Sequestrata dai NAS a Catania mezza tonnellata di pesce non tracciato : scoperti anche lavoratori in nero, non registrati, sanzioni e denunce

 

 

Maxi sequestro di pesce commercializzato a Reggio Emilia Reggionline -Telereggio – Ultime notizie Reggio Emilia |

Pesce non tracciato: scatta il sequestro

Catania,

Controlli dei Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa, assieme agli specialisti catanesi del Nucleo Anti Sofisticazione NAS, a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro NIL e i colleghi del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale NIPAAF all’interno dei Mercati Agro Alimentari Sicilia MAAS, ispezionando ben 9 ditte a tutela della sicurezza alimentare, della sanità pubblica e privata e dei lavoratori.

Il MAAS, infatti, è centro agroalimentare e snodo logistico della città di Catania, che ospita e gestisce i mercati all’ingrosso di ortofrutta e prodotti ittici che vengono venduti ai singoli commercianti e, dunque, i consumatori ritrovano sulle loro tavole o nei ristoranti.

Pesce non tracciato, maxi sequestro della Finanza

 

Nell’ambito delle loro funzioni, i  Carabinieri hanno sequestrato più di mezza tonnellata di pesce messo in vendita da un grossista 25 catanese, perché privo di tracciabilità, ovvero sprovvisto delle indicazioni relative al “percorso” del pesce, dalla sua cattura fino all’arrivo presso il punto vendita.

Questo scambio di dati tra i diversi attori della filiera del prodotto ittico è obbligatorio per tutte le aziende alimentari dell’Unione Europea, e ognuno di loro deve ottemperare, per la propria parte di competenza, alle disposizioni previste dalla normativa di settore, affinché il flusso delle informazioni segua il prodotto fino alla vendita al dettaglio.

Oltre al sequestro di tutto quel pescato non tracciato, al titolare è stata elevata una sanzione di 1500 euro.

Durante l’attività ispettiva presso una seconda attività commerciale, riconducibile ad un 40enne di Valverde, i Carabinieri hanno accertato che tutti e 4 i lavoratori presenti erano privi di contratto e non registrati, quindi “in nero.

Tale condizione li ha esposti a gravi rischi, poiché gli impiegati erano privi di copertura contributiva, sanitaria e previdenziale, essenziali per garantirne la sicurezza in caso di infortuni o altri problemi legati al lavoro. Si è appreso anche che  il titolare non li aveva sottoposti nemmeno alla prevista sorveglianza sanitaria, l’insieme di atti medici necessari a tutelare la salute e quindi la sicurezza del lavoratore, in relazione all’ambiente di lavoro, i fattori di rischio professionali e alla modalità di svolgimento di quella particolare professione. Al termine degli accertamenti, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, l’imprenditore è stato denunciato penalmente all’Autorità Giudiziaria, e sanzionato anche con un’ammenda di quasi 1500 euro, con recupero di contributi Inps e Inail per 3.200 euro, e la sua attività è stata sospesa fino a quando non provvederà alla regolarizzazione della posizione lavorativa degli impiegati.

Napoli, sequestrate 3 tonnellate di carne destinate allo street food

Comando Carabinieri per la Tutela della Salute

Archivi -Sud Libertà

 Napoli – Torre Annunziata ,
I Carabinieri del NAS di Napoli, collaborati dai militari della Compagnia di Torre Annunziata e da personale dell’Asl Napoli 2 Nord, hanno individuato un’attività totalmente abusiva di sezionamento e lavorazione carni all’interno di una palazzina privata.
L’ispezione ha evidenziato che i sottoprodotti e gli organi di origine animale, nonché le parti anatomiche di poco valore economico di bovini e suini, venivano lavorati mediante l’utilizzo di attrezzature gravate da significative condizioni igienico sanitarie e stoccati in ambienti malsani e igienicamente compromessi dalla presenza di rifiuti di varie tipologie.
L’alimento in questione, conosciuto in Campania con il nome di “O pere e o’ musso,” emblema dello street food napoletano, era destinato alla vendita ambulante sulle aree pubbliche.
L’attività è stata sospesa con immediata chiusura dell’intero impianto sprovvisto del “Bollo CE” e di riconoscimento produttivo e nella circostanza sono state sottoposte a sequestro amministrativo 3 tonnellate di carne bovina e suina risultata priva di documentazione attestante la tracciabilità e la provenienza e di conseguenza potenzialmente pericolosa per la salute pubblica. Il valore della merce e della struttura oggetto di vincolo è stimato in circa 400.000 euro. Le sanzioni amministrative contestate superano i 50 mila euro.

Controlli dei NAS nelle Mense Scolastiche: irregolare 1 su 4

Comando Carabinieri per la Tutela della Salute

Archivi- Sud Libertà

 Roma –

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ‒ d’intesa con il Ministero della Salute ‒ ha avviato una campagna di controlli a livello nazionale volta alla verifica del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento nel settore della ristorazione all’interno degli istituti scolastici.

Le attività ispettive sinora condotte ‒ e che continueranno nel corso di tutto l’anno scolastico ‒ hanno interessato oltre 700 mense scolastiche di ogni ordine e grado sia pubbliche che private, dalle scuole dell’infanzia agli istituti superiori ed universitari. In quasi 1 mensa su 4 (circa 170) sono state riscontrate irregolarità che, nella maggioranza dei casi, hanno riguardato carenze igienico-strutturali (diffusa umidità, formazioni di muffe, presenza di insetti e di escrementi di roditori) e autorizzative, la non rispondenza per qualità/quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, la mancata tracciabilità degli alimenti nonché l’omessa presenza di eventuali allergeni, quest’ultima essenziale per prevenire possibili reazioni allergiche specialmente nei bambini in quanto soggetti più fragili.

Nel complesso, sono state accertate 225 violazioni amministrative o penali e irrogate sanzioni pecuniarie per 130 mila euro; nei casi più gravi, 5 gestori sono stati deferiti all’A.G. ed è stato disposto il sequestro di punti cottura/dispense nonché di 350 kg. di alimenti (in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità, scaduti e/o con etichettatura irregolare) per un valore approssimativo di 5M€.

In particolare:

NAS di Treviso (p.o.c. 0659944326) Presso un centro educativo per l’infanzia sono stati accertati il mancato possesso di autorizzazione all’esercizio della refezione scolastica e l’omessa registrazione sanitaria. L’intera struttura, che gestiva bambini di età compresa tra 2 e 6 anni, è stata posta sotto sequestro amministrativo.
▪ NAS di Pescara (p.o.c. 08565961) Presso un asilo nido, è stata disposta l’immediata sospensione di tutte le attività di manipolazione e somministrazione di alimenti a seguito delle accertate carenze igienico-sanitarie e strutturali dei locali nonchè della mancata autorizzazione all’attivazione della mensa.
▪ NAS di Caserta (p.o.c. 0823324153) Il titolare di una ditta incaricata del servizio di fornitura vitto per la refezione scolastica è stato denunciato per frode nelle pubbliche forniture, in quanto è stato appurato che veniva apposta fraudolentemente l’etichetta della ditta sulle vaschette di pasti prodotte da altre aziende.

Le eventuali persone deferite all’Autorità giudiziaria- comunica infine il Comando – sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza in successiva sede processuale.

Blatte, escrementi di topi e …via dicendo in un Bar del centro storico di Via Etnea a Catania ispezionato dai NAS

 

 

Carabinieri comando provinciale di Catania, della Stazione Piazza Dante e del Nas, hanno denunciato il titolare di uno storico bar-pasticceria di via Etnea per gravi violazioni nel settore igienico-sanitario.

Si apprende – ma non è stato rivelato il nome del proprietario del Bar, che  Carabinieri, qualificati Nas, hanno eseguito una ispezione in un  laboratorio di produzione e stoccaggio degli alimenti trovandolo in vergognoso stato di manutenzione. I locali presentavano tracce di unto e sporco pregresso e visibili pure escrementi di topi. Tra i cibi già pronti e le 1.800 bottiglie di latte e lattine varie, i Carabinieri hanno riscontrato pure -per completare il quadro orroico del bar -la presenza di blatte.

I militari hanno dunque sequestrato la merce, più di 500 chili tra dolciumi e rosticceria già pronta, 100 chili di gelato e anche tutte le bevande. Sospesa l’attività, ed è scattata la denuncia all’Autorità giudiziaria del titolare, un 54 enne catanese. Nome nell’anonimato

PALERMO, CONTROLLI NEL SETTORE ALIMENTARE, RISTORAZIONE E VINICOLA, DEI NAS : SEQUESTRI E SANZIONI.

 

Comando Carabinieri per la Tutela della Salute

Archivi -Sud Libertà

Palermo,

Nell’ambito di controlli mirati a garantire la sicurezza della filiera alimentare e il rispetto delle normative nel settore della ristorazione e in quello vinicolo, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo hanno controllato alcuni ristoranti, cantine e aziende vitivinicole nelle province di Palermo e Trapani.

Nel corso delle verifiche, i militari hanno constatato numerose violazioni amministrative riguardanti la mancanza di tracciabilità dei prodotti destinati alla somministrazione, lo svolgimento del servizio di catering in assenza di specifica autorizzazione, l’ampliamento abusivo degli spazi ricettivi degli esercizi commerciali, nonché la mancata comunicazione all’Agenzia delle Dogane dell’aggiornamento della planimetria dei vasi vinari presenti in cantina e la mancata esibizione della documentazione necessaria alla rintracciabilità del prodotto vinoso. Complessivamente, i militari hanno sequestrato circa 100 kg di generi alimentari carenti delle necessarie attestazioni a garanzia della salute del consumatore e circa 700 litri di vino sfuso contenuti all’interno dei silos.

Nel complesso, sono state contestate ai responsabili sanzioni amministrative pecuniarie per oltre 10.000 euro.

Palermo, Controlli sugli illeciti commessi nel settore della ristorazione

 

Ispezione dei Carabinieri Nas in un pronto soccorso di Roma ...Dov'è il  Capo Sala?🤔 #carabinieri - YouTube

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 – Palermo,
Nell’ambito di controlli sugli illeciti commessi nel settore della ristorazione, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo, durante l’ultimo fine settimana, hanno controllato i ristoranti cittadini e del lungomare di un quartiere costiero della provincia.
Durante alcune delle ispezioni, gli specialisti del NAS hanno constatato violazioni amministrative riguardanti l’ampliamento arbitrario di alcuni locali, nonché la scorretta applicazione delle procedure di autocontrollo. Ai responsabili sono state elevate sanzioni pecuniarie per oltre 3.000 euro.
I Carabinieri, durante un altro controllo effettuato in un ristorante etnico cittadino, hanno accertato le precarie condizioni igieniche del luogo e hanno proceduto al sequestro di oltre 2 quintali di alimenti vari, scaduti o tenuti in mancanza di adeguate procedure di autocontrollo. Gli alimenti, del valore di 6.000 euro circa, sono stati sequestrati amministrativamente e sono state contestate sanzioni per 3.000 euro.

Roma,Prevenzione e contrasto della criminalità diffusa e del degrado urbano. Denunce e sanzioni

personaggio del film noir - mafia foto e immagini stock

 

Roma,
Prevenzione e contrasto della criminalità diffusa e del degrado urbano, questi sono gli obiettivi perseguiti nel corso di un’attività di controllo dei Carabinieri nell’area urbana di Prima Porta e Labaro, unitamente a personale del Nucleo Cinofili, del Nas e con il controllo aereo del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Roma Urbe.
Nel corso del servizio, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e dando attuazione alle direttive del Ministro dell’Interno per incidere sulle situazioni di illegalità e degrado urbano, i Carabinieri della Compagnia di Roma Cassia quale sono state denunciate 21 persone e sanzionati 8 esercizi commerciali, di cui 5 (4 bar e 1 tabacchi) per inosservanza degli orari di funzionamento delle slot machine e dei video poker e 3 (tutti mini market) per mancati adempimenti delle procedure di autocontrollo in materia di preparazione, produzione, confezionamento, commercio e somministrazione di alimenti (HACCP), per un importo complessivo di 7800 euro.
Durante il controllo sono state identificate 95 persone e controllati 40 veicoli, inoltre sono stati segnalati alla Prefettura altri 3 individui per detenzione per uso personale, di hashish e marijuana.
In particolare tra i denunciati vi sono i titolari di numerosi esercizi commerciali, tra cui bar, officine, aziende agricole, un autosalone, una associazione sportiva calcistica dilettantistica e una frutteria e i proprietari di diverse abitazioni, tutti risultati abusivamente allacciati alla rete elettrica pubblica, per un danno quantificato dalla società che gestisce il servizio elettrico, di circa 190 mila euro.
È stato denunciato anche un italiano di 59 anni, per detenzione di arma illegale alterata, in quanto colto dai Carabinieri, a seguito di perquisizione domiciliare, con un fucile a canne mozze con relativo munizionamento sul comò della propria camera da letto.
Denunciati anche un cittadino straniero di 42 anni, trovato in possesso di un iPhone rubato, e un ragazzo italiano appena maggiorenne, anche lui indagato per ricettazione, in quanto sorpreso a bordo di un motociclo Honda SH 150 provento furto.
Un uomo di 49 anni è stato infine denunciato poiché deteneva illegalmente in casa un cinghiale chiuso in gabbia.

Scoperte a Palermo due aziende vinicole clandestine

Vino, ecco le dieci cantine più grandi d'Italia - Economia e ...

Archivi -SUD LIBERTA’

Palermo,
I militari del NAS di Palermo, operando nell’ambito della più ampia strategia di controllo a livello nazionale sugli illeciti commessi sulla filiera degli alcolici e del vino, disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con i tecnici della prevenzione dell’ASP di Palermo, hanno scoperto due aziende vinicole clandestine nella provincia di Palermo.
In una hanno fermato il lavoro di uno strutturato stabilimento di trasformazione dell’uva in vino privo di qualsiasi autorizzazione sanitaria, sottoponendo a sequestro più di 4 tonnellate di uva e mosto in fermentazione nonché l’intero stabilimento, il cui valore complessivo è di circa 60.000 euro; al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa di 3.000 euro. Nell’altra hanno scoperto un impianto analogo, ugualmente risultato sprovvisto di autorizzazione in cui erano in fermentazione circa 5 tonnellate di uva, sottoposta a sequestro insieme a tutto l’opificio. Anche in questo caso, al titolare dell’impianto è stata elevata una sanzione amministrativa di 3.000 euro, mentre il valore complessivo del sequestro è di oltre 70.000 euro

Controlli dei NAS nel settore alimentare, riscontrate irregolarità nell’etichettatura di 17.500 confezioni di conserve sottoposte a sequestro

Comando Carabinieri per la Tutela della Salute

Archivi -SUD LIBERTA’
  – Brindisi,
Nell’ambito di mirati servizi volti a contrastare le irregolarità nel settore alimentare, i carabinieri del N.A.S. di Taranto hanno sequestrato più di 17.500 confezioni contenenti conserve vegetali durante dei controlli effettuati insieme agli Ispettori del Dipartimento dell’ICQRF nella provincia di Brindisi.
Le verifiche, scaturite da una minuziosa attività ispettiva del N.A.S., hanno permesso di rilevare diverse irregolarità nell’etichettatura di conserve vegetali recuperate presso due esercizi commerciali impegnati nella loro produzione e commercializzazione. Le violazioni riscontrate hanno portato al sequestro amministrativo delle conserve per un valore commerciale complessivo di circa 320.000 euro e alla contestazione delle consequenziali sanzioni pecuniarie.

NAS: ispezioni con rilievi di irregolarità e violazioni in 382 strutture, denunciati 18 gestori, emessi 27 provvedimenti di chiusura per prodotti dolciari in cattivo stato, sequestro per 39 tonnellate

Cibo avariato tra vermi e insetti, sequestrate 9 tonnellate di alimenti

Archivi-Sud Libertà

 Roma – Territorio Nazionale,
Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, ha intensificato i controlli sui prodotti dolciari tipici che arricchiranno in modo significativo le tavole in occasione delle imminenti Festività natalizie.
Gli accertamenti, estesi a livello nazionale a tutte le fasi di produzione, distribuzione e vendita al dettaglio, sia a livello artigianale che industriale, hanno consentito di ispezionare circa 1.000 imprese, rilevando irregolarità presso 382 strutture (pari al 38% degli obiettivi controllati) e portando alla contestazione di oltre 585 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di oltre 423 mila euro di sanzioni pecuniarie.
Nel corso delle verifiche sono state individuate e sequestrate 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime, poiché detenute in cattivo stato di conservazione o in locali interessati da gravi carenze igienico strutturali, invase da parassiti, prive di tracciabilità e oggetto di frode in commercio. Tra gli interventi, il NAS di Bologna ha sequestrato 24 tonnellate di frutta secca contaminata da micotossine, sostanze di origine fungina pericolose per la salute. Inoltre sono stati sottratti al consumo oltre 500 tra panettoni, pandori e altri a dolci natalizi tipici anche regionali, in parte di produzione industriale ma commercializzati come artigianali, in parte con ingredienti diversi per qualità ed origine rispetto a quanto dichiarato in etichetta.
A seguito degli illeciti individuati, i NAS hanno deferito all’Autorità giudiziaria 18 gestori e titolari di attività imprenditoriali per l’ipotesi di frode in commercio e detenzione di prodotti dolciari in cattivo stato di conservazione, nonché ulteriori 342 sanzionati per carenze dei laboratori di pasticceria e mancata applicazione della tracciabilità e delle procedure preventive di sicurezza alimentare. Gli esiti ispettivi hanno altresì portato all’emissione di 27 provvedimenti di chiusura / sospensione di attività di produzione e vendita, per un valore economico pari ad oltre 8 milioni di euro.