Napoli, la città della “Gomorra“, più calda del Sud non è venuta meno alla tradizione annuale di riportare un bilancio di feriti per botti ragguardevole. Si apprende che in atto sono 35 i feriti per l’esplosione di fuochi d’artificio di Capodanno a Napoli e in provincia. . I casi registrati riportano 13 in provincia e 22 in città. Il più giovane è un bimbo di 8 anni, ferito alla mano destra per lo scoppio di un petardo, ricoverato all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
Un proiettile vagante ha invece ferito un 13enne sul balcone della sua abitazione nel quartiere San Giovanni, a Napoli. Un 23enne è giunto invece alla clinica Villa Betania con una ferita alla mano e ha perso due dita della mano destra; trasferito all’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, la prognosi è di 25 giorni. Un 27enne di Castel Volturno (Caserta) rischia di perdere l’occhio destro, così come un 21enne di Napoli ricoverato con ustioni e lesioni all’occhio destro. Una 19enne di origini romene ha riportato ferite multiple alle gambe causate dallo scoppio di petardi. Un 49enne di Portici è invece ricoverato al Cardarelli per ustioni causate da fuochi d’artificio. I dati sono in continuo aggiornamento come un bollettino di guerra anche se lo scorso anno sono stati registrati dieci feriti in più.
Le richieste di amanti degli animali e di coloro che chiedono di poter festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo senza rischi per la propria incolumità hanno indotto diverse amministrazioni comunali ad adottare provvedimenti rigorosi. Nel Sud registriamo diverse ordinanze dei sindaci e regolamenti della polizia –che hanno pensato- anche a beneficio degli animali domestici, di limitare l’uso di fuochi d’artificio, specialmente nelle zone più ‘sensibili’ e più frequentate dalla popolazione.Adottate anche eccezionali misure di sicurezza antiterrorismo.
Il divieto di scoppi a Catania- altra città notoriamente calda – è stato disposto dalle ore 12 del 30 dicembre 2017 fino alle ore 12 del 7 gennaio 2018 . Ecco uno spunto dell’ordinanza sindacale “Ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza di cui all’art. 57 del TULPS, né autorizzati all’attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici, di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico o di uso pubblico e nei luoghi privati di tutto il territorio cittadino”. In caso di violazione, sono previste sanzioni amministrative – pecuniarie a partire dall’importo di 100 euro fino a 500 euro a cui si aggiungono quelle relative ad ulteriori illeciti.