Eventi meteo estremi in attenuazione sull’Italia, dopo i violenti temporali hanno flagellato il Nord Italia e il caldo record che al Sud, con picchi anche di 48 gradi, ha contribuito al alimentare gli incendi che hanno colpito Sicilia, Puglia e Calabria. Lorenzo Tedici, meteorologo comunica che nel corso della giornata odierna, un flusso di aria fresca Nord Atlantica riuscirà a penetrare sul nostro Paese in forma più decisa, dando luogo ancora a dei focolai temporaleschi, anche se limitatamente ad alcuni tratti del Nordest e, nel pomeriggio, a parte del Centro, specie sui rilievi e sul comparto adriatico. Entro sera qualche rovescio si sposterà fino ai settori più settentrionali della Puglia. Sono ancora elevate le probabilità di grandine di grosse dimensioni associate a forti raffiche di vento fino a 120-130 km/h, chiamate in gergo downburst.
Eventi meteo estremi in attenuazione sull’Italia, dopo i violenti temporali hanno flagellato il Nord Italia e il caldo record che al Sud, con picchi anche di 48 gradi, ha contribuito al alimentare gli incendi che hanno colpito Sicilia, Puglia e Calabria.
Si apprende che nel corso della giornata odierna, un flusso di aria fresca Nord Atlantica riuscirà a penetrare sul nostro Paese in forma più decisa, dando luogo ancora a dei focolai temporaleschi, anche se limitatamente ad alcuni tratti del Nordest e, nel pomeriggio, a parte del Centro, specie sui rilievi e sul comparto adriatico. Entro sera qualche rovescio si sposterà fino ai settori più settentrionali della Puglia. Sono ancora elevate le probabilità di grandine di grosse dimensioni associate a forti raffiche di vento fino a 120-130 km/h, chiamate in gergo downburst.
Dopo i violenti temporali, ecco però arrivare la tanto attesa svolta, stavolta anche per le regioni meridionali: stop al gran caldo africano! Lungo la fascia adriatica e al Sud Peninsulare la colonnina di mercurio calerà anche di 13°C rispetto a martedì, grazie ai venti più freschi settentrionali che spazzeranno via del tutto la calura opprimente dell’anticiclone africano Caronte. Al nord il calo sarà meno marcato, ma comunque ben evidente grazie al calo dei valori di umidità relativa. Insomma, si tornerà a respirare!