Truffe ad anziani: 17 arresti nella Capitale,episodi frequenti anche in altre regioni, come la Sicilia, la Campania, scoperto anche un manuale d’istruzione

Foto gratuita vista frontale di un senzatetto con la canna da zucchero

 

Roma,

Dalle prime luci dell’alba, su delega della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, nella provincia di Napoli, supportati dai comandi dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di 17 persone (7 in carcere e 10 agli arresti domiciliari), di cui 13 gravemente indiziate di appartenere a un sodalizio criminale (art. 416 c.p.) dedito a “truffe” e “estorsioni” in danno di anziani e gli altri 4 di avere avuto un ruolo nell’esecuzione dei colpi.

Come riscontro, nel corso dell’attività di indagine, i Carabinieri hanno inoltre eseguito 10 arresti, in flagranza di reato, per truffe consumate a Roma in danno di anziani, con contestuale recupero e restituzione della refurtiva.

Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di un’associazione per delinquere avente sede a Napoli e capeggiata dai membri di una specifica famiglia, dedita alla commissione di una serie indeterminata di reati (per lo più truffe e talvolta estorsioni) in danno di persone anziane dimoranti in Roma e nel Lazio, ma anche in altre regioni italiane, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine a 80 episodi consumati nelle province di Roma, Napoli, Latina e Viterbo, nell’arco temporale tra il 13.09.2022 e 20.03.2023.

Fingendosi impiegato delle poste, assicuratore, avvocato o carabiniere, il “telefonista” diceva che un familiare doveva saldare il debito per ritirare un pacco o che aveva provocato un incidente stradale, che l’assicurazione era scaduta e che, per “sistemare” le cose, era necessario consegnare denaro o gioielli. In seguito un complice passava a prelevarli a casa delle vittime, che solo ore dopo, parlando con il figlio o il nipote in questione, scoprivano il raggiro.

Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine al ruolo di tutti gli indagati che in varie batterie composte da due persone, partivano tutti i giorni da Napoli con auto prese a noleggio. Le vittime venivano scelte casualmente tramite ricerche fatte in internet o sulle pagine bianche, contattate da “telefonisti” e poi raggiunte da “corrieri”.

Nel corso delle perquisizioni, tuttora in corso, i Carabinieri hanno rinvenuto anche un manuale di istruzione con una dettagliata descrizione delle cose che il telefonista doveva dire alle vittime per compiere le truffe oltre a denaro contante, centinaia di schede telefoniche, decine di telefoni cellulari e un grosso quantitativo di gioielli.

Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

Paura a Napoli, dopo il terremoto di ieri di 4.4 che ha colpito i Campi Flegrei In tanti hanno preferito dormire in auto

Alla scoperta dei terremoti – INGVterremoti

 

Paura dopo il terremoto che nella serata di ieri, 20 maggio, ha colpito i Campi Flegrei, nella zona tra Bacoli e Pozzuoli. Una scossa di magnitudo 4.4, la più forte nella zona dal 1980, è stata avvertita anche a Napoli alle 19.51.

Dalle 19:51 del 20 maggio fino alle 00:31 di oggi, martedì 21 maggio, sono state registrate in via preliminare circa 150 scosse di terremoti. I sopralluoghi condotti durante la serata hanno messo in luce piccoli danni agli edifici: alla fine, calcinacci caduti e tanta paura. La popolazione si è riversata in strada, molti hanno preferito dormire in auto senza fare ritorno nelle case. Non sono stati segnalati feriti.

A Pozzuoli e a Bagnoli sono state allestite tendopoli predisposte dalla Protezione Civile. A Bacoli allestita un’area per dare ospitalità a chi non ha voluto rientrare nelle abitazioni. A Pozzuoli, in particolare, in una delle zone di accoglienza hanno trovato ospitalità anche 35 famiglie sfollate.

sindaci di Bacoli e Pozzuoli hanno disposto la chiusura delle scuole per la giornata di oggi, 21 maggio. A Napoli, il sindaco Gaetano Manfredi, ha disposto la chiusura delle scuole nella Municipalità IX e X, che comprendono i quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura. Scuole chiuse anche a Qualiano, area nord di Napoli.

Napoli, operazione anticamorra per autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori con metodo mafioso. Arresti

Gangster mafioso su sfondo bianco | Vettore Premium

 

 

Napoli,

Operazione anti camorra della Guardia di finanza di Napoli che ha arrestato cinque persone -tre in carcere e due ai domiciliari-.

Le accuse sono di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravato dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare la camorra. Sotto inchiesta anche la società che gestisce la nota pizzeria del centro storico di Napoli “dal Presidente”,   con riferimento al clan Contini: la pizzeria à stata sequestrata dai finanzieri insieme con altri beni.

Napoli, perdono la vita due operai nel corso dei lavori in un cantiere edile

Incidente sul lavoro a Napoli

Napoli,

Morti sul lavoro. Un intervento dei  carabinieri a Lettere in via Depugliano dove, Raffaele Manzo, 57enne, sarebbe precipitato dal terzo piano di una palazzina in ristrutturazione nel corso dell’allestimento dell’impalcatura. La Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro del cantiere e aperto un fascicolo.

Non è finita. Si apprende pure che un altro operaio ,60enne,  è morto presso il cantiere di una scuola, in viale dei Tigli, a Casalnuovo di Napoli. Soccorso, l’uomo è deceduto al suo arrivo in ospedale. Indagini in corso per ricostruire la tragedia.

Dai primi accertamenti eseguiti dai carabinieri intervenuti sul posto pare che entrambi gli operai avessero un regolare contratto di assunzione dalle due ditte che stavano effettuando i lavori. Aperta un’inchiesta da parte della Procura di Nola.

Napoli,truffe ai danni di anziani realizzate con la tecnica del finto Carabiniere. Un fenomeno diffusissimo, tre arresti

 

Archivi -Sud Libertà

 Napoli Ponticelli,

In mattinata odierna, in Napoli, località Ponticelli, personale della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme, sta eseguendo un’ordinanza cautelare – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di tre personeritenute responsabili di “truffe ai danni di anziani” realizzate con la c.d.  “tecnica del finto Carabiniere”.
L’indagine, condotta mediante accertamenti di natura tecnico-informatica, nonché attività investigative tradizionali di osservazione, controllo e pedinamento, ha consentito di attribuire al sodalizio tre eventi delittuosi, avvenuti nel dicembre 2023, consistiti in una truffa consumata in Besnate (VA), ai danni di un anziano novantatreenne, per un ammontare di circa € 15.000, nonché due truffe tentate in Gioia Tauro (RC) e Lamezia Terme (CZ), ai danni di altrettanti ultrasettantenni, che avrebbero fruttato ai malfattori, qualora portate a compimento, la somma di oltre 25.000 euro.
In particolare, l’indagine ha preso le mosse dall’arresto in flagranza di reato, a Lamezia Terme, di due soggetti, tra i destinatari delle odierne misure cautelari. Grazie a una meticolosa attività investigativa, i militari dell’Arma sono riusciti a raccogliere gravi e circostanziati elementi di colpevolezza a carico dei complici dei due arrestati, delineando un puntuale modus operandi finalizzato alla realizzazione delle truffe. L’attività di analisi dei Carabinieri ha permesso anche di determinare l’organigramma del presunto gruppo criminale, distinto in ruoli:
“telefonisti”, incaricati di telefonare alla vittima designata fingendosi Carabinieri, prospettandole l’arresto di un parente e richiedendo denaro e oro a titolo di cauzione;
– “organizzatori logistico-operativi”, aventi il compito di organizzare gli spostamenti dei complici indicando i luoghi in cui recarsi, orari di partenza e mezzi da utilizzare, nonché fornendo indicazioni stradali e aggiornamenti sull’andamento delle telefonate finalizzate ad adescare le vittime;
– “esattori”, il cui ruolo, fingendosi Carabinieri o avvocati, consisteva nel recarsi presso l’abitazione delle vittime per farsi consegnare il denaro e i preziosi.
L’attività di indagine svolta tra il mese di dicembre 2023 e febbraio 2024, ha fornito inoltre importanti elementi di analisi, favorendo l’osmosi operativa nell’ambito del Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro con l’implemento delle attività informative, preventive e repressive grazie alle quali si è registrata una drastica diminuzione delle truffe ai danni di anziani con la c.d. “tecnica del finto Carabiniere”.

Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari. L’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutela delle comunità, coglie l’occasione- informa il Comando per rinnovare l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziani costituisce motivo di allarme sociale

Maggio dei Monumenti 2024 “Le acque di Napoli”

 

Maschio Angioino

Castel    Nuovo   di Napoli   (Foto Sabatasso)

 

Inaugurazione venerdì 3 maggio, ore 21.00, con lo spettacolo “La Volta Celeste” Anteprima alle ore 16.00 con l’azione performativa “Acque invisibili”

Sabato 4 maggio al via la mostra diffusa articolata in cinque itinerari attraverso la città

Sold-out per tutte le visite guidate in programma nel weekend

Verrà inaugurata venerdì 3 maggio, con lo spettacolo degli acrobati della Compagnia dei Folli, sotto la “Volta Celeste”, la 30esima edizione del Maggio dei Monumenti, in programma fino al 2 giugno. In Piazza Municipio alle ore 21.00 aprirà la manifestazione uno spettacolo tra trampoli e fuochi d’artificio con un’introduzione scritta ad hoc sul tema scelto per questa edizione: l’acqua.

Un viaggio nel mondo immaginario dei multiformi personaggi che popolano la Volta Celeste. Visioni fantastiche di sole e luna impegnate in una danza aerea, di variopinti uccelli, di strane macchine volanti che si rincorrono come in una giostra, di mezzi fantastici a propulsione pirotecnica, e molti altri misteriosi personaggi. Alla fine del viaggio, la Volta Celeste si accenderà in una spettacolare battaglia in cui angeli e demoni volanti si contenderanno il privilegio di poter portare la propria immagine come ricordo imperituro negli occhi e nel cuore dello spettatore.

Nel pomeriggio, alle 16.00, il Maggio dei Monumenti avrà un’anteprima a Largo Corpo di Napoli e zone limitrofe con lo spettacolo le “Acque invisibili”. Un tableau vivant di Simona Da Pozzo, realizzato in collaborazione con i performer del progetto Arte dal Vivo, Acque invisibili è un’azione performativa che attiva le memorie d’acqua della città: acqua di cui il monumento Corpo di Napoli, detto “il Nilo”, è un segno visibile. Il tableau vivant racconterà le acque di Napoli scomparse, rendendo visibili i putti mancanti della statua: nell’allegoria fluviale i putti rappresentano i cubiti d’acqua portati dalla piena del Fiume Nilo. Colonna portate degli eventi inseriti nell’edizione 2024 sarà la Mostra diffusa dal titolo “Per-corsi d’acqua”, che vuole offrire un racconto vario e articolato sulla storia delle acque a Napoli creando delle relazioni tra luoghi, opere, monumenti e, soprattutto, persone coinvolte negli itinerari per essere degli inediti narratori.

Dal 4 maggio e per tutti i fine settimana fino al 1° giugno turisti e cittadini potranno prendere parte alle visite organizzate in 5 itinerari:

Itinerario 1: L’acqua che purifica: i luoghi di San Giovanni (San Giovanni a Carbonara – Pozzo di Virgilio – Duomo – San Giovanni a Mare – San Giovanni Maggiore)

Partenza: sabato ore 10.00 e ore 12.00; domenica ore 10.00

Itinerario 2: L’acqua allontanata (Fontana del Gigante – Santa Maria della Catena – Molosiglio – Piazza Francese – Santa Maria di Porto Salvo)

Partenza: sabato ore 10.00 e ore 12.00; domenica ore 10.00

Itinerario 3: L’acqua trasportata, infiltrata …scomparsa (Santa Caterina a Formiello – SS. Annunziata – Fontana della Scapigliata – San Pietro ad Aram – Sant’Anna alle Paludi)

Partenza: sabato ore 09.30 e ore 11.00; domenica ore 09.30

Itinerario 4: L’acqua del mito, tra storia e leggenda (Largo Sermoneta – Fontana del Sebeto – Santa Maria del Parto – Fontana del leone – Fontana della sirena – Parco Vergiliano a Piedigrotta)

Partenza: sabato ore 09.30 e ore 11.30; domenica ore 10.00

Itinerario 5: L’acqua di Parthenope (Piazza Trieste e Trento – Giardini di Palazzo Reale – Santa Lucia e il Pallonetto – via Marino Turchi – via Santa Lucia e l’acqua ferrosa del Chiatamone – Fontana del Gigante)

Partenza sabato ore 11.00 e ore 12.00; domenica ore 11.00

Per-corsi d’acqua nasce per offrire a tutti la possibilità di entrare nel mondo profondo, complesso e articolato delle acque a Napoli. Acqua di mare, sorgenti, lave, paludi, acque suffregne diventano il filo conduttore per percorrere la città in lungo e in largo, per mettere in relazione luoghi diversi, fontane e sorgenti, corsi d’acqua sommersi e vagheggiati, ascoltare le voci di inediti narratori, rileggere opere di letterati antichi e moderni, scoprire nelle librerie testi dedicati all’acqua e trovare in alcuni punti anche oggetti e leccornie ad essa dedicati. Il principio della mostra diffusa è: perché spostare gli oggetti quando è possibile senza inquinare creare nessi e connessioni tra luoghi, opere e persone attraversando la città? Cinque sezioni, per altrettante letture trasversali di Napoli, andranno a comporre la mostra diffusa: ciascun visitatore riceverà un kit con le “istruzioni per l’uso”, per entrare ancor più in relazione con i luoghi e scoprire. Il cartellone del Maggio dei Monumenti si completa con tutta una serie di eventi inseriti nel programma “Le iniziative dalla Città”.

 

Napoli, Olio d’oliva contraffatto, sequestrata quasi una tonnellata

 

Olio d'oliva contraffatto e potenzialmente dannoso per la ...

 Napoli – Caivano 

Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 1.032′. E’ questo il reato a cui risponderà una 27enne di Afragola già nota alle forze dell’ordine. La donna è stata fermata in strada, mentre guidava un piccolo furgone. Nel cassone, i militari hanno rinvenuto quasi 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. In auto anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate e non ancora applicate, riconducibili ad un marchio oleario conosciuto. Il carico è stato sequestrato e sarà sottoposto ad analisi chimiche, la 27enne denunciata.

Napoli, il caso della bimba deceduta per diagnosi errate dei medici Fissata l’udienza per discutere il ricorso dei familiari che chiedono giustizia

 

Fissata l’udienza per discutere il ricorso dei familiari di Elena,il caso della  bimba deceduta un anno fa. Secondo i consulenti della Procura, fu malasanità ,la diagnosi fu sbagliataTribunale, immagine di repertorio (Fotogramma)

Se i medici avessero fatto una Tac a Elena forse si sarebbe potuto salvare.   E ‘l’opinione dei   familiari della bambina, morta ad appena 3 anni e mezzo l’11 gennaio 2023, dopo tre ricoveri negli ospedali di Napoli.

Assistiti dall’avvocato Enrico Ricciuti, i genitori e i nonni della piccola si sono opposti alla richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura di Napoli, puntando su diversi aspetti.

La bimba fu sottoposta in ritardo ad una Tac che, se effettuata subito, avrebbe rivelato la vera causa del suo malore e di quel mal di pancia, legato ad un volvolo – una torsione dell’intestino operabile – che causò un infarto intestinale. E ancora i consulenti della famiglia puntano sull’errata diagnosi di diabete infantile, che determinò il trasferimento della bambina dal Santobono al vecchio policlinico Vanvitelli in un reparto specialistico dove, però, non c’era la Rianimazione e si verificò il primo di tre arresti cardiaci.

Il calvario della piccola Elena durò due giorni, durante i quali la bambina fu ricoverata tre volte e, in meno di 40 ore, accusò tre arresti cardiaci, fino al decesso. Inizialmente ricoverata per un sospetto mal di pancia, la piccola fu sottoposta ad alcuni esami che spinsero i medici del Santobono ad ipotizzare problemi di diabete. Trasferita nella seconda struttura, la piccola andò in arresto cardiaco e fu trasportata d’urgenza nuovamente all’ospedale pediatrico. Lì, con il quadro clinico ormai compromesso, la bimba morì dopo poche ore, dopo aver subito altri due arresti cardiaci.

Azione di contrasto ai parcheggiatori abusivi Napoli – 47 le segnalazioni , 18 denunce all’Autorità Giudiziaria

Napoli,

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, dall’inizio dell’anno, nell’ambito della più ampia azione di contrasto all’economia illegale, anche alla luce delle indicazioni fornite dal Prefetto di Napoli, Dr. Michele Di Bari, in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, hanno segnalato alle Autorità competenti 47 soggetti impegnati a svolgere abusivamente le attività di parcheggiatore o guardiamacchine.

In particolare, i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego, del Gruppo di Torre Annunziata, del 2° Nucleo Operativo Metropolitano e delle Compagnie di Torre del Greco e Castellammare di Stabia hanno eseguito controlli, in prevalenza, nelle zone a più alta concentrazione turistica (Pompei), della movida notturna (Fuorigrotta, Riviera di Chiaia, Mergellina e lungomare partenopeo) e della Stazione di Napoli Centrale.

Le attività hanno portato alla luce un tariffario che va dai 2 euro all’ora, nei quartieri più popolari, ai 15/20 euro, nei luoghi di maggior interesse turistico nonché in occasione di importanti eventi sportivi o musicali.

I controlli posti in essere dai militari del Corpo hanno consentito di individuare e segnalare al Prefetto 29 parcheggiatori abusivi, mentre ulteriori 18 sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria in quanto recidivi.

La condotta è sanzionata con una pena pecuniaria compresa tra 769 e 3.095 euro. In caso di reiterazione della violazione, il trasgressore viene denunciato ed è prevista la pena dell’arresto e dell’ammenda che va da 2.000 a 7.000 euro.

Le attività condotte dalle Fiamme Gialle di Napoli testimoniano il costante impegno da parte del Corpo nell’attuazione del controllo del territorio mediante il contrasto a tutte le forme di criminalità economica, a tutela delle imprese, dei consumatori e dei cittadini che agiscono nella legalità.

 

 

 

Napoli,i leoni della Fontana degli Incanti escono dalla segrete del Maschio Angioino. Oggi avviati al restauro

 

 

Napoli,

La Fontana degli Incanti, in piazza Salvatore di Giacomo, riacquisterà il suo antico fascino grazie ad un intervento di restauro che prevede anche la ricollocazione dei leoni dei quali, per anni, si era persa memoria.

Gli elementi decorativi sono stati rinvenuti, dopo quarant’anni, nelle segrete del Maschio Angioino. L’individuazione nei mesi scorsi, grazie al lavoro di squadra tra il Servizio Arredo urbano e mobilità sostenibile, il Servizio Arte e beni culturali e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli. Con i lavori di restauro della Fontana degli Incanti, infatti, è stata avviata anche un’opera di ricerca bibliografica e archivistica nell’ambito della quale sono stati effettuati dei sopralluoghi nei depositi comunali. Grazie al materiale documentale è stato quindi possibile affermare che i grandi frammenti ritrovati a Castel Nuovo, dei quali era incerta l’attribuzione, erano proprio parte degli antichi leoni. Oggi le statue sono state trasferite in laboratorio per il completo restauro e la sistemazione nella collocazione originaria. Nel frattempo, in piazza Salvatore di Giacomo sono già in corso i lavori a cura della ABC per la sistemazione dell’impiantistica della fontana.

“Stiamo portando avanti da mesi il restauro delle fontane cittadine, non solo per l’aspetto funzionale e decorativo che rivestono – ha sottolineato il sindaco Gaetano Manfredi – Quasi sempre esse rappresentano testimonianze significative di storia urbana e crediamo che le fontane vadano recuperate, quando è possibile, per come erano un tempo. Nel caso della Fontana degli Incanti potremo presto tornare ad ammirarla come ormai la si poteva vedere solo in qualche foto di mezzo secolo fa”.

“Lungo la costa sono già state restaurate la Fontana del Gigante in via Partenope, la Fontana della Sirena in piazza Sannazzaro e la Fontana del Sebeto a largo Sermoneta – ha ricordato l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza – Nel caso della Fontana degli Incanti il restauro si completa con il recupero dei leoni che sono stati per anni ‘dimenticati’. Ringrazio l’architetto Valeria Palazzo, dirigente del Servizio Arredo Urbano, e quanti stanno lavorando a quest’intervento che ci consentirà di restituire alla fontana la sua integrità artistica”.

La fontana degli Incanti, disegnata da Giovanni da Nola per volere del viceré Pedro de Toledo nel XVI secolo, fu inizialmente posizionata in piazza dell’Olmo, poi divenuta piazza del Porto o del Mercato di Porto, sita a metà tra le attuali piazza Bovio e piazza Municipio, ovvero nella attuale Via Alcide de Gasperi. Durante i tumulti di Masaniello venne fortemente danneggiata, e riparata più volte nel corso del XVIII secolo, finché nel 1834, l’architetto Pietro Bianchi (l’autore della basilica di San Francesco di Paola) la ricostruì del tutto. La fontana, nel periodo del Risanamento, venne poi smontata dalla sua posizione originaria e ricollocata nella piazza Salvatore di Giacomo all’inizio del XX secolo. È chiamata “degli Incanti” perché una leggenda narra che una potente strega della città, usasse l’acqua di quella fonte per i suoi “incanti”; ma è anche detta della Cöccövàja perché nel XVI secolo, quando al vertice della fontana fu scolpito lo stemma del viceré, al popolo la sagoma parve identica a quella di una civetta che, in latino, si traduce appunto “cocovaja”.