Mostra documentaria “Messina in Agosto”: visitabile-ingresso libero- sino al 2 settembre

 

La Mostra documentaria “Messina in Agosto – Manifestazioni religiose e civili tradizione e contemporaneità” è stata allestita presso la Biblioteca comunale “Tommaso Cannizzaro” al I piano del Palacultura.

L’esposizione, ideata e curata dall’ing. Antonio Calabrese e dai volontari del SCN (Giorgia Minisi, Maria Pirrone, Nicolò Arena e Luca Genitori), d’intesa con l’assessore alla Cultura Enzo Caruso, sarà visitabile sino al 2 Settembre prossimo.

È previsto l’ingresso libero tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, e nei giorni 23, 25 e 30 agosto anche dalle 15 alle 17. Per informazioni è possibile inviare mail a biblioteca.cannizzaro@comune.messina.it o telefonare al numero 090-7723549.

 

8 agosto “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano del Mondo”: nota del Comune di Messina

 

Oggi, 8 agosto, in occasione della giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, l’Amministrazione comunale di Messina ha ricordato con una nota-Comunicato  gli italiani caduti sul lavoro in patria e all’estero. “A tutti i nostri connazionali che hanno perso tragicamente perso la vita nell’esercizio della loro attività va il nostro ricordo. E oggi in particolare, nel giorno dell’anniversario della tragedia di Marcinelle in cui persero la vita a causa di un incendio 262 minatori.

La miniera della cittadina belga – si legge nel documento – rappresenta il simbolo e la memoria per tutti gli emigranti italiani che hanno perso la vita sul lavoro. Un lavoro duro, faticoso e pericoloso. Auspichiamo che la memoria di quei 136 connazionali alla ricerca di un futuro migliore, possa contribuire a garantire e mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”, conclude l’Amministrazione comunale.

La XIV edizione “Messina in Festa sul Mare ” e lo spettacolare “sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina”

 

 

 

Messina,

Ieri, sabato 6 agosto, si è conclusa con la rievocazione storica, la XIV edizione della manifestazione “Messina in Festa sul Mare – Lo spettacolare sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina”, che dopo due anni di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria è tornata a celebrare storia, cultura e tradizioni e unire i messinesi e turisti in una grande festa sul mare.

All’evento, organizzato dall’Associazione Aurora, hanno contribuito 40 partner tra istituzioni e associazioni e 50 i patrocini tra cui il Ministero dei Beni Culturali, lo Stato Maggiore Marina Militare Italiana, Prefettura, il Comune di Messina e la Città Metropolitana di Messina, Polizia di Stato, Comandi Interregionale e Provinciale dei Carabinieri, Comando Regionale e Provinciale della Guardia di Finanza, Gruppo Aeronavale e Stazione Navale della Guardia di Finanza, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Autorità Portuale, Agenzia delle Dogane, Direzione Marittima Sicilia Orientale, Capitaneria di Porto, Guardia Costiera, Autorità Portuale, Camera di Commercio, Teatro Vittorio Emanuele, Fondazione Bonino Pulejo e Fondazione Palazzo Colonna (Roma).

Il Sindaco Federico Basile, che nel pomeriggio ha celebrato lo sposalizio, “per me questa, è un’occasione molto importante – ha detto il Primo cittadino – perché non è soltanto una rievocazione storica ma anche un momento in cui riprendiamo le nostre sane abitudini e la voglia di fare come abbiamo fatto oggi”. Nel ringraziare poi per il coinvolgimento quale protagonista dello sposalizio in mare “sono convinto che dalla rievocazione possa partire un rilancio importante della nostra città, con la stessa voglia che ho visto negli occhi di tutti, che serve a Messina per farla diventare città di cultura e città di accoglienza”, ha concluso Basile.

 

 

“Ritornare dopo due anni e mezzo di pandemia a realizzare un momento del genere con tanti concittadini – ha aggiunto l’Assessore alla Cultura Enzo Caruso – ma anche con tante persone che sono venute da fuori, porta la nostra città al centro del Mediterraneo in una dimensione di grandi eventi. In questi cinque anni vogliamo realizzare un programma che ci consentirà di avere un evento al mese in modo da poter destagionalizzare il nostro agosto e fare in modo che la città si ripopoli di gente come un tempo era questo porto. La più grande soddisfazione è quella di aver fatto un lavoro di squadra di oltre 600 persone, la più grande soddisfazione è che questa Amministrazione è capace di aggregare e crede che le grandi manifestazioni portino turismo e quindi economia, elementi che servono al rilancio della città. Dobbiamo cominciare a pensare – ha concluso Caruso – non più con rassegnazione ma alla capacità di Messina di essere attrattiva”.

Alla manifestazione hanno partecipato oltre 150 tra attori e figuranti, 12 gruppi storici italiani, tra i quali i messinesi Tercio Viejo di Sicilia e Compagnia Rinascimentale della Stella con cavalli e carrozza dell’Associazione “Carrozze storiche Molonia”, gli sbandieratori del gruppo storico “Marduk” di Rometta e i tamburini dell’Associazione Sicularagonensia di Randazzo, che hanno sfilato per le strade cittadine nel tradizionale corteo storico ed hanno contribuito a dare lustro e spettacolarità a questo ormai tradizionale appuntamento che da quattordici anni coinvolge numerose realtà.

 

 

A rappresentare “Galea Real” di Don Giovanni d’Austria nave scuola Palinuro, unità a vela della Marina Militare e un numero di trenta imbarcazioni tra istituzionali e delle marinerie della Riviera di Messina e di Catona, e le barche d’altura Mascalzone Siculo Evai, Sif Ursuladiciottodieci, Velabianca Lega Navale di Villa S. Giovanni hanno riprodotto la flotta della Lega Santa al comando di Don Giovanni. La rappresentazione è stata sceneggiata dall’architetto Nino Principato e interpretata dall’attore Mauro Failla nei panni di Don Giovanni, Nunzio Barbera (Stratigò), Pippo Castorina (Mons. Reitana), Filippo Faillaci (Maurolico), Guillermo Lopez (Miguel Cervantes), Gregorio D. Dorta Herrera (Alvaro de Bazan), Umberto Costa (Giannandrea Doria), Nino Prisa (Don Juan De Cardone), Filippo Cavallaro (Vincenzo Marullo), Felice Currò, Orazio Badia, Pippo Olivero, Lillo Centorrino, Pippo Pizzuto, Mauro Guidolin (Giovanni Scranzo), Elia Battaglia (Sebastiano Venier), Rudi Perin (Agostino Barbarigo), Teresa Favino (Badessa Giovanna Tiepolo Soranzo), Omero Armeno (Antonio Surian) Emanuele DeMarzi (Cavaliere Alessandro Negroni), Carlo Pompili (Marcantonio Colonna), Roberto Flammini (Romegas Mathurin), Marco Vanutelli (Pietro Giustiniani), Pierfrancesco Bardelloni (Pompeo Colonna),  Guido Quaglianni (Orazio Caetani). Sullo sfondo, una riproduzione dell’antico Palazzo Reale proiettata sulla facciata del Municipio offerta dall’Amministrazione Comunale.  Nel corso dell’evento si è svolta premiazione della contrada Paradiso, vincitrice del Palio d’agosto “Trofeo Don Giovanni d’Austria”, a cura del Circolo Ricreativo di Pace e della Lega Navale Italiana sez. di Messina, e la premiazione della regata velica a cura di Assonautica Messina e della Lega Navale Italiana sezione di Messina.

 

 

Hanno partecipato alla manifestazione anche i delegati del network euromediterraneo “Sulle rotte di Lepanto. Dallo scontro all’incontro”: Stefano Cecchi, Sindaco di Marino, César de Requeses Moll Presidente dell’Associazione “PuraVida” di Granada; Guillermo Lopez Reyes Presidente dell’Associazione La Librea, Gregorio Demetrio Dorta Herrera vicepresidente dell’Associazione La Librea; Emanuele De Marzi per l’Associazione “Arte e Costumi Marinesi” della città di Marino, Gianluca Tedaldi della Fondazione Palazzo Colonna, Benedetta Cascio Gioia dell’Associazione Corteo Storico Carlo V di Nicosia, e l’antropologa culturale delegata dal Ministero della Cultura Bianka Myftari. Alla realizzazione e al successo dell’iniziativa hanno contribuito poi, Ivo e Danilo Blandina e “Marina del Nettuno”, Paola Sabella, Fondazione “Salonia” e Felice Ruggeri, Comune di Lepanto, Ist. Istr. Sup. “Minutoli”, Carmelo Picciotto, Danny Anna, Istituto Nautico “C. Duilio”, Amm. Piero Ricca, Piloti dello Stretto, Società Rimorchiatori Augusta, Ormeggiatori del Porto, Lega Navale di Messina, Circolo Ricreativo di Pace, Club Nautico Paradiso, Assonautica, Club Motonautica, Associazione Arsenale di Messina-ONLUS, Guardia Costiera Volontaria, Protezione Civile Comunale, Associazione Nazionale Carabinieri, Gruppo di Protezione civile Nettuno Rescue, Nucleo Diocesano di protezione civile, Mari e Monti 2004, Accir Messina, Misericordia, Croce Rossa, Nova Militia Christi, Associazione Gonzaga, Carrozze Storiche Molonia, Arturo Tinnirello, Associazione Marduk, Associazione Arte e Costumi Marinesi, Benedetta Cascio Gioia, Carmelo De Leo, Tercio Viejo di Sicilia, Giuseppe Amato, Compagnia Rinascimentale della Stella, Filippo e Giovanni Isolino, Rocco Papandrea, Sergio Indelicato, Roberto Ripepi, Nino Principato, Fondazione ITS Albatros, Fabrizio Scamaruzza e Maria Greco – NonsoloCibus, Acqua Cavagrande, Santi Ilacqua, Nico Pandolfino, Emilio Lisciotto, Messina Tourism Bureao, Gaetano Majolino e Gaetano Antonazzo, Gazzetta del Sud, RTP, Redazioni di TCF Messina, TG Messina, Tempo Stretto, Messina Ieri e Oggi, MessinaWeTV, MessinaWeb.eu, Nicola Salvo, Hotel S. Elia, Guillermo Lopez, Gregorio Herrera, Fulvio Cama, Adolfo Morelli, Piero Pettenò – Marco Polo Project (Venezia), e Jannis Kutsuclachis.

Messina: Movida litoranea nord e sud della città

 

A conclusione di una riunione a Palazzo Zanca sull’ordinanza di prossima emissione relativa alla movida nella litoranea nord e sud di Messina, l’Assessore con delega alle Attività Produttive Dafne Musolino ha evidenziato che: “Insieme all’Assessore alle Politiche Giovanili Liana Cannata, abbiamo incontrato oggi a Palazzo Zanca il Vicepresidente vicario del Consiglio Comunale Nello Pergolizzi ed i rappresentanti dei Gruppi Consiliari di maggioranza, che hanno chiesto chiarimenti in merito all’ordinanza sulla movida che non è stata ancora pubblicata, pur essendo stata già tanto commentata.

A seguito di un confronto assolutamente proficuo e produttivo, si è convenuto sulla necessità di intervenire per regolamentare le attività sulla riviera e anche per tutelare il legittimo diritto dei residenti al riposo ed alla quiete pubblica senza impedire l’esercizio dei locali.

E’ stato individuato un punto di convergenza sulla distinzione di locali con licenza e senza licenza di pubblico spettacolo, confermando le due fasce orarie che erano state annunciate, quindi fino all’1 per i locali senza licenza e fino alle 3 per quelli con licenza di pubblico spettacolo, accogliendo anche le proposte formulate dai Gruppi Consiliari si è ritenuto di consentire l’intrattenimento musicale anche nel pomeriggio del weekend, cioè venerdì, sabato e domenica, al fine di dare un’alternativa oraria al divertimento dei giovani, in considerazione della riduzione degli orari notturni.

Per lunedì si conferma la chiusura totale, mentre per i locali che svolgono intrattenimento musicale con diffusione all’esterno ed invito al canto, i cosiddetti karaoke, considerate le notevoli segnalazioni pervenute a seguito dei fenomeni registrati, si è stabilita una fascia oraria sino alle 23.30.

In considerazione poi del fatto che si è resa necessaria la chiusura delle piazzette di sosta sulla litoranea, interessate da fenomeni di cedimento strutturale, al fine di evitare l’aggravarsi di tale situazione per le altre attività, si è ritenuto di non dover emettere il divieto di sosta per fasce orarie, ma rimane vigente l’accordo con A.T.M. S.p.A. con l’augurio che questa offerta del prezzo del biglietto ad 1,50 euro incentivi i giovani all’utilizzo del mezzo pubblico, lasciando a casa quelli privati”. “La riunione di oggi – ha aggiunto il Vicepresidente vicario Pergolizzi – ha permesso di fare una sintesi attraverso un approfondimento dei vari aspetti relativi alla movida e quindi sulla gestione dei lidi che insistono nella litoranea sud e nord della nostra città. Dai Gruppi Consiliari di maggioranza sono state formulate alcune proposte condivise dagli Assessori, sono fiducioso che il contributo fornito oggi troverà riscontro positivo nell’ordinanza di prossima emissione”.

La Nave scuola Palinuro in sosta a Messina sino al 9 agosto per la XIV edizione “Messina in Festa sul Mare”: in programma anche visite a bordo

 

Partita da Gallipoli il 27 luglio scorso, la nave scuola Palinuro è giunta ieri, martedì 2 agosto, nel porto di Messina per partecipare alle iniziative nell’ambito dell’evento “Messina in Festa sul Mare – XIV edizione dello Spettacolare Sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina”, rappresentando la “Real” dell’ammiraglio che fu al comando della flotta della Lega Santa. L’unità a vela della Marina Militare sosterà in città sino a martedì 9. Lo Stato Maggiore della Marina Militare ha previsto tra le varie attività legate alla manifestazione, la possibilità per la cittadinanza di effettuare visite a bordo. La nave sarà aperta alle visite secondo il seguente calendario:
oggi, mercoledì 3, dalle ore 15 alle 19;
domani, giovedì 4, dalle 15.30 alle 17.30;
venerdì 5, dalle 9.30 alle 12.30;
sabato 6, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 21 alle 23;
domenica 7, dalle 15 alle 19;
lunedì 8, dalle 9.30 alle 12.30.

Messina: XIV edizione della Rievocazione storica dello Sbarco di Don Giovanni d’Austria ed inaugurazione della mostra “Messina tra il XIV e il XVII secolo”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domani, martedì 2, alle ore 10, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca di Messina, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Messina in Festa sul Mare – Rievocazione dello Spettacolare Sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina”, in programma da giovedì 4 a sabato 6 agosto.

Sarà inoltre inaugurata la mostra “Messina tra il XVI e il XVII secolo”, a cura dell’Archivio Storico di Stato e della Compagnia Rinascimentale della Stella. All’incontro con i giornalisti, che rappresenterà anche un momento di incontro con i referenti delle istituzioni e delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa, parteciperanno l’Assessore al Turismo Enzo Caruso e gli altri Assessori della Giunta Comunale per deleghe di competenza; il Presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina; i Presidenti, di Assonautica Messina, Santi Ilacqua, e del Circolo ricreativo di Pace, Carmelo Recupero; e l’architetto Nino Principato, autore della sceneggiatura della Rievocazione dello Sbarco.
Organizzato dall’Associazione AURORA, l’evento costituisce un importante appuntamento turistico e culturale con la collaborazione di numerose realtà – tra associazioni e istituzioni, gruppi di rievocazione storica – del territorio di Messina, e la partecipazione di delegazioni di città italiane e internazionali.

La Rievocazione dello Sbarco di Don Giovanni d’Austria, giunta alla sua XIV edizione, alla quale è stato riconosciuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, si inserisce nelle manifestazioni del network internazionale “Sulle Rotte di Lepanto. Dallo Scontro all’Incontro”, a cui aderiscono oltre Messina, Venezia e Lepanto, città italiane ed estere.
Anche quest’anno, come già avvenuto nel 2012 e nell’edizione del 2019, sarà presente la nave scuola Palinuro, unità a vela della Marina Militare, che sarà a Messina mercoledì 3 agosto e rappresenterà la “Real” di Don Giovanni d’Austria.

Gesti di violenza sul peschereccio La Finanza arresta cinque persone, egiziani, per immigrazione clandestina

 

Arrestate 5 persone

 

Messina,

Personale della Squadra Mobile della Questura di Messina e del G.I.C.O. – Nucleo P.E.F. della Guardia di Finanza di Messina, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Catania e Siracusa, nell’ambito delle attività investigative connesse allo sbarco di migranti giunti a bordo di due motovedette della Guardia Costiera (179 persone soccorse in acque internazionali e 5 cadaveri) nella mattinata del 24 luglio 2022, ha sottoposto a fermo di p.g. 5 cittadini egiziani di età compresa tra i 21 ed i 28 anni indiziati dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro delitto.

Alle ore 08.30 circa di domenica scorsa sono giunte presso il Molo Norimberga due motovedette della Capitaneria di Porto, con a bordo complessivamente 179 migranti e 5 cadaveri.

I migranti giunti in questo Centro erano stati tratti in salvo nell’ambito di una vasta operazione di soccorso e recupero coordinata dalla Capitaneria di Porto all’esito della quale 674 persone, a bordo di un peschereccio, venivano soccorse in mare aperto e poi fatte sbarcare nei porti di diverse località italiane (Messina, Siracusa, Catania e Crotone).

Ultimate le operazioni di sbarco, la Procura della Repubblica di Messina ha coordinato l’intervento di personale della Polizia Scientifica, nonché del medico legale intervenuto per i rilievi sulle salme e sono state, quindi, immediatamente avviate attività investigative finalizzate a comprendere le dinamiche del viaggio ed identificare eventuali “scafisti”.

Le informazioni rese da alcuni dei migranti hanno consentito di appurare come, dopo circa un mese di permanenza in una connection house (un luogo di transito, dove i migranti sono tenuti rinchiusi in attesa della traversata) sulle coste Libiche, nella serata di martedì 19 luglio il peschereccio è partito alla volta dell’Italia.

Durante la traversata, i membri dell’equipaggio hanno improvvisamente spento i motori e chiesto soccorso, con un dispositivo satellitare di cui si sono prontamente liberati, gettandolo in mare.

In merito al trattamento ricevuto, i migranti hanno raccontato dei gesti di violenza subiti a bordo, consistiti in percosse con bastoni o con cinghie, reazioni scaturite anche dal semplice vociare considerato eccessivo o da banali richieste di cibo e acqua. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso come durante la traversata le risorse idriche e di cibo siano state disumanamente razionate, al punto che i migranti erano costretti a spartirsi un bicchierino da caffè pieno d’acqua in dieci.

A causa del forte caldo e della mancanza di acqua potabile, molti dei migranti hanno accusato dei malori e hanno raccontato di aver visto morire i loro compagni di viaggio per il caldo e la disidratazione, essendo stati tutti costretti a bere anche l’acqua del mare e del motore.

In particolare uno di loro ha riferito che, sempre nel corso della traversata, i membri dell’equipaggio del peschereccio hanno assegnato ad un migrante il compito di gestire e razionare le scorte di acqua potabile. Durante il tragitto, quando la persona che si occupava di questa mansione si rifiutava di svolgerla o non usava la dovuta parsimonia, veniva picchiata violentemente, con l’ulteriore spiacevole conseguenza per i migranti di subire un ulteriore progressivo razionamento dell’acqua da bere.

Sulla base degli elementi raccolti, cinque soggetti, tutti di nazionalità egiziana, sono stati sottoposti a fermo di p.g. per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro delitto e, espletate le formalità di rito, condotti presso la casa circondariale di Messina “Gazzi”.

Si precisa che il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse degli indagati. Referente: Ten. Col. Girolamo Franchetti – C.te NPEF Messina; Contatti: 3346291094 

Accoglienza ed integrazione a Messina: ecco le sfide che il sistema di accoglienza metterà in atto nel futuro

 

 

 

Messina,

Un’occasione di confronto e riflessione su quelle che saranno le sfide che il Sistema di accoglienza italiano intende mettere in atto nei prossimi anni; anni che si prospettano essere di enorme complessità rispetto all’evoluzione dei flussi migratori e dei nuovi equilibri geo-politici che vanno delineandosi. A parlarne, ieri mattina, in occasione dell’iniziativa “Accoglienza ed integrazione a Messina: esperienze, lezioni e prospettive future”, organizzata dal Comune di Messina in collaborazione con la cooperativa Medihospes in occasione del ventennale del SAI (Sistema Accoglienza Integrazione), alcuni dei principali “attori” che, a vario titolo, e con diverse competenze, operano all’interno del settore dell’accoglienza.

A portare i saluti del Sindaco Federico Basile e ad evidenziare gli interventi finora messi in atto dall’Amministrazione in tema di immigrazione ed accoglienza, l’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore che ha evidenziato “la necessità di promuovere occasioni di confronto su un tema così delicato come quello di cui oggi stiamo discutendo, soprattutto nel momento storico che affrontiamo. E’ nostra intenzione – ha continuato l’Assessore Calafiore – portare avanti i percorsi che sono stati avviati già nel precedente mandato e promuovere nuove attività progettuali; una delle quali, dal titolo ‘A me importa’, che vede il coinvolgimento di diversi soggetti, tra cui anche la cooperativa Medihospes, verrà presentata proprio nelle prossime settimane. Sono anche particolarmente orgogliosa del progetto ‘Condividi Salute’ realizzato da Medihospes e Santa Maria della Strada e concluso nel dicembre 2021. Lo spirito con cui il Comune affronta il fenomeno migratorio non è legato solo alla prima accoglienza, ma anche e soprattutto alla successiva integrazione degli stranieri sul territorio. Sono contenta che l’Amministrazione abbia aderito a questo progetto, in linea con le progettualità avviate e programmate in questi ultimi anni dal mio Assessorato. Le buone prassi del Comune di Messina di questi ultimi anni hanno permesso la creazione e lo sviluppo di una rete solidale pronta a rispondere alle diverse esigenze”.

Il primo tavolo di lavoro , coordinato dalla dott.ssa Elena De Pasquale, giornalista e operatrice legale dei progetti Sai, è stato aperto dall’intervento della dott.ssa Virginia Costa, “storica” responsabile del SAI (Sistema di Accoglienza Integrazione), che ha delineato l’evoluzione del sistema: “All’inizio degli anni 2000 – ha sottolineato la Costa – ci si è resi conto che il numero di stranieri che giungevano sul territorio italiano in modo irregolare, al di fuori delle quote previste dai vari decreti flussi, era diventato abbastanza significativo e ci si è quindi resi conto della necessità di prevedere un’accoglienza anche per coloro che giungevano in Italia perché in fuga da guerre o da generali situazioni di pericolo e che, proprio per questo, manifestavano la volontà di richiedere asilo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 2000 viene quindi  stipulato un protocollo di intesa tra l’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI), l’Alto 

commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e il Ministero dell’interno, che danno vita al Programma nazionale asilo (PNA), il cui obiettivo era quello di creare, con la collaborazione dei Comuni, dei progetti in cui inserire i richiedenti asilo favorendone percorsi di integrazione.

La legge n.189/2002 ha successivamente istituzionalizzato queste misure di accoglienza organizzata, prevedendo la costituzione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR, ora SAI). “Oggi – ha evidenziato la responsabile del SAI – siamo giunti a ben 39 mila posti all’interno del sistema, segno evidente che è aumentata la consapevolezza e la sensibilità rispetto al tema, e la sfida che dobbiamo porci è quella di riuscire a fare sempre di più per migliorare le azioni da mettere in campo e far si che l’immigrazione venga realmente considerata un valore aggiunto”.

A “raccontare” la quotidianità vissuta all’interno dei SAI, i coordinatori dei progetti che la cooperativa Medihospes gestisce nella città di Messina, la dott.ssa Niky Bonaffini coordinatrice del SAI DS/DM, per un totale di 71 posti, riservato all’accoglienza di beneficiari in condizioni di disagio sanitario e/o disagio mentale, e il dott. Giuseppe Silvestro, coordinatore del progetto SAI Msna, rivolto all’accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati (47 posti totali).

Nel progetto DS/DM – ha affermato Bonaffini -, considerata l’estrema fragilità e vulnerabilità dei beneficiari accolti, nella maggior parte dei casi donne vittime di tratta o affette da particolari patologie, è fondamentale la collaborazione con la rete territoriale al fine dei affrontare la multiproblematicità dei casi che di volta in volta vengono inseriti all’interno delle nostre strutture”.

Altrettanto impegnativa l’attività svolta nei SAI Minori, dove un ruolo fondamentale viene ricoperto dagli educatori, presenti H 24: “In tutte e quattro le nostre strutture “Casa Tourè”, “Casa Michelle”, “Casa Aylan”, “Casa Airone”, il nostro principale obiettivo – ha spiegato il coordinatore Giuseppe Silvestro, pedagogista della Medihospes – è quello di poter preparare i ragazzi alla vita che li aspetterà fuori, fornendo loro tutti quegli strumenti e quelle conoscenze che gli permetteranno un giorno di essere veramente autonomi e pronti ad una nuova vita”.

Nella gestione complessiva del sistema d’accoglienza, un ruolo centrale, nonché ruolo di coordinamento, è quello svolto dalla Prefettura di Messina, oggi rappresentata dalla Vice Prefetta Vicaria Patrizia Adorno e dalla referente per l’Area Immigrazione ed accoglienza Giusy Paratore: “Sebbene alla Prefettura spetti il ruolo di gestione dei centri di prima accoglienza, la collaborazione con gli enti del terzo settore che operano sul territorio, nonché con il Servizio Centrale, costituisce un punto di forza proprio per attenzionare specifiche situazioni di vulnerabilità che necessitino di una più consona collocazione nel sistema di seconda accoglienza”.

A chiudere il primo ciclo di interventi, è stato infine il Vice Questore Aggiunto e Dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Messina Andrea Sgrò, secondo il quale “non è possibile parlare di accoglienza senza parlare di integrazione, perché è proprio lì dove non vengono portate avanti politiche di integrazione, che rischia di mancare la sicurezza venendosi così a determinare potenziali situazioni di pericolo”.

Ad aprire i lavori nella seconda parte della mattinata, il dott. Giuseppe Totino, Referente dei progetti SAI per il Comune di Messina: “Il ruolo che ricopro – ha affermato -, pur essendo un ruolo soprattutto tecnico, poiché ho appunto il compito di interfacciarmi, per conto del Comune, con la cooperativa che gestisce la struttura e con il Servizio Centrale, mi porta spesso a confrontarmi con i beneficiari dei progetti e non sempre è facile riuscire a non farsi coinvolgere personalmente nelle situazioni che ci si trova ad affrontare”.

Autonomia ed integrazione, i principali obiettivi che il SAI si pone di raggiungere, si concretizzano attraverso l’inserimento socio lavorativo dei beneficiari, ed è proprio per questo che la cooperativa Medihospes ha attivato un “Ufficio Orientamento” , di cui è responsabile la dott.ssa Maria Andaloro, che nel corso degli ultimi anni, grazie alla relazioni avviate con diversi operatori economici della città, ha consentito l’avvio di numerosi tirocini lavorativi, successivi contratti lavorativi o attività di formazione: “Con il passare del tempo – ha spiegato Andaloro -, siamo riusciti a creare una rete con diverse aziende, che ci hanno dato fiducia e a cui abbiamo dato fiducia, che stanno dando importanti opportunità ai “nostri” ragazzi, ai quali rivolgo un particolare ringraziamento perché non siamo solo noi ad aver insegnato qualcosa a loro, ma sono loro, ogni giorno, ad insegnare qualcosa a noi”.

A conferma di ciò, l’intervento conclusivo è stato quello di Kande Moussa, giovane ventunenne originario del Senegal, oggi perfettamente autonomo ed integrato sul territorio messinese.

 

Fiamme gialle, Procura Repubblica, Tribunale di Messina: stop alle pratiche illecite di 12 soggetti in custodia cautelare

 

Eseguite 12 misure cautelari

 

MESSINA,

 Un’ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stata notificata dalle Fiamme gialle a  12 persone, per associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione, al riciclaggio ed all’estorsione.

Il provvedimento cautelare odierno interviene nella fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto, pertanto, della presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.

In particolare, la complessa attività investigativa svolta, iniziata ad agosto del 2021 e condotta dagli specialisti del GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina, ha consentito di individuare un agguerrito gruppo criminale, operante nel noto rione “Giostra” del capoluogo peloritano, dedito alla commissione, strutturata, di numerosissimi reati predatori.

L’analisi delle risultanze investigative, unita alla minuziosa ricostruzione delle articolate dinamiche comunicative poste in essere dai soggetti indagati – caratterizzate da elevata cripticità e linguaggio convenzionale, ricorso a sms, chat, comunicazioni triangolari e spesso mediate – ha permesso la completa identificazione di tutti i membri del sodalizio criminale che, in modo continuativo e metodico, sono risultati dediti alla commissione di:

  • furti e connessi episodi di riciclaggio e ricettazione di autovetture e ciclomotori, ovvero di pezzi meccanici e di carrozzeria riferibili a mezzi rubati;
  • deplorevoli pratiche estorsive nei confronti delle numerose vittime, proponendo loro di pagare somme di denaro con l’implicita minaccia, ove non avessero aderito, di perdere definitivamente il mezzo rubato: il classico “riscatto”, più noto come “cavallo di ritorno”.

Nel merito, l’attività svolta ha documentato un consolidato modus operandi, consistente:

  • nell’esecuzione notturna dei furti;
  • nel reperimento di parti meccaniche e di carrozzeria, di provenienza illecita, rivenduti sul web ovvero, su richiesta, a titolari di officine compiacenti;
  • nella proposta di riscatto al proprietario del mezzo rubato, attraverso il meccanismo del nominato “cavallo di ritorno”;
  • nella successiva equa divisione dei profitti dell’attività illecita.

Singolare, poi, è risultata la circostanza come il gruppo oggi represso godesse di un “consolidato riconoscimento” nel contesto territoriale messinese: allorquando un mezzo veniva rubato in una determinata zona, le persone offese o eventuali intermediari risultavano consapevoli di doversi loro rivolgere per il relativo tentativo di recupero.

Parimenti, le indagini hanno altresì documentato consolidati rapporti con paritetici ambienti criminali catanesi, talché anche eventuali furti compiuti “in trasferta” ben potevano essere recuperati anche in quella provincia.

La spregiudicatezza e la pericolosità dei componenti dell’organizzazione si è poi manifestata, nel corso delle indagini, allorquando, a fronte di un inseguimento da parte delle Forze di Polizia, un indagato, oggi ristretto in carcere, si è dato ad una precipitosa fuga nel centro cittadino, che ha anche provocato un incidente che ha coinvolto un mezzo delle Forze dell’Ordine, per poi fuggire e lanciarsi nel vuoto di una scarpata stradale della periferia.

In sintesi, l’odierna operazione testimonia, ancora una volta, il costante impegno della Procura della Repubblica e del Tribunale di Messina, nonché delle Fiamme Gialle Peloritane a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini, soprattutto rispetto ad odiosi reati predatori che fortemente incidono sulla qualità della vita e sulla sicurezza percepita.

“Stretto Pride 2022”:il Comune di Messina informa di aderire alla manifestazione per garantire la parità dei diritti….

 

 

Messina, Comune

 

Messina,

In occasione dell’evento “Stretto Pride 2022” che si terrà a Messina sabato 23 luglio, Palazzo Zanca sarà illuminato con i colori dell’arcobaleno ed è stato esposto sulla balconata il drappo simbolo del movimento LGBTQ+.

L’Amministrazione comunale- secondo un comunicato dell’Ente – oltre a patrocinare l’iniziativa ha aderito attraverso il gesto simbolico di colorare di luce arcobaleno il Palazzo comunale e l’esposizione della “bandiera della libertà” per manifestare la volontà di proseguire il percorso già avviato verso la realizzazione di una società che garantisca la parità dei diritti, l’autodeterminazione, il superamento di stereotipi e di pregiudizi nei confronti delle persone LGBTQ.

“Il claim dell’edizione 2022 ‘Un Mare di Pace’ intende veicolare sia un momento di sensibilizzazione e di riflessione per la pace nel mondo che ribadire il rispetto delle diversità e del contrasto ad ogni forma di odio e di violenza attraverso la realizzazione di iniziative ed azioni congiunte con l’obiettivo di dare il nostro contributo per una società maggiormente inclusiva e basata sul rispetto per il prossimo”, ha detto l’Assessore alle Pari Opportunità Liana Cannata.

Il programma della manifestazione, sabato 23, prevede con inizio alle ore 16.30, a piazza Antonello, la parata e a seguire la partenza del corteo lungo corso Cavour, via T. Cannizzaro, via Garibaldi e arrivo a piazza Unione Europea.