napoli
Finanza: tutela del made in Italy- Sequestro a Napoli di 116 mlioni di articoli
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito dei servizi finalizzati alla tutela del “Made in Italy” e al contrasto della contraffazione, hanno individuato a San Giuseppe Vesuviano un opificio abusivo attrezzato per la produzione di capi di abbigliamento recanti la falsa dicitura “Made in Italy” e sottoposto a sequestro circa 116 milioni di articoli tra capi di abbigliamento, semilavorati e accessori, unitamente ad etichette, pronte per essere apposte sui capi.
In particolare, finanzieri della Compagnia di Ottaviano hanno scoperto, in una zona periferica del Comune di San Giuseppe Vesuviano, un opificio gestito da due imprenditori di origine cinese che, sfruttando sette lavoratori in nero, di cui tre bengalesi in stato di clandestinità, producevano migliaia di capi di abbigliamento falsamente certificati come prodotti “Made in Italy”. Nel corso del controllo, le Fiamme gialle hanno accertato che la ditta non aveva effettuato le previste comunicazioni autorizzative per l’avvio delle attività, operando in assenza delle prescrizioni previste in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e relative al corretto smaltimento dei rifiuti. Nello specifico, oltre al fabbricato di oltre 1.000 mq, i militari hanno sottoposto a sequestro 115.900.100 accessori per la produzione di capi d’abbigliamento, 1.120 Km. di stoffa in rotoli, 142.800 cartellini con indicazione “MADE IN ITALY” e 116.000 metri di elastici per capi di abbigliamento.
Più di 180 mila sono risultati i capi di abbigliamento già assemblati e, dunque, sottoposti a sequestro: gli stessi erano pronti per essere immessi sul mercato, privi di qualsiasi documentazione originale atta ad attestare la legittima provenienza e a garantirne tracciabilità e qualità. I restanti prodotti erano, di contro, in via di confezionamento. Oltre a una performante linea di produzione, sono stati sequestrati anche gli scarti di lavorazione, pari a oltre 6.000 kg. di rifiuti speciali, che sarebbero stati illegalmente smaltiti. I due imprenditori sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria per i reati di produzione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, ricettazione, sfruttamento dell’immigrazione e del lavoro “nero” e mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e gestione dei rifiuti.
VIDEO FORNITO DALLA GUARDIA DI FINANZA
L’importante intervento della Guardia di Finanza di Napoli si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione delle condotte commerciali ingannevoli riguardanti, in particolare, la vendita di beni con false indicazioni di provenienza, tra i principali obiettivi strategici di polizia economico-finanziaria perseguiti del Corpo.
Stop dei Carabinieri ad un’associazione criminale dedita a furti, rapine e truffe assicurative,
Archivi- Sud Libertà
L’attività investigativa, condotta dai Carabinieri della Stazione di Napoli Marianella, è scaturita dall’approfondita analisi di alcune denunce di furti e rapine di autovetture, avvenuti anche in danno di pazienti dell’A.O.U. “Federico II” (cd. “II Policlinico”) e del Santobono, attuati mediante la tecnica del cd. “finto parcheggiatore”.
Successivi approfondimenti hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli odierni destinatari dei provvedimenti e di ulteriori indagati, in ordine all’operatività di un sodalizio dedito alle truffe in danno di compagnie assicurative e alla commissione di furti e rapine di auto, per poi rivenderne i componenti.
Quanto alla programmazione diretta a truffare le assicurazioni, si apprende dai Carabinieri, è emersa la figura di coordinamento esercitata da uno degli indagati, colpito da misura cautelare e destinatario altresì di un decreto di sequestro preventivo dell’indebito profitto ottenuto per simulare sinistri stradali, coinvolgendo a tale scopo anche professionisti (tra cui medici, avvocati e periti assicurativi).
Con riferimento ai delitti predatori, è emerso il ruolo determinante degli due indagati oggi arrestati, coinvolti in plurimi episodi di furto di autovetture, a partire dall’anno 2019. Ulteriori accertamenti hanno infine consentito di accertare l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte dei componenti della famiglia di uno dei destinatari dei provvedimenti odierni, che, a partire dal 2021, tramite informazioni mendaci e omesse comunicazioni all’INPS, avrebbe percepito la somma di euro 38.627 euro, per la quale è stato disposto decreto di sequestro preventivo, anche “per equivalente”.
I provvedimenti eseguiti costituiscono misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari….
“L’ultima cartolina. Un viaggio per non dimenticare” – Mostra a Napoli al Monastero di Santa Chiara
Archivi Sud Libertà
Sarà visitabile fino al 2 febbraio 2023, dalle 9.30 alle 17, la mostra “L’ultima cartolina. Un viaggio per non dimenticare” allestita in occasione della Giornata della Memoria presso la biblioteca del Monastero di Santa Chiara, con il patrocinio del Comune di Napoli. In esposizione opere, disegni ed istallazioni del Maestro Lavinio Sceral, dedicati alla scrittrice olandese ebrea Etty Hillesum (1914-1943) deportata ad Auschwitz e alle testimonianze documentarie dell’epoca tratte dalla collezione di Gianmaria Lembo, tra cui alcune lettere di Suzette Tartarone, ragazzina napoletana di origine ebraica, deportata prima in un campo di Pollenza (Macerata) e poi destinata ai lager tedeschi, da dove per fortuna riuscì a salvarsi.
Riqualificazione del Verde Urbano : se ne discute a Napoli
Archivi -Sud Libertà
Napoli,
Ieri si è tenuta un’importante seduta del Tavolo Tecnico per la riqualificazione del Verde Urbano sul territorio del Comune di Napoli.
Il tavolo nasce dalla forte convinzione dell’Amministrazione Comunale che nello sviluppo dei programmi inerenti il verde urbano, sia necessario e fruttuoso coinvolgere tutti i soggetti istituzionali, professionali ed accademici interessati alle tematiche inerenti la materia. La seduta odierna è stata incentrata sulle problematiche relative alla riqualificazione degli assi stradali della Collina di Posillipo, interessati, negli ultimi anni dal crollo e dall’abbattimento di numerosi esemplari di pino.
L’argomento principale è stato la discussione in merito ad un focus botanico, agronomico, entomologico e paesaggistico incentrato sullo stato attuale dei Pini presenti e sugli attacchi parassitari cui gli stessi sono soggetti. Dal focus è emersa la raccomandazione, su base scientifica, di non reimpiantare Pini domestici nel sito del progetto; pertanto, le informazioni raccolte saranno essenziali per la prosecuzione delle attività di progetto.
Al tavolo, coordinato dall’Assessore alla Salute e al Verde e dal Dirigente del Servizio Verde della Città, hanno partecipato l’arch. Anna Migliaccio in rappresentanza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, il Luogotenente C.S. Giuseppe Mansueto per il Comando Regione Carabinieri Forestale Campania, il Prof. Paolo Caputo per il Real Orto Botanico Napoli, il prof. Riccardo Motti per il Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, i Proff. Vincenzo Gioffrè e Luca Boursier per il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, il dott. Giuseppe Ceparano ed il dott. Vincenzo Borrelli per l’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Napoli, i proff. Emma Bondonno e Leonardo di Mauro per l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Napoli, i dott. Fernando Salemme, Mario Pedron, Antimo Petito, Domenico De Luca e Gennaro Pisciotta per il Collegio interprovinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Napoli e Caserta, gli Assessori alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile, all’Urbanistica e all’Ambiente e al Mare e i Dirigenti del Servizio Strade e Grandi Reti Tecnologiche del Servizio Pianificazione Urbanistica Generale e Beni Comuni e del Servizio Controlli ambientali ed attuazione PAES del Comune di Napoli.
Traffico transnazionale di banconote false.Napoli, otto misure cautelari coercitive personali.
Archivi – Sud Libertà
In particolare, è stata data esecuzione: – 1 ordinanza di custodia cautelare in carcere; – 5 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari; – 2 ordinanze di divieto di dimora nella provincia di Napoli.
La complessa attività investigativa, avviata nel mese di luglio 2018 nell’ambito di una mirata strategia investigativa di contrasto al “Napoli Group”, ha focalizzato i principali collettori distributivi attivati nei marketplace del darknet e social – media, mediante pagamenti in criptovalute.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, hanno consentito di accertare l’operatività di un’associazione per delinquere strutturata per la gestione di una rete distributiva contigua alle più temibili filiere produttive partenopee, con terminali in Italia (province di Gorizia, Firenze, Catania, Salerno) e all’estero (Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Indonesia, Irlanda, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna e Ucraina).
L’estensione internazionale delle investigazioni ha visto:
– il coinvolgimento di numerosi stati europei con collaborazione delle Autorità austriache; – il finanziamento ed il supporto di Europol per il collegamento con le polizie estere interessate.
Le investigazioni, condotte con il supporto del Reparto Tecnologie Informatiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche e con il contributo della neo istituita Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, hanno complessivamente consentito di: – delineare le dinamiche distributive della valuta falsa, attraverso un vendor attivo sui marketplace dal 2012, il quale, ricorrendo a complessi processi di anonimizzazione telematica, gestiva i pagamenti in criptovalute e le conseguenti forniture effettuate da spedizionieri che inviavano plichi e pacchi postali – celando la valuta falsa all’interno di materiale vario (giocattoli, manufatti in legno, ecc.); – sequestrare: 41 plichi postali all’atto della consegna in Italia e diversi paesi esteri; banconote false di vario taglio (20, 50 e 100 euro), per complessivi euro 120.000 (centoventimila), nonche’ numerosi “device” utilizzati per le transazioni operate nel darknet e per i trasferimenti di criptovaluta; – arrestare in flagranza 31 soggetti che avevano perfezionato l’acquisto delle banconote false sul dark-web, localizzati in Italia e all’estero;– smantellare in Arzano (Na) una stamperia clandestina digitale per la produzione di banconote false, attrezzata con apparecchiature (stampanti e computer) altamente performanti, i cui produttori sono stati già tratti in arresto in data 1° dicembre 2021, in esecuzione della misura cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli-Nord nell’ambito della medesima operazione;
– deferire in stato di libertà complessivamente 50 indagati.
Contestualmente all’esecuzione delle suddette misure cautelari, i Comandi dell’Arma territorialmente competenti hanno eseguito numerose perquisizioni nei confronti dei terminali della filiera distributiva localizzati nelle province di Udine, Rovigo, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Barletta-Andria-Trani e Catania.
Inoltre, per i terminali localizzati all’estero, nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia sono stati interessate le polizie di Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna e Lituania.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
Carabinieri NAS, ispezionate 607 strutture per anziani, 152 irregolari, violazioni penali, illeciti, denunce
Archivi – Sud Libertà – Il video è di repertorio
Nel periodo delle Festività Natalizie, i Carabinieri dei NAS –informa il Comando generale– hanno intensificato i controlli presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e/o portatrici di disabilità, quali le residenze sanitarie assistite (R.S.A.) e le case di riposo, con lo scopo di verificare la corretta erogazione dei servizi di cura ed assistenza a tutela delle persone indifese. Infatti proprio in questo periodo si rileva un aumento della domanda di ospitalità di persone anziane presso strutture ricettive, a cui non sempre corrisponde il mantenimento del livello assistenziale, sia in termini di numero di operatori, anche connesso con il godimento di ferie del periodo festivo, che di qualità del servizio fornito.
Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state ispezionate 607 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, e Capodanno, anche in periodi serali e notturni.
Nel corso delle verifiche sono state individuate 152 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 25%, sanzionando 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi, per complessivi 167 mila euro, riconducibili a carenze igienico/strutturali ed autorizzative, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti di validità, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, alimenti in cattivo stato di conservazione.
È stata, inoltre, disposta la chiusura di 6 strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.
Interventi più significativi:
Nas Reggio Calabria
Sequestrata una struttura per disabili mentali, sita a Reggio Calabria, risultata essere priva di autorizzazione nonché dei requisiti minimi. Ricollocati, presso altra idonea struttura, i 9 ospiti ivi presenti all’atto del controllo. Deferita in stato di libertà la titolare, ritenuta responsabile altresì della detenzione di 10 kg di
alimenti vari rinvenuti in cattivo stato di conservazione. Il valore dell’infrastruttura sottoposta a vincolo corrisponde ad euro 500.000.
Nas Campobasso
Disposta la chiusura di una parte di una casa di riposo ubicata nella provincia di Campobasso, interessata da gravi carenze strutturali e ospitante un numero di anziani in eccesso rispetto a quanto autorizzato. Trasferiti i 9 ospiti ivi presenti presso altra idonea struttura autorizzata. Il valore dell’infrastruttura oggetto del
provvedimento corrisponde ad euro 80.000. A seguito di ulteriori verifiche eseguite presso 2 comunità alloggio e 2 case di riposo, dislocate nella medesima provincia di Campobasso, sono stati segnalati alla competente Autorità Amministrativa i 4 legali responsabili per le carenze strutturali ed organizzative rilevate nel corso dei controlli.
Nas Potenza
Disposta l’immediata chiusura di una struttura residenziale per anziani della provincia di Potenza dove, nel corso di un’ispezione igienico sanitaria, è stata riscontrata la mancanza di requisiti autorizzativi, strutturali, organizzativi e funzionali. Il valore della struttura inibita corrisponde ad euro 800.000.
Nas Ragusa
Sospesa una casa di riposo per anziani, ubicata a Siracusa, in quanto priva della prevista iscrizione all’albo comunale. Il valore della struttura corrisponde a 350.000 euro. Accertata altresì la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo ed elevate sanzioni per complessivi euro 2.000.
Nas Torino
Deferita in stato di libertà, per truffa aggravata, un’infermiera impiegata presso una R.S.A. della provincia di Torino. Nel corso dell’attività ispettiva effettuata presso la struttura è infatti emerso che la donna, pur risultando di turno fino alle ore 19:30, si era assentata arbitrariamente causando così un disservizio per gli
anziani degenti, ed un danno al Servizio Sanitario Regionale che avrebbe rimborsato, alla società gerente il personale infermieristico, il costo orario dell’intera prestazione sebbene svolta solo in parte. A seguito di un ulteriore controllo svolto presso un’altra casa di riposo, sempre nella provincia di Torino, è stata accertata l’inosservanza delle procedure del manuale di autocontrollo, stante il rinvenimento di alimenti congelati arbitrariamente ed, in alcuni casi, anche scaduti di validità.
Nas Trento
Segnalati all’Autorità Amministrativa e Sanitaria il legale responsabile e la direttrice di una R.S.A. sita nella provincia di Trento, per aver detenuto 125 dispostivi medici diagnostici per la rilevazione del Covid-19 sugli anziani ospiti risultati scaduti da oltre due anni e custoditi con altri in corso di validità.
I dispositivi scaduti sono stati sequestrati ed è stata contestata una sanzione amministrativa per oltre 48 mila euro.
Nas Cremona
Segnalato all’Autorità Giudiziaria e Sanitaria il legale responsabile di una cooperativa gerente una residenza sanitaria ubicata nella provincia di Pavia per omessa revisione periodica dei dispostivi antincendio (estintori) e per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo nella gestione della cottura e
somministrazione di pasti agli ospiti. Sequestrati 6 kg di prodotti surgelati di origine animale scaduti di validità.
Nas Perugia
Deferito all’Autorità Giudiziaria legale responsabile di una struttura ricettiva per anziani, ubicata nella provincia di Terni, per aver accolto 20 anziani non autosufficienti in assenza dell’autorizzazione regionale e dei requisiti minimi assistenziali nonché di personale medico-infermieristico qualificato.
Nas Sassari
Deferiti all’Autorità Giudiziaria il direttore sanitario di una R.S.A., ubicata nella provincia di Nuoro, ed il legale responsabile della cooperativa appaltatrice della fornitura del personale infermieristico, per aver permesso, all’interno della struttura, l’esercizio abusivo della professione di infermiere a due operatori non iscritti al relativo Ordine Professionale. Due ulteriori attività ispettive svolte presso altrettante strutture della provincia di Sassari, hanno portato al deferimento in stato di libertà:
- del legale responsabile di una casa di riposo per aver detenuto, per la successiva somministrazione agli anziani ospiti, 9 confezioni di farmaci detenute a temperature diverse rispetto a quanto richiesto dalle indicazioni sulla conservazione;
- dei due responsabili di una comunità alloggio per aver abusivamente ospitato anziani non auto-sufficienti in assenza dei requisiti minimi assistenziali ed autorizzativi.
Nas Napoli
Denunciato il legale responsabile di una R.S.A. ubicata nella provincia di Napoli, poiché ritenuto responsabile di aver detenuto 4 confezione di morfina (per un totale di 20 fiale) non registrate sul prescritto registro di carico e scarico degli stupefacenti e, peraltro, in assenza di prescrizioni mediche e/o piani terapeutici riferiti alle persone alloggiate. Contestate violazioni amministrative per complessivi euro 8.000.
Nas Bari
Sequestrati, presso una Residenza Sanitaria ubicata nella provincia di Bari, 119 dispositivi medici (aghi monouso e tappi perforabili) con data di scadenza superata e detenuti in promiscuità con altri dispositivi in corso di validità. Contestata al legale responsabile una violazione amministrativa per oltre 48 mila euro. Nel corso dell’attività è stata inoltre appurata la mancata revisione del defibrillatore in dotazione, risultato avere elettrodi scaduti di validità, condizione già accertata ed oggetto di contestazione nel corso di un pregresso controllo effettuato nel mese di novembre 2022 dalla locale Autorità Sanitaria.
Nas Cosenza
A seguito dei controlli eseguiti presso una comunità alloggio, una casa di riposo ed una casa famiglia, tutte dislocate nella provincia di Cosenza, sono state accertate irregolarità per le quali si è proceduto a segnalare i rispettivi responsabili delle strutture alle competenti Autorità Sanitaria ed Amministrativa. Nello specifico sono state riscontrate:
- la presenza di un locale composto da più vani adibiti a magazzino di materiale vario, lavanderia e deposito alimenti, non indicati nella planimetria propedeutica al rilascio dell’atto autorizzativo;
- il superamento della capacità ricettiva massima, poiché nella casa di riposo erano presenti 30 ospiti rispetto ai 25 autorizzati;
- l’inosservanza dei requisiti strutturali dovuta alla presenza di evidenti macchie di muffa sulle pareti ed infiltrazioni di acqua.
Nas Catania
Deferiti all’Autorità Giudiziaria i legali responsabili di 5 case di riposo, ubicate nelle province di Messina e Catania, per aver omesso di comunicare all’Autorità di Pubblica di Sicurezza il numero degli anziani ospiti alloggiati. Il medesimo Nucleo A.S., sempre nella provincia di Catania, ha denunciato i titolari di due ulteriori strutture ricettive per anziani per aver detenuto, per la successiva somministrazione, farmaci scaduti di validità. Sequestrate complessivamente 52 confezioni di medicinali per un valore di circa mille euro.
Nas Palermo
Segnalato all’Autorità Amministrativa e Sanitaria il legale responsabile di una struttura ricettiva per anziani, sita nella provincia di Trapani, per aver ospitato 18 persone in numero superiore a quello autorizzato. Il medesimo Nucleo, nella provincia di Agrigento, ha deferito all’Autorità Giudiziaria, il legale responsabile
di una casa di riposo per aver abusivamente adibito un locale semi-interrato a spazio lavorativo in assenza di autorizzazione e delle necessarie verifiche sanitarie sulla salubrità del luogo.
Napoli: schiaffeggia un’agente della Polizia Locale per una multa alla sua auto: arrestato e condannato con rito direttissimo
Napoli- Archivi Sud Libertà
Napoli
Nel corso delle attività di prevenzione e controllo – predisposte dalla Unità Operativa ‘Vomero’ della Polizia Locale in occasione della fiera natalizia allestita in piazza degli Artisti – è stato tratto in arresto un uomo di 67 anni che, dopo aver inveito contro una donna della Municipale, l’ha minacciata e poi aggredita colpendola con uno schiaffo. Tutto ha avuto inizio quando gli agenti hanno sanzionato le auto in sosta vietata nelle strade adiacenti al mercatino delle feste.
Le operazioni hanno scatenato la reazione di alcuni espositori che, lasciate le proprie casette-negozio, andavano a protestare con il personale della Polizia Locale. Il più attivo tra questi, a carico del quale era stata già elevata la contravvenzione, oltraggiava la donna che aveva sottoscritto l’accertamento e, dopo essersi opposto a fornire le proprie generalità, dalle minacce passava alle vie di fatto. Violento l’impatto al volto, che provocava per l’agente lesioni ed escoriazioni. L’uomo veniva immediatamente arrestato dal personale intervenuto a supporto degli operatori in difficoltà. A seguito del rito direttissimo, disposto dall’Autorità Giudiziaria, il responsabile dell’aggressione è stato condannato a 3 mesi di reclusione, beneficiando delle riduzioni connesse al patteggiamento della pena.
“La vile aggressione subita da una donna della nostra Polizia Municipale in Piazza degli Artisti è un atto intollerabile che va assolutamente stigmatizzato – ha detto l’Assessore alla Legalità Antonio De Iesu – Esprimo un sincero sentimento di vicinanza alla nostra agente impegnata insieme a tanti altri, tra mille difficoltà legate alla carenza di organico, nel difficile compito di garantire sostenibili condizioni di sicurezza urbana sul nostro territorio. A tutti loro va il mio affettuoso apprezzamento per il lavoro svolto quotidianamente al servizio e a tutela della cittadinanza”.
Comune di Napoli: 6 Progetti di valorizzazione di beni confiscati nell’ambito del PNRR
Archivi -Sud Libertà
Napoli,
Il Comune di Napoli si aggiudica 6 Progetti di valorizzazione di beni confiscati finanziati nell’ambito del PNRR, Missione 5 – Inclusione e coesione – Componente 3 – Interventi speciali per la coesione territoriale – Investimento 2 – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU Sei immobili confiscati, situati in tre diverse Municipalità (III, VI, X)…
Aggiudicati i finanziamenti del PNRR , diventeranno una rete diffusa di case di accoglienza per donne vittime di violenza che vi saranno supportate con servizi diversificati, dall’accoglienza all’alloggio temporaneo, al supporto psicologico, sanitario, giuridico e amministrativo, all’inserimento in percorsi lavorativi o di autoimprenditoria, con l’obiettivo di favorire processi di inclusione sociale.
Il Comune di Napoli, in conformità alle finalità del Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159, – informa di promuovere la valorizzazione ed il riutilizzo dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, acquisiti al proprio patrimonio indisponibile, come strumento utile alla diffusione della legalità e della cultura dell’etica, di rafforzamento della giustizia sociale, della solidarietà e del sostegno all’inserimento sociale e lavorativo. In tal senso il PNRR ha offerto un’opportunità unica, raggiungendo contemporaneamente un duplice scopo: la realizzazione di interventi di ristrutturazione edilizia dei beni e di riqualificazione urbana dell’area, insieme all’utilizzo a fini di pubblica utilità. Case di accoglienza saranno realizzate in via VIA TIBERIO 46b NAPOLI (per un importo pari a € 270.007,30) CORSO SIRENA 115 NAPOLI (€ 282.017,41) VIA COMUNALE OTTAVIANO 58 NAPOLI (€218.408,36) VIA FONTANELLE 124 NAPOLI (151.163,51). In VICO VI DUCHESCA 12 NAPOLI (€ 160.152,50) il progetto di recupero già in itinere sarà integrato con l’acquisto di arredi e servizi per la realizzazione di un bistrot sociale e di servizi socio sanitari.
In via Montagna Spaccata 510 (€ 446.698,45) sarà demolito l’immobile abusivo non sanabile, costruito nell’area di sedime, per realizzare un orto giardino solidale nel quale troveranno inserimento lavorativo le donne vittime di violenza per il loro reinserimento sociale. “Un risultato veramente eccellente – ha dichiarato l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu – di grande valore non solo dal punto di vista dell’accessibilità al finanziamento del PNRR. Abbiamo voluto dare un segno concreto di sostegno alle donne vittime della violenza; nel progetto ci sono alcuni alloggi ristrutturati in via Duchesca per ospitare donne vittime di violenza in condizioni di emergenza. Ci sono anche degli ambulatori non sanitari, ma di prevenzione, e infine un valore aggiunto costituito da un piccolo ristorante sociale nel quale le donne vittime di violenza possano essere impegnate nella gestione. Siamo molto orgogliosi di questo progetto che è un segno tangibile e concreto di attenzione al fenomeno della violenza di genere per dare sostegno e supporto alle donne che hanno il coraggio e la determinazione di uscire fuori dalla loro angoscia”.
“Il Comune di Napoli ha vinto il bando PNRR per un progetto davvero eccezionale – ha sottolineato l’Assessore alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante – che si è classificato primo nella graduatoria di merito e che prevede la riqualificazione di sei immobili di cui quattro saranno adibiti a case di accoglienza delle donne vittime di violenza e due centri invece saranno, il primo un hub di servizi, di cultura e di accoglienza delle donne durante la giornata, e l’altro sarà un giardino/orto sociale dove comunque le donne potranno ritrovarsi insieme loro figli trascorrere delle giornate utili e costruttive. E’ una grande vittoria dovuta soprattutto alla forte sinergia che c’è stata tra gli assessorati alla legalità, all’urbanistica e alle pari opportunità”.
Operazione Finanza, “Natale sicuro”- Sequestrate a Napoli dieci tonnellate di fuochi d’artificio
Napoli,
Intensificati i controlli delle Fiamme Gialle napoletane a contrasto del commercio illegale di fuochi d’artificio in prossimità delle feste di fine anno.
Circa 10 tonnellate di “fuochi” abusivamente detenuti, per oltre 1.600.000 pezzi, sono state sequestrate nel corso di più interventi eseguiti tra Napoli, Pozzuoli e Palma Campania, insieme a un deposito, un terreno agricolo e due autovetture. Sette le persone denunciate all’Autorità giudiziaria, a vario titolo, per “fabbricazione, introduzione nello Stato, detenzione, vendita o trasporto di materie esplodenti” o in violazione delle norme antincendio e di pubblica sicurezza.
Nel corso di una prima operazione, i finanzieri della Compagnia di Pozzuoli hanno sequestrato, in località Pianura, oltre 6 tonnellate di fuochi pirotecnici detenuti illegalmente e artifici artigianali non omologati, a seguito di mirati controlli sui mezzi di trasporto e nei locali di una ditta priva di autorizzazioni per la detenzione del materiale esplodente. Una persona è stata denunciata, oltre all’individuazione di 3 lavoratori in nero.
Un altro intervento è stato eseguito presso due distinti esercizi commerciali della zona industriale cittadina di Gianturco, dove i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego di Napoli hanno sequestrato oltre 1.500.000 di fuochi artificiali di categoria F1 e F2, per circa 1.300 kg di materiale esplodente abusivamente detenuto. I locali controllati, inoltre, non erano muniti di certificazione antincendio rilasciata dai Vigili del Fuoco e il materiale pirotecnico presente era custodito unitamente ad altra merce altamente infiammabile. Tre i denunciati.
Nel quartiere Pendino di Napoli, militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Napoli hanno infine sequestrato 1.202 pezzi di fuochi illegali che un venditore abusivo ha abbandonato in strada dandosi alla fuga non appena ha avvistato la pattuglia in uniforme che perlustrava il territorio in servizio “117”.
Le Fiamme Gialle di Nola, a Palma Campania, hanno invece scoperto un’intera area di stoccaggio abusivo di materiale pirotecnico. Il controllo eseguito all’interno dei locali adibiti a deposito e di alcuni mezzi di trasporto ha portato al sequestro di circa 1.200 kg di materiale esplodente, per oltre 7.000 pezzi detenuti in modo del tutto abusivo, nonché alla denuncia di due responsabili.
A Frattamaggiore i finanzieri del Gruppo hanno individuato un box dove erano stipati 850 kg di cartoni con materiale artigianale esplodente, altamente pericoloso e privo di qualsiasi etichettatura. Gli artifici pirotecnici, analizzati con l’ausilio degli artificieri del Comando Provinciale dei Carabinieri, sono stati sequestrati e il responsabile, colto mentre depositava una parte del materiale, è denunciato all’Autorità Giudiziaria.