NAPOLI, ILLECITI SCOPERTI DAI CARABINIERI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI -IL GIUDICE DELLE INDAGINI PRELIMINARI SEQUESTRA L’AZIENDA

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 Napoli – Sant’Antonio Abate 

Nel­la mat­ti­na­ta odier­na, i Ca­ra­bi­nie­ri del Co­man­do Grup­po per la Tu­te­la Am­bien­ta­le di Na­po­li, in ese­cu­zio­ne di un de­cre­to di se­que­stro pre­ven­ti­vo, emes­so dal giu­di­ce per le In­da­gi­ni Pre­li­mi­na­ri del Tri­bu­na­le di Tor­re An­nun­zia­ta, su con­for­me ri­chie­sta di que­sta Pro­cu­ra del­la Re­pub­bli­ca, han­no pro­ce­du­to al se­que­stro di          un  ’a­zien­da con­ser­vie­ra, il cui le­ga­le rap­pre­sen­tan­te è ri­te­nu­to re­spon­sa­bi­le dei rea­ti di cui agli artt. 29 co. 3 e co. 5 (inot­tem­pe­ran­za alle pre­scri­zio­ni dell‘Au­to­riz­za­zio­ne In­te­gra­ta Am­bien­ta­le con ri­fe­ri­men­to alla ge­stio­ne dei ri­fiu­ti e agli sca­ri­chi del­le ac­que re­flue) del Te­sto Uni­co Am­bien­ta­le (D.Lgs. 152/2006), non­ché al­l’art. 452 sep­ties c.p. (osta­co­lo al con­trol­lo).
In par­ti­co­la­re, dal­le in­da­gi­ni, coor­di­na­te dal­la Pro­cu­ra del­la Re­pub­bli­ca di Tor­re An­nun­zia­ta ed esple­ta­te dai Ca­ra­bi­nie­ri del NOE di Na­po­li, che si sono av­val­si del­la col­la­bo­ra­zio­ne tec­ni­ca del­l’AR­PAC, è emer­so che l’at­ti­vi­tà pro­dut­ti­va del­l’a­zien­da conserviera di San­t’An­to­nio Aba­te (NA), con­si­sten­te nel­la la­vo­ra­zio­ne, nel con­fe­zio­na­men­to e nel­la ven­di­ta di pas­sa­ta di po­mo­do­ro, con mar­chio “bio”, si sa­reb­be svol­ta in vio­la­zio­ne del­la nor­ma­ti­va am­bien­ta­le, so­prat­tut­to con ri­fe­ri­men­to allo sca­ri­co dei re­flui in­du­stria­li e alla ge­stio­ne dei ri­fiu­ti.
Nel­lo spe­ci­fi­co i mi­li­ta­ri del NOE han­no ac­cer­ta­to, a se­gui­to di pro­va idrau­li­ca, con­dot­ta con l’u­ti­liz­zo del co­lo­ran­te na­tu­ra­le “fluo­re­sci­na”:
– la pre­sen­za di un uno sta­bi­le col­le­ga­men­to abu­si­vo (cd. by­pass), sen­za so­lu­zio­ne di con­ti­nui­tà, tra la va­sca di rac­col­ta dei re­flui, pri­ma di es­se­re im­mes­si in fo­gna, tra­mi­te pom­pe ad im­mer­sio­ne, ed il ca­na­le di bo­ni­fi­ca, che con­flui­sce nel tor­ren­te Mar­na, tri­bu­ta­rio del fiu­me Sar­no;  l’e­si­sten­za di un col­let­ta­men­to di­ret­to nel pre­det­to ca­na­le di bo­ni­fi­ca, at­tra­ver­so un si­ste­ma a pres­sio­ne, di una va­sca di rac­col­ta del­le ac­que di di­la­va­men­to del piaz­za­le, pro­ve­nien­ti dal la­vag­gio dei po­mo­do­ri e de­gli au­to­mez­zi;
– la con­fluen­za dei re­flui re­la­ti­vi ai ser­vi­zi igie­ni­ci, di­ret­tamen­te in fo­gna, by pas­san­do il trat­ta­men­to de­pu­ra­ti­vo.
La con­dot­ta il­le­ci­ta ac­cer­ta­ta avreb­be ca­gio­na­to una com­pro­mis­sio­ne ed un de­te­rio­ra­men­to si­gni­fi­ca­ti­vi del­le ac­que del ci­ta­to ca­na­le MAR­NA, per ef­fet­to del­la pre­sen­za, nel­le ac­que di sca­ri­co, di so­stan­te in­qui­nan­ti, che avreb­be­ro do­vu­to for­ma­re og­get­to di una pre­li­mi­na­re at­ti­vi­tà di de­pu­ra­zio­ne mai rea­liz­za­ta.
Le in­da­gi­ni han­no con­sen­ti­to, inol­tre, di ac­cer­ta­re lo stoc­cag­gio di va­rie ti­po­lo­gie di ri­fiu­ti spe­cia­li an­che pe­ri­co­lo­si (fre­sa­to di asfal­to, im­bal­lag­gi in pla­sti­ca, im­bal­lag­gi in fer­ro con­ta­mi­na­ti da so­stan­ze pe­ri­co­lo­se, bat­te­rie al piom­bo) in aree del­lo sta­bi­li­men­to non ri­com­pre­se nel­l’at­to au­to­riz­za­ti­vo, con con­se­guen­te rea­liz­za­zio­ne di un de­po­si­to in­con­trol­la­to di ri­fiu­ti.
Il prov­ve­di­men­to cau­te­la­re rea­le, che ri­guar­da la to­ta­li­tà del­l’a­zien­da con­ser­vie­ra e al­cu­ne aree per­ti­nen­zia­li del­la stes­sa non cen­si­te sul­le pla­ni­me­trie e sul­l’at­to au­to­riz­za­ti­vo, si è reso ne­ces­sa­rio al fine di evi­ta­re la com­pro­mis­sio­ne ul­te­rio­re dell‘am­bien­te cir­co­stan­te e del fiu­me Sar­no.
Per la pri­ma vol­ta ri­sul­ta ac­cer­ta­to il rea­to di “im­pe­di­men­to al con­trol­lo”, pre­vi­sto dall‘art. 452 sep­ties c.p., in quan­to i ti­to­la­ri del­l’a­zien­da se­que­stra­ta avreb­be­ro im­mu­ta­to ar­ti­fi­cio­sa­men­te lo sta­to dei luo­ghi, pre­di­spo­nen­do una se­rie di ar­ti­fi­ci fi­na­liz­za­ti ad in­tral­cia­re I ‘at­ti­vi­tà di con­trol­lo del­la Pro­cu­ra del­la Re­pub­bli­ca e del­la Po­li­zia Giu­di­zia­ria.
Il se­que­stro odier­no fa se­gui­to al se­que­stro, ese­gui­to in data 26.6.2023, del poz­zo la cui ac­qua, uti­liz­za­ta dal­l’a­zien­da agri­co­la di Tor­re An­nun­zia­ta, ai fini ir­ri­gui, per la pro­du­zio­ne di pian­te ali­men­ta­ri (ba­si­li­co, prez­ze­mo­lo, ori­ga­no e sal­via), de­sti­na­te al con­su­mo uma­no, era ri­sul­ta­ta, mi­cro­bio­lo­gi­ca­men­te e chi­mi­ca­men­te, con­ta­mi­na­ta per la pre­sen­za di bat­te­ri co­li­for­mi, esche­ri­chia coli, en­te­ro­coc­chi in­te­sti­na­li, fat­to­ri in­di­ca­ti­vi di un ele­va­to sta­to di con­ta­mi­na­zio­ne di ori­gi­ne fe­ca­le, ca­pa­ce di pro­vo­ca­re tos­sin­fe­zio­ni ali­men­ta­ri che de­ri­va­no pro­prio dal con­su­mo di ali­men­ti, pe­ral­tro so­li­ta­men­te non sot­to­po­sti a cot­tu­ra.
Il prov­ve­di­men­to cau­te­la­re rea­le, ese­gui­to in data odier­na, si in­se­ri­sce in una più am­pia e ar­ti­co­la­ta at­ti­vi­tà in­ve­sti­ga­ti­va con­dot­ta in modo ca­pil­la­re dai Ca­ra­bi­nie­ri del Grup­po di Na­po­li del Co­man­do Tu­te­la Am­bien­ta­le, con la col­la­bo­ra­zio­ne tec­ni­ca del­l’AR­PAC, tutt’ora in cor­so di svol­gi­men­to, sot­to il coor­di­na­men­to del­la Pro­cu­ra del­la Re­pub­bli­ca di Tor­re An­nun­zia­ta, fi­na­liz­za­ta ad ac­cer­ta­re e ri­muo­ve­re le cau­se del­l’in­qui­na­men­to del fiu­me Sar­no e dei suoi tri­bu­ta­ri, aven­te ad og­get­to le azien­de ubi­ca­te nel ter­ri­to­rio del ba­ci­no idro­gra­fi­co di det­to cor­so d’ac­qua e ri­ca­den­te nei cir­con­da­ri del­le Pro­cu­re di Avel­li­no, No­ce­ra In­fe­rio­re e Tor­re An­nun­zia­ta, al fine di in­di­vi­dua­re gli sca­ri­chi abu­si­vi dei re­flui in­du­stria­li re­ca­pi­tan­ti di­ret­ta­men­te e in­di­ret­ta­men­te nel fiu­me Sar­no ed in­ter­rom­pe­re le at­ti­vi­tà il­le­ci­te che in­flui­sco­no sul­lo sta­to di sa­lu­te di det­to cor­so d’ac­qua, sen­za pe­ral­tro tra­scu­ra­re il ri­le­van­te im­pat­to pro­vo­ca­to da­gli sca­ri­chi fe­ca­li dei Co­mu­ni tut­t’o­ra pri­vi di rete fo­gna­ria e/o non col­let­ta­ti ai de­pu­ra­to­ri esi­sten­ti.

 

 

Napoli, incubo per famiglia spagnola, stuprato un 15enne su una nave

 

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ARRESTATO MEMBRO DELL’EQUIPAGGIO

Napoli

Violenza sessuale aggravata :    vacanza da incubo per una  famiglia di turisti spagnoli partiti in crociera. Un 15enne ha denunciato di essere stato stuprato da un addetto alle pulizie a bordo della nave mentre era attraccata al porto di Napoli. E’ quanto riporta Il Messaggero. Il presunto violentatore, un 54enne originario dell’Honduras, è stato arrestato: è indagato dal pm partenopeo, Emanuele De Franco, per violenza sessuale aggravata.

I fatti risalgono al 24 giugno scorso: il ragazzino insieme al fratello hanno preferito restare in piscina sulla nave, mentre i genitori ne hanno approfittato per fare un’escursione a terra. Il 54enne dopo aver incrociato il giovane nei corridoi della nave, lo ha attirato nella sua cabina e quindi fatto stendere sul divano per poi abusare di lui. Dopo che il ragazzo, terrorizzato, lo ha implorato di fermarsi, l’uomo è uscito dalla cabina. Il 15enne ha poi raccontato tutto al fratello, il quale a sua volta ha chiamato i genitori. Nei prossimi giorni il giovane spagnolo (la famiglia è residente ad Alicante) verrà ascoltato in incidente probatorio davanti   il  Gip del Tribunale di Napoli.

Napoli, ucciso di botte un clochard. Indagini dei Carabinieri

 

Clochard ucciso di botte a Pomigliano, caccia a due persone

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Napoli,

Un clochard morto a Napoli dopo essere stato picchiato violentemente da due persone. Sarebbe questa la ricostruzione giudiziaria della triste sorte di un uomo trovato morto questa mattina sui marciapiedi di  Pomigliano d’Arco, in via Principe di Piemonte.

Una certezza: la vittima, ancora non identificata, sarebbe un clochard.     Indagini ed  accertamenti compiuti dai Carabinieri   riconducono alla conclusione secondo la quale la vittima sarebbe stata violentemente percossa da due persone, ancora non identificate. La salma è stata sequestrata per l’esame autoptico. Proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia di Castello Di Cisterna  per ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto e per identificare i  responsabili.

 Al vaglio le immagini di videosorveglianza presenti nell’intera zona oltre alle testimonianze di persone che conoscevano la vittima.

Domani, Giornata Mondiale del Rifugiato -20 giugno 2023 ore 10,00-20,00 Napoli-Real Albergo dei Poveri- Piazza Carlo III

 

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NAPOLI,

Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato, istituita il 4 dicembre 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione n. 55/76 in occasione del cinquantennale della Convenzione di Ginevra che, nel 1951, ha definito lo status di rifugiato.

A Napoli si celebra con una lunga giornata di attività interculturali, organizzata dal Comune di Napoli e dagli Enti gestori del Progetto SAI NAPOLI-Arci Mediterraneo-L.E.S.S-Medihospes, in collaborazione con Consulta degli Immigrati e UNHCR. Dalle ore 10 si comincia con un torneo di calcio interculturale presso il Kodokan e con attività motorie rivolte a bambini delle educative territoriali e delle associazioni, si prosegue alle 11 con un Incontro pubblico sul Tema dell’Accoglienza, in cui Comune, Prefettura, UNHCR, Università, Enti Gestori SAI, Associazioni, Comunità, discuteranno dei temi dell’accoglienza e dell’integrazione.

Seguiranno una degustazione di piatti tipici dal mondo,laboratori interculturali, letture in lingua, esposizioni artistiche, esibizioni di danza, momenti musicali, spazi informativi e di sensibilizzazione. Durante la giornata l’Associazione Italiana Editori donerà ai bambini ed alle associazioni partecipanti 250 libri di autori ucraini nell’ambito del progetto TEUk cofinanziato dal programma Europa Creativa della Commissione Europea che ha come obiettivo supportare la stampa e la distribuzione di edizioni bilingue di libri per bambini destinati ai bambini ucraini sfollati in diversi paesi europei. I partecipanti ai tornei sportivi saranno premiati da Patrizio Oliva e dalla Squadra Napoli Calcio femminile.

Ogni anno celebriamo insieme ai migranti questa giornata dall’alto valore simbolico”, dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali Luca Fella Trapanese, “una giornata che desideriamo possa essere di festa e di serenità, oltre che di informazione e sensibilizzazione, anche se i recenti naufragi a Cutro e a largo di Pylos, con la perdita di centinaia di bambini e di adulti, ci costringono a riflessioni severe sulla responsabilità collettiva di fronte a quello che è la più grande tragedia del nostro tempo”. “Mi sento di richiamare il ruolo dello sport come l’antidoto più forte contro l’emarginazione ed ogni sorta di discriminazione, dichiara l’Assessore Emanuela Ferrante “Lo sport appiana le differenze e ci restituisce il valore della diversità. Ricordando le parole di Nelson Mandela “Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione. E’ più potente dei governi nel rompere le barriere razziali, è capace di ridere in faccia a tutte le discriminazioni”.

“In questi giorni di grande dolore per i migranti morti nei nostri mari, molti dei quali bambini, la celebrazione della Giornata mondiale del rifugiato assume un valore ancora più rilevante: come dimostrato in occasione degli sbarchi nel nostro porto e nelle attività istituzionali quotidiane, Napoli è una città impegnata in prima fila per un’accoglienza dignitosa delle persone in fuga da guerra, persecuzioni e povertà”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Napoli come Gomorra, duplice omicidio (cognati)

 

 

Napoli come Gomorra.   Ancora cadaveri nella città. I corpi ritrovati in Piazza Sant’Antonio e via Caruso. Le vittime, uccise da colpi di pistola, sono cognati. Non si esclude alcuna pista

 

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(Ag:)

Napoli

Duplice omicidio a Sant’Antimo a Napoli. Le vittime sono un uomo e una donna, cognati, uccisi da colpi d’arma da fuoco. Sul posto  questa mattina sono stati i Carabinieri della compagnia di Giugliano per la segnalazione di alcuni spari nella piazzetta Sant’Antonio.     Qui i militari hanno trovato a terra il cadavere di un 29enne colpito da diversi colpi d’arma da fuoco. Ma i Carabinieri sono intervenuti pure in un appartamento di via Caruso 17, dove all’interno è stato rinvenuto il cadavere di una 24enne, anch’essa uccisa con alcuni colpi di pistola.

Le indagini sono condotte dai Carabinieri della sezione di Giugliano e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. 

SOLDI, SANGUE, SEQUESTRI, NUOVE FAMIGLIE, CAMORRA ED ARRESTI

 

 

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Napoli,

, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna ed i Finanzieri del Gruppo di Giugliano in Campania hanno eseguito – con il contributo delle rispettive componenti aeree – un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta dei Magistrati della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 19 persone (di cui 3 già detenute), gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, violazioni alla normativa sulle armi e sugli stupefacenti e tentato omicidio (tutti aggravati dalle finalità di agevolazione del clan).

Le indagini hanno consentito di:

– documentare, in Villaricca (NA), la perdurante operatività del clan Ferrara – Cacciapuoti, storicamente rientrante (con quello Nuvoletta di Marano di Napoli e dei Casalesi) nel cartello camorristico denominato Nuova famiglia, collegato all’ala corleonese dell’associazione di tipo mafiosa denominata Cosa Nostra e militarmente contrapposto a quello denominato Nuova Camorra Organizzata (capeggiata dal defunto CUTOLO Raffele);

– ricostruire la struttura del clan, stabilmente articolato in due distinti gruppi, l’uno facente capo alla famiglia Ferrara e l’altro a quella Cacciapuoti, identificandone vertici – tutti raggiunti dal provvedimento restrittivo – e parte degli affiliati (l’organico del clan, per come è emerso delle indagini, si attesta su 50 unità, alle quali in caso di detenzione spetterebbe “stipendio” e copertura delle spese legali);

– individuare in quella dei Ferrara la frangia a vocazione spiccatamente imprenditoriale (in particolare, nel settore dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari);

– confermare lo stabile interesse della criminalità organizzata verso il settore degli idorcarburi;

– accertare che il clan – che comunque trae parte delle proprie risorse dal traffico di stupefacenti – ha inteso preservare il territorio da attività ed attenzioni delle FF.PP. attraverso l’imposizione di un divieto di spaccio a Villaricca;

– acclarare 9 ipotesi estorsive, in prevalenza a danno di imprenditori operanti nel settore dell’edilizia, di titolari di palestre e di sale giochi (in quest’ultimo caso, il titolare era tenuto a corrispondere € 70 per ciascun apparato presente in sala), tenuti a versare somme per importi variabili (all’incirca da 1.500 a 5.000 euro al mese) e destinate ad alimentare la cassa comune;

– riscontrare il coinvolgimento dei vertici del clan nella latitanza del noto C. E., capo dell’omonimo clan che, unitamente a quelli denominati L. e M., rientra nel cartello camorristico denominato Alleanza di Secondigliano e si contrappone a quello dei Mazzarella;

– acquisire elementi in ordine al tentato omicidio commesso da esponente del gruppo Mauriello, articolazione legata ai Ferrara, in danno di esponente dei Cacciapuoti.

Contestualmente sarà data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza, avente ad oggetto società operanti nel settore immobiliare, edile, degli idrocarburi, della caffetteria e della ristorazione nonché della vendita di generi alimentari, emesso nei confronti degli esponenti di vertice della frangia Ferrara, perché costituite reimpiegando gli ingenti proventi delle attività del sodalizio mafioso.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Napoli, Scampia cambierà volto con i soldi europei e il nuovo progetto

Scampia,Napoli  -Archivi -Sud Libertà

Napoli,

La Giunta comunale ha approvato su proposta degli Assessori all’Urbanistica Laura Lieto e al Patrimonio Pier Paolo Baretta, la proposta al Consiglio di alcuni progetti di fattibilità tecnico economica di particolare importanza per il quartiere di Scampia.

Si tratta, in particolare, di – “RESTART SCAMPIA_un nuovo ecoquartiere nell’area dell’ex lotto M” CUP: B61B22000670006 ammesso a finanziamento a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); – del “completamento degli interventi di riqualificazione edilizia e rigenerazione urbana dei comparti edificatori ricompresi nel quartiere di Scampia, connessi alle opere previste nell’ambito del PUI di Scampia; – dell’operazione strategica: RESTART SCAMPIA_un nuovo ecoquartiere nell’area dell’ex lotto M” – PON Metro Plus 2021-2027 con adozione della conseguente variante urbanistica “Questa delibera è un passo fondamentale nel processo di rigenerazione del Lotto M di Scampia – ha spiegato il Vice Sindaco Laura Lieto – perché approva gli elementi essenziali del progetto del nuovo quartiere che sorgerà al posto delle Vele e perché definisce la variante urbanistica che apre la strada a questa grande trasformazione.

Siamo particolarmente soddisfatti della qualità e dell’impegno di questo lavoro. Il progetto, redatto dal gruppo tecnico del Comune di Napoli in collaborazione con la Municipalità 8, l’Università Federico II e i rappresentanti degli abitanti delle Vele, restituisce a questa comunità uno spazio a misura di abitante, dove al tema della residenza si affianca la produzione di servizi di prossimità e spazi aperti di grande qualità sotto il profilo paesaggistico e ambientale. Questo importante risultato arriva dopo un anno di lavoro che abbiamo impegnato a realizzare un progetto di qualità ma soprattutto a costruire una relazione di fiducia tra territorio e istituzioni”.

Comune di Napoli – Il Pompeii Theatrum Mundi si farà (sesta edizione)

 

Nella foto il Teatro Mercadante di Napoli (Archivi  Sud Libertà)

 

Napoli,

Presentata nel pomeriggio al teatro Mercadante la sesta edizione del Pompei Theatrum Mundi, stagione estiva dello Stabile di Napoli, che si svolgerà dal 16 giugno al 16 luglio; il festival era stato a rischio di annullamento dopo che la Regione Campania aveva deciso nello scorso aprile di tagliare il contributo di due milioni. Il piano economico è stato consolidato col sostegno del Comune e della Città Metropolitana di Napoli, del ministero della Cultura, dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, del Parco Archeologico e del Comune di Pompei.

La rassegna si aprirà con una Clitennestra interpretata da Isabella Ragonese e diretta da Roberto Andò, e proseguirà con le Nozze di sangue di Garcia Lorca con Lina Sastri protagonista, con la Medea di Euripide diretta da Federico Tiezzi, per concludersi con un Ulisse contemporaneo in cui si mescolano teatro, danza e musica dal vivo. Il Pompeii Theatrum Mundi si farà ….

Napoli, cittadinanza onoraria alle donne iraniane ingiustamente detenute in carcere

Torino

 

Su proposta del Sindaco Gaetano Manfredi, –  afferma un Comunicato stampa – pervenuto in Redazione -la Giunta ha approvato la decisione di conferire la Cittadinanza Onoraria di Napoli alle donne indebitamente incarcerate in Iran ‘quale atto simbolico di impegno civile, e in segno di pubblico attestato dei sentimenti di vicinanza e solidarietà, per la loro strenua difesa dei diritti umani e per l’affermazione dei diritti fondamentali di libertà, democrazia e giustizia”.

La delibera fa seguito ad un Ordine del Giorno, approvato il 31 gennaio scorso dal Consiglio Comunale, nel quale si sottolinea come, da tempo, “le manifestazioni di donne e ragazze di nazionalità iraniana si diffondono a macchia d’olio; in Iran, in particolare, giovani e donne scendono in piazza, bruciano i veli, si tagliano i capelli e suscitano espressioni di pubblica solidarietà in tutto il mondo”.

Nell’Odg si esprime la massima solidarietà alle donne, alle studentesse, agli studenti ed al popolo iraniano e si impegna il Sindaco, con un atto simbolico, ma di forte connotazione politica e sociale, a conferire la Cittadinanza Onoraria alle cittadine iraniane private della libertà ed ingiustamente detenute in carcere. La Cittadinanza Onoraria costituisce un sostegno ed un segnale di vicinanza alle donne iraniane vittime di soprusi giudiziari e dell’arbitrio politico.

NAPOLI,CRIMINALITA’ IN SALITA, SI SPARA ORA PER NULLA

 

Quartiere Forcella nel centro storico della città di Napoli

Zona Forcella di Napoli –  Archivi Sud Libertà

 
Napoli,

Due ragazzi protagonisti a bordo di uno scooter ,di un episodio assurdo e armati fino ai denti. . Sant’Anastasia, alle porte di Napoli, luogo dove una bambina di 10 anni è stata colpita accidentalmente alla testa da uno dei colpi, almeno dieci, esplosi davanti ad un bar dove si trovava a mangiare un gelato insieme alla mamma e al papà, feriti anche loro in maniera lieve.

I sanitari dell’Ospedale S .Maria di Loreto informano che  la bambina se la caverà: miracolosamente il proiettile  si è fermato allo zigomo.

La comunicazione d’agenzia gira subito in tutta Napoli . Anche se le notizie sono un pò diverse. In breve tempo i due malavitosi sono stati entrambi fermati dopo che attorno a loro si era stretto il cerchio carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, coordinati dalla Dda e dalla Procura dei minorenni di Napoli. Tutti e due – Emanuele Civita, di 19 anni, ed un diciassettenne – sono stati identificati in virtù delle  immagini delle videocamere di sorveglianza installate in zona e dopo l’acquisizione di alcune testimonianze. A casa non c’erano, ma si sono costituiti nel tardo pomeriggio. I due giovani erano stati allontanati, per aver litigato con altri ragazzi, dai gestori di un bar a chiosco che si trova di fronte a quello dove la famiglia era andata a prendere un gelato.

 L’affronto ha avuto una grave conseguenza:  i ragazzi sono tornati a bordo di uno scooter, armati di un revolver e di un mitra, che prima hanno ostentato davanti ai due bar, per poi esplodere diversi colpi verso la piazza in un secondo passaggio. 

I colpi della ‘stesa’ hanno colpito una bambina di 10 anni in Via Annunziata, zona della Forcella, e i suoi genitori. E’ rimasto illeso, invece, un altro figlio della coppia, di appena 6 anni, che al momento degli spari si trovava all’interno del bar insieme ad altri conoscenti, ai quali è stato poi affidato durante i soccorsi, in attesa di uno zio.

La famiglia, residente al confine tra Pollena Trocchia e Volla, si era recata nella vicina Sant’Anastasia per cenare insieme a degli amici. Poi si era fermata in uno dei bar più noti e frequentati della zona per un gelato. Ma non ne ha avuto il tempo. Appena fuori dal bar, i tre sono stati raggiunti dai proiettili impazziti, che hanno colpito la bambina alla testa, la mamma di 35 anni all’addome e il papà 43enne ad una mano. Provvidenziale la corsa all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove la piccola è stata sottoposta a due interventi chirurgici per l’estrazione dell’ogiva, e dove è ricoverata in prognosi riservata in rianimazione per almeno 72 ore, sotto stretto controllo sanitario.

La mamma, invece, ha avuto una ferita superficiale all’addome ed è ricoverata al Cardarelli di Napoli, dove resterà in osservazione per le prossime 48 ore.

Le indagini dei carabinieri sono scattate subito. I militari hanno sentito diversi testimoni e acquisito le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in zona, e  sono riusciti a risalire ai presunti responsabili, che al momento delle perquisizioni domiciliari erano assenti, ma si sono poi consegnati agli uomini dell’Arma. Sono “gravemente indiziati” dei reati di tentato omicidio e porto illegale di arma. Emanuele Civita ha precedenti per detenzione di armi e stupefacenti. E’ residente a Somma Vesuviana, e secondo quanto si è appreso il padre, Fabio, nel 2014 fu raggiunto da un provvedimento cautelare in quanto ritenuto affiliato al clan camorristico D’Avino, operante proprio sul territorio di Somma Vesuviana. Paura, rabbia e indignazione da parte della gente: “qui sparano per nulla. Adesso basta”, dicono i residenti. Il sindaco, Carmine Esposito, parla di una “recrudescenza importante” della criminalità nella sua città: “da 15 anni non si viveva questo clima”.

(Ag.)