IL 15 APRILE GIORNATA NAZIONALE DEL MADE IN ITALY: PROGRAMMA ED INIZIATIVE DELLA REGIONE CAMPANIA

 

IL 15 APRILE GIORNATA NAZIONALE DEL MADE IN ITALY: LE INIZIATIVE DELLA REGIONE CAMPANIA

 

Napoli,

Il prossimo 15 aprile si celebrerà per la prima volta la Giornata nazionale del Made in Italy. Sono previsti circa 300 eventi che si svolgeranno dal 5 al 25 aprile sia in Italia che all’estero.

La Regione Campania, in coerenza con le linee regionali d’intervento per le azioni a sostegno e promozione del settore moda e design, ha scelto di concentrare l’attenzione sulla moda, filiera strategica di eccellenza, che ben rappresenta il Made in Italy nel mondo.

L’evento, articolato in più giornate e sedi, dal titolo “L’Ecosistema culturale e produttivo del made in Italy regionale, tra patrimoni culturali, innovazioni e imprese”, prevede visite guidate, laboratori, mostre, workshop e conferenze che si svolgeranno il 15, 16 e 18 aprile.

Il programma  è stato sviluppato nell’ambito delle iniziative del  MODEC – Moda e Design della Regione Campania, su iniziativa dell’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania e della Direzione per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive, con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del made in Italy, in collaborazione con Fondazione Mondragone Napoli, Museo della Moda Napoli, Officina Vanvitelli, Infrastruttura di ricerca di innovazione per il Made in Italy Caserta, Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti, Unione Industriali Napoli e Nola Business Park CIS.

L’evento proposto intende far conoscere al grande pubblico ed ai giovani, attraverso gli attori dell’ecosistema, la costellazione della realtà del Made in Italy regionale, attraverso i suoi talenti, le imprese, le infrastrutture di ricerca e il Museo Mondragone che ospita il patrimonio della moda regionale. L’obiettivo è quello di ampliare l’ecosistema portando alla luce tutto il lavoro svolto ed i suoi risultati in termini di ricadute sui territori, sull’occupazione e la valorizzazione dei giovani, sui temi della sostenibilità e dell’inclusività attraverso la collaborazione tra università ed imprese.

La sinergia già sperimentata, in occasione dell’evento M.IT. Meet Italian Brands dello scorso gennaio, può rappresentare un modello a cui devono ispirarsi le micro e piccole imprese della Campania che, soltanto attraverso forme di aggregazione in rete, sono in grado di creare le condizioni per vincere le sfide che le grandi trasformazioni e le conseguenti transizioni stanno ponendo al sistema produttivo – ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive, Antonio Marchiello – È stato aperto un “cantiere” di idee e iniziative che opportunamente valorizzate possono rappresentare occasioni di sviluppo per il territorio regionale in termini di occupazione, di sostegno dei giovani talenti, nell’ottica dell’innovazione, della sostenibilità e dell’inclusività, attraverso uno stretto dialogo tra università e imprese”.

Tutte le attività in programma saranno presentate il prossimo 15 aprile alle ore 10.00 presso Museo della Moda di Napoli.

 

NAPOLI: Lotta al contrabbando – Sottratte al mercato nero 1,2 tonnellate di T.L.E. e arrestato un responsabile

 

 

 

Napoli,

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno sottoposto a sequestro in Villa Literno (CE) 1,2 tonnellate di tabacchi lavorati esteri di contrabbando e contraffatti, arrestando in flagranza di reato un soggetto di nazionalità italiana per i reati di contraffazione e ricettazione.

In particolare, Fiamme Gialle del Gruppo di Frattamaggiore, nel corso del controllo economico del territorio, notavano un furgone dirigersi in un’area insolita del Comune casertano.

L’anomala circostanza induceva i finanzieri a eseguire un controllo di rito che permetteva di rinvenire e sottoporre a sequestro l’ingente quantitativo di sigarette di contrabbando.

Oltre al carico illegale, veniva sequestrato un autocarro tipo Ford Transit con targa italiana. Le immediate verifiche consentivano di verificare che i pacchetti di sigarette riportavano tutti il medesimo codice univoco (qr-code), che dovrebbe in realtà corrispondere soltanto a un singolo pacchetto.

Qualora immesse nel mercato illegale, le 1,2 tonnellate di sigarette complessivamente sequestrate avrebbero consentito di realizzare un illecito guadagno di oltre 200.000 euro. Le indagini proseguono sotto la direzione della Procura della Repubblica di Napoli Nord.

Il fenomeno del contrabbando di tabacchi lavorati esteri è in crescita.

 

 

Operazione ” Fuel family Lussemburgo” – Scoperta frode Iva di 300 milioni di euro. Procura Europea (Napoli e Roma) e Guardia di Finanza smantellano sodalizio criminale

 

Napoli,

Nella mattinata odierna un’operazione coordinata dagli uffici di Bologna, Napoli e Roma della Procura Europea ha consentito di smantellare un sodalizio criminale che avrebbe commercializzato prodotti energetici in Italia evadendo sistematicamente l’imposta sul valore aggiunto. L’operazione, convenzionalmente denominata “Fuel family”, ha dato luogo all’esecuzione di misure cautelari personali nei confronti di otto soggetti, inclusi i vertici del sodalizio. Contestualmente, nei confronti di 59 persone fisiche e 13 imprese sono stati sequestrati beni per circa 300 milioni di euro.

Il provvedimento trae origine dalle indagini condotte nei confronti di un’associazione per delinquere composta da almeno dieci soggetti (alcuni dei quali legati da vincoli familiari), con ramificazioni in Italia e all’estero, che avrebbero posto in essere una ingente frode all’IVA nel settore dei carburanti. Cinque indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari mentre tre sono destinatari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere, frode all’IVA e riciclaggio.

Le attività investigative avrebbero consentito di disvelare la commercializzazione in Italia di carburante proveniente, principalmente, dalla Slovenia e dalla Croazia attraverso una filiera commerciale in cui erano fittiziamente interposte 41 società “cartiere” con sedi in Campania e Lombardia, che hanno sistematicamente violato gli obblighi di dichiarazione e versamento dell’IVA. Secondo quanto emerso dalle indagini, al vertice della filiera vi era una società con sede a Rovigo e deposito fiscale a Magenta (MI), dove era destinata la maggior parte del prodotto.

Le società “cartiere” avrebbero emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un ammontare di oltre 1 miliardo di euro determinando un’evasione dell’IVA di oltre 260 milioni.

Sarebbe stato, inoltre, accertato il riciclaggio di proventi illeciti per un ammontare complessivo di oltre 35 milioni di euro, prima trasferiti sui conti correnti di società ungheresi e rumene, quindi monetizzati attraverso sistematici prelievi di denaro contante e infine consegnati ai promotori del sodalizio.

Grazie alla sistematica evasione dell’IVA, gli indagati avrebbero praticato prezzi illecitamente concorrenziali ai clienti finali (distributori stradali) applicando un sistematico “sottocosto” sul prezzo di cessione.

L’operazione è stata condotta dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Verbania, Rovigo, Roma, Napoli e Caserta, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e con il II Gruppo Napoli.

La Procura europea (EPPO) è un organismo indipendente dell’Unione europea incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi.

 

 

Ordinanze del Gip di Napoli Nord: custodie cautelari per i componenti di associazione a delinquere di otto specialisti in furti di telecomunicazioni

 

Foto gratuita torri di telecomunicazioni contro il cielo nuvoloso

Archivi -Sud Libertà
 – Caserta
All’esito di un’attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Aversa hanno dato esecuzione a due ordinanze emesse dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura. 
In particolare, la prima ordinanza dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di F.A., G.A., G.B., G.R.; la misura degli arresti domiciliari per G.B. e P.G. e l’obbligo di dimora nei confronti di G.L.. 
La seconda ordinanza, invece, dispone l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per S.G. e G.B. – tutti cittadini italiani tra i 26 e i 55 anni di età. 
L’attività investigativa ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti delle persone sottoposte alle indagini in ordine alla costituzione e partecipazione ad un’associazione a delinquere composta da otto persone e finalizzata alla commissione di un numero indefinito di reati contro il patrimonio, in particolare furti aggravati ai danni di apparecchi destinati alle telecomunicazioni e ricettazione, alcuni di questi commessi evadendo dagli arresti domiciliari. 
La complessa attività d’indagine veniva avviata 111 seguito ai numerosi furti di cavi di rame verificatisi nella provincia di Caserta, tra i mesi di febbraio e agosto 2023, ai danni degli apparati di trasmissione di proprietà delle compagnie telefoniche e, in particolare, dei moduli RRU (Radio Remote Unit), installati presso le antenne degli operatori presenti sul territorio, con danni di decine di migliaia di euro per le aziende e di numerosi disservizi per l’utenza. 
Le investigazioni, condotte attraverso le intercettazioni telefoniche, i servizi di osservazione, controllo e pedinamento, le analisi dei tracciati gps e la visione delle immagini dei sistemi di sorveglianza pubblici e privati, hanno consentito di raccogliere gravi elementi di colpevolezza nei confronti delle persone sottoposte alle indagini e indiziate di appartenere al gruppo criminale, nonché di raccogliere un grave quadro indiziario circa la loro partecipazione ai furti dei cavi di rame e di componenti elettronici sottratti agli apparati RRU.
Il prosieguo dell’attività di indagine ha permesso di raccogliere gravi elementi circa l’esistenza di un accordo criminale tra i destinatari delle misure, i quali sono indiziati di essersi dotati di un proprio sistema organizzativo e di divisione dei ruoli, che gli ha consentito di raggiungere una notevole capacità criminale, considerato l’elevato numero di furti portati a termine. 
Le indagini consentivano, inoltre, di raccogliere gravi indizi riguardo alla partecipazione ai furti di alcuni degli indagati i quali, nonostante fossero ristretti agli arresti domiciliari, più volte evadevano per prendere parte alle attività criminali del gruppo. 
In data odierna, all’atto dell’esecuzione dei provvedimenti, in un terreno di proprietà di uno degli indagati – successivamente sottoposto a sequestro – sono stati rinvenuti pezzi di RRU in fase di semi­lavorazione. 
Inoltre, presso l’abitazione di un altro indagato, sono stati rinvenuti oltre 30 Kg di TLE; pertanto si è proceduto ad autonomo arresto anche per tale titolo di reato. 

 

 

Truffe: sgominata organizzazione dedita a raggirare gli anziani Analizzati i tabulati telefonici

 

In calo i reati di truffa agli anziani: -13,3% rispetto al ...

Archivi -Sud Libertà (Ministero dell’Interno)
                                          FANNO LEVA SUI SENTIMENTI PIU’ PROFONDI, I TRUFFATORI DEL NOSTRO TEMPO

Oggi a Napoli e a Milano , il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Monza Brianza, supportato dai Comandi dell’Arma competenti per territorio, ha arrestato 4 persone, tutte di nazionalità italiana e di età compresa tra i 30 e i 61 anni, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Monza. Nel corso dell’operazione, su delega del pubblico ministero, sono state altresì eseguite perquisizioni personali e locali a carico dei medesimi indagati.

Il provvedimento si basa sui gravi indizi di colpevolezza acquisiti nell’ambito di un’articolata indagine che ha portato alla luce, secondo l’impianto accusatorio ritenuto valido dal Giudice cautelare, l’esistenza di un sodalizio organizzato, avente basi operative individuate a Napoli e Milano, dedito alla consumazione di una serie indeterminata di truffe nelle regioni del Nord Italia, inclusa la provincia di Monza e della Brianza, ai danni di persone anziane o comunque particolarmente vulnerabili.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza che ha richiesto l’emissione della misura cautelare, sono state avviate a seguito di due denunce sporte presso le Stazioni Carabinieri competenti da altrettante vittime residenti rispettivamente a Vimercate e a Seregno, e si sono successivamente sviluppate per alcuni mesi attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, l’intercettazione delle utenze telefoniche in uso agli indagati, servizi di osservazione e pedinamento, acquisizione di registrazione video, accertamenti patrimoniali e analisi dei dati acquisiti.

Significativo rilievo indiziario hanno assunto le attività di riscontro effettuate sul territorio mediante appositi servizi di osservazione e pedinamento, grazie ai quali, in svariati casi, con il supporto delle Compagnie Carabinieri competenti, è stato possibile intervenire nell’immediatezza, controllare e perquisire gli indagati e recuperare il provento (contanti e oggetti preziosi), rinvenuto nella loro disponibilità, di truffe appena consumate, restituendolo quindi alle vittime.

Gli episodi oggetto di indagine si sono verificati, oltre che nel territorio brianzolo, in altre località lombarde (Cantù, Voghera e Crema) e Piemonte (Alessandria e Novara).

Il collaudato modus operandi accertato in sede di indagine prevedeva un primo contatto telefonico con la vittima da parte di un sedicente carabiniere o avvocato, il quale le riferiva di aver ricevuto, da parte di un prossimo congiunto, la richiesta di chiamarla e di rappresentarle l’impellente necessità di somme di denaro (comprese di massima tra i 3.000 e i 12.000 euro) per rimediare a una disavventura (arresto a seguito di un sinistro stradale o guida senza assicurazione) in realtà mai avvenuta. Nel corso della conversazione fraudolenta, l’autore sfruttava l’età della vittima e la sua predisposizione affettiva, facendo leva, in particolare, sulla prospettazione dell’esposizione a pericolo del congiunto e dell’urgenza dell’intervento, in modo da destabilizzarla emotivamente e non concederle tempo per consultarsi o riflettere sulla situazione. Una volta carpita la fiducia dell’interlocutore, questi veniva raggiunto da un emissario (che si fingeva in genere dipendente dello studio legale) al quale consegnava la somma richiesta.

Le risultanze investigative raccolte hanno consentito la formulazione di 8 distinti capi di imputazione inerenti ai reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e di concorso in truffa aggravata. Secondo la prospettazione accusatoria, infatti, gli autori agivano in una forma stabile ed organizzata che contemplava, tra l’altro, la ripartizione di compiti e ruoli, l’esistenza di basi operative (una delle quali individuata in un appartamento sito nei pressi della Stazione Centrale di Milano) e la predisposizione di risorse materiali (veicoli a noleggio, utenze telefoniche, etc.) per gli spostamenti e per l’esecuzione delle azioni fraudolente. In particolare i ruoli erano così delineati:

  • il capo, un 41enne residente a Napoli (il c.d. “centralinista”), che pianificava il compimento delle azioni delittuose, organizzava il lavoro nei minimi particolari, procacciava le schede telefoniche con intestatari fittizi e i telefoni “usa e getta”, selezionava e contattava le vittime, coordinava e dirigeva l’azione dei complici che si presentavano a casa delle stesse per ritirare il profitto del reato, procurava i mezzi per gli spostamenti in loco e per il trasporto della refurtiva dal luogo del reato a Napoli, copriva le spese e remunerava i partecipanti all’associazione. Ha, financo, costituito il punto di riferimento per dirimere controversie o problemi insorti nella commissione delle truffe, arrivando a fornire ai complici contatti di un legale per la tutela avverso le indagini in corso.
  • l’uomo di fiducia del capo, un trentenne anch’egli residente a Napoli, incaricato di tenere i contatti con i sodali che si recavano dalla vittima per la commissione delle truffe, consegnando agli stessi telefoni “usa e getta” ed i veicoli per gli spostamenti, tutti provenienti da società di noleggio per ostacolare l’identificazione degli utilizzatori dei mezzi, ai quali lo stesso forniva indicazioni per la commissione dei reati fine;
  • i due cc.dd. “operativi”, un 47enne e un 61enne, entrambi domiciliati nel milanese che sulla base di quanto emerso dalle attività investigative, sono risultati essere gli associati dediti alla commissione dei reati-fine, in quanto incaricati di recarsi dalla vittima presentandosi sotto la falsa identità e qualità per la riscossione del profitto delle truffe.

Gli arrestati sono stati tradotti presso le rispettive Case circondariali di riferimento, a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.

Ulteriori approfondimenti investigativi saranno effettuati per verificare il coinvolgimento del presunto sodalizio in altri episodi verificatisi nell’area di operatività del gruppo.

Il Comune di Napoli adotta un Piano per 900 famiglie: nuovi alloggi a Scampia, Taverna del ferro, Campo bipiani di Ponticelli

5 cose che non sapevi sulle Vele di Scampia

Scampia- (Napoli)

Napoli,

Il Comune ha adottato il Programma Particolare per i nuclei familiari beneficiari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che verranno realizzati con i fondi del PNRR a Scampia, a Taverna del Ferro e nel Campo BiPiani di Ponticelli. La delibera è stata approvata dalla Giunta comunale nella seduta di venerdì scorso (primo marzo) su proposta del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Lieto e dell’assessore al Patrimonio Pier Paolo Baretta. Il Programma si inserisce nel piano di riqualificazione urbana e rigenerazione sociale avviato dall’Amministrazione Manfredi.

In linea con quanto previsto dal PNRR il piano interviene in aree marginali e fortemente stigmatizzate per offrire una risposta al disagio abitativo attraverso soluzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili, che garantiranno ai residenti una migliore qualità della vita. Una svolta, dunque, sia dal punto di vista abitativo che sotto l’aspetto della rigenerazione sociale. Strategico è anche il ruolo svolto dai nuclei familiari interessati, che sono direttamente coinvolti nella definizione dei progetti da realizzare.

Questo consente di calibrare gli interventi in maniera da rispondere al meglio alle esigenze e alle aspettative della comunità locale. Il Programma Particolare, in linea con il Regolamento della Regione Campania sugli alloggi Erp, consente di offrire una sistemazione abitativa anche a famiglie che non risultino assegnatarie, ma che vivono proprio nei complessi che sono oggetto degli interventi di riqualificazione urbana.

Negli alloggi che verranno progressivamente realizzati in ciascuna delle tre aree andranno a vivere i nuclei che attualmente risiedono nelle costruzioni da demolire, come risulta dai censimenti che la polizia locale ha effettuato nei mesi scorsi. Quanti non sono assegnatari avranno diritto ad una sistemazione temporanea nelle nuove case per un periodo massimo di tre anni, aderendo a un programma di monitoraggio per verificare il mantenimento del possesso dei requisiti di accesso al Programma.

Si tratta di un passaggio essenziale per la riqualificazione di quartieri fondamentali per la nostra Amministrazione che sta imprimendo una svolta sociale in condivisione con i residenti dei rispettivi territori. Garantire un alloggio degno a migliaia di persone, per troppo tempo lasciate nel degrado, risponde ad una storica necessità e rappresenta pienamente la modalità con cui trasformare la città dando priorità all’inclusione sociale”, il commento del sindaco Gaetano Manfredi.

Nel lavoro che stiamo portando avanti per Scampia, Taverna del Ferro e i BiPiani di Ponticelli c’è tutto il senso dell’impegno della nostra amministrazione, che è volto a soddisfare esigenze complesse legate al disagio abitativo. In quest’ottica – ha affermato la vicesindaco Lieto – siamo particolarmente soddisfatti per aver individuato una soluzione che permetterà di avere una nuova casa anche a chi non è assegnatario, ma ha occupato un alloggio trovandosi in condizioni di necessità. Si tratta in questo senso di una politica innovativa che interviene su vaste aree di informalità abitativa provando a dare una risposta in termini di legalità e riconoscimento del diritto all’abitare a comunità che hanno a lungo sofferto condizioni severe di segregazione e marginalità sociale

Scossa di terremoto- di magnitudo 3.4 – oggi alle ore 9 nell’area Campi Flegrei di Napoli

 

Napoli,

Una forte scossa di terremoto è stata registrata intorno alle 9 nell’area dei Campi Flegrei ed è stata avvertita anche in altre zone di Napoli, da Fuorigrotta al Vomero. Secondo quanto riporta il sito dell’Osservatorio Vesuviano, è stata di magnitudo 3.4, a una profondità di 2.93 km. E’ l’ultima di una serie di scosse che si sono susseguite dalla serata di ieri. Una delle più intense è arrivata a 1,7 gradi della scala Richter.

seismograph showing earthquake activity - terremoto foto e immagini stock

Scoperta centrale di riciclaggio internazionale a Portici ed Ercolano Napoli –

L’associazione offriva alla clientela un ampio “pacchetto” di servizi finalizzato a delocalizzare ed investire all’estero

 

Napoli,

Per delega del Procuratore della Repubblica si comunica che, in data odierna, nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune coordinata da Eurojust, militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta di questa Procura della Repubblica, Sezione III – Criminalità Economica e Sezione XI – Sicurezza dei Sistemi Informatici, nei confronti di otto persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio, ricettazione, intestazione fittizia di beni, bancarotta per distrazione, omessa dichiarazione dei redditi, nonché detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature e altri mezzi atti a intercettare o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche.

L’attività di indagine avrebbe consentito di appurare l’esistenza e la piena operatività, a Portici ed Ercolano, di una centrale di riciclaggio internazionale che, dietro il paravento di servizi di consulenza e promozione finanziaria, offriva alla clientela un ampio “pacchetto” di servizi finalizzato a delocalizzare ed investire all’estero proventi illeciti derivanti, tra l’altro, da frodi fiscali, truffe sui bonus edilizi e bancarotte fraudolente, con modalità idonee ad ostacolare l’identificazione dei beneficiari effettivi dei fondi riciclati.

A tal fine, i promotori del sodalizio avrebbero diretto e gestito un’articolata struttura organizzativa con ramificazioni anche in Paesi off-shore, che svolgeva in Italia una vera e propria attività bancaria occulta attraverso un Istituto di Moneta Elettronica lituano e una società lettone ad esso collegata, assicurando alla clientela società fittizie intestate a soggetti “prestanome”, conti correnti gestibili interamente online attraverso un’applicazione scaricabile dai principali app store, carte di pagamento anonime nonché servizi di raccolta, custodia e trasporto di denaro contante.

Grazie ad una notevole capacità affaristica e al supporto di esperti informatici, gli indagati avrebbero movimentato, tra il 2018 e il 2023, oltre 2,6 miliardi di euro, denotando una inedita abilità nel far conoscere il proprio “prodotto” a oltre 6 mila clienti (per lo più italiani, principalmente localizzati in Campania, Lombardia e Lazio) che necessitavano di un meccanismo capace di “nascondere” agli occhi del fisco italiano e dell’autorità giudiziaria ingenti capitali di illecita provenienza.

A tal fine, avvalendosi di 15 dipendenti, il sodalizio avrebbe offerto assistenza ai clienti sia mediante un centralino telefonico, sia attraverso una chat online, pubblicizzando i servizi offerti su numerosi siti web e su un ebook.

Secondo l’ipotesi investigativa, allo stato condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, alla base del sistema di riciclaggio scoperto vi era una struttura organizzativa imponente, costituita da sedi occulte in Portici ed Ercolano, da forza lavoro specializzata e fidelizzata e da un caveau per la custodia del contante, individuato nel corso delle perquisizioni eseguite in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche.

Gli indagati si sarebbero avvalsi anche di strumentazioni informatiche e telematiche atte ad impedire e interrompere le comunicazioni relative a sistemi telefonici e telematici allo scopo di evitare qualsiasi tipologia di sorveglianza, captazione e intercettazione da parte delle forze di polizia.

Eseguita in collaborazione con le Autorità Giudiziarie della Lettonia e della Lituania, con la Procura della Repubblica di Lecce e con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria a quella sede, che ha eseguito una misura cautelare personale e reale nell’ambito di un parallelo filone investigativo, l’indagine avrebbe permesso di accertare, altresì, un’evasione fiscale attribuibile ai principali promotori del sodalizio per un imponibile netto di quasi 80 milioni di euro.

Contestualmente alle misure cautelari personali è stato eseguito il sequestro delle disponibilità finanziarie e del patrimonio degli indagati per un valore complessivo di oltre 25 milioni di euro.

Tra i beni sequestrati vi sono quindici immobili a Vilnius (di cui due appartamenti di lusso siti nel centro storico, due alberghi e un bar-ristorante), quattro immobili a Riga (di cui due appartamenti di lusso), una villa ad Ercolano con piscina e campo di calcio, un immobile a Portici, un immobile a Como e uno yacht.

In precedenza, nel corso delle indagini, erano già stati sequestrati oltre 700 mila euro in contanti, criptovaluta detenuta in nove portafogli digitali per 1,3 milioni di euro e beni di lusso (orologi e gioielli) per 330 mila euro.

Il provvedimento eseguito in data odierna è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

 

Sulla Voragine di via Morghen, a Napoli ,dichiarazione della Vicepresidente del Consiglio Comunale Flavia Sorrentino

CEDIMENTO STRADALE  O CONDUTTURA IDRICA  ROVINATA?

 

La nota di Flavia Sorrentino sulla voragine di Napoli: “Sono davvero preoccupanti, oltre che impressionanti, le immagini della tragedia sfiorata in Via Morghen. La seconda in poche settimane: il 16 gennaio infatti si era aperta una voragine in Via Manzoni. Per questo ho immediatamente chiesto, alla Presidente della Municipalità e all’assessore competente, una relazione aggiornata sullo stato di manutenzione delle strade e dei sottoservizi, in particolare delle infrastrutture di adduzione e distribuzione idrica e di quelle fognarie di tutta l’area, e che siano adottate tutte le misure necessarie alla manutenzione e alla messa in sicurezza delle opere pubbliche e private.

Quando avvengono episodi così gravi, che mettono a rischio l’incolumità pubblica e lasciano senz’acqua interi comprensori abitativi con centinaia di famiglie, mettendo a rischio anche il valore di mercato delle loro case, bisogna interrogarsi sulle cause e soprattutto adoperarsi per scongiurare situazioni analoghe in futuro. Fino ad ora,, una parte della politica cittadina si é eccessivamente concentrata a denunciare, come se fosse un male assoluto, il proliferare di attività commerciali, gazebo, sedie e tavolini, dimenticando che é la sicurezza e la tutela dell’incolumità dei cittadini la fondamentale priorità della città e di chi la abita”.

Tragedia sfiorata a Napoli dove all’improvviso si apre sulla strada una enorme voragine

 

Voragine a Napoli

Tragedia sfiorata a Napoli

 

Napoli,

Miracolo e tragedia sfiorata a Napoli dove si è aperta all’improvviso una voragine in strada al Vomero.Miracolosamente si sono salvati gli automobilisti .

Due persone, rimaste bloccate nella propria autovettura per il cedimento del manto stradale, sono state tratte in salvo  dai Vigili del fuoco occorsi nel frangente. Disposta l’evacuazione delle persone residenti nella zona.   Tutta l’area interessata è stata recintata     I tecnici ora dovranno fornire una spiegazione a quel che è accaduto