Coltivava marjuana a casa: scoperto ed arrestato dai Carabinieri

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Archivi Sud Libertà

Stop alla coltivazione casalinga di droga.Ieri, nel corso dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, i Carabinieri della Compagnia Messina Sud hanno arrestato in flagranza di reato il 30enne messinese A.S., già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dei reati di coltivazione e detenzione di stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.
Nell’ambito delle attività di controllo e prevenzione sul territorio, finalizzate al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Messina Bordonaro, hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di A.S., riscontrando che l’uomo aveva adibito una stanza alla coltivazione di piante di cannabis.

L’uomo aveva allestito un impianto di illuminazione con lampade in grado di riprodurre gli effetti di calore e luminosità della luce solare e collocato i vasi per coltivare le piante di canapa che si trovavano ancora in una fase inziale del loro sviluppo.  
I Carabinieri hanno sequestrato complessivamente 7 piante di canapa indiana e 58 grammi di marijuana già essiccata, pronta per essere ceduta, nonché l’attrezzattura completa per la coltivazione, tra cui le lampade solari. Lo stupefacente è stato trasmesso al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi di laboratorio. 
Inoltre, nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno constatato che l’uomo aveva rotto i sigilli posti sul contatore di energia elettrica dell’abitazione, il cui contratto era stato dismesso da diverso tempo, per usufruire illegalmente della fornitura. 
A.S. è stato pertanto arrestato in flagranza di reato per coltivazione e detenzione di stupefacente e furto aggravato di energia e questa mattina è comparso davanti al Giudice del Tribunale di Messina che ha convalidato l’arresto effettuato dai Carabinieri ed ha applicato all’uomo la misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

 

Messina: arrestato un forestale stagionale, appiccava il fuoco nei boschi di Longi-area protetta

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Foto Archivi Sud Libertà
 Arrestato dai Carabinieri della Stazione di Longi, in flagranza di reato, P.A., 61enne, operaio forestale stagionale originario di Longi, ritenuto responsabile del reato di incendio boschivo in area protetta.
Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Longi sono intervenuti in località Ferrante di Portella Gazzana nel Comune di Longi ove si era sviluppato un incendio. Sul posto i militari dell’Arma hanno sorpreso un 61enne intento ad incendiare un’area boschiva della macchia mediterranea in prossimità del Parco dei Nebrodi, luogo di particolare interesse naturalistico. L’uomo è stato bloccato e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di vario materiale atto alla combustione. Contestualmente i militari hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme, evitando così il propagarsi delle stesse. 
Il materiale rinvenuto è stato sequestrato ed il piromane è stato arrestato, in flagranza di reato, per incendio boschivo in un’area protetta. Al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

Messina, arrestato il responsabile dell’omicidio aggravato in danno del fratello

 

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MESSINA,

Un’ordinanza di applicazione misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore Capo E. C., è stata notificata ieri sera  dai Carabinieri di Barcellona P.G. al 25enne A. T. S. ritenuto responsabile del reato di omicidio aggravato, commesso in danno del fratello A.C.C., in data 19 maggio 2019 in località Femminamorta di Barcellona Pozzo di Gotto. 
Il provvedimento cautelare scaturisce dall’esito delle indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto a seguito del rinvenimento del cadavere di A.C.C. avvenuto il 19 maggio 2019 in Contrada Posto della località Femminamorta di Barcellona Pozzo di Gotto. In particolare, quella notte, verso le ore due, A.T.S. dopo aver contattato il numero unico di emergenza 112 riferiva di aver rinvenuto il cadavere del fratello A.C.C. in località Femminamorta in quella contrada Posto, asserendo, nella circostanza, che il congiunto era verosimilmente precipitato dal balcone, da un’altezza di circa cinque metri. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno effettuato gli accertamenti sullo stato dei luoghi e, con l’apporto tecnico del medico legale, provvedevano ad effettuare una preliminare ispezione cadaverica. Le prime evidenze permettevano di accertare che il decesso del giovane era da ricondurre ad una probabile frattura della base cranica. L’indagato, ascoltato nell’immediatezza dichiarava che, nel corso della serata, verso la mezzanotte, si era recato presso un bar della zona per riaccompagnare a casa il fratello che, poco prima, aveva avuto un diverbio con altri clienti del locale. Rientrati alla propria abitazione, il C.C. chiedeva al fratello T.S. di poter tornare al bar ove aveva trascorso la serata per recuperargli il cellulare che aveva accidentalmente dimenticato. Pertanto, il T.S. acconsentiva alla richiesta ma, al suo rientro, rinveniva il corpo esanime del fratello riverso nel giardino dell’abitazione.
Lo sviluppo delle indagini tuttavia forniva elementi distonici rispetto alle dichiarazioni dell’indagato. Anzitutto, la causa del decesso di A.C.C. secondo la consulenza medica, risulta dovuta ad un arresto cardio-circolatorio per grave trauma cranico con fracasso craniofacciale, causato da un oggetto di ingente peso e dotato di elevata energia cinetica, verosimilmente orientata dall’alto verso il basso. Inoltre, gli elementi probanti emersi dall’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, anche attraverso attività tecniche hanno permesso di smentire quanto dichiarato da A.T.S. In particolare le indagini svolte in ordine alla dinamica del decesso e dello stato dei luoghi hanno fatto emergere un risultato incompatibile con la versione fornita dal A.T.S. e con l’ipotesi della caduta accidentale in quanto sul corpo della vittima non sono state riscontrate lesioni e fratture degli arti superiori compatibili con una caduta da precipitazione ed erano inoltre presenti numerose escoriazioni derivanti da sfregamento contro una superfice rigida provocate, verosimilmente, dal trascinamento del corpo sul luogo del rinvenimento. Infine le attività tecniche hanno permesso di accertare ulteriori contraddizioni anche in riferimento all’arco temporale dei fatti narrati dall’arrestato.
Il G.I.P. del Tribunale di Barcellona P.G., condividendo la ricostruzione operata dall’Ufficio di Procura, a seguito dei convergenti elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, ha emesso l’Ordinanza di Applicazione della Misura Cautelare in Carcere a carico A.T. ritenuto responsabile del reato di omicidio aggravato in danno del fratello. Pertanto, ultimate le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

LAVORO NERO: CHIUSO UN CIRCOLO PRIVATO A MESSINA PER NUMEROSE VIOLAZIONI IN MATERIA DI LAVORO

Civitanova, adottata sospensione dell'attività posticipata ad un ristorante  per "lavoro nero” - Picchio News - Il giornale tra la gente per la gente

Stop allo sfruttamento, i Carabinieri della Stazione di Barcellona Pozzo di Gotto, con l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina hanno effettuato ieri  specifici servizi finalizzati sia al contrasto del fenomeno dello sfruttamento di lavoro irregolare che per la verifica dell’ottemperanza delle norme anti-covid, in alcuni esercizi commerciali ed attività imprenditoriali del territorio.
Durante il controllo eseguito presso un’associazione sportiva dilettantistica, nel centro del Longano, i Carabinieri hanno riscontrato gravi inosservanze delle norme in materia di lavoro e violazioni di leggi e regolamenti fiscali, denunciando in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica il titolare del circolo, un cinquantenne di Barcellona Pozzo di Gotto, nei confronti del quale sono state elevate le sanzioni previste per le violazioni della specifica normativa.
Le contestazioni n particolare vertono  per le violazioni in materia di lavoro ,elevate ammende per un totale di oltre 56 mila euro nonché violazioni di carattere amministrativo per un totale di poco più di 30 mila euro, per avere assunto senza regolare contratto di lavoro due cittadini di nazionalità kosovara, irregolari sul territorio nazionale e sprovvisti di documenti di riconoscimento. Nel corso del medesimo controllo sono state rinvenute sette apparecchiature per videogiochi, risultate irregolari poiché non era stata richiesta ed ottenuta la preventiva e specifica licenza per l’esercizio di sala giochi. Gli apparati sono stati sequestrati e saranno sottoposti a verifica con la collaborazione di personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, al fine di verificarne anche la compatibilità tecnica con le norme in vigore. 
Infine al termine dei controlli, in conseguenza delle irregolarità riscontrate è stata disposta la chiusura del circolo privato.

 

 

l Recovery Fund per le Regioni del Sud: lunedì 1 febbraio conferenza stampa on line del Sindaco De Luca a Palazzo Zanca

Comunicato-  Messina

Il Sindaco Cateno De Luca, lunedì 1 febbraio, alle ore 18, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca illustrerà nel corso di una conferenza stampa on line in diretta sulla pagina Facebook , i contenuti della diffida inviata al Governo Nazionale e a tutti gli organi istituzionali europei, nazionali e regionali in merito al Recovery Fund. Insieme al Vicesindaco Carlotta Previti e al Dirigente tecnico dell’Area tecnica della Città Metropolitana di Messina Salvo Puccio, inoltre saranno esposti tutti i dettagli relativi alle omissioni di interventi per il SUD

Presto una realtà il parcheggio di interscambio Viale Europa Est di Messina

Nella foto-Ufficio Stampa Comune- l’Assessore ai Lavori pubblici  Salvatore Mondello

Qualcosa si muove a Messina nel settore della Viabilità  L’Assessorato Regionale Infrastrutture e Trasporti, con DDG n.29 del 27 gennaio scorso ha erogato il finanziamento di euro 1.166.395.49  relativo al parcheggio di interscambio a raso denominato Viale Europa Est, che va ad aggiungersi alle prime tre strutture similari finanziate, ovvero Via Catania, Palmara e S. Cosimo.   Soddisfazione per l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Mondello: “Accolgo con estrema soddisfazione questo nuovo e importante step – ha dichiarato l’assessore  – che fa parte di una programmazione generale che l’Amministrazione comunale ha messo in campo per risolvere l’annosa questione della carenza di parcheggi a Messina e che, evidentemente, sta funzionando in maniera perfetta.

Ciò, a dimostrazione del fatto che i lavori della filiera sono stati coordinati in maniera seria e ottimale, per proseguire un percorso iniziato subito dopo il mio insediamento, che ha portato la totale rivisitazione della mobilità cittadina. Non è stato sicuramente semplice realizzare una piattaforma complessiva che partisse dall’esistente e, attraverso modifiche radicali, culminasse in una serie di strumenti pianificatori in fase di definizione e approvazione, quali principalmente PUMS e PGTU, teorizzati attraverso ottiche complessive e condivise, che privilegiano interessi generali e non più singoli.

Abbiamo cercato di dare il giusto supporto ai servizi di TPL, per incentivare il trasporto pubblico e alleviare i disagi del traffico caotico che ha sempre contraddistinto la nostra città. Riteniamo di avere contribuito e di contribuire in maniera fattiva per realizzare il necessario salto di qualità che Messina aspetta e merita”. Il piano parcheggi di interscambio, come si ricorderà, è composto dai progetti esecutivi di quattordici strutture a raso e comprende, oltre ai suddetti quattro siti, anche Europa Centro, Europa Ovest, Campo delle Vettovaglie (ampliamento), Giostra S. Orsola, Bordonaro, San Licandro, Viale Stagno D’Alcontres (Salita Papardo), Santa Margherita, Gazzi Socrate, Ex Gasometro.

Messina: campagna di screening Covid-19 in modalità drive-in per studenti delle scuole di ogni ordine e grado

Tampone antigenico: un test rapido di screening per il covid-19 - Villaverde

Oggi  a Messina sono partite le attività di screening Covid – 19 in modalità drive-in per il tampone rapido rivolte alla popolazione scolastica, finalizzate alla prevenzione e gestione del contagio COVID 19..   Dette attività informa il Comune, proseguiranno per il periodo successivo sino   a domenica 31 gennaio nelle postazioni allestite dall’Asp all’Ex Gasometro

Gli studenti, le famiglie, il personale docente e ATA che aderiscono alla campagna, promossa dal Comune e dalla Città Metropolitana, in collaborazione con l’ASP di Messina, dovranno rivolgersi alle istituzioni scolastiche di appartenenza che provvederanno a stilare gli elenchi e a trasmetterli con le modalità già comunicate.

 

Famiglia “positiva al Covid” in giro per la città di Messina: controllati e denunciati alla Procura dai Carabinieri

Trasmissibilità del Covid-19, Liguria nel gruppo di regioni dove non c'è  ancora una stima | Liguria Business Journal

Nel corso dei controlli condotti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina per assicurare il rispetto della normativa per il contenimento del contagio da Covid-19, sono stati intensificati i posti di controllo lungo le arterie principali e nei quartieri cittadini più popolosi. 
Nella serata di ieri, in via Pietro Castelli, i Carabinieri della Stazione di Messina Principale -informa il Comando -hanno controllato un nucleo familiare composto da tre persone, il padre 46enne, la madre 38enne ed il figlio 20enne, tutti gravati da precedenti di polizia, che a bordo della propria monovolume, circolavano per il capoluogo sebbene fossero sottoposti al regime di quarantena poiché risultati positivi al virus covid-19.
I militari hanno fermato l’auto durante un controllo stradale ed hanno verificato le generalità degli occupanti consultando la Banca Dati delle persone in isolamento, appurando che i tre erano risultati positivi Covid-19 qualche giorno prima a seguito di un tampone “molecolare” eseguito dall’ASP, e pertanto avevano l’obbligo disposto dall’Autorità Sanitaria di restare in isolamento all’interno della loro abitazione. L’uomo provava a giustificare la loro uscita di casa asserendo di dover provvedere alla necessità di fare aver portato la famiglia a fare la spesa.
I tre sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Messina per la “violazione della quarantena” che prevede una pena fino a 18 mesi di arresto. La misura di contenimento, infatti, impone in divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per soggetti posti in isolamento per i soggetti dichiarati positivi al Covid-19.

MESSINA: ESITI DEL CONFRONTO TRA COMUNE E ANCE PER GARANTIRE L’EDILIZIA PRIVATA..

 

 

Convocato dal Comune di Messina su richiesta dell’Ance Messina, alla presenza degli Assessori, con Delega Covid Dafne Musolino; ai Lavori Pubblici Salvatore Mondello; alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli; e alla Pianificazione ed Efficientamento delle Risorse Idriche ed Energetiche Francesco Caminiti, si è tenuto- comunica il Comune peloritano-  nel pomeriggio di ieri, martedì 19, un Tavolo Tecnico per l’esame degli aspetti attuativi dell’Ordinanza Sindacale n. 18 del 17 gennaio 2021, in merito all’edilizia privata.

All’incontro, hanno preso parte il Presidente Provinciale Ance Ricciardello; il Vice Presidente Lupò; il Direttore Mangiapane dei componenti il Gruppo Costruttori Franza, Bonfiglio e Alberti. Nel corso del confronto, ampio, articolato e costruttivo, premesso che, con O.S. n. 18/2021, art. 7, comma 4, “A decorrere da mercoledì 20 gennaio 2021 è sospesa l’attività inerente gli interventi di edilizia privata, che può proseguire solo per garantire gli interventi improcrastinabili di messa in sicurezza e di completamento di opere di cui sia stata disposta l’esecuzione con urgenza mediante atto amministrativo e/o giudiziario“, l’Amministrazione ha ribadito che nell’Ordinanza è stata già prevista la facoltà di operare in deroga alla disposta sospensione (che ha efficacia fino al 29 gennaio 2021) per l’esecuzione di tutte quelle attività di edilizia privata che presentino il carattere dell’urgenza o dell’indifferibilità o che, ancora, debbano essere realizzate in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria o Amministrativa.
Oltre a tale facoltà, le parti hanno convenuto che nei casi in cui ricorrano particolari motivi per i quali non si possa rispettare la sospensione dei lavori senza andare in pregiudizio alla lavorazione stessa o per la necessità di rispettare termini indifferibili derivanti da finanziamenti europei o nazionali o regionali, il Comune di Messina rilascerà apposito provvedimento di autorizzazione alla prosecuzione delle attività, in deroga a quanto disposto con la Ordinanza Sindacale n. 18 del 17 gennaio 2021.

MESSINA: LE FIAMME GIALLE SEQUESTRANO 23 MILA GIOCATTOLI “ALTAMENTE PERICOLOSI” CHE ARRECANO GRAVI DANNI ALLA SALUTE

 

Sequestrati 23.000 giocattoli privi dei requisiti minimi di sicurezza e contestate sanzioni amministrative nei confronti di 7 soggetti

MESSINA

Sequestrati circa 23.000 giocattoli per bambini,dalle Fiamme gialle di Messina, perchè privi dei requisiti minimi di sicurezza prescritti dal “Codice del Consumo”, del valore di circa 55 mila euro. L’operazione rientra nell’ambito di un incisivo piano di interventi recenti, eseguito dal Gruppo di Messina e dai Reparti dipendenti dal Gruppo di Milazzo.

Complessivamente, sono stati eseguiti 13 interventi, nel corso dei quali sono state contestate violazioni amministrative nei confronti di 7 soggetti, titolari di esercizi commerciali ove sono stati rinvenuti i giocattoli non conformi alle norme in materia di sicurezza prodotti. Nel dettaglio, con riferimento ai sequestri eseguiti dai finanzieri del Gruppo di Messina, è stato riscontrato come tutte le confezioni dei giocattoli risultassero mancanti delle prescritte “Avvertenze” e delle informazioni di sicurezza, elementi necessari a consentire agli utenti finali una valutazione circa gli eventuali effetti dannosi.

Le confezioni risultavano prive, in particolare, di informazioni sulle caratteristiche, dimensioni e componentistiche delle parti presenti che, tra l’altro, se ingerite, avrebbero potuto provocare soffocamento, nonché la mancanza sia del pittogramma con la simbologia tipica per l’indicazione della fascia di età a cui destinare il giocattolo sia delle indicazioni dell’importatore. La merce, sequestrata presso vari noti esercizi commerciali del capoluogo Peloritano, era destinata ad una delicata platea di consumatori, quali i bambini di età compresa tra 0 (zero) e 3 (tre) anni. Ulteriore aspetto di particolare rilevanza riguarda l’alta pericolosità dei prodotti che, una volta immessi sul mercato, avrebbero potuto arrecare seri danni alla salute, qualora ingeriti.

Nell’ambito di tali attività, venivano inoltre individuati n°6 lavoratori “in nero”, privi di qualsivoglia regolare contratto di lavoro previsto dalla vigente normativa giuslavoristica, di cui uno perfino percettore, illegittimamente, del Reddito di Cittadinanza, per il quale saranno effettuate le opportune comunicazioni all’INPS. Con riferimento agli interventi eseguiti dai Reparti dipendenti dal Gruppo di Milazzo, nel corso dei controlli, sui giocattoli è stata rilevata l’assenza della marcatura “CE”, che dimostra la rispondenza del prodotto ludico a tutti i requisiti essenziali di sicurezza ed il rispetto di tutte le procedure di conformità, secondo quanto indicato dalle vigenti normative. Dalla scrupolosa analisi della merce è stata riscontrata, inoltre, l’assenza delle informazioni minime che devono essere fornite al fine di consentire all’acquirente di accertarne la provenienza o il materiale impiegato.

Sono stati sequestrati, quindi, pupazzi in peluche ed altri oggetti quali YoYo, pupazzetti in gomma e mini costruzioni in plastica.