In rialzo la popolarità del Giudice Luigi Patronaggio : minacce di morte,un proiettile e la scritta, ” zecca sei nel mirino”

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Il magistrato Luigi Patronaggio , noto per gli avvisi di garanzia al Ministro Salvini, indagato per “sequestro aggravato” nella prima fase dell’inchiesta sulla  nave della Guardia costiera “Diciotti”, riesce ancora- suo malgrado– ad essere al centro dell’attenzione per aver ricevuto- si apprende – minacce di morte con una  busta, contenente un grosso proiettile da guerra e una lettera su cui c’è scritto “zecca, sei nel mirino” .

Sulla busta – la Digos e la Scientifica indagano  – c’è il simbolo di Gladio, un chiaro riferimento all’estrema destra. Il simbolo trovato dagli inquirenti è in bianco e nero su una busta grigia.

Gladio- affermano gli investigatori-  era un’organizzazione paramilitare appartenente alla rete internazionale ‘Stay-behind’, che in Italia prende il nome di Gladio, promossa dalla Nato nell’ambito dell’operazione organizzata dalla Central Intelligence Agency per contrastare un’ipotetica invasione dell’Europa occidentale da parte dell’Unione Sovietica e dei Paesi aderenti al Patto di Varsavia, attraverso atti di sabotaggio, guerra psicologica e guerriglia dietro le linee nemiche, con la collaborazione dei servizi segreti e di altre strutture“.

La Procura di Caltanissetta, competente per territorio, ha aperto un’inchiesta. Il Prefetto Dario Caputo ha indetto una riunione urgente del comitato per l’ordine e la sicurezza    Tutti indagano – oltre ai Carabinieri – anche se l’ipotesi più accreditata riconduce i più recenti avvenimenti ad aver scatenato “una reazione a catena”

Napoli: dopo la festa giovane violenta la cugina. Il Gip dispone il fermo e la custodia in carcere

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 I carabinieri hanno arrestato a Marano (Napoli) un 25enne per violenza sessuale aggravatalesioni e minacce. Secondo quanto ricostruito dai militari, nella notte tra il 25 e il 26 dicembre il giovane , al termine di una serata in una discoteca di Pozzuoli insieme ad alcuni amici, si è dichiarato disponibile a riaccompagnare quanti non avevano l’automobile.

Una volta rimasto solo con la cugina, approfittando della condizione di  scarsa lucidità per la festa, in auto ha abusato di lei. I carabinieri hanno riscontrato i fatti denunciati anche in virtù delle  testimonianze degli amici della vittima e alle chat acquisite dal cellulare dell’indagato, che avrebbe anche minacciato la 22enne se avesse denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine..

  Il giovane 25enne è stato condotto nel carcere di Poggioreale e la sua posizione è stata confermata dal Gip, che ha confermato il fermo e  disposto la custodia cautelare in carcere.