanti perdite” alle forze russe a livello di “personale ed equipaggiamento”.
Afferma Paolo Gentiloni- “Con il Covid è stato il momento della solidarietà, oggi è quello dell’autonomia. Soprattutto in campo energetico e in quello della Difesa”.
. La crisi, secondo il commissario all’Economia Ue, “non si risolverà nel giro di qualche giorno, bisogna attrezzarsi per un periodo più lungo attraverso una politica di crescita in tempo di guerra. Abbiamo preso una decisione senza precedenti – aggiunge – Destinare 500 milioni di euro per fornire armi e altri dispositivi a un Paese aggredito. E lo abbiamo fatto con un consenso unanime. Anche su questo il vertice russo aveva fatto i conti sbagliati. La risposta dell’Ue e degli alleati atlantici è stata molto forte, unita. E l’impatto di questa reazione sull’economia russa è enorme. L’Occidente è però alle prese con un dilemma: non è detto che questa risposta all’aggressione militare farà cambiare idea a Putin. Questo ovviamente non incrina la nostra scelta, che si è già mostrata molto rapida ed efficace. Molto più efficace della sua ipotetica guerra-lampo. Ma il dilemma resta”.
– Nuovi bombardamenti russi sulla città ucraina di Mykolaiv. Il sindaco Oleksandr Senkevych, riporta la Bbc, ha confermato che l’artiglieria delle forze russe ha colpito oggi la città. In un messaggio diffuso sul massimo social , Senkevych scrive che sono finiti nel mirino dei russi edifici residenziali e condivide un video a testimonianza delle denunce. Il sindaco avverte anche sul pericolo di ordigni inesplosi. “Non avvicinatevi, non sollevateli – mette in guardia – non cercate di spostarli da soli”.
– Mosca recluterebbe siriani per l’Ucraina, teatro dell’invasione russa. La Russia è coinvolta in Siria dal 2015, al fianco del leader siriano Bashar al-Assad. Il Wall Street Journal, che cita quattro funzionari Usa, scrive che in questi giorni la Russia ha reclutato combattenti dalla Siria con esperienza nella guerriglia urbana per combattere in Ucraina.
– E’ arrivato alle prime ore di oggi dallo Stato Maggiore delle forze armate ucraine un allarme secondo cui le truppe russe si stavano preparando per l’assalto alla capitale ucraina Kiev. Secondo i militari ucraini, i russi puntano al pieno controllo di Irpin e Bucha, appena fuori Kiev. I russi puntano anche al “vantaggio tattico per raggiungere la periferia orientale di Kiev attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil”.
Il Libro dei Fatti compie 30 anni
Il best seller dell’informazione, edizione italiana del The World Almanac and Book of Facts, giunge alla sua trentesima edizione!
UN MONDO ADESSO DESTINATO A SCOMPARIRE NELLE PARTICELLE ATOMICHE
LASCIATO SOLO ZELENSKI, L’UCRAINA STA PER ESSERE CANCELLATA, “VINCE” PUTIN IL VERO MALE DEL PIANETA
Zelenski, l’eroe ucraino, forse morirà come pensa lui, con i suoi compagni, nell’ultima resistenza
“Le sanzioni sono un buon inizio”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – da oggi impegnato a informare gli ucraini e il resto del mondo – su cosa accade e cosa si potrebbe fare, teme per la sua famiglia. Il presidente ha ringraziato i Paesi “per le forniture delle armi ma forse è tardi” e ha chiesto nuovamente la no-fly zone sostenendo che sono state bombardate anche chiese.
Zelensky ha anche ricordato come i russi abbiano portato crematori per nascondere il numero delle loro vittime.
Parte il secondo round dei colloqui
Parte il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina. Lo annuncia, sul suo profilo social, il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podoliak. “Siamo iniziando a parlare con i rappresentanti russi – -. All’ordine del giorno cessate il fuoco immediato, armistizio e corridoi umanitari per l’allontanamento di civili da villaggi e città distrutti o costantemente bombardati”.
Start talking to Russian representatives. The key issues on the agenda: 1. Immediate ceasefire 2. Armistice 3. Humanitarian corridors for the evacuation of civilians from destroyed or constantly shelled villages/cities.
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