DISCO VERDE ALLA CAMERA DELLA MANOVRA, NASCE L’ECOTASSA PER LE VETTURE ” INQUINANTI”

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La manovra passa alla Camera con  330 voti a favore, 219 contrari e un astenuto la fiducia sull’articolo 1 della manovra. Il presidente di turno Maria Edera Spadoni ha sospeso la seduta fino alle 21 per consentire al Comitato dei nove di esprimere i pareri sugli emendamenti (una quarantina) sugli articoli dal 2 al 19 che costituiscono il testo del provvedimento.

Apportate alcune modifiche alla manovra. Ultima tra tutte è l’introduzione dell’ecotassa sulle autovetture inquinanti che la Lega dice di voler togliere con il dissenso del  Movimento 5 stelle. L’Aula poi si è soffermata sul  caso di Radio radicale, con un emendamento che la commissione Bilancio ha ‘dimenticato’ di votare e che è stato inserito quanto il testo era già arrivato in aula.

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Proteste da parte dell’opposizione soprattutto hanno accompagnato anche la norma che esclude dalla carta famiglia gli extracomunitari; sulla misura è intervenuto anche il Servizio studi della Camera che ha sollevato dubbi sulla costituzionalità della norma.Rinvio al Senato sulla misura del noto  reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni,

La maggioranza è ancora al lavoro per trovare un accordo con Bruxelles sulla spesa in deficit, necessaria per finanziare i capisaldi politici  delle due componenti del governo.Alla Camera è stato possibile inserire solo l’intervento di assunzione di assunzione di 4.000 unità per i centri per l’impiego (strumento di supporto al reddito di cittadinanza) se non interverranno nel frattempo ulteriori modifiche.

(Ag.)

Cosa cambia con la Manovra in esame stasera in Parlamento -Vediamo i punti di maggior rilievo

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La manovra modifica alcuni punti cardine dell’attuale disciplina sul lavoro. Anzitutto la manovra prevede che le mamme possano restare al lavoro fino al nono mese di gravidanza.  E’ questo uno degli emendamenti approvati in commissione Bilancio alla Camera

 L Aula esaminerà l’intero testo stasera mentre il governo ha già espresso l’intento di porre la fiducia  giovedì.

Il nuovo schema, ribattezzato maternità ‘agile’, è “in alternativa” allo schema tradizionale e impone la sospensione dall’attività lavorativa nei due mesi prima del parto e nei 3 successivi o 1 mese prima e nei 4 successivi (maternità flessibile).

Altri punti salienti.

Basta scudo banche – I risparmiatori truffati, anche se avranno ottenuto il ristoro, potranno fare causa alle banche per la parte di danno eccedente il risarcimento corrisposto.

15mila euro tetto cash turisti – Passa da 10mila a 15mila il limite all’uso del contante per gli acquisti dei turisti stranieri in Italia.

Carta identità elettronica – Luce verde al coinvolgimento di Poste per accelerare il rilascio delle carte di identità elettroniche.

85 mln per sisma centro Italia – Un emendamento approvato destina per il terzo anno consecutivo i risparmi dell’esercizio di quest’anno della Camera, nella fattispecie 85 milioni di euro, alle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma del 24 agosto 2016.

Meno vincoli per acquisti P.a. – Per gli acquisti entro i 5mila euro le pubbliche amministrazioni non sono obbligate a ricorrere al mercato elettronico della Pa. In precedenza la soglia limite era di mille euro.

Bonus asili nido – Sale da 1.000 a 1.500 euro annui e viene esteso fino al 2021 il bonus per l’iscrizione agli asili nido pubblici o privati. A partire dal 2022 il bonus sarà determinato, nel rispetto del limite di spesa programmato e comunque per un importo non inferiore a 1.000 euro su base annua con Dpcm da adottare entro il 30 settembre 2021 alla luce del monitoraggio previsto per la misura.

5 giorni congedo papà – Nel 2019 i papà avranno diritto a 5 giorni di congedo per la nascita dei figli. La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento al ddl bilancio che proroga al prossimo anno la misura e aggiunge un giorno, rispetto al 2018.

Pacchetto imprese, industria 4.0 – Tassazione agevolata degli utili reinvestiti per l’acquisto di beni materiali strumentali e per l’incremento delle assunzioni con il taglio dell’Ires al 15%. In arrivo anche la proroga e rimodulazione della disciplina di maggiorazione dell’ammortamento-iperammortamento, aumentando, ai fini dell’iperammortamento, dal 150 al 180% la misura della maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Prorogato per il 2019 il credito d’imposta 4.0 per la formazione in azienda che, fermo restando il limite massimo annuale di 300mila euro, è attribuito nella misura del 50% delle spese ammissibili sostenute nei confronti delle piccole imprese e del 40% verso le medie imprese; alle grandi viene attribuito un limite massimo annuale di 200mila euro e nella misura del 30%. Via libera dalla commissione anche alle modifiche per gli interventi per favorire l’internalizzazione e l’innovazione delle aziende con le modifiche alla Nuova Sabatini, le misure per il Made in Italy, contratti di sviluppo, microelettronica, aree di crisi, venture capital, intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, voucher manager. Su quest’ultima voce la modifica approvata, ad esempio, definisce – in senso più favorevole alle micro e piccole imprese – i criteri di riparto del contributo a fondo perduto (voucher manager) riconosciuto alle pmi per l’acquisizione di prestazioni consulenziali di natura specialistica finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale.

Assunzioni regioni – Le regioni potranno assumere 50 persone, a tempo determinato per il periodo 2019-2021, per accelerare gli investimenti definiti nel Def. Le assunzioni dovranno avvenire “mediante procedure selettive pubbliche” e dovranno riguardare “personale di profilo tecnico di qualifica non dirigenziale”.

Camionisti – Gli auototrasportatori under 35 assunti con contratto stabile potranno beneficiare di un rimborso del 50% delle spese per conseguire la patente per la guida dei mezzi pesanti per il trasporto di merci per conto terzi.

Bagarini – Dal prossimo aprile i biglietti per concerti che si tengono in impianti con capienza superiore a 5.000 persone dovranno riportare la chiara indicazione del nome e del cognome di chi li ha acquistati.

Avvocatura Stato e Corte Conti -Incremento dotazioni organiche Avvocatura Stato e Corte Conti.

Tesoro – Per il triennio 2019-2021 si autorizzano l’incremento della dotazione organica del Mef di 20 posti di funzione dirigenziale di livello non generale (2,7 mln di euro per ciascun anno), al fine di sostenere le attività in materia di programmazione degli investimenti pubblici e di valutazione della fattibilità e della rilevanza economico-finanziaria dei provvedimenti normativi. Relativamente agli investimenti locali Investitalia si avvale della collaborazione tecnica della Fondazione patrimonio comune dell’Anci.

Seggiolini anti-abbandono – Vengono assegnati incentivi per 1 milione di euro per l’acquisto dei dispositivi di allarme volti a prevenire l’abbandono dei bambini nei veicoli, resi obbligatori dalla legge n.117 del 2018.

Assunzioni ispettorato lavoro e stretta sanzioni – Luce verde all’assunzione di 300 ispettori in più nel 2019, 300 nel 2020 e 330 nel 2021 all’Ispettorato nazionale del lavoro. In arrivo anche 4 assunzioni per dirigenti generali e 94 per posizioni dirigenziali di livello non generale. Giro di vite sulle violazioni, si inaspriscono le sanzioni.

Comuni virtuosi – Vincoli di spesa più morbidi per i Comuni virtuosi che approvano il bilancio entro il 31 dicembre dell’esercizio precedente. Un emendamento approvato in commissione Bilancio alla Camera riduce i ‘paletti’ di bilancio per i Comuni più disciplinati in materia di uso dotazioni strumentali, informatiche incluse, missioni, acquisto e locazione di immobili, tra gli altri.

Non vedenti – Via libera della commissione Bilancio al contributo in favore della Biblioteca italiana per ciechi ‘Regina Margherita’ di Monza, che stampa in braille. La modifica approvata incrementa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 il contributo in favore della Biblioteca e stanzia a favore della Biblioteca italiana per ipovedenti ‘B.I.I. Onlus’ un contributo di 100.000 euro per ciascun anno del triennio 2019- 2021.

Manovra : rilanciati la crescita e lo sviluppo, si farà un ritocco per l’Ue

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Non è una questione di decimali, obiettivo del governo è rilanciare la crescita e lo sviluppo” comunicano il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i suoi vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio, al termine del vertice sulla manovra svoltosi a Palazzo Chigi. “Per quanto riguarda il dialogo in corso con le istituzioni europee, si è concordato – hanno aggiunto – di attendere le relazioni tecniche sulle proposte di riforma che hanno più impatto sociale, al fine di quantificare con precisione le spese effettive. Le somme recuperate saranno riallocate, privilegiando la spesa per investimenti, con particolare riferimento a quelle necessarie per mettere in sicurezza il territorio e a contrastare il dissesto idrogeologico“. “Confermati gli obiettivi già fissati – hanno detto ancora Conte, Salvini e Di Maio – in particolare sulle pensioni, sul reddito di cittadinanza e sulla tutela del risparmio”La quota 100 non sarà modificata nonostante le pressioni gigantesche che piovono su questo punto ed anzi entro febbraio una bella fetta della popolazione potrà fruirne..

Manovra UE: prove di dialogo di Conte e Tria con i vertici europei

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Manovra, cena tra Conte, Tria, Juncker e Moscovici. Il premier italiano: “non si è discusso di saldi finali. Non ho posto alcuna rinuncia alle riforme qualificanti”. Siamo in un pacato e sereno dialogo. Stiamo davvero rivoluzionando l’Italia..

. Il premier italiano e il ministro dell’Economia hanno incontrato il presidente della Commissione Juncker, il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario Moscovici.  Al termine dell’incontro gli esponenti dell’Unione europea hanno confermato l’intenzione di dialogare con il governo italiano alla ricerca di una soluzione. Prima della cena Conte, parlando con i giornalisti, ha ribadito come il rapporto sia disteso. “Non litighiamo, we are friends“. Le parole del capo del governo sono state accolte con un sorriso dai cronisti che hanno atteso con ansia la fine del vertice. : il lavoro proseguirà nei prossimi giorni  per avvicinare i rispettivi punti di vista e cercare una soluzione di prospettiva“, ha dichiarato il portavoce della Commissione europea.

Dopo si potrà sapere anche  la posizione degli altri Stati membri dell’Unione europea.Saranno prove di dialogo.Conte e Tria dovranno convincere l’Ue della bontà delle riforme proposte dal governo italiano per superare la fase di stallo e rilanciare l’economia del paese rilanciando i mercati attraverso gli investimenti della popolazione, agevolata da provvedimenti come la flat tax e il reddito di cittadinanza. / nel corso dell’incontro non sono state prese decisione risolutive. “Il rischio Grecia? “L’Italia ha dei fondamentali così solidi che mi sembra fuori luogo“, ha concluso Conte. 

Che Dio aiuti l’Italia e gli Italiani nei guai con i mutui -Conte fiducioso nella crescita della manovra

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Conte dopo l’intervento in Aula a Montecitorio apre un dialogo sereno  con l’Europa:  “Nel caso in cui l’Ecofin dovesse decidere di aderire alla raccomandazione della Commissione, chiederemo tempi di attuazione molto distesi” dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo nell’Aula di Montecitorio con un’informativa urgente. “Questo tempo – spiega – ci servirà per consentire alla manovra economica di produrre i suoi effetti sulla crescita e, grazie a questo, di ridurre il debito pubblico”. All’Ecofin “ribadiremo gli effetti della manovra sulla crescita. Nell’immediato – sottolinea il premier – miriamo all’accelerazione degli investimenti e alla possibile rimodulazione di alcuni interventi previsti dalla legge di bilancio, se dal confronto parlamentare dovessero emergere indicazioni che possano accrescere gli effetti positivi delle misure proposte sulla crescita, senza alterarne la ratio e i contenuti”.

“La prima opportunità offerta per intervenire nella procedura” dell’Europa sulla manovra, spiega ancora, “è quella relativa alle controdeduzioni, che il governo potrà formulare a beneficio dell’Ecofin, in merito alla raccomandazione della Commissione. Ci riserviamo di predisporre una replica ben articolata ed esaustiva, allo scopo di illustrare i programmi e le misure che il governo ha adottato o ha intenzione di adottare” e “spiegheremo che non abbiamo accolto le loro raccomandazioni in materia di aggiustamento strutturale, perché non compatibili con lo stato congiunturale della nostra economia e con il nostro disegno di politica economica, più orientato alla crescita che non all’austerità”.

E’ ARRIVATA LA “LETTERINA DI BABBO NATALE”: MANOVRA BOCCIATA, NON ATTUATI I CORRETTIVI”- GUAI PER CHI DEVE PAGARE I MUTUI

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“Una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è giustificata“. Il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis a Bruxelles spiega che l’iter della procedura per deficit eccessivo basata sul debito “prevede tempo per uno Stato per correggere il suo percorso di bilancio, prima che entrino in funzione rigidi meccanismi di enforcement”.

Con quello che il governo italiano ha messo sul tavolo vediamo il rischio che il Paese cammini come un sonnambulo nell’instabilità“, ha aggiunto Dombrovskis in conferenza stampa. “Spero – ha continuato – che questo rischio venga evitato, perché, in fin dei conti, quello che è in gioco sono il benessere e la prosperità futura del popolo italiano. Il nostro lavoro è di segnalare i rischi prima che sia troppo tardi. E’ quello che la Commissione ha fatto nelle ultime settimane ed è quello che stiamo facendo oggi“.

Non riesco a capire – ha riferito  ancora il vicepresidente della Commissione Europea – come perpetuare la vulnerabilità” costituita dall’elevato debito pubblico italiano “possa aumentare la sovranità economica. Invece, credo che potrebbe avere come conseguenza una maggiore austerità, più avanti”. “Negli anni scorsi – continua Dombrovskis – l’Italia ha fatto progressi nella stabilizzazione della sua economia, tornando alla crescita e a creare posti di lavoro. La crescente incertezza di oggi rischia di minare questi progressi: elevati livelli di debito mantengono l’economia vulnerabile agli choc. E il debito italiano è previsto rimanere a circa il 131% nei prossimi due anni. Si tratta di un indebitamento medio di 37mila euro e di mille euro di interessi per abitante, ogni anno“.

Per il commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici la manovra “comporta rischi per l’economia italiana, per le imprese, per i risparmiatori e per i contribuenti. Salvini non dà alcun peso alla bocciatura e considera l’appunto europeo una specie di “letterina” di Babbo Natale”.    Sì, ma il regalo sarà un sacco di carbone per l’Italia intera( in particolare per chi deve pagare i mutui bancari) se non si corre ai ripari nel corso di un dialogo sereno e costruttivo

“Surreale” l’interesse dell’U E sulla manovra “espansiva” del governo italiano-Oggi la “sentenza”

 

Oggi la Commissione europea pubblicherà le opinioni sui documenti programmatici di bilancio degli Stati dell’Eurozona, quello rivisto dell’Italia, opinione che lascia con il fiato sospeso per la riflessione lanciata dal Ministro Tria che ha confermato i saldi (2,4% di deficit/Pil nel 2019) e non riporta i cambiamenti “sostanziali” che erano stati chiesti a Roma.

Ieri il governo è stato battuto alla Camera sull’anticorruzione. Oggi è sulle spine per il giudizio della Commissione europea.Ricorderemo che la maggioranza ieri  è andata sotto su un emendamento al ddl Bonafede votato a scrutinio segreto.  Il presidente della Camera, Roberto Fico, ascoltato il parere dei gruppi, ha sospeso i lavori a Montecitorio per 30 minuti per poi convocare la conferenza dei capigruppo al termine della quale è stato comunicato che l’aula della Camera avrebbe ripreso l’esame del ddl domani alle 11.

L’emendamento al ddl anticorruzione a prima firma dell’ex M5S ora al gruppo Misto, Catello Vitiello, sul quale la maggioranza è stata battuta, depotenzia il reato di peculato. . La maggioranza aveva dato parere contrario all’emendamento Vitiello. I voti a favore sono stati 284, i voti contrari 239.  Ora tocca all’Europa giudicare il lavoro svolto dall’Italia.

Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha invitato tutti al realismo, definendo quasi “surreale” il vespaio sollevato dalla manovra del governo gialloverde, visto che essa è “solo moderatamente espansiva” e che va inquadrata in un contesto economico in deciso “rallentamento”, ieri è stata il vertice del Meccanismo di vigilanza unica della Bce, Danièle Nouy,a rincarare la dose contro il governo italiano

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Obiettivo, le banche italiane, le cui quotazioni di Borsa continuano a soffrire del rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato. In audizione davanti alla commissione Econ dell’Europarlamento, l’ex alta funzionaria della Banca di Francia  ha detto : “Teniamo le dita incrociate per far sì che le banche italiane stiano andando ancora verso una migliore solvibilità e migliori bilanci, sui quali hanno già fatto molti sforzi, con buoni risultati negli stress test dell’Eba”.

Poi ha paragonato la situazione delle banche italiane a quella degli istituti di credito della Grecia, un Paese che è stato sottoposto alle ‘cure’ della Troika, con dosi massicce di austerità che hanno abbattuto drasticamente il Pil, con pesanti conseguenze sociali: “Personalmente – ha detto la Nouy – penso che le banche italiane abbiano fatto molti sforzi per ripulire i bilanci, aumentare le loro posizioni di capitale, migliorare i loro modelli di business: sarebbe molto triste se venissero colpite dalle conseguenze del dibattito politico”. Poi ha aggiunto: “Ma sono cose che succedono: i problemi delle banche greche sono iniziati con discussioni politiche”. Anche se lo spread tra i Btp e i titoli greci a 10 anni attualmente supera di poco il punto percentuale (Atene paga il 4,68%, noi il 3,63%), mentre quello tra i nostri decennali e i Bund tedeschi supera i 3,2 punti percentuali, la situazione dei due Paesi, e quindi delle relative banche, è oggettivamente difficile da paragonare: il Pil dell’intera Grecia è inferiore, e non di poco, a quello della sola Lombardia.

Nonostante che  il debito pubblico supera il 130% del Pil, il nostro Paese destina al servizio del debito, cioè al pagamento degli interessi (un indicatore molto più affidabile della sostenibilità di un debito rispetto al mero rapporto con il Pil), poco più dell’8% del gettito, a fronte del 7% di Regno Unito e Spagna, Paesi che pure hanno rating molto più elevati, come ha notato recentemente il capo economista di Unicredit Erik Nielsen.

 

Ue: il momento della verità o dello scontro finale

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“L’INDEBITAMENTO SARA’ SOTTOPOSTO A COSTANTE MONITORAGGIO”

Ripartono le letterine. E non sono certo d’amore. Il governo italiano ha mandato la lettere di risposta alla Commissione europea dopo la bocciatura incassata dalla proposta di manovra economica redatta da Lega e Movimento Cinque Stelle. 

La lettera del ministro all’Economia  Tria all’Ue “Il governo conferma l’impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4% del Pil per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile”. “Per accelerare la riduzione del rapporto debito/pil e preservarlo dal rischio di eventuali shock macroeconomici, il governo ha deciso di innalzare all’1% del Pil per il 2019 l’obiettivo di privatizzazione del patrimonio pubblico. Gli incassi costituiscono un margine di sicurezza”. “L’indebitamento netto – sarà sottoposto a costante monitoraggio, verificando sia la coerenza del quadro macroeconomico sottostante le ipotesi di finanza pubblica, sia l’aumento delle entrate e delle spese“.  Salvini attacca l’UE: “Andiamo avanti per la nostra strada”

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La posizione netta dell’Unione europea e le critiche ricevute dalla Bce e dalla banca d’Italia non sembrano aver spostato gli equilibri. Lo stesso Tria ha poi sottolineato come il governo non sia intenzionato a trattare sul tasso di crescita.  I provvedimenti fondamentali della manovra non cambiano Conte, Di Maio e Salvini continuano ad essere convinti e fieri delle propria proposta sperano di riuscire a convincere la Commissione europea ad ascoltare le ragioni dell’Italia. In tutta risposta a Bruxelles hanno cominciato a preparare un documento per la procedura d’infrazione per deficit eccessivo (cos’è e come funziona). Se la rotta del governo italiano non dovesse cambiare, si andrebbe allo scontro e non è un mistero. 

Dubbi sulla riforma delle pensioni Gli ultimi dubbi sulla manovra riguardano la riforma delle pensioni con l’adozione della Quota 100. L’Ufficio Parlamentare del Bilancio, in audizione alla Camera e al Senato, ha presentato le proprie stime. Dai documenti emerge che la nuova riforma rischia di provocare un taglio fino al 30% sulle pensioni. Incassata la stima negativa, ma comunque intenzionato a superare le Legge Fornero, il governo è chiamato a trovare una soluzione in tempi brevi.  

Adesso la manovra all’esame del Parlamento – La Sicilia perderà l’80% dei finanziamenti se non taglia i vitalizi

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La manovra, con la firma del presidente Mattarella e la bollinatura della   Ragioneria di Stato passa all’esame del Parlamento. La discussione prevista alla Camera è fissata per fine novembre, tra il 29 e il 30, con votazioni anche di sabato e domenica. Limitiamoci ai punti essenziali:

Sono previste  assunzioni a tempo indeterminato nella PA a favore delle amministrazioni dello Stato, degli enti pubblici non economici nazionali e delle agenzie tramite concorso. Previste anche assunzioni straordinarie nelle forze di Polizia, nei Vigili del Fuoco. Previste inoltre 1000 assunzioni per chiamata diretta per i ricercatori universitari.   Nei prossimi tre anni 1000 assunzioni all’Ispettorato del Lavoro: 300 nel 2019, 300 nel 2020, 400 nel 2021. Questo punto rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per la Sicilia dove gli Ispettori del lavoro, la gran parte, sono collocati in queiscenza.

Previsto il bonus lavoro per le giovani eccellenze italiane. Ai datori di lavoro privati, si legge nella nuova bozza delle manovra, che, a decorrere dal primo gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019, assumono con contratto subordinato a tempo indeterminato laureati, ovvero di dottori di ricerca, in possesso dei requisiti, verrà infatti “riconosciuto un incentivo, sotto forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi Inail, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8.000 euro per ogni assunzione effettuata”. L’esonero “è riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato che riguardano: giovani in possesso della laurea magistrale, ottenuta dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019 con una votazione pari a 110 e lode entro la durata legale del corso di studi, prima del compimento del trentesimo anno di età, in università statali e non statali legalmente riconosciute, italiane o estere se riconosciute equipollenti in base alla legislazione vigente in materia, ad eccezione delle Università telematiche; giovani in possesso di un dottorato di ricerca, ottenuto dal primo gennaio 2018 al 30 giugno 2019, prima del compimento del trentaquattresimo anno di età, in università statali e non statali legalmente riconosciute italiane ad eccezione delle Università telematiche”.

L’esonero “è riconosciuto anche per assunzioni a tempo parziale, purché con contratto subordinato di tipo indeterminato. In tal caso, il limite massimo dell’incentivo è proporzionalmente ridotto”. L’esonero “si applica anche nei casi di trasformazione, avvenuta tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2019, di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato fermo restando il possesso dei requisiti previsti alla data della trasformazione”.

Ma il punto più interessante , anche perchè siamo in attesa della reazione politica siiciliana è la norma che contiene la ‘sforbiciata’ è nell’articolo 76 inserito dalla maggioranza M5S-Lega nell’ultima versione della legge di bilancio, aggiornata al 30 ottobre

.La norma in questione prevede una riduzione di ben l’80% dei trasferimenti per quelle Regioni che non tagliano i vitalizi di governatori e consiglieri regionali. “Riduzione dei costi della politica nelle Regioni a statuto speciale, ordinario e nelle province autonome” il titolo dell’articolo 76. A dimostrazione della serrata trattativa sul tema, nella bozza campeggia evidenziata in giallo, insieme al titolo dell’articolo, la dicitura “in attesa di valutazione politica”. Testualmente l’articolo 76, comma 1, prevede che “ai fini del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica, a decorrere dall’anno 2019, una quota pari all’80 per cento dei trasferimenti erariali a favore delle regioni e province autonome, diversi da quelli destinati al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, delle politiche sociali e per le non autosufficienze e del trasporto pubblico locale” è erogata a condizione che “le regioni a statuto speciale, ordinario e le province autonome” entro “quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero sei mesi qualora occorra procedere a modifiche statutarie, provvedano a rideterminare, ai sensi del comma 2, la disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale”.

Nasce la ‘Centrale di progettazione per le opere pubbliche’, istituita a partire dal 1° gennaio 2019. La Centrale si occuperà della fattibilità tecnica ed economica dei progetti, progettazione, gestione delle procedure d’appalto, assistenza tecnica alle amministrazioni.

 – Una ‘flat tax’ per i docenti: prevista infatti una imposta sostitutiva al 15% sui compensi delle lezioni private e delle ripetizioni svolte dai professori titolari di cattedre.

– Disposta la cedolare secca al 21% sugli affitti di negozi o botteghe con superficie fino a 600mq (escluse le pertinenze). Attenzione però: per usufruire della detassazione, il contratto non dovrà risultare interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale, pena l’impossibilità di usufruire della cedolare secca per l’anno 2019.

Nessuna cancellazione dalla manovra del fondo famiglia da 100 milioni. E’ quanto sottolineano fonti del ministero della Famiglia, precisando che “l’incremento di 100 milioni di euro del fondo per le politiche della Famiglia non è saltato, è solo stato inserito – trattandosi del potenziamento di un fondo esistente – nella seconda sezione della legge di bilancio”.

– Il testo bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato prevede la proroga anche al 2019 delle detrazioni fiscali degli interventi per la sistemazione dei giardini, il cosiddetto bonus verde.

– La manovra conferma che il Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali avrà una dotazione di 2,9 mld per il 2019, 3,1 mld per il 2020 e 3,4 mld dal 2021 al 2033. Si tratterebbe dunque di 50,8 mld in 15 anni di esercizio di bilancio.   Altri punti saranno pubblicati successivamente

L’UE RISPONDERA’ OGGI AL GOVERNO CHE HA CONFERMATO INTERAMENTE LA MANOVRA

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Nessuna retromarcia del governo.  La manovra resta tale e quale     Il  premier Giuseppe Conte- che intanto ha ridotto del 20 per cento la sua indennità ha spiegato: “Se dicessi ‘sì abbiamo sbagliato’, vorrebbe dire che la manovra è azzardata e imprudente. Non è così”.

Oggi la risposta dell’Italia sarà discussa al collegio dei commissari a Strasburgo. Pressioni naturalmente arrivano da tutte le parti alla Commissione ‘Ue per una bocciatura della manovra che rilancerebbe l’opposizione italiana. Per affrontare l’eventualità ieri si è svolta una riunione a palazzo Chigi tra premier e vice premier, con la partecipazione del  ministro dell’Economia Giovanni Tria, seguita da una cena a tre Conte, Di Maio, Salvini.

Conte ieri ha spiegato che l’Italia è disponibile a sedersi al tavolo per dialogare con le istituzioni europee “in spirito di leale collaborazione e dialogo costruttivo”. Il governo si è detto “fiducioso”, nella lettera inviata alla Commissione europea, che la manovra di bilancio non esporrà a rischi la stabilità finanziaria dell’Italia né degli altri paesi membri dell’Unione europea. L’esecutivo si è impegnato a intervenire qualora il deficit dovesse superare gli impegni assunti ma ha anche espresso la convinzione che le riforme strutturali permetteranno il rilancio della crescita, assicurando la sostenibilità delle finanze pubbliche.

Insomma nessun passo indietro al momento.  Oggi arriverà la risposta dell’Ue.