Maggio dei Monumenti 2024 “Le acque di Napoli”

 

Maschio Angioino

Castel    Nuovo   di Napoli   (Foto Sabatasso)

 

Inaugurazione venerdì 3 maggio, ore 21.00, con lo spettacolo “La Volta Celeste” Anteprima alle ore 16.00 con l’azione performativa “Acque invisibili”

Sabato 4 maggio al via la mostra diffusa articolata in cinque itinerari attraverso la città

Sold-out per tutte le visite guidate in programma nel weekend

Verrà inaugurata venerdì 3 maggio, con lo spettacolo degli acrobati della Compagnia dei Folli, sotto la “Volta Celeste”, la 30esima edizione del Maggio dei Monumenti, in programma fino al 2 giugno. In Piazza Municipio alle ore 21.00 aprirà la manifestazione uno spettacolo tra trampoli e fuochi d’artificio con un’introduzione scritta ad hoc sul tema scelto per questa edizione: l’acqua.

Un viaggio nel mondo immaginario dei multiformi personaggi che popolano la Volta Celeste. Visioni fantastiche di sole e luna impegnate in una danza aerea, di variopinti uccelli, di strane macchine volanti che si rincorrono come in una giostra, di mezzi fantastici a propulsione pirotecnica, e molti altri misteriosi personaggi. Alla fine del viaggio, la Volta Celeste si accenderà in una spettacolare battaglia in cui angeli e demoni volanti si contenderanno il privilegio di poter portare la propria immagine come ricordo imperituro negli occhi e nel cuore dello spettatore.

Nel pomeriggio, alle 16.00, il Maggio dei Monumenti avrà un’anteprima a Largo Corpo di Napoli e zone limitrofe con lo spettacolo le “Acque invisibili”. Un tableau vivant di Simona Da Pozzo, realizzato in collaborazione con i performer del progetto Arte dal Vivo, Acque invisibili è un’azione performativa che attiva le memorie d’acqua della città: acqua di cui il monumento Corpo di Napoli, detto “il Nilo”, è un segno visibile. Il tableau vivant racconterà le acque di Napoli scomparse, rendendo visibili i putti mancanti della statua: nell’allegoria fluviale i putti rappresentano i cubiti d’acqua portati dalla piena del Fiume Nilo. Colonna portate degli eventi inseriti nell’edizione 2024 sarà la Mostra diffusa dal titolo “Per-corsi d’acqua”, che vuole offrire un racconto vario e articolato sulla storia delle acque a Napoli creando delle relazioni tra luoghi, opere, monumenti e, soprattutto, persone coinvolte negli itinerari per essere degli inediti narratori.

Dal 4 maggio e per tutti i fine settimana fino al 1° giugno turisti e cittadini potranno prendere parte alle visite organizzate in 5 itinerari:

Itinerario 1: L’acqua che purifica: i luoghi di San Giovanni (San Giovanni a Carbonara – Pozzo di Virgilio – Duomo – San Giovanni a Mare – San Giovanni Maggiore)

Partenza: sabato ore 10.00 e ore 12.00; domenica ore 10.00

Itinerario 2: L’acqua allontanata (Fontana del Gigante – Santa Maria della Catena – Molosiglio – Piazza Francese – Santa Maria di Porto Salvo)

Partenza: sabato ore 10.00 e ore 12.00; domenica ore 10.00

Itinerario 3: L’acqua trasportata, infiltrata …scomparsa (Santa Caterina a Formiello – SS. Annunziata – Fontana della Scapigliata – San Pietro ad Aram – Sant’Anna alle Paludi)

Partenza: sabato ore 09.30 e ore 11.00; domenica ore 09.30

Itinerario 4: L’acqua del mito, tra storia e leggenda (Largo Sermoneta – Fontana del Sebeto – Santa Maria del Parto – Fontana del leone – Fontana della sirena – Parco Vergiliano a Piedigrotta)

Partenza: sabato ore 09.30 e ore 11.30; domenica ore 10.00

Itinerario 5: L’acqua di Parthenope (Piazza Trieste e Trento – Giardini di Palazzo Reale – Santa Lucia e il Pallonetto – via Marino Turchi – via Santa Lucia e l’acqua ferrosa del Chiatamone – Fontana del Gigante)

Partenza sabato ore 11.00 e ore 12.00; domenica ore 11.00

Per-corsi d’acqua nasce per offrire a tutti la possibilità di entrare nel mondo profondo, complesso e articolato delle acque a Napoli. Acqua di mare, sorgenti, lave, paludi, acque suffregne diventano il filo conduttore per percorrere la città in lungo e in largo, per mettere in relazione luoghi diversi, fontane e sorgenti, corsi d’acqua sommersi e vagheggiati, ascoltare le voci di inediti narratori, rileggere opere di letterati antichi e moderni, scoprire nelle librerie testi dedicati all’acqua e trovare in alcuni punti anche oggetti e leccornie ad essa dedicati. Il principio della mostra diffusa è: perché spostare gli oggetti quando è possibile senza inquinare creare nessi e connessioni tra luoghi, opere e persone attraversando la città? Cinque sezioni, per altrettante letture trasversali di Napoli, andranno a comporre la mostra diffusa: ciascun visitatore riceverà un kit con le “istruzioni per l’uso”, per entrare ancor più in relazione con i luoghi e scoprire. Il cartellone del Maggio dei Monumenti si completa con tutta una serie di eventi inseriti nel programma “Le iniziative dalla Città”.

 

“Controesodo”: rigenerare il tessuto connettivo tra persone e territori

Anteprima immagine

Da mercoledì 2 a domenica 6 ottobre inaugurazione del nuovo itinerario turistico culturale  

ESSERE COMUNITÀ PER RITROVARE IL FUTURO»

RESTITUIRE IDENTITÀ AI TERRITORI DELL’ETNA E DELL’ALCANTARA

Dopo Librino, il Cantico di San Francesco tra le vie di Piedimonte Etneo, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Malvagna, Motta Camastra, Graniti, Gaggi

Le comunità dei Parchi dell’Etna e dell’Alcantara unite nella preghiera del Cantico delle Creature di San Francesco. Così il mecenate Antonio Presti ha voluto riaccendere l’anima di quei luoghi unici al mondo per la loro storia, il paesaggio, le tradizioni, che oggi rischiano di morire a causa di una migrazione di massa avvenuta in nome della globalizzazione, che ha messo a nudo la crisi di questo presente e la fragilità di questa terra.

Cinque giorni di Arte, Cultura e Bellezza all’insegna del “Controesodo” per riscoprire valori, identità e memoria, come atto di rigenerazione del tessuto connettivo tra le persone e i loro territori di appartenenza. Da mercoledì 2 a domenica 6 ottobre i comuni di Piedimonte Etneo, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Malvagna, Motta Camastra, Graniti, Gaggi, riceveranno in dono le opere fotografiche monumentali che il presidente della Fondazione Fiumara D’Arte ha voluto realizzare quale «segno di ringraziamento e restituzione dopo 40 anni di semina nella Valle dell’Halaesa Parco dei Nebrodi. Sento l’esigenza d’innestare una nuova visione etica ed estetica in questi territori – sottolinea Presti – per veder nascere, nel deserto dell’anima contemporanea, nuove traiettorie di futuro».

Un’azione artistica ed educativa intrapresa con un lungo percorso di condivisione e dialogo con famiglie, scuole, chiese e Amministrazioni: un lavoro che è anche relazione maieutica per riconoscere le proprie radici, il valore della conoscenza come strumento di crescita personale e comunitario; per acquisire le capacità creative del pensiero critico.

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Il progetto ha rivitalizzato le strutture fondanti delle comunità attraverso laboratori fotografici realizzati unendo tutti gli attori sociali. “Controesodo” ha ritratto coppie di Mamma/figlio, Papà/figlio, Nonno/nipote, Nonna/nipote, coinvolgendo ciascuno studente, dall’infanzia agli istituti superiori. Fotografi – amatoriali e professionisti – hanno immortalato le famiglie durante shooting organizzati nei luoghi vissuti quotidianamente dagli abitanti. La Fondazione ha poi selezionato gli scatti per stamparli su manifesti che sono stati affissi lungo gli assi viari principali o in luoghi simbolo della comunità, d’intesa con le istituzioni locali. Ogni immagine è accompagnata dalle parole del Cantico delle Creature (1226) di San Francesco: una lode a Dio e alle sue opere che ancora oggi suona come un rivoluzionario manifesto di comunione e pace con il mondo e i suoi elementi.  Attraverso l’accostamento delle immagini con i versi del Cantico, i membri delle comunità verranno simbolicamente “rinominati”, costituendo una sorta di grande canto spirituale unificante, il cui impatto estetico e simbolico fungerà da detonatore culturale e sociale.

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«Accogliamo con immenso piacere il progetto “Il cantico delle Creature di Castiglione di Sicilia / Le Grandi Madri” – sottolinea il sindaco di Castiglione di Sicilia Antonio Camarda – che vede la nostra comunità, le nostre madri con i loro figli in prima linea. Un progetto di bellezza che simboleggia con la semplicità del cantico di San Francesco, la forza delle radici, la forza di chi ha deciso di rimanere a vivere qui, nel nostro territorio. È un messaggio di bellezza e di coraggio. Il coraggio di chi rimanendo nel nostro borgo ha fatto sì che lo stesso continuasse a vivere: il controesodo, infatti, è già in corso. Oggi Castiglione di Sicilia è un borgo ricco di beni culturali, di arte, di storia e con un patrimonio vitivinicolo unico, preservato dai suoi abitanti. Il nostro territorio è museo a cielo aperto fra l’Etna e l’Alcantara.  Il nostro Borgo, oggi si arricchisce di un’opera donata dal maestro Antonio Presti: un atto di amore nei confronti delle sue grandi madri e del territorio tutto».

«Il progetto ha sicuramente aggiunto valore non soltanto agli studenti ma a tutta la comunità della Valle dell’Alcantara – spiega la dirigente dell’istituto comprensivo di Francavilla prof.ssa Maria Rita Lo Giudice – importante non solo da un punto di vista artistico ma etico, ha contribuito a restituire identità e senso di appartenenza, migliorando l’autostima e il senso di efficacia individuale. Oggi la scuola fa parte di un sistema formativo policentrico in cui sono presenti le famiglie, l’Amministrazione, le agenzie educative. Per fare comunità educante serve sinergia con tutti i soggetti coinvolti nel processo, serve individuare comuni prospettive di senso e di cambiamento. “Controesodo” ha contribuito alla costruzione di un sistema formativo allargato e strettamente correlato con il territorio, ha permesso di realizzare percorsi di educazione alle emozioni e al lavoro cooperativo, percorsi di sensibilizzazione e formazione alla conoscenza, dedicati non solo agli alunni ma anche ai loro familiari e agli educatori. Ha offerto l’opportunità di formare gli studenti a una cittadinanza attiva, impegnata, consapevole, responsabile, aperta alle diversità, alla complessità e al dinamismo della società contemporanea».

Anche il Circolo Didattico “Don Lorenzo Milani” di Randazzo ha collaborato con impegno per la realizzazione del progetto «che è risultato pienamente coerente con il lavoro di una scuola che cerca di contribuire alla formazione dei giovani, prestando attenzione al contesto territoriale – dichiara la prof.ssa Rita Pagano, dirigente dell’istituto – l’installazione monumentale delle foto di bambini e nonni con le frasi del Cantico di San Francesco è nata dall’idea di promuovere valori utili ad arginare l’esodo che ha portato e continua a portare via tanti giovani dai loro Paesi. Da ciò il tentativo del Maestro Presti di creare un “controesodo” ancorato sul senso dell’identità, sull’intraprendenza e sul sacrificio. Le famiglie degli alunni hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa e circa duecentosettanta bambini sono stati fotografati con i nonni. Pertanto, la scuola è diventata centro di importanti collaborazioni per la realizzazione di incontri, laboratori, fotografie e di tutte le attività previste. Il risultato ha superato le aspettative e, proprio per questo motivo è importante il ringraziamento al sindaco che, ancora una volta, ha manifestato grande fiducia nei confronti del lavoro effettuato dalle scuole per la formazione dei giovani. Doveroso ringraziare il Maestro Antonio Presti e i suoi collaboratori, il personale scolastico, le famiglie e tutti coloro i quali hanno partecipato in vario modo».

INAUGURAZIONE DELLE OPERE MONUMENTALI

  • Mercoledì 2 ottobre a Randazzo (ore 10.30) e Graniti (ore 16.00); 
  • Giovedì 3 ottobre a Malvagna (ore 10.30);
  • Venerdì 4 ottobre a Castiglione di Sicilia (ore 10.30);
  • Sabato 5 ottobre a Gaggi (ore 10.30) e Motta Camastra (ore 17.30)
  • Domenica 6 ottobre Bosco delle Betulle Crateri Sartorius (9.30) e Piedimonte Etneo (16.30)