Messina, arrestati tre giovani spacciatori in attesa di giudizio con rito direttissimo

Spaccio di droga in Campo San Giacomo e Piazza Libertà a Trieste
Fermati a Meri tre giovani spacciatori. Denunciati alla Procura di Barcellona P.G.

Messina

ArrestatI ieri sera, a Meri (Messina) , in flagranza di reato, tre giovani, di cui due uomini ed una donna, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso.
Nel corso di un servizio di controllo del territorio, nel transitare in una via del centro di Merì, i militari dell’Arma hanno notato un’autovettura con tre giovani a bordo che alla vista dei militari assumevano un atteggiamento sospetto. Pertanto, i Carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dai colleghi della Sezione Radiomobile e della vicina Stazione di Santa Lucia del Mela, ritenendo che i giovani potessero occultare qualcosa all’interno dell’autovettura, procedevano ad un controllo di polizia sottoponendo i tre a perquisizione personale e veicolare.

L’ipotesi investigativa dei Carabinieri si è dimostrata fondata ed infatti, nel corso della perquisizione, all’interno dell’autovettura è stato rinvenuto un borsone dove erano stati occultati due involucri di cellophane contenenti rispettivamente 44 grammi di sostanza stupefacente di tipo cocaina ed oltre 200 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e la somma di 1.500 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività illecita. 
La sostanza stupefacente, inviata al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi di laboratorio, la somma di danaro ed i bilancini di precisione sono stati sequestrati ed i tre giovani sono stati arrestati, in flagranza di reato, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso.
All’esito delle formalità di rito, come disposto dal Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati con rito direttissimo. 
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione

Il Sindaco (dimissionario) Cateno De Luca protesta contro la burocrazia -inaudita- del Green Pass sullo Stretto. Ironia: Non ho visto Nello Musumeci”

Blitz anti-prostituzione, la (nuova) risposta di Cateno De Luca
Cateno De Luca si candida alla Presidenza della Regione Sicilia

 

Da oggi inizierà lo sciopero della fame  per richiamare l’attenzione dei siciliani sulla burocrazia del Green pass sullo Stretto. Seconda notte in tenda per il sindaco Cateno De Luca, che da domenica mattina si è accampato alla rada San Francesco 

Afferma il candidato alla Presidenza -presto- della Regione siciliana: “Stamattina mi sento tutto rotto. C’è un’età per tutto, fisicamente ne risento…”, pronto, però, ad alzare il livello della protesta in assenza di risposte da Roma. “Vediamo se arriva qualche segnale. Abbiamo dato dei tempi. Se dobbiamo arrivare alla rottura la scadenza sarà sabato mattina – avverte -. Arriveranno delegazioni da tutta le città della Sicilia, perché il problema della continuità territoriale non è solo di Messina, ma riguarda tutti. Bloccheremo la città. Spero di non arrivare a questo corto circuito”. Intanto da oggi parte lo sciopero della fame di Cateno De Luca.

“Proprio perché l’Italia non può fermarsi a Reggio Calabria – – mi trovo qui per protestare, pazienterò ancora qualche giorno e se la sfida che lo Stato vuole fare alla Sicilia è questa io la accolgo, ma, arrivati a questo punto, dall’occupazione pacifica si passerà a un’altra reazione. Una reazione voluta da chi, in questo momento, con un semplice colpo di penna, non vuole rendere giustizia alle nostre prerogative della continuità territoriale, al diritto dei cittadini di tornare al proprio domicilio, alla propria abitazione”.

Stamattina al molo è previsto l’arrivo del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. “Verrà a trovarmi per manifestare la sua presa di posizione che sarà poi tradotta in Aula con un dibattito nel pomeriggio e forse con una mozione. Credevo stamattina, uscendo dalla tenda di trovare qui il presidente Musumeci, ma non è venuto. Ancora è in tempo…”, conclude,  ironicamente, De Luca.

Protesta del sindaco De Luca contro l’obbligo di green pass rafforzato per l’attraversamento dello Stretto

Protesta del primo cittadino alla rada San Francesco

 

Cateno De Luca: "Non consentirò più l'attraversamento indiscriminato dello  Stretto" - AMnotizie.it - Quotidiano di informazione
Protesta di Cateno De Luca

 

Ho mantenuto l’impegno. Avevo detto che oggi avrei consegnato le mie dimissioni da sindaco e l’ho fatto poco fa. Le mie dimissioni sono state protocollate”. Così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che da ieri mattina occupa pacificamente la rada San Francesco per protestare contro l’obbligo di green pass rafforzato per attraversare lo Stretto di Messina.

Il Sindaco De Luca, , con una lettera indirizzata al Segretario Generale e al Presidente del Consiglio Comunale ha rassegnato fomalmente le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco della Città di Messina. “Le motivazioni saranno rese note prima dell’efficacia definitiva della presente e dunque, non oltre il prossimo 6 febbraio”, si legge nel documento. De Luca ha firmato la nota di dimissioni alla rada San Francesco, dove prosegue la sua protesta pacifica del blocco dello Stretto di Messina, avviata ieri domenica 16, per manifestare il proprio dissenso contro la norma che prevede
l’obbligo del green pass rafforzato per l’attraversamento dello Stretto.

Le dimissioni da sindaco erano state annunciate già nelle scorse settimane dal primo cittadino pronto a candidarsi alla Presidenza della Regione siciliana. “Avrei preferito passare la notte a casa mia con la mia famiglia e che non venisse messa in discussione una sacrosanta prerogativa, quella della continuità territoriale – dice adesso De Luca -. Ma continuiamo questa battaglia e se non arriveranno risposte da Roma siamo pronti ad alzare il livello della nostra protesta”.

Si apprende pure :”Mi hanno appena informato che il sindaco facente funzione della città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, verrà a trovarci perché il problema che abbiamo sollevato vale anche per i calabresi che hanno la necessità di venire in Sicilia per questioni lavorative: il famoso pendolarismo sconosciuto a Roma” dice durante una diretta Facebook.

“Noi restiamo in attesa di avere notizie da Roma – aggiunge – che il ministro Speranza con un colpo di penna corregga una stortura normativa. Qualche parlamentare messinese è riuscito a parlare con lui ma pare avrebbe detto che non se ne parla. Hanno fatto una stronz… legislativa e per pura presunzione non vogliono correggerla. Mi auguro non sia così. Intanto, noi restiamo sotto sequestro di Stato”.

Cateno De Luca: ” e’ inaccettabile che tante famiglie non possono uscire dalla Sicilia per interventi delicati ed urgenti…”

 

Cateno De Luca

“Chiedere il super Green pass per l’attraversamento dello Stretto è una palese violazione del diritto alla libera circolazione dei cittadini”, chiosa da più giorni il Sindaco Cateno De Luca. Per denunciare la violazione della continuità territoriale con la Sicilia, il Primo cittadino ha indirizzato una lettera, domenica 9 gennaio 2022, al Presidente del Consiglio Draghi, al Prefetto di Messina e al Presidente della Regione siciliana. Non ricevendo alcun riscontro, una seconda nota è stata inviata, giovedì 13, sempre al Presidente del Consiglio, al Prefetto di Messina e al Presidente della Regione siciliana; ed una terza, venerdì 14, indirizzata oltre al Presidente Draghi anche al Ministro della Salute Roberto Speranza, per richiamare ancora una volta l’attenzione del Governo nazionale in merito all’adozione di provvedimenti urgenti per la modifica dell’art. 1 comma del D.L. n. 229 del 30 dicembre 2021 e dell’Ordinanza del Ministro della Salute del 9 gennaio 2022.

È inaccettabile che tante famiglie oggi, non possono uscire dalla Sicilia per interventi delicati e urgenti e altrettante famiglie non possono rientrare in Sicilia. Ho cercato di spiegare, per ben tre volte – evidenzia il Sindaco – il motivo per il quale i siciliani sono sotto sequestro e quali sono gli elementi che vanno modificati urgentemente per evitare gli effetti drammatici che questa norma sta creando per la tutela della salute. Per questa ragione ho specificato che serve una norma transitoria, che tenga conto anche della tempistica dei protocolli sanitari tra il primo vaccino e il richiamo, e il completamento con il terzo vaccino. Pertanto – conclude De Luca – se non seguirà un immediato riscontro domenica 16 gennaio, alle ore 10, mi vedrò costretto ad occupare lo Stretto di Messina per protestare contro le norme Green Pass che regolano il traghettamento non solo da e per la Sicilia, ma anche per la Sardegna e tutte le Isole”.
Questo il testo della lettera
“Ill.mi Signor Presidente del Consiglio e Signor Ministro,
già con le mie due precedenti note (prot. 3991 del 9/1/2022 e prot. 10054 del 14/1/2022) avevo inteso mettere in evidenza come le disposizioni introdotte con il D.L. 229 del 30/12/2021 art. 1 comma 2 abbiano di fatto interrotto la continuità territoriale da e per la Sicilia per tutti quei soggetti che non siano muniti di un ciclo completo di vaccinazione (o che non possano esibire un certificato di esenzione o guarigione), chiedendo l’introduzione di una deroga o di una disposizione attuativa che consentisse, medio tempore, ossia fino a quando non sia completato il ciclo vaccinale, di salire sulle navi che collegano la Sicilia con la Calabria (e viceversa).
La difesa del diritto alla continuità territoriale della Sicilia non rappresenta una mera battaglia politica, ma costituisce una plastica rappresentazione di come le disposizioni adottate dal Governo non abbiano tenuto conto della specificità dell’area dello Stretto, che viene attraversata ogni anno da un milione di pendolari che, vivendo su una delle due sponde, ogni giorno attraversano lo Stretto a bordo dei mezzi delle compagnie di navigazione per motivi di lavoro e/o di studio.
In tal senso, ho evidenziato altresì come l’Ordinanza adottata dal Ministro della Salute in data 9 gennaio 2022, nell’introdurre una deroga (dal 10/1/2022 al 10/2/2022) esclusivamente per gli spostamenti da e per le isole minori anche senza il green pass rafforzato per le sole comprovate ragioni di salute o per la frequenza scolastica, abbia rappresentato una ulteriore mortificazione del diritto dei siciliani alla continuità territoriale, atteso che ciò che può essere consentito – ancorchè in via straordinaria e temporanea – ai residenti e viaggiatori da e per le isole minori non può certamente essere negato ai residenti e viaggiatori da e per la Sicilia (o per la Sardegna, ovviamente).
Avevo inteso con le superiori note porre anche in evidenza l’assenza di disposizioni che garantissero l’accesso ai mezzi di trasporto (recte, le navi) per consentire il rientro presso l’abitazione, residenza e domicilio sottolineando come ciò costituisse l’espressione di una dimenticanza che assume il carattere della trascuratezza verso un diritto legittimo di ogni cittadino, che è quello di potere fare rientro a casa propria.
Non ultimo, ho rappresentato che il diritto alla salute, per il cui esercizio troppo spesso i Siciliani sono costretti a recarsi nelle regioni del centro e nord Italia, non può essere sacrificato in favore di un “obbligo vaccinale” che viene imposto in modo surrettizio, ossia imponendo alle persone una vaccinazione che viene definita “volontaria” ma senza la quale viene impedito di potersi muoversi liberamente, di fare rientro nella propria dimora o di ricevere le cure mediche.
Confidando nella sensibilità delle più alte cariche dello Stato, ho atteso una risposta che mi auguravo fosse esaustiva e solerte, ricevendo invece solo un silenzio che reputo offensivo considerata la delicatezza dei temi trattati e il rango primario dei diritti lesi dalle superiori disposizioni, e che pertanto mi risulta assolutamente inaccettabile.
L’articolato quadro normativo imbastito per effetto delle disposizioni emanate negli ultimi mesi ha generato un complesso di disposizioni che finiscono con il sovrapporsi in modo non sempre armonico e che pertanto procedo ad elencare al fine di rendere maggiormente chiare le ragioni della presente nota:
• Con D.L. n. 224 del 23/12/2021 art. 3 a decorrere dal 1° febbraio 2022 la durata delle certificazioni derivanti dal ciclo di vaccinazione completo o da guarigione è stata ridotta a 6 mesi;
• Con D.L. n. 229 del 30/12/2021 art. 1 comma 2, a decorrere dal 10 gennaio 2022 l’accesso ai mezzi di trasporto viene consentito solo ai soggetti muniti di c.d. green pass rafforzato (ciclo di vaccinazione completo o con richiamo; certificato esenzione o certificato guarigione);
• Con Ordinanza del Ministero della Salute del 9/1/2022 art. 1 comma 1 dal 10 gennaio 2022 al 10 febbraio 2022 sono consentiti gli spostamenti da e per le isole minori senza il super green pass solo per comprovate ragioni di salute e per la frequenza scolastica;
• Con D.L. n. 1 del 7/1/2022 art. 1 comma 1 a decorrere dall’8 gennaio fino al 15 giugno 2022, le persone che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età (o che lo compiranno nel detto periodo, art. 1 comma 3 ) sono tenute ad eseguire la vaccinazione completa;
• Con D.L. n. 1 del 7/1/2022 art. 1 comma 3 a decorrere dal 15 febbraio 2022 le persone che abbiano compiuto i 50 anni di età e che non possiedano il c.d. super green pass non possono accedere ai luoghi di lavoro pubblici o privati.

Orbene, ritengo che il superiore quadro di riepilogo consente di comprendere la palese discriminazione dei diritti fondamentali realizzata a discapito proprio della continuità territoriale.
Difatti, sia l’Ordinanza del Ministro della Salute che il D.L. n. 1/2022 hanno introdotto un regime transitorio al fine di consentire agli interessati di potere completare la vaccinazione (per garantire la frequenza scolastica e la libertà delle cure mediche previsto dall’Ordinanza del Ministero della Salute, e per potere accedere al lavoro nel caso del D.L. 1/2022), per cui risulta ancor più inspiegabile ed inaccettabile che l’obbligo vaccinale sia stato imposto per accedere ai mezzi di trasporto senza tenere conto che, dalla data della sua entrata in vigore (10/1/2022) sono necessari non meno di 42 giorni per completare il ciclo delle vaccinazioni ai quali si deve aggiungere il tempo necessario per ricevere la relativa certificazione da parte del ministero della Salute.
Il paradosso normativo è dunque evidente: a chi è arrivato in Sicilia prima del 30/12/2021 (data di pubblicazione del D.L. 229/2021) esibendo solo il green pass semplice (il tampone), non è stato concesso neppure il tempo minimo necessario per recarsi in un hub vaccinale e ricevere le due dosi di vaccino, bloccandolo di fatto sull’Isola (ma il discorso vale anche per la Sardegna). Con l’aggravante che mentre gli spostamenti sulla terraferma possono sempre essere eseguiti a bordo di mezzi di trasporto privati, negli spostamenti da e verso le Isole maggiori l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici non può essere (facilmente) sostituito con i mezzi privati.
In questi giorni ho ricevuto numerose segnalazioni da parte di persone che hanno denunciato come, per effetto delle limitazioni introdotte dal D.L. 229/2021 art. 1 comma 2, non potranno lasciare la Sicilia per recarsi presso destinazioni dove avevano già prenotato (prima della pubblicazione del decreto) visite mediche o per prendere servizio, o per ragioni di famiglia.
Il discorso vale anche a contrario, considerate le numerose segnalazioni che ho ricevuto da parte di persone che avrebbero dovuto raggiungere la Sicilia ma che non possono farlo per effetto delle superiori disposizioni.
Ritengo evidente che un tale assetto normativo, lungi dal realizzare la dichiarata tutela della salute pubblica, si sia invece rivelato nei fatti (e sicuramente anche a discapito delle finalità che si intendevano perseguire) una forma di discriminazione che lede inesorabilmente il diritto alla libera circolazione, alla salute, al lavoro, alla istruzione, ossia a quel complesso di diritti fondamentali che trovano espressa tutela nella Costituzione italiana.
Le superiori considerazioni sono evidentemente state condivise anche dal Tribunale di Reggio Calabria che, in data odierna, decidendo sulla domanda cautelare proposta da un cittadino siciliano al quale, per effetto delle disposizioni dettate dal D.L. 229/2021 art. 1 comma 2, era stato negato l’accesso alla nave per fare rientro nella propria abitazione sita nel Comune di Terrasini, ha ordinato alla compagnia di navigazione di imbarcare l’autovettura del ricorrente disponendo che lo stesso eseguisse un test rapido che ne certificasse la negatività al covid-19 ed indossasse per tutto il tempo della traversata una mascherina FFP2.
L’accoglimento della misura cautelare, ancorchè con un provvedimento che sarà oggetto di discussione alla prossima udienza collegiale fissata per il 9 febbraio 2022, rende evidente come la lesione arrecata dalle disposizioni innanzi citate sia stata giudicata illegittima e “corretta” dal Giudice Civile.
Per quanto sopra, nel confermare la piena adesione di questa Amministrazione Comunale alla campagna di vaccinazione, ribadisco ancora una volta la necessità che questo Governo adotti una misura transitoria che non precluda ai cittadini il diritto alla libera circolazione, concedendo loro il tempo necessario per ottenere la certificazione da vaccinazione completa (prima e seconda dose) o che, nel caso in cui non intendano vaccinarsi, consenta comunque loro di non dovere sacrificare i diritti primari dell’abitazione e della tutela della libertà delle cure mediche.
Ritengo che le superiori finalità possano essere raggiunte introducendo una norma transitoria che preveda un termine di 60 giorni entro il quale chiunque non sia già in possesso del c.d. super green pass potrà continuare a utilizzare i mezzi di trasporto per comprovate ragioni di salute, per la frequenza scolastica, per fare rientro nella propria abitazione, residenza o domicilio, confermando l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 per tutta la durata del trasporto.
In tal modo si consentirebbe a chi non ritiene di volersi vaccinare e che si trovi fuori dalla propria Regione, di fare rientro nella propria abitazione, residenza o domicilio, mentre chi volesse aderire alla campagna di vaccinazione avrebbe il tempo sufficiente per farlo e dotarsi della relativa certificazione senza subire alcuna limitazione.
Ritengo inoltre che la proposta innanzi avanzata costituisca un valido strumento per garantire il diritto dei cittadini a vedere tutelata la continuità territoriale continuando a perseguire la volontà di estendere la vaccinazione al maggior numero di persone per la tutela della salute pubblica.
Al contempo non posso trascurare di osservare che l’eventuale mancato riscontro alla presente nota (come alle due che l’hanno preceduta) e l’assenza di qualsiasi provvedimento correttivo, anche di carattere straordinario e transitorio, dovranno essere fortemente stigmatizzati anche attraverso una pacifica ma orgogliosa manifestazione di protesta con la quale intendo rivendicare il diritto dei cittadini siciliani al rispetto dei loro diritti fondamentali.
Nel porgere distinti saluti esprimo pertanto l’auspicio che le SS.LL. sappiano farsi interpreti della presente richiesta, adottando un provvedimento che restituisca ai siciliani la dignità dello status di cittadini italiani della quale sono stati privati per effetto di una disposizione che violando la continuità territoriale li ha fatti retrocedere allo status di isolani e isolati”.

Messina, scuola: dal 10 al 23 gennaio disposta con Ordinanza sindacale la chiusura degli Istituti comprensivi e scolastici pubblici, privati e paritari di ogni ordine e grado, asili nido, micronido, sezioni primavera e asili in casa

 

Notizie su: Cateno De Luca - Pagina 78 di 78 - Normanno.com
Il Sindaco di Messina anticipa tutti: Ordinanza sindacale

Il Sindaco Cateno De Luca con ordinanza n. 310 di ieri pomeriggio, ha disposto da lunedì 10 e sino al 23 gennaio incluso, la chiusura degli Istituti comprensivi e scolastici pubblici, privati e paritari di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, micronido, sezioni primavera e gli asili in casa.

Durante il suddetto periodo di chiusura, gli Istituti scolastici sono tenuti a garantire lo svolgimento dell’attività didattica mediante la DID e/o la DAD salva sempre la possibilità di svolgere attività in presenza, qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Il provvedimento di sospensione dell’attività scolastica in presenza si è reso necessario in quanto il Sindaco unitamente agli Assessori con delega all’Emergenza Covid Dafne Musolino; alla Pubblica Istruzione Francesco Gallo; e alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli, ha preso atto dell’evolversi della situazione epidemiologica; e di concerto con l’ASP di Messina, è stato rilevato che l’imminente ripresa delle attività scolastiche in presenza, costituisce una evidente causa di aumento del contagio dovuto al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid-19 nella popolazione scolastica.

Pertanto, l’attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente, al fine di fronteggiare possibili situazioni di pregiudizio per la collettività. Preannunciato inoltre dal primo cittadino la presentazione dell’istanza al Presidente della Regione Sicilia per la dichiarazione della zona arancione nel territorio del Comune di Messina.

Attrazione dell’assessore Caruso di Messina per Caravaggio alla Chiesa di S.Bernardino

L’Assessore Enzo Caruso ritorna ad ammirare le opere del Caravaggio

 

L’Assessore alla Cultura Enzo Caruso, in transito per Bergamo per motivi personali, è stato ricevuto in visita istituzionale dal Sindaco del Comune di Caravaggio, Claudio Bolandrini. Accolto nello storico Palazzo Municipale risalente al XVI secolo, l’Assessore Caruso ha voluto ricambiare, a nome del Sindaco Cateno De Luca, la visita del Primo cittadino Bolandrini a Messina, in occasione del Convegno “Caravaggio e Caravaggeschi a Messina”, organizzato dal Comune e coordinato dalla dott.ssa Grazia Musolino, nell’ambito degli eventi riferiti al 450° Anniversario della nascita di Michelangelo Merisi.
Durante l’incontro, reso ancora più istruttivo grazie alla visita alla Pinacoteca comunale, al Santuario della Madonna del Fonte e alla Chiesa di S. Bernardino, in cui sono esposte meravigliose opere del Manierismo caravaggino, è stata ribadita la comune volontà di attivare occasioni di scambi culturali, scolastici e turistici tra i due Comuni, accomunati da Michelangelo Merisi e dalla straordinaria produzione di artisti contemporanei.

Oggi l’Anniversario del cataclisma del 1908 che distrusse la città di Messina. Non dobbiamo mai dimenticare

 

Il terremoto di Messina del 1908: la più grande catastrofe naturale  europea- Corriere.it
Terremoto del 1908 a Reggio Calabria e Messina: 112 anni fa l'apocalisse in  pochi secondi · Il Reggino
Cataclisma 1908 a Messina e Reggio Calabria – Foto Archivio Sud Libertà

“La ricostruzione di una città è la ricostruzione di una storia, una storia che non può e non deve essere dimenticata”. Questa la riflessione del Sindaco Cateno De Luca, nel giorno del 113esimo anniversario del terribile terremoto di magnitudo 7.1, che il 28 dicembre del 1908, alle ore 5.21, in soli 37 secondi, distrusse Messina lasciando sotto le macerie più di 80mila vittime.

“Messina non potrà mai dimenticare quel lutto ed è per questa ragione che annualmente sono promosse iniziative finalizzate a restituire nel suo insieme ai messinesi, durante il periodo natalizio, il patrimonio frazionato di documenti, immagini e progetti custodito negli archivi di ogni singolo Ente territoriale. Per questa edizione l’Amministrazione comunale ha voluto organizzare non soltanto un Natale della RiNascita, anche se l’evolversi della crisi epidemiologica ci ha visti costretti a rinviare tutti gli eventi musicali e le prestazioni artistiche, ma anche della Ricostruzione, in quanto per la prima volta – ha concluso il Sindaco – sono stati realizzati progetti della Messina post terremoto”. Si tratta della mostra diffusa sulla ricostruzione post-terremoto, “Come l’Araba Fenice: Messina e il Laboratorio della Rinascita”, coordinata dall’Assessorato alla Cultura diretto da Enzo Caruso, in collaborazione con la Soprintendenza, il Genio Civile, la Biblioteca Comunale, l’Archivio di Stato, il Museo Regionale, villa Cianciafara e il Museo del ‘900.

L’intera mostra si articola in cinque sezioni e ognuna di esse raccoglie testimonianze grafiche, fotografiche e documentali che raccontano storie diverse della ricostruzione. È possibile visitare il prezioso patrimonio documentale che rappresenta nell’insieme la produzione non solo letteraria, ma soprattutto progettuale della “Ricostruzione” di Messina negli anni successivi al terribile sisma, nelle sedi degli enti coinvolti: al Palazzo della Cultura “Antonello da Messina”, la mostra “La nuova Messina: un’idea di città da ricostruire (ieri, oggi, domani).

Itinerario retrospettivo sulla rinascita e sviluppo della città dopo il 1908”; al Genio Civile, “Il ruolo del Genio Civile nella ricostruzione post terremoto. Planimetrie, sezioni e prospetti degli edifici di Messina dopo il 1908”; alla Biblioteca regionale, “Sulla città piagata e straziata dalla devastazione del 28 dicembre. La censura riguardo all’esistente processo di urbanizzazione della Messina pre-1908 nei nuovi modelli di ricostruzione post-sisma. Il tributo alle vittime di poeti, scrittori e giornalisti”; all’Archivio di Stato, “Prospettiva di una ricostruzione: Messina dopo il terremoto del 1908”; al Museo regionale, “La Città scomparsa. La Chiesa e il Monastero di San Gregorio”. Infine a villa Cianciafara, oggi, 28 dicembre, alle ore 16.30, sarà inaugurata la mostra “Dalle macerie di Cianciafara alla ricostruzione di Mallandrino”.

 

Domani, 27, intensa attività deliberativa compreso Bilancio, al Comune di Messina

Sala Consiglio Comunale di Messina-SUD LIBERTA’

 

Per lunedì 27, alle ore 15, è stata indetta una nuova seduta di Consiglio comunale per proseguire l’attività deliberativa. I lavori d’Aula prevedono il seguente ordine del giorno: regolamento per la concessione in uso temporaneo delle sale e per la cura del decoro di Palazzo Zanca; nomina di due Consiglieri comunali all’interno del gruppo di coordinamento delle Società ai sensi dell’art. 17 del Regolamento sul sistema dei controlli interni; modifiche agli articoli 2, 3 e 7 del regolamento comunale per l’utilizzo del Palazzo della Cultura “Antonello da Messina” approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 124 del 10/07/2020; approvazione nuovo Statuto comunale; proposta di conferimento cittadinanza onoraria al Dipartimento Militare di Medicina Legale di Messina; cinque proposte di acquisizione al Patrimonio Comunale di manufatti abusivi.

Determinazioni conseguenti ai sensi dell’art. 31 comma 5 D.P.R. 380/01 e successive modificazioni e integrazioni come recepito dalla Legge regionale 16/2016; modifiche al vigente Regolamento del Consiglio comunale di Messina; approvazione del Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni del Patrimonio Immobiliare Comunale ai sensi della Legge 06.08.2008 n. 133; Rendiconto di Gestione Esercizio Finanziario 2020; DUP 2022-2024-Bilancio di Previsione Finanziario 2022-2024; costituzione Fondazione Missenion; revisione periodica delle partecipazioni pubbliche art. 20 D. Lgs. n. 175/2016 come modificato dal Decreto Legislativo 16 giugno 2017 n. 100 – ricognizione partecipazione possedute – individuazione azioni di razionalizzazione per l’anno 2020; approvazione Regolamento comunale di istituzione e disciplina del mercato dell’usato; e ventuno riconoscimenti di debiti fuori bilancio. Le dodici interrogazioni interessano il Pilone di Torre Faro, il Belvedere Cristo Re, la creazione di un Centro di accoglienza per mariti e padri separati, la richiesta di installazione di dissuasori in via Alfonso Giacomo Borelli, la viabilità nella S.S. 114 tratto via Adolfo Celi – mancanza di parcheggi per i residenti, il progetto di ampliamento delle strade di accesso ad Ortoliuzzo, l’emergenza abitativa, l’utilizzo della tassa di soggiorno, l’organizzazione di parcheggio in via Giuseppe Sciva, le condizioni di sicurezza ingresso scuola Cesareo, viabilità e isolamento zona Puntale Arena-Gravitelli e le condizioni del cortile esterno della scuola I.C. Mazzini in via Oratorio. Nella seduta di mercoledì 22 il Consiglio ha approvato, con otto voti favorevoli, tre astenuti e due contrari, il provvedimento di modifica dello statuto dell’Agenzia Comunale per il Risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina denominata A.RIS.ME’. L’Aula ha anche esitato favorevolmente il riconoscimento di un debito fuori bilancio.

Nuova piattaforma di Urbanistica, Edilizia privata e il SIT presentata a Messina

 

Progetto Urbamid Plus

MESSINA

L’evento “Go Live” della piattaforma Urbamid Plus, a conclusione del progetto finanziato con i fondi europei PON Città Metropolitane 2014-20 e promosso dall’Assessorato all’Edilizia Pubblica e Privata ha polarizzato l’attenzione del mondo tecnico.
L’evento ha permesso di illustrare ai professionisti del settore le principali funzionalità del sistema, mettendo in luce gli aspetti principali della stessa ed i vantaggi che scaturiscono dall’adozione del nuovo portale. I partecipanti hanno mostrato apprezzamento nei confronti di Urbamid Plus, quale mezzo di semplificazione ed efficientamento della gestione delle istanze in ambito Edilizia.
All’evento hanno partecipato, oltre all’Assessore al ramo Salvatore Mondello, il Vicesindaco e Assessore alla Smart City Carlotta Previti, il RUP del progetto Placido Accolla, il prof. Massimo Villari dell’Università degli Studi di Messina, le aziende Engineering, Municipia e Intellera Consulting coinvolte nel progetto e i rappresentanti del settore e degli ordini professionali.

Video Sud Libertà- Progetto di Messina

L’Amministrazione ha espresso soddisfazione sottolineando il forte impatto che la nuova piattaforma fornirà in termini di digitalizzazione dei processi legati alla Pubblica Amministrazione e l’ulteriore passo che il Comune di Messina ha compiuto in termini di progresso tecnologico ed efficientamento dell’infrastruttura digitale. La piattaforma sarà disponibile a partire da gennaio 2022  Nel corso dei primi mesi dell’anno, verranno periodicamente rilasciati nuovi moduli applicativi per i quali seguiranno comunicazioni di avviso.
Carlotta Previti , vice Sindaco ha evidenziato come “L’Amministrazione comunale sia particolarmente orgogliosa di questo progetto, così come gli altri dell’Asse 1, e la sottoscritta, nella qualità di Assessore con delega alla Smart City, ha puntato ad un’integrazione di tutti i procedimenti amministrativi affinché ogni portale e software possa essere un sistema aperto e integrato. Il nostro divario sui procedimenti dei processi amministrativi nell’ultimo triennio, in termini di ranking, si è notevolmente ridotto dall’88simo posto all’attuale 66simo. Il passo in avanti è la sintesi di un processo alla base di un obiettivo stabilito dall’Amministrazione comunale, cioè lo snellimento dei procedimenti amministrativi grazie alla telematizzazione di tutti i flussi. URBAMID è una componente fondamentale ed uno dei progetti più significativi nell’ambito dell’asse 1 del programma operativo perché standardizza tutto il flusso procedimentale importante sia per i professionisti che per i cittadini, sia per il back-office che i funzionari, alla luce di una maggiore trasparenza sugli aggiornamenti continui della normativa di settore. Per il professionista e il cittadino è possibile visualizzare in tempi reali lo stato della pratica, il dirigente e il funzionario possono avere un’immediata certezza sui tempi impiegati per l’evasione della pratica e il suo percorso.

La telematizzazione di un procedimento amministrativo consente quindi un risparmio di tempo, evitando code negli uffici, e dando tempi certi sullo sviluppo della pratica”.
L’Assessore all’Edilizia Pubblica e Privata, Infrastrutture e Lavori Pubblici Salvatore Mondello, durante il suo intervento alla presentazione del Progetto URBAMID+, ha specificato che: “I nostri partner hanno permesso di avere oggi uno strumento in linea con i tempi e che possa dare risposte certe a quelle che sono le mutate esigenze. Oggi il professionista è sempre meno tecnico e più burocrate in quanto condizionato dalle norme e ciò influenza negativamente la qualità progettuale. E’ indispensabile quindi possedere strumenti che consentano di potere interagire con le Amministrazioni pubbliche in maniera semplice, snella e rapida, evitando la giacenza di atti e procedimenti negli uffici. Questo strumento agevolerà il percorso, ma non risolverà tutti i problemi, in quanto incidono anche l’implementazione del personale ed una visione diversa delle procedure.

Entrando nel merito si è pensato di far dialogare le piattaforme in vigore legate alla Soprintendenza e al Genio Civile per snellire tempi e compiti dei professionisti. Un altro aspetto è la possibilità di potere ulteriormente implementare la piattaforma con altre novità ed ulteriori blocchi.

La filosofia di questo progetto è recarsi il meno possibile negli uffici urbanistici, evitando code e tempi lunghi, e snellendo le procedure. Ringrazio pubblicamente l’ing. Maurizio Sebbio, che è stato un grande precursore di questo progetto”. Dopo la proiezione del video “urbamid plus-l’impronta della nostra città”, sono seguiti gli interventi del prof. Massimo Villari dell’Università degli Studi di Messina su “Il Supporto di UNIME nella Transizione Digitale del Comune di Messina”; RTI di Progetto e Demo Piattaforma, del dott. Nunzio Ingraffia e della dott.ssa Eleonora Bordino – RTI Engineering/Municipia/Intellera Consulting; di Municipia/Engineering: Demo Piattaforma – Urbanistica e SIT; infine il dibattito (Q&A) e le conclusioni dell’evento, introdotto e coordinato dal RUP del progetto Urbamid+ Placido Accolla.

 

Messina:al Palacultura la mostra “La nuova Messina: un’idea di città da ricostruire”

 

Inaugurata al Palacultura “Antonello da Messina” dal Sindaco Cateno De Luca, la Mostra “La nuova Messina: un’idea di città da ricostruire (ieri, oggi, domani). Itinerario retrospettivo sulla rinascita e sviluppo della città dopo il 1908”. La mirabile esposizione, costituita da preziosi carteggi e documenti appartenenti all’Archivio Storico Comunale “Nitto Scaglione”, allestiti in maniera originale e funzionale, è stata coordinata dall’Assessore alla Cultura Enzo Caruso e curata dall’arch. Carmelo Celona, cui hanno collaborato gli architetti Gisella Schirò e Marco Bombaci.

La rassegna, inserita nel programma della Mostra diffusa “Come l’Araba Fenice. Messina e il Laboratorio della Rinascita” è stata introdotta dagli interventi dell’Assessore ai Beni Culturali e Ambientali Salvatore Mondello, e degli architetti Celona e Schirò che hanno illustrato i progetti realizzati dall’Amministrazione comunale per la “Messina del domani”.
La mostra è visitabile da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13; martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17; e sabato e domenica in concomitanza con lo svolgimento dei concerti nell’Auditorium.