Maltempo in Sicilia, 400 mila euro per i primi interventi di messa in sicurezza dell’area di Messina

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Quattrocentomila euro per realizzare gli interventi più urgenti nelle zone del territorio messinese colpite dagli eventi alluvionali del 2 febbraio scorso. Ad erogare i fondi, che saranno destinati alla messa in sicurezza dei corsi d’acqua interessati dalle esondazioni, sarà l’Autorità di bacino su disposizione della Presidenza della Regione Siciliana.

«Abbiamo dato una prima risposta concreta – dice il presidente Renato Schifani – mobilitando le risorse necessarie per fronteggiare le emergenze, ma il nostro impegno non si ferma qui: continueremo a monitorare attentamente la situazione e a collaborare con tutte le autorità e le parti interessate per garantire la sicurezza ai cittadini. La nostra priorità è assicurare che ogni misura necessaria venga messa in atto tempestivamente e, grazie alla sinergia tra gli enti coinvolti, gli interventi saranno rapidi ed efficaci. Continuiamo ad impegnarci instancabilmente per il recupero e la protezione del territorio».

L’iter attuativo degli interventi prevede la sottoscrizione di una convenzione tra l’Autorità di bacino, guidata da Leonardo Santoro, e il Comune di Messina che assumerà il ruolo di soggetto attuatore dei lavori di messa in sicurezza. Le priorità operative verranno identificate attraverso una serie di sopralluoghi tecnici, già in corso, che vedono la partecipazione congiunta degli enti coinvolti e della Protezione civile regionale.

Emergenza maltempo in Sicilia, a Messina e a Catania Interventi

 

 

Maltempo nel Messinese: trombe d'aria, torrenti straripati, frane

Frazione di Zafferia: si vede che il torrente è straripato e si trascina alcune auto

 

Messina,

Il Maltempo non si ferma al Nord ma prosegue nella sua criticità anche in alcune parti della Sicilia.Emergenza maltempo nella Sicilia orientale, in particolare a Messina e Catania. Si apprende sono una cinquantina per ora gli interventi dei vigili del fuoco nel messinese, dove una bomba d’acqua ha provocato allagamenti e piccole frane.

Nella frazione di Zafferia, il torrente ingrossato è straripato trascinandosi anche alcune auto. Soccorse quattro persone che erano rimaste bloccate nei veicoli in un sottopassaggio sommerso dall’acqua. L’esondazione ha tagliato in due la comunità e ci sono diverse famiglie isolate.

Una violenta grandinata ha invece interessato il Catanese: colpiti alcuni paesi etnei del versante Sud-Est. A San Giovanni la Punta, Trecastagni e Gravina di Catania, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per soccorrere automobilisti bloccati nelle loro auto in panne e per gestire danni causati dall’acqua.

A Messina criticità in zona sud città
Abbiamo attivato il Centro Operativo Comunale (Coc) e ci stiamo muovendo su tutta la città per fronteggiare l’emergenza. Sono operative le squadre di intervento. L’assessore Massimiliano Minutoli insieme all’ingegnere Messina hanno già effettuato i primi sopralluoghi nelle aree più colpite. Ci sono alcune zone con maggiori criticità, soprattutto nella zona sud della città”, afferma Federico Basile, sindaco di Messina.

“Le ditte sono già in azione a Zafferia, Mili, Altolia, Cumia e Ponte Schiavo per mitigare i disagi – continua – A Zafferia, in particolare, si sta lavorando alla pulizia della parte sottostante il torrente per favorire il deflusso dell’acqua ed evitare ulteriori allagamenti. Oltre agli interventi in città, come Città Metropolitana stiamo fornendo supporto operativo alle altre zone della provincia colpite dal maltempo, mettendo a disposizione mezzi e risorse per agevolare le operazioni di soccorso e ripristino nelle aree più critiche”. “Ancora una volta ci troviamo ad affrontare gli effetti di una severa perturbazione – conclude – Stiamo monitorando costantemente il territorio e intervenendo dove necessario”.

Il Presidente della Regione siciliana Schifani dal canto suo assicura: “Situazione sotto controllo”
La Regione sta monitorando con la massima attenzione l’emergenza dovuta al maltempo in corso nella Sicilia orientale. Sono in costante contatto con il capo della nostra Protezione civile e con il sindaco di Messina per coordinare gli interventi e garantire assistenza immediata alla popolazione colpita. Al momento la situazione sembra sotto controllo”.

“La rete di soccorso – prosegue Schifani – era operativa, grazie all’allerta arancione emanata ieri dalla Protezione civile regionale proprio per queste aree. Già nelle scorse ore sono stati attivati interventi di assistenza per i residenti intrappolati e per mitigare i danni causati dall’esondazione del torrente Zafferia a Messina e altri nella zona a sud e dalla violenta grandinata nei paesi dell’Etna”.

Aggiornamento  –  Nota/Comunicato Comune di Messina

“Questa Amministrazione – spiegano in una nota gli assessori comunali Francesco Caminiti e Massimiliano Minutoli – conosce molto bene quali sono le criticità del territorio e si è attivata per trovare soluzioni che prima del 2018 nessuno aveva mai preso in considerazione. In questi anni ha programmato importanti interventi per la messa in sicurezza dei principali torrenti cittadini, ottenuto finanziamenti e realizzato lavori di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico mai effettuati prima d’ora. Per quanto riguarda gli interventi strutturali sul torrente Zafferia, abbiamo redatto un importante progetto per metterlo in sicurezza e porre al riparo da possibili esondazioni l’omonimo villaggio e la borgata di Case Monalla ed è stato trasmesso alla struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico in Sicilia che ha le risorse per interventi del genere. Il commissario ha poi appaltato ed aggiudicato la gara per la progettazione esecutiva comprensiva degli studi ambientali, in data 24/01/2024 per un importo complessivo di Euro 651.000,00 oltre IVA al R.T.P. Technital, Ph3 Engineering e Geo RAS.

Il progetto, per un importo complessivo di 30 milioni di euro circa, è all’attenzione degli organi regionali e nazionale competenti per il relativo finanziamento. Sono stati previsti interventi strutturali a scala di bacino volti a conseguire, nel rispetto del sistema paesaggistico-ambientale, un elevato livello di sicurezza rispetto ai fenomeni di inondazione normali ed estremi, anche attraverso il miglioramento della capacità idraulica delle sezioni di deflusso. Nell’ottica di rifunzionalizzare il sistema stradale, gli interventi si arricchiscono anche di nuove infrastrutture viarie ritenute strategiche e funzionali per finalità di protezione civile, oltre che di mobilità, approvvigionamento, soccorso e pronto intervento.

Cosa è successo oggi    –A seguito del nubifragio abbattutosi sul territorio cittadino, si sono registrati danni da Sud a Nord. L’evento di una portata eccezionale ha riversato un quantitativo di acqua pari al volume di pioggia di 30 giorni in sole 4 ore, fatto questo che ha generato il collasso della rete di convogliamento delle acque bianche. Secondo quanto registrato dal punto di rilevamento di Dinnammare, infatti, sono quasi 150 i mm di pioggia che in poche ore si sono riversate sulla città.

Un evento eccezionale. In alcune zone collinari, in particolare a Zafferia, si è verificata l’esondazione del corso d’acqua di un affluente al Torrente omonimo, trascinando il materiale detritico da monte a valle. Sono stati coinvolti mezzi parcheggiati a ridosso del corso d’acqua investiti dal materiale detritico trascinato a valle dalla furia delle acque. Il COC, attivo già dalle prime ore del mattino, ha inviato i mezzi speciali per intervenire tempestivamente al fine di mettere in sicurezza il corso d’acqua e per fornire assistenza alla popolazione. Sono intervenuti i mezzi della protezione civile comunale con i volontari e le idrovore, mentre i Vigili del Fuoco sono intervenuti per verificare le condutture del gas. Si sta procedendo alla rimozione delle vetture che ostruiscono il deflusso delle acque.

La protezione civile sta coordinando le maestranze degli appalti per le manutenzioni posti in essere e gestiti dai vari dipartimenti comunali. Gli interventi principali sono stati effettuati nella zona sud in collaborazione anche alle maestranze della città metropolitana nei villaggi di Pezzolo, Altolia, Giampilieri, Larderia, Mili San Pietro, San Filippo , Cumia e Bordonaro. Si stanno monitorando tutte le segnalazioni pervenute al fine di meglio verificare gli interventi successivi da effettuarsi al termine dell’emergenza. Quello che è accaduto a Messina, e che si verifica anche in molte altre città, è che le acque piovane si riversano sul terreno in quantità sempre maggiori e in tempi sempre più rapidi. Di conseguenza, il suolo non riesce ad assorbirle adeguatamente, causando un deflusso superficiale che investe i centri abitati a valle. Negli ultimi anni, l’Amministrazione ha messo in atto numerosi interventi che hanno contribuito a ridurre i danni in diverse zone della città. Resta ora in attesa del finanziamento per Zafferia, affinché anche questa area possa essere finalmente messa in sicurezza di fronte a precipitazioni sempre più torrenziali”, concludono gli assessori Caminiti e Minutoli.

 

Questi i comuni siciliani dove avverrà il ripristino e la messa in sicurezza dei luoghi rovinati dal maltempo

 

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Palermo,

Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza per dodici mesi per 116 Comuni siciliani colpiti dall’ondata di maltempo nei giorni 16 e 17 gennaio scorsi. Lo ha deliberato la giunta regionale nella seduta di oggi, su proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, in base alla relazione firmata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina.
La declaratoria consentirà di attivare le iniziative necessarie a garantire i primi interventi per la messa in sicurezza del territorio nelle aree delle sei province interessate. Secondo una prima stima, che non tiene conto del settore agricolo, i danni ammonterebbero a circa 70 milioni di euro. I comprensori maggiormente colpiti sono quelli del Messinese e del Siracusano.
Il dipartimento di Protezione civile si riserva anche di proporre la richiesta di stato di emergenza nazionale, dopo avere acquisito dai Comuni tutte le relazioni sulle conseguenze del maltempo. Il dirigente generale della Protezione civile regionale, inoltre, è stato designato commissario delegato con l’incarico di provvedere al censimento dei danni, alla redazione del piano degli interventi per la riparazione dei danni e per il ripristino e la messa in sicurezza dei luoghi, nonché per la realizzazione delle azioni di somma urgenza per ripristinare e rendere sicure le strutture stradali litoranee di Santa Teresa Riva e dei muri d’argine del fiume Alcantara a protezione del depuratore consortile di Giardini, nel Messinese.
Proprio ieri, il presidente Schifani aveva compiuto un sopralluogo sul lungomare di Santa Teresa Riva per prendere atto personalmente delle lesioni arrecate dalle mareggiate alla sede stradale litoranea della cittadina. Il governatore aveva assicurato il massimo impegno per avviare, nei tempi più brevi possibili, gli interventi necessari a ripristinare la strada e le altre strutture danneggiate e dare serenità agli abitanti.
Oltre alla Città metropolitana di Messina e al Consorzio Rete fognante Taormina, questi i 116 i Comuni interessati dal provvedimento:. Città Metropolitana di Catania: Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Adrano, Bronte, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Maniace, Misterbianco, Ragalna, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Agata li Battiati, Valverde, Vizzini, Piedimonte Etneo, Mineo, Nicolosi. Provincia di Enna: Agira, Cerami. Città Metropolitana di Messina: Alcara li Fusi, Capizzi, Castroreale, Falcone, Fondachelli Fantina, Furnari, Gioiosa Marea, Letojanni, Librizzi, Lipari, Malfa, Mazzarrà S. Andrea, Milazzo, Monforte San Giorgio, Naso, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Patti, Raccuja, Roccavaldina, Rodì Milici, S. Lucia del Mela, San Pier Niceto, San Salvatore di Fitalia, Sant’Agata di Militello, S. Angelo di Brolo, San Piero Patti, Santa Marina Salina, Scaletta Zanclea, Torrenova, Tripi, Tusa, Ucria, Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti, Letojanni, Limina, Malvagna, Mandanici, Messina, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccella Valdemone, S. Alessio Siculo, Santa Teresa Riva, S. Domenica Vittoria, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina, Condrò, Mongiuffi Melia, Moio Alcantara, Piraino. Città Metropolitana di Palermo: Ciminna, Ustica. Provincia di Ragusa: Acate, Ispica, Giarratana, Modica, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Ragusa. Provincia di Siracusa: Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Sortino, Melilli, Francofonte.

Santa Teresa di Riva, sopralluogo del Presidente della Regione siciliana Schifani al litorale crollato per il maltempo

 

 

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«Interveniamo con urgenza per evitare l’aggravarsi della situazione e puntiamo, entro il mese di marzo, a dare il via ai lavori di definitiva messa in sicurezza del litorale. Oggi abbiamo individuato le soluzioni, nell’immediato e nel breve periodo, per porre fine a una situazione di forte criticità. Ho esaminato le carte e sollecitato l’espressione dei pareri da parte degli organi tecnici competenti: alcuni sono stati già forniti e altri arriveranno a breve. C’è il massimo impegno per avviare gli interventi a strettissimo giro e restituire serenità a questo territorio».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al termine del sopralluogo effettuato questa mattina sul lungomare di Santa Teresa di Riva, nel Messinese, località particolarmente colpita dal maltempo dei giorni scorsi che ha provocato l’apertura di una voragine lungo un tratto del manto stradale a ridosso della costa.

Presenti il primo cittadino, Danilo Lo Giudice, il sindaco metropolitano, Federico Basile, il dirigente generale della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, il soggetto attuatore della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, Sergio Tumminello, altri sindaci del comprensorio e tecnici degli enti coinvolti.

Nel corso della riunione operativa che si è svolta successivamente nella sede del Comune di Santa Teresa di Riva, è stato deciso di procedere con un intervento di somma urgenza, per un importo di 500 mila euro, a carico della Protezione civile regionale e di accelerare, su esplicito input del presidente Schifani, tutte le procedure per avviare entro il mese di marzo le opere a difesa del tratto di costa, a cura della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, che prevedono lavori per complessivi sette milioni di euro, finalizzati alla realizzazione di pennelli a mare e al ripascimento del litorale.

 

 

 

Messina, per il maltempo interventi contingibili e urgenti a difesa degli abitanti di Moleti e Galati Marina

 

 

Il sindaco Basile autorizza interventi contingibili e urgenti a difesa degli abitati di Moleti e Galati Marina

Messina,

Vista la situazione di emergenza causata dalle mareggiate dovute all’ondata di maltempo di questi ultimi giorni, il sindaco Federico Basile ha firmato una nuova ordinanza con la quale autorizza “interventi contingibili ed urgenti, provvisori, di protezione del muro di delimitazione fabbricati e ripristino della barriera radente, al fine di mitigare la situazione di pericolo e di pregiudizio per la pubblica incolumità in località Mili Moleti e Galati Marina”.

Il provvedimento sindacale si è reso necessario a seguito del sopralluogo tecnico e sentito l’assessore alla Difesa del suolo Francesco Caminiti, nel corso del quale è stata evidenziata la situazione di pericolo che minaccia parte dell’abitato del litorale compreso fra Mili Moleti e Galati Marina“, afferma il sindaco Basile.

Pertanto, il Sindaco ha disposto, al Dipartimento Servizi Territoriali ed Urbanistici – Servizio Protezione Civile, l’esecuzione degli interventi provvisori che riguardano nelle aree interessate il ripristino dei massi della barriera scalzati dalle onde del mare e rifiorire le stesse, al fine di proteggere i muri di protezione dei fabbricati presenti ed evitare altresì, che ulteriori imminenti mareggiate peggiorino il fenomeno erosivo in atto.

Gli interventi sono da intendere – spiega l’assessore Caminiti – quali attività emergenziali a causa dell’eccezionale evento meteomarino. Si comunica che ulteriori interventi strutturali di difesa costiera per lo stesso tratto saranno appaltati entro il mese di febbraio. L’amministrazione comunale ha infatti finanziato un’opera strutturale per il tratto per un importo di euro 800.000”.

Maltempo in Sicilia, via libera allo stato di emergenza regionale: 2,8 mln per interventi urgenti

 

 

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Palermo,

I fondi saranno destinati a cinque opere prioritarie nelle zone più colpite dagli eventi meteorologici degli ultimi giorni. Serviranno a rimuovere le situazioni di pericolo e a ripristinare la viabilità

Stato di emergenza regionale per le zone della Sicilia colpite gravemente dagli eventi alluvionali degli ultimi due giorni. Lo ha deliberato la giunta di governo convocata con urgenza per questo pomeriggio dal presidente della Regione, Renato Schifani.

Stanziati 2,8 milioni di euro dal Fondo di riserva per le spese impreviste del bilancio regionale per effettuare, nel più breve tempo possibile, gli interventi ritenuti indispensabili per rimuovere le situazioni di pericolo e ripristinare lo stato dei luoghi colpiti dai fenomeni meteorologici avversi del 19 e del 20 ottobre 2024. Commissario straordinario per l’emergenza è stato nominato il dirigente generale del dipartimento Tecnico dell’assessorato regionale delle Infrastrutture, Duilio Alongi.

«Dopo aver seguito costantemente l’evolversi della situazione dei giorni scorsi – dice Schifani – stiamo procedendo con tempestività e immediatezza, sia sul piano operativo sia su quello finanziario, per fronteggiare le criticità riscontrate in diverse zone della Sicilia. Nostro obiettivo fondamentale è quello di garantire innanzitutto la sicurezza dei cittadini e ripristinare la viabilità regionale lì dove è stata danneggiata gravemente».

Nello specifico, sono cinque gli interventi prioritari, nelle aree maggiormente colpite, individuati a seguito dei sopralluoghi del dipartimento Tecnico con gli uffici del Genio civile, dell’Autorità di bacino e della Protezione civile. Alla foce del fiume Salso, a Licata, nell’Agrigentino, sarà avviato un intervento urgente per rimuovere i detriti alluvionali che ostruiscono il regolare deflusso delle acque verso il mare, con l’obiettivo di ripristinare la normale funzionalità. Sul fiume Dittaino, si interverrà con il rifacimento degli argini attraverso il posizionamento di massi ciclopici.

A Enna, dove una frana di notevoli dimensioni ha causato la chiusura al transito dell’intera sede stradale e la sospensione di alcune attività commerciali, verranno intraprese misure di messa in sicurezza dell’area per consentire la riapertura della viabilità e ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Sull’isola di Stromboli, verranno effettuati interventi per la rimozione dei detriti che ostacolano la circolazione lungo alcune arterie compromettendo la normale mobilità; in particolare, nella frazione di Ginostra saranno rimossi i residui alluvionali che rendono impraticabili diverse strade del centro abitato, con l’intento di ristabilire l’accesso all’area e garantire la sicurezza degli abitanti.

La giunta, inoltre, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo ha dato incarico al dipartimento competente di delimitare le aree agricole della Piana di Licata maggiormente colpite, quantificando i danni alle infrastrutture, alla produzione agricola e alle attrezzature. La copertura finanziaria sarà garantita da apposite risorse del Programma di sviluppo rurale.

METEO SUD: ALLUVIONE A LICATA, CATANIA ED ALTRI CENTRI DELLA COSTA ORIENTALE

Meteo Sicilia: Alluvione lampo a Licata! Esonda il fiume ...

Alluvione in Sicilia. Sopra ,Licata pochi minuti fa

 

 

Maltempo un pò dappertutto. In Emilia Romagna, in Toscana, nelle Marche,ed anche dove il sole sembrava non lasciasse mai la Calabria e la Sicilia.

In particolare, nel SUD, in  Calabria i vigili del fuoco sono impegnati in diverse zone della Regione per interventi dovuti al maltempo che in queste ore sta flagellando il territorio regionale. Una squadra del distaccamento di Vibo Marina è intervenuta in provincia di Vibo Valentia, dove è esondato il torrente Candrilli invadendo la strada che collega la frazione Porto Salvo a Vibo Valentia. Al momento, fanno sapere i vigili, la situazione è sotto controllo e non si segnalano criticità particolari poiché le abitazioni sono a debita distanza. Sul posto anche la polizia locale.

In provincia di Catanzaro, invece, si è verificato uno smottamento con cedimento parziale di un tratto della SP26, strada di collegamento tra il Comune di San Pietro Magisano e la frazione Vincolise del Comune di Magisano. Attualmente è chiusa al transito la sola corsia interessata dallo smottamento.

Sicilia

A seguito della violenta ondata di maltempo che ha colpito la zona di Licata, nell’Agrigentino, causando l’esondazione del fiume Salso in più punti, la Regione Siciliana ha attivato il sistema di Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza. Gravi danni anche a Catania ed altri centri della costa orientale.

La situazione a Licata è critica e stiamo monitorando costantemente l’evolversi degli eventi. La Protezione Civile aveva già dato l’allarme ieri e stamattina abbiamo attivato tutte le risorse a nostra disposizione per garantire la sicurezza dei cittadini e il ripristino delle normali condizioni di vita il prima possibile. Ringrazio il prefetto, i vigili del fuoco, il personale di Protezione Civile, le forze dell’ordine e i volontari, che stanno lavorando senza sosta per soccorrere le persone in difficoltà”, ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a seguito delle piogge che hanno causato l’esondazione del fiume Salso.

Il sindaco di Licata, Angelo Balsamo, dopo l’esondazione ha invitato i cittadini a “restare a casa” se “non strettamente necessario, per permettere ai soccorritori di poter lavorare dove è necessario”. Sono stati diversi gli interventi fino ad ora e le abitazioni evacuate, soprattutto nel ‘quartiere africano’, vicino al fiume.

Allerta gialla domani, 13 Novembre, in Sicilia e altre regioni del Sud

 

Domani il tempo cambia  a Sud, sulle zone ioniche. Le condizioni metereologiche diventano avverse.     Vi è l’allerta gialla della Protezione civile  su alcuni settori di Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, sull’intero territorio della Puglia e sul versante sud orientale della Sicilia. Un’area perturbata in arrivo dalla Grecia si muove infatti con moto retrogrado verso la nostra Penisola, favorendo una fase di maltempo al Centro-Sud, in particolare sulle zone ioniche, con precipitazioni sparse, anche temporalesche e un temporaneo rinforzo della ventilazione dai quadranti orientali,..

Temporale a Roma nella notte: tuoni e fulmini sulla Capitale ...

I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese,- avverte la Protezione xcivile – potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento. L’avviso prevede dalla tarda sera di oggi, sabato 12 novembre, precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, specie sui settori ionici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di  vento.

 

Maltempo e danni in Sicilia. Il Sindaco Caruso che ad Aci Sant’Antonio ha avuto ingenti danni ha chiesto lo stato di calamità naturale

 

 

Chiesto stato di calamità naturale. Caruso: “Visionate situazioni drammatiche, attendiamo l’arrivo degli aiuti”

Passata la fase di maltempo che ha investito la Sicilia fra la serata di  ieri, martedì 16 novembre, e la mattinata di oggi, nel Comune di Aci Sant’Antonio si contano gli ingenti danni.Oltre al manto stradale divelto in molti punti e agli allagamenti, sono state tante le segnalazioni giunte dai cittadini, spesso corredate da immagini molto eloquenti, il che, alla luce di quanto accaduto già a partire dallo scorso 25 ottobre, ha spinto l’Amministrazione Comunale a richiedere lo stato di calamità naturale.

La grandine accumulatasi sulle strade
Le violentissime perturbazioni atmosferiche, con piogge di elevate intensità miste a grandine e raffiche di vento, hanno provocato notevoli ed ingenti danni non solo alle strutture pubbliche (strade, caditoie, servizi pubblici, pubblica illuminazione) ma anche a quelle private, danni anche alle attività commerciali e all’agricoltura (terreni, vivai,serre, capannoni agricoli), nonché agli automezzi in transito, si legge nella richiesta avanzata dal Sindaco, Santo Caruso, che specifica poi: “La situazione è particolarmente acuita dalla presenza dei torrenti, dove le grate di deflusso delle acque all’interno degli alvei si sono otturate a causa dei detriti trasportati dalle abbondanti acque, riversandosi nelle strade e allagando le zone sottostanti. Davvero devastante l’evento per le strade del territorio e la viabilità, con gravi disagi e pericoli per la popolazione. Parecchi danni, in aggiunta a quelli di fine ottobre, all’impianto di Pubblica Illuminazione in diverse vie del territorio, con un malfunzionamento dell’impianto che ha accentuato i pericoli alla viabilità stradale soprattutto nelle ore notturne”.

 

Strade divelte
Ponendo sotto i riflettori i danni nei pressi dei torrenti e nelle scuole, poi, è stato fatto presente che la conta è, purtroppo, ancora in corso. Già dalla serata di ieri ci arrivavano drammatiche segnalazioni per i danni causati tanto dall’acqua quanto dalla grandine – ha spiegato il primo cittadino – e sapevamo che le ore seguenti, fino almeno alla mattinata di oggi, sarebbero state critiche. Ho firmato l’Ordinanza di chiusura delle scuole, disponendo un controllo delle strutture, nonostante la fase fosse di preallarme con allerta arancione non ci obbligasse a farlo, e dalle prime ore di stamattina ho assistito, con itecnici degli uffici, i Vigili Urbani e i volontari della Protezione Civile, alla furie della tempesta sul territorio santantonese. Abbiamo visionato i danni rendendoci conto della devastazione su molte aree, e di conseguenza abbiamo deciso di avanzare richiesta di stato di calamità. Adesso mi auguro che dalla Regione arrivino gli aiuti”.

Tromba d’aria a Ragusa, una vittima, un commerciante di 58 anni

Spaventosa tromba d'aria e grandinata a Marinella di Selinunte, paura nel  Trapanese

 

Maltempo in Sicilia, oggi una vittima nel Ragusano. Un uomo di 53 anni è rimasto ucciso  colpito in pieno da una tromba d’aria a Modica. In corso accertamenti da parte di polizia e carabinieri. La tromba d’aria ha interessato anche la zona del mercato ortofrutticolo di Comiso, sempre nel Ragusano, vicino al distributore Lukoil.

Chiusa la strada provinciale 7 che da Comiso porta a Chiaramonte Gulfi per la presenza in carreggiata di materiale di copertura volato dai tetti di alcune botteghe e finito sulla strada. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco, la Polizia e i tecnici comunali. 

Lievi i danni a Catania e la parte più orientale. Al momento in cui scriviamo in queste zone la perturbazione sembra cessata  e il sole incoraggia ad uscire dalle case
Il sindaco di Modena, Ignazio Abbate è sconcertato da tanto disastro e dalla vittima della tromba d’aria..”C’è un disastro, soprattutto nella zona dell’entroterra, nelle campagne dove vivono 15mila persone. Le case sono state sventrate, ci sono danni enormi e purtroppo anche una vittima, un commerciante di 53 anni,  scaraventato a terra”.
Alberi caduti, muretti di contenimento crollati, strade trasformate in fiumi e case scoperchiate: eccolo lo scenario che si presenta adesso nella cittadina del Ragusano, che nei giorni scorsi era riuscita a contenere i danni delle violente precipitazioni.

“Dalle 6 alle 7.30 ha piovuto con un’intensità mai vista – ha aggiunto -, cadeva grandine grossa come un uovo. Una cosa impressionante. I danni maggiori sono stati prodotti dalla tromba d’aria, forse neppure unico evento. Attività produttive e case sono distrutte, con tetti e infissi divelti. Fortunatamente il maltempo ha risparmiato il centro storico”.

Le zone più danneggiate  sono quelle di Serrameta, Trebalate, Bosco, Sant’Elena e Frigintini. “Sono decine e decine le famiglie con le case distrutte – afferma  ancora il sindaco -. Poco fa mi hanno chiamato per segnalarmi una coppia ferita. Sono marito e moglie trasferiti al pronto soccorso di Modica e Ragusa: la loro casa è stata sventrata, addirittura dentro è stato scaraventato un albero di ulivo”.

Vigili del fuoco, volontari di protezione civile, forze dell’ordine sono già al lavoro. “Stiamo facendo una prima conta dei danni, anche se nelle zone colpite dalla tromba d’aria continua a piovere. Nelle campagne c’è un metro d’acqua. Stiamo cercando di liberare le strade da fango e detriti per raggiungere chi è rimasto isolato e portare i soccorsi. La città e soprattutto le zone interne sono in ginocchio”. L’appello  alla cittadinanza: “State a casa. Non uscite se non strettamente necessario”.

Nella provincia di Siracusa dopo le piogge e le raffiche di vento iniziate già nella serata di ieri, è allerta arancione e ancora una volta è Augusta il luogo più criticoIl paese è isolato con le vie di ingresso e di uscite allagate. Decine le richieste alla protezione civile di case allagate con cinquanta centimetri di acqua. Scuole chiuse così non solo ad Augusta ma in tanti altri paesi della provincia aretusea come Priolo, Melilli, Palazzolo Acreide, Ferla, Buccheri, Buscemi, Sortino. A Siracusa, invece, le scuole sono regolarmente aperte.

Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, ha disposto la chiusura delle scuole. E lancia un appello ai cittadini: “Uscite di casa solo per necessità’. “Considerate le gravi condizioni meteo che da stanotte impattano sulla nostra città e gli effetti sulla viabilità – dice -, vista la forte grandinata delle scorse ore ai fini di effettuare operazioni di ricognizione di eventuali danni in corso ho firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di oggi”.