Kamikaze, riappare la tecnica dell’antico Giappone, “morire per nulla”

I Kamikaze erano fanatici oppure eroi? - Dailygreen

Aerei kamikaze del Giappone: tecnica inventata da questo Paese

Biden: “Risponderemo con forza e precisione, quando decideremo, in un luogo che individueremo e in una maniera che definiremo”

Biden, discorso da presidente eletto Usa: «È tempo di curare l'America  domani sarà un giorno migliore». Kamala Harris: «Possiamo ricostruire il  futuro»

 

DI  RAFFAELE  LANZA

 

La tecnica talebana ricorda tanto quella dei piloti giapponesi al tempo in cui l’America per “risolvere” il problema Giappone e il suo potentato ricorse addirittura alla bomba nucleare L’Isis con i suoi kamikaze è solo in fase di imitazione. Non sono gruppi ma singoli scellerati c he non danno alcun valore alla vita propria ed altrui.   Chissà cosa riescono ad inculcare nella loro testa questi terroristi. La gravità della situazione l’avvertiamo quando scopriamo che questi folli uomini robotizzati mentalmente e cinturati con tanto esplosivo, distruggono la vita di decine, centinaia di innocenti che nulla a che fare hanno con il credo dell’orrore praticato dal gruppo Isis    Il bilancio dei morti all’aeroporto di kabul sale di ora in ora: prima 40, poi 90, adesso si parla di dati più elevati fino a passare nell’indifferenza internazionale.   Parola d’ordine: uscire da quell’inferno al più presto dove i talebani girano casa per casa per fare esecuzioni sommarie. Ritirare gli ambasciatori che rischiano la vita a contatto con questi “tagliagola”, come ha già fatto ieri il presidente Macron e poi, se la comunità internazionale deciderà coralmente, isolare a regola d’arte questo Paese del terrore.

E’ pressochè impossibile dialogare con uomini che quotidianamente danno esempi di gigantesca viltà ed infamia. Impossibile. Anzi vien la nausea solo a pensarci.  Questi kamikaze devono avere in testa idee confuse sull’accoglienza che Dio, pardon “Allah” farà loro dopo la morte del loro corpo ridotto in brandelli per l’esplosione volontaria e suicida.

La loro anima e quella dei loro “maestri”-addestrano persino bambini come visibile dalle foto- dovrebbe essere presa a “a calci” e scaraventati all’Inferno

 Joe Biden, presidente degli Stati Uniti,  dopo l’attacco all’aeroporto di Kabul, in Afghanistan.E’ stato un attacco dell’Isis. La pagheranno” L’azione rivendicata dall’Isis ha provocato decine di morti, compresi 12 militari americani. “Questi soldati americani che hanno dato la vita, in una missione per salvare vite di altri, sono eroi. Sono la spina dorsale dell’America, sono il meglio che il paese può offrire”.. non perdoneremo, non dimenticheremo. Vi daremo la caccia e ve la faremo pagare. Difenderò i nostri interessi e la nostra gente con ogni mezzo a mia disposizione”

Non chiamateli kamikaze - Magazine - quotidiano.net

Aereo Kamikaze giapponese- Archivi Sud Libertà

 

“Abbiamo motivo di credere che sappiamo dove si trovino i leader che hanno ordinato” l’attacco, dice riferendosi ai membri dell’Isis-k, lo Stato islamico della provincia di Khorasan.

Si sa anche che Biden ha già ordinato ai vertici militari di “sviluppare piani operativi per colpire obiettivi dell’Isis-K, la leadership e le strutture. Risponderemo con forza e precisione, quando decideremo, in un luogo che individueremo e in una maniera che definiremo”.   Il presidente americano si riferisce probabilmente al Palazzo presidenziale occupato dai talebani e attende il 31 agosto-la conclusione dell’evacuazione- per poter agire.  Non può essere escluso l’uso di bombe nucleari a portata ridotta, comunicano alcune fonti americane anche se vi saranno contrarietà dell’Europa e della Nato

 

I bambini Kamikaze, le nuove armi dell'ISIS - SocialNews

Un bambino kamikaze oggi-

 

La missione per evacuare americani e collaboratori dall’Afghanistan prosegue. “Possiamo e dobbiamo completare questa missione, lo faremo. E’ quello che ho ordinato. Continueremo l’evacuazione, l’America non si farà intimidire dai terroristi”, aggiunge  Biden visibilmente emozionato e commosso, che ricorda anche il figlio Beau – militare in Iraq poi morto a 46 anni per un cancro al cervello – prima di interrompere il suo intervento per un momento di silenzio.

“I terroristi dell’Isis non vinceranno, porteremo in salvo gli americani che sono lì. Porteremo fuori i nostri alleati afghani, la nostra missione andrà avanti”, prosegue il presidente. “Ogni giorno ai nostri comandanti chiedo cosa gli serva per completare l’opera. Oggi ho ripetuto tre volte che devono adottare tutti i passi necessari per proteggere i nostri uomini sul campo”, aggiunge, ribadendo che saranno inviati altri uomini se dovesse essere necessario per portare a termine la missione di evacuazione.

 

L'Afghanistan nelle mani dei talebani, civili in fuga all'aeroporto di Kabul.  Usa: sospesi tut FOTO | Sky TG24

 

“Nessuno si fida” dei talebani, “ma contiamo sul fatto che è nel loro interesse che noi possiamo lasciare il paese” nei termini stabiliti. “Al momento non c’è nessun elemento” che lasci pensare ad una “collusione tra i talebani e l’Isis in relazione a ciò che è accaduto oggi e a ciò che ci si aspetta possa ancora accadere”.

 

Afghanistan: a Roma i primi rimpatriati. Riaperto l'aeroporto di Kabul -  Mondo - ANSABambini "lanciati" oltre il filo spinato dell'aeroporto: il dramma delle  madri di Kabul - Il Faro Online

Nella foto a destra bambini “lanciati” oltre il filo spinato dell’aeroporto

 “Non ho mai ritenuto che avremmo dovuto sacrificare vite americane per provare a creare un governo democratico in Afghanistan, una paese che non è mai stato unito nella sua intera storia. Il nostro interesse mirava ad evitare che al Qaeda riemergesse, puntavamo a Bin Laden e ad eliminare al Qaeda in Afghanistan. Come ho detto 100 volte, il terrorismo si è diffuso come una metastasi nel mondo. Abbiamo minacce più grandi provenienti da altri paesi, molto più vicini agli Stati Uniti”. “Il nostro interesse nell’andare in Afghanistan era prendere Osama bin Laden, spazzare via al-Qaeda e impedire che potesse accadere” un nuovo 11 settembre,

 

Joe Biden: “Dobbiamo recuperare l’anima dell’America”

Joe Biden, Nuovo Presidente degli Stati Uniti anche senza la stretta di mano di Trump.”Mi impegno ad essere il presidente che non divide ma unisce, che non vede stati rossi o stati blu, vede solo gli Stati Uniti”.  E’ l’apertura del suo  discorso a Wilimington, in Delaware,. “Il popolo di questa nazione ha parlato, ci ha garantito una vittoria chiara, convincente, una vittoria per il popolo con il maggior numero di voti ottenuto da un ticket presidenziale: 74 milioni di voti”, è l’esordio di  Biden.

Capisco la delusione di chi ha votato per il presidente Trump, anche io ho perso un paio di volte. Ma ora diamoci una possibilità, è ora di mettere da parte la retorica dura, abbassiamo la temperatura. Torniamo a guardarci, torniamo ad ascoltarci. Per fare progressi dobbiamo smettere di trattare i nostri avversari come nemici. Non sono nemici, sono americani. Sono americani”. “La Bibbia ci dice che c’è un tempo per ogni cosa. C’è un tempo per costruire, un tempo per raccogliere, un tempo per seminare e un tempo per guarire. Questo è il momento di guarire in America“, .

Dobbiamo recuperare l’anima dell’America. La nostra nazione è plasmata dalla battaglia costante tra i nostri istinti migliori e i nostri impulsi più oscuri. E ciò che i presidenti dicono in questa battaglia è importante. È tempo che i nostri istinti migliori prevalgano”, afferma. “Stasera il mondo intero sta guardando l’America, e credo che al nostro meglio, l’America sia un faro per il mondo. Guideremo non solo con l’esempio del nostro potere, ma con il potere del nostro esempio”,.

La nuova amministrazione ha una missione immediata: “Non possiamo riparare l’economia, ripristinare la nostra vitalità o assaporare i momenti più preziosi della vita – abbracciare un nipote, compleanni, matrimoni, lauree, tutti i momenti che contano di più per noi – finché non avremo riportato sotto controllo questo virus”, dice riferendosi alla pandemia di coronavirus. Biden “farà ogni sforzo” per contrastare l’emergenza sanitaria: “Bisogna riportare il Covid sotto controllo”,  . “E’ venuto il momento di guarire gli Stati Uniti”, ribadisce alludendo alla necessità di dialogare. “E’ venuto il momento di eliminare il razzismo”.

Democratici e repubblicani possono cooperare. “Se possiamo decidere di non cooperare, allora possiamo decidere di cooperare. E io credo che questo sia parte del mandato del popolo americano, ci chiedono di cooperare”.

Angelus: Missionari nel mondo per vincere l’ostilità

 

In questa speciale giornata, Papa Francesco ricorda  la Lettera apostolica Maximum illud del 1919 di Papa Benedetto XV, promulgata “per dare nuovo slancio alla responsabilità missionaria di tutta la Chiesa ”.

Nel mutato contesto odierno, osserva il Santo Padre, il messaggio di Benedetto XV “è ancora attuale e stimola a superare la tentazione di ogni chiusura autoreferenziale e ogni forma di pessimismo pastorale, per aprirci alla novità gioiosa del Vangelo”:

In questo nostro tempo, segnato da una globalizzazione che dovrebbe essere solidale e rispettosa della particolarità dei popoli, e invece soffre ancora della omologazione e dei vecchi conflitti di potere che alimentano guerre e rovinano il pianeta, i credenti sono chiamati a portare ovunque, con nuovo slancio, la buona notizia che in Gesù la misericordia vince il peccato, la speranza vince la paura, la fraternità vince l’ostilità. Cristo è la nostra pace e in Lui ogni divisione è superata, in Lui solo c’è la salvezza di ogni uomo e di ogni popolo.

Per vivere in pienezza la missione, sottolinea Francesco, c’è una condizione indispensabile: “la preghiera, una preghiera fervorosa e incessante, secondo l’insegnamento di Gesù”. “La preghiera è il primo sostegno del popolo di Dio per i missionari, ricca di affetto e di gratitudine per il loro difficile compito di annunciare e donare la luce e la grazia del Vangelo a coloro che ancora non l’hanno ricevuta”. Papa Francesco esorta infine a porsi una domanda: “Prego per coloro che vanno lontano per portare la Parola di Dio con la testimonianza?”

Il ricordo del Beato Alfredo Cremonesi

Dopo l’Angelus Francesco ha ricordato che ieri, a Crema, è stato proclamato Beato il martire don Alfredo Cremonesi, sacerdote missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere. Ucciso nel 1953, “fu infaticabile apostolo di pace e zelante testimone del Vangelo, sino all’effusione del sangue. Il suo esempio ci spinga ad essere operatori di fraternità e missionari coraggiosi in ogni ambiente; la sua intercessione sostenga quanti faticano oggi per seminare il Vangelo nel mondo”.

Immigrazione: difficile missione di Conte il 18 settembre a Salisburgo

Salvini ha spostato , suo malgrado, l’attenzione dei media internazionali sul suo operato e sui migranti, la denuncia del procuratore ha fatto il resto, Conte ora ha il delicato compito – non facile in una Europa che è un fantasma, una vera invenzione – di discutere insieme con i ministri e premier di altri Paesi, la distribuzione dei migranti e ogni problema connesso al tema.  Ma vediamo cosa dice nel Video girato alla Redazione di Sud Libertà