Parigi: rivolta dei “Gilet gialli” contro il “caro carburante”

Risultati immagini per immagine dei gilet gialli in francia

E’ la rivolta dei Gilet gialli. Parigi  è invasa  dai manifestanti  che protestano da giorni contro il caro carburante in tutta la Francia …

E s già sono tanti gli  scontri e disordini sugli Champs-Élysées: di fronte alla violenza dei dimostranti  la polizia ha lanciato lacrimogeni contro coloro che tentavano di marciare verso Place de la Concorde e verso l’Eliseo.I l luogo autorizzato per la manifestazione era  solo Campo di Marte. Alcuni gruppi hanno costruito barricate, utilizzando gli arredi delle terrazze dei caffè, pezzi di pavimentazione e barriere di cantiere. 

Ma non è tutto  La tensione fra i gruppi dei contestazioni si è alzata allorchè gli  agenti hanno fatto ricorso anche agli idranti.  “Gruppi a rischio” erano stati segnalati fra i dimostranti in arrivo. Intonando la Marsigliese, i gilet gialli urlavanono slogan come il presidente ‘Macron dimettiti’ e ‘La Francia in collera’.   Macron oramai ha perduto-è noto- tantissima popolarità fra la popolazione francese…

 –  Angers, è stata sede di un episodio che a momenti si trasformava in tragedia   Un contestatore minacciava di esplodere  nel parcheggio di un centro commerciale. E’ stato necessario l’intervento del presidente Emmanuel Macron. L’uomo, che aveva con sé una bomba a mano, si è arreso poi alla polizia.

Risultati immagini per immagine dei gilet gialli in francia

Migranti :sta funzionando la cooperazione europea

Successo del premier Conte al vertice sui migranti in Europa -Conte ha  illustrato “i punti più salienti del testo” delle conclusioni. “E’ passato – ha spiegato – il principio che il tema della regolazione e della gestione dei flussi migratori deve essere affrontato mediante un approccio più integrato, come avevamo richiesto, che riguardi la dimensione interna, quella esterna e il controllo delle frontiere, all’articolo uno”. “Ancora all’articolo uno – ha continuato – è affermato il principio che chi arriva in Italia arriva in Europa. Ancora, all’articolo tre, è affermato il principio che tutte le navi che attraversano il Mediterraneo devono rispettare le leggi, quindi anche le Ong, e non devono interferire con le operazioni della Guardia Costiera Libica”. “All’articolo cinque – ha detto ancora Conte – c’è il principio di un nuovo approccio per i salvataggi in mare: si prevedono azioni, d’ora in poi, basate sulla condivisione, e quindi coordinate tra gli Stati membri”.Ue, Conte blocca il vertice: "Veto senza intesa su migrantì". E salta la conferenza stampa con Juncker

“E’ prevista la possibilità di creare dei centri di accoglienza per consentire lo sbarco e, se del caso, il transito dei migranti anche in Paesi terzi, sotto il coordinamento e la cooperazione con l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati e con l’Oim”. Il presidente del Consiglio ha segnalato poi il principio all’articolo sei in base al quale “in Europa d’ora in poi si possono creare dei centri di accoglienza nell’ambito degli Stati membri, ma solo su base volontaria. Quindi, per i Paesi che lo desiderano e che vogliono attrezzarsi per farlo ci saranno centri con una gestione collettiva europea”. “Ancora – ha detto poi – all’articolo sette si è finalmente affermato il principio del rifinanziamento del Fondo fiduciario per l’Africa, che ci torna particolarmente utile per le rotte dei migranti dal Nordafrica”.

All’articolo otto c’è quello che era “il primo obiettivo della nostra proposta”, ovvero “che fossero intensificati – ha spiegato – i rapporti e gli accordi con i Paesi di origine e di transito dei migranti. Infine, segnalo l’articolo dodici – ha aggiunto -, dove si afferma chiaramente la necessità di riformare Dublino, e quindi anche tenendo conto delle persone che vengono soccorse in mare, alla luce dei salvataggi e delle regole di Search and Rescue”, ricerca e soccorso. “Direi che nel complesso – ha proseguito Conte – possiamo ritenerci soddisfatti: è stata una lunga negoziazione, come ci dice l’orario, ma l’Italia non è più sola, come avevamo richiesto”. Quindi aprirà i centri in Italia? “E’ una decisione che prenderemo a livello governativo, in modo collegiale – ha risposto infine – direi che non siamo assolutamente invitati a farlo”.

Per il presidente francese Emmanuel Macron l’accordo sui migranti “è una buona notizia”. “Prima di tutto – ha detto – è il frutto della cooperazione europea, che ha prevalso su soluzioni nazionali, che non sono né efficaci né durevoli”. “Questo lavoro – ha proseguito – ci ha permesso di avere un approccio coerente ai fenomeni migratori: il lavoro con i Paesi terzi, in Africa e in Medio Oriente, con questa volontà di seguire le proposte fatte dall’Unhcr e dall’Oim”. “C’è la volontà – ha continuato – di proteggere meglio le nostre frontiere, rafforzando l’impegno nella materia; rafforzare le regole sull’accoglienza e c’è la proposta di avere dei centri controllati sul territorio europeo per organizzarla meglio. La solidarietà che dobbiamo ai Paesi di primo ingresso è stata messa in atto in questo vertice”.

Macron incontra a Roma (segretamente) Conte e poi Papa Francesco per uno scambio libero sui migranti

Papa Francesco : I GOVERNANTI DEVONO AIUTARE I POVERI……

Macron si è incontrato a Roma con Giuseppe Conte in maniera riservata e fuori dal protocollo in occasione della prevista visita al Pontefice.”Non possiamo parlare di una crisi migratoria – ha affermato il presidente nell’incontro con la stampa nei giardini dell’ambasciata francese alla Santa Sede -, ma di una crisi politica sull’immigrazione. Il picco è stato raggiunto nel 2015, se guardiamo le cifre”.

“Dobbiamo guardare in faccia la realtà, parliamo di una situazione in cui i flussi migratori sono diminuiti dell’80%. Non potete parlarmi di crisi, c’è una crisi politica. Non c’è un’ondata migratoria in arrivo in Europa, ne abbiamo avute di impressionanti in passato che hanno destabilizzato il continente. Abbiamo conosciuto crisi migratorie, ma questa non è la situazione attuale. La Francia, nel primo semestre, è il secondo paese per richieste d’asilo: precisa Macron ,quando qualcuno dice che siamo egoisti, io mostro le cifre”

Ci sono due visioni che si oppongono: una prevede che la soluzione sia nazionale, perché l’Europa non è efficace”, ha affermato il presidente francese. “Per l’altra, invece, l’Europa ha fatto molto e deve fare ancora tanto. Spero si arrivi a soluzioni che possano avere un riscontro utile per tutti. Il dibattito deve vertere sul confronto su politiche di lungo termine“.

“Questa mattina con il Papa – ha detto ancora – si è parlato del fenomeno legato ai migranti ma non abbiamo parlato specificatamente della politica italiana né sul tema dei migranti né su un altro tema. Con Papa Francesco non abbiamo commentato tale o tale Paese. Abbiamo avuto uno scambio libero sul tema dei migranti e sulle cause profonde del fenomeno e sul come rispondere a questo fenomeno in modo umano”.

Si riaccende la tensione tra Macron, Salvini e Di Maio : “La vera lebbra è l’ipocrisia di chi respinge gli immigrati..”

Esplode l’ipocrisia del  presidente francese Emmanuel Macron contro l’Italia dopo la finta pace con Giuseppe Conte “Voi li vedete crescere come una lebbra un po’ dappertutto in Europa, nei Paesi in cui non pensavamo fosse possibile vederli tornare. I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e ci abituiamo. Fanno le peggiori provocazioni e nessuno si scandalizza”.Questo presidente tanto ipocrita a distanza tanto ” amico” a vicinanza è il classico amministratore dalla pelle del traditore che ha scaricato tacitamente sul suo portavoce stampa la responsabilità  delle  dichiarazioni riportate sui media prima dell’incontro con Conte.  Della peggiore specie dunque…..

“Gli insulti dei chiacchieroni Macron e Saviano non mi toccano, anzi mi fanno forza. Mentre loro parlano, io oggi sto lavorando per bloccare il traffico di immigrati clandestini nel Mediterraneo e per restituire agli italiani le numerose ville sequestrate ai mafiosi. C’è chi parla, c’è chi fa. Bacioni”, afferma pure  il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.            Il vicepremier si è anche soffermato sulla nave battente bandiere olandese Lifeline  annunciando prima che le centinaia di migranti a bordo e soccorsi all’alba di oggi non saranno accolti in Italia. “La nave ce la prendiamo in Italia e arrestiamo tutto l’equipaggio per favoreggiamento della immigrazione clandestina”. “Questa nave non è registrata in Olanda, da Amsterdam ci hanno risposto due ore fa, ‘non è una nave nostra’ hanno detto. E allora è una nave pirata”ha concluso il ministro leghista.

.L’Europa sulla questione è divisa.Si apprende che i leader dei quattro Paesi di Visegrad non parteciperanno al vertice d’emergenza a Bruxelles fra i capi di governo di Germania, Austria, Italia, Francia e altri Paesi europei. Lo ha annunciato il primo ministro ungherese Viktor Orban al termine di un vertice ‘preventivo’ di Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria: “Comprendiamo che i Paesi hanno difficoltà politiche interne, ma questo non può portare a una confusione pan-europea”.

.

Conte e Macron: ” Essenziale riformare il Regolamento di Dublino..”

 

Risultati immagini per foto di barconi di immigrati

Il presidente francese Emmanuel Macron e il premier italiano si sono incontrati ieri durante la conferenza stampa nel palazzo dell’Eliseo dopo le vibrate polemiche dei giorni scorsi sul caso Aquarius.

Questo il Comunicato stampa nelle sue parti essenziali:

E la Francia stessa,afferma ancora  Macron, “non trae profitto dal sistema collettivo europeo, in particolare dalle regole di Dublino. Siamo un Paese verso il quale sempre più uomini e donne che arrivano tramite le rotte dell’ovest, del centro o dell’est, poi vengono. Se l’Italia durante i primi quattro mesi dell’anno 2018 ha avuto 18mila richieste d’asilo, la Francia ne ha avute 26mila. La Francia ne ha avute quasi 100mila l’anno scorso, l’Italia solo 9mila. Molti fanno errori, confondendo le cifre, ma noi siamo un Paese di richiesta d’asilo e di arrivo, un Paese verso il quale uomini e donne che hanno visto la loro domanda di registrazione rifiutata in un altro Paese dell’area Schengen vengono, per chiedere di nuovo asilo”.

Risultati immagini per foto di conte e macron

 

“Il regolamento di Dublino -spiega Conte -deve cambiare: l’Italia è profondamente contraria alla proposta attualmente in discussione di riforma del regolamento di Dublino (il compromesso preparato dalla presidenza bulgara, ndr) e sta preparando una propria proposta, che non vede l’ora di condividere con gli amici francesi e con gli altri partner europei, in modo da finalizzare questa proposta a livello europeo sotto la presidenza austriaca” del Consiglio Ue, cioè entro fine anno. La proposta italiana verrà presentata nel prossimo Consiglio Europeo, ha specificato Conte, e sarà diversa dalla proposta di compromesso della presidenza bulgara.

Alcuni punti essenziali :dobbiamo creare centri di protezione europei, già nei Paesi di origine o di transito, in modo da anticipare e velocizzare anche i procedimenti di identificazione e le richieste di asilo dei migranti”. L’idea di identificare i migranti fuori dall’Ue circola da tempo e ha una logica evidente, perché consentirebbe di evitare a chi intende chiedere asilo di imbarcarsi in un viaggio pericoloso. In più, ha aggiunto, “il concetto stesso di Stato di primo ingresso va ripensato. Chi mette i piedi in Italia, mette i piedi in Europa”.

Conte ha parlato di “un radicale cambio di paradigma, un approccio integrato, che si fondi su alcuni pilastri fondamentali. Bisogna rafforzare, a livello europeo, il rapporto con i Paesi di origine e di transito dei migranti. In questo modo dobbiamo prevenire i viaggi della morte, e tutta l’Europa deve avvertire su di sé questa responsabilità”. E poi, bisogna lavorare alla protezione dei confini: “Dobbiamo consolidare – ha aggiunto il premier – il concetto di frontiera europea: nessuno in Europa può pensare di rimanere estraneo, di lavarsi le mani rispetto al problema dell’emigrazione. Questo nuovo approccio deve essere orientato a tutelare i diritti fondamentali dell’uomo e a incrementare la lotta contro tutti gli speculatori che traggono vantaggi economici da questa moderna tratta disumana“.

Macron, dal canto suo, ha sottolineato che è indispensabile investire di più su Frontex, l’agenzia Ue con sede a Varsavia competente sulle migrazioni. Sulla necessità di ridurre i numeri degli arrivi, in Europa, sono tutti d’accordo: è forse l’unico punto su cui si registra una convergenza generale, dal blocco di Visegrad ai Paesi del Mediterraneo.

Anche perché, una volta ridotti gli arrivi, trovare un accordo sul resto (vedi ricollocamenti) diventa più facile. Quanto all’Asse dei volenterosi, invocato dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che vedrebbe una collaborazione con i ministri degli Interni italiano e tedesco, Matteo Salvini e Horst Seehofer, Macron lo ha liquidato con una battuta, notando che la parola Asse “non ha portato fortuna” nella storia europea, con un riferimento all’Asse Roma-Berlino del 24 ottobre 1936.

Poi ha lanciato un’altra frecciata a Salvini: visto che ha “contatti privilegiati” con gli austriaci e con gli ungheresi, se riuscirà a ottenere “più solidarietà” da Vienna e da Budapest verso l’Italia, sarà “una buona notizia per tutti noi”. Dopodiché ha sottolineato che per i Paesi parlano premier e presidenti, non i ministri, “ed è bene che sia così – ha aggiunto – perché così prevedono le Costituzioni e, fino a prova contraria, non abbiamo cambiato le Costituzioni dei nostri Paesi”.

 

Secondo le proiezioni dell’Onu, nello scenario medio, nel 2050 potrebbero arrivare 2,5 mld nel 2050 e 4 mld nel 2100, un terzo della popolazione mondiale: l’Ue oggi ha una popolazione di 508 mln di persone. Non si trova ancora nella situazione in cui è l’Australia, Paese molto criticato per le sue durissime politiche sull’immigrazione, ma che ha solo 24 mln di abitanti su un territorio immenso, che si confronta a nord con un colosso come l’Indonesia, che ne conta 261 mln, oltre dieci volte tanto.

 

Retromarcia di Giuseppe Conte: ” Macron afferma di non aver voluto offendere l’Italia”. Sarò quindi a Parigi

Giuseppe Conte, altro che avvocato del popolo: ecco chi erano i suoi clienti

 Retromarcia del  presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, contrariamente a quanto dichiarato prima , ha confermato che domani sarà a Parigi per l’incontro con il presidente francese Emmanuel Macron. Il bilaterale era stato congelato dopo una giornata ad  per le accuse gravi dell’Eliseo alla politica di governo sul  caso Aquarius.

Conte – si apprende – ha avuto  un colloquio telefonico  e il presidente francese. L’incontro domani alle 13.30 per un pranzo di lavoro al Palazzo dell’Eliseo.

Ho ricevuto ieri sera tardi una telefonata da Emmanuel Macron – ha spiegato il premier – il quale ci ha tenuto a precisare che le dichiarazioni uscite non sono a lui attribuibili, quindi non ha mai offeso l’Italia e suo popolo, adesso – ha continuato – abbiamo anche concordato una comunicazione congiunta. Quindi una conversazione dai toni molto cordiali“.

In un comunicato della presidenza francese che riferisce il contenuto del colloquio con Conte, si precisa che Macron “ha sottolineato di non aver fatto alcuna osservazione volta ad offendere l’Italia e il popolo italiano”. “Il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio – prosegue il comunicato dell’Eliseo – hanno confermato l’impegno della Francia e dell’Italia ad organizzare i soccorsi nel quadro delle regole di protezione umanitaria delle persone in pericolo”. “Il presidente della Repubblica – si legge ancora – ha ricordato di aver sempre sostenuto la necessità di una maggiore solidarietà europea con il popolo italiano. L’Italia e la Francia devono approfondire la loro cooperazione bilaterale ed europea per svolgere una politica migratoria efficace con i paesi di origine e di transito, attraverso una migliore gestione europea comune delle frontiere e attraverso un meccanismo europeo di solidarietà nella gestione dei rifugiati”. “Emmanuel Macron e Giuseppe Conte hanno concordato, in vista del prossimo Consiglio europeo di fine giugno, che nuove iniziative sono necessarie e dovranno essere discusse insieme”.

Lunedì prossimo il premier Conte incontrerà a Berlino la cancelliera Merkel.          D’accordo Conte, ma noi di SUD LIBERTA’ avremmo preferito – dopo le accuse infamanti della Francia e dei politici rappresentati da Macron, che il comunicato francese fosse più esplicito- punto per punto – nel prendere le distanze da quelle “critiche -qui è davvero il caso di dirlo- “vomitevoli” della Francia.  Pazienza, Conte: la prossima volta!

“Macron chieda scusa” all’Italia: onore a Giuseppe Conte, uomo di ferro (altro che pagliaccio)

Giuseppe Conte – scopriamo – sembra un uomo di ferro: è deciso .  La Francia e il suo presidente Macron parlano a vanvera e ora devono chiedere scusa     . Senza le scuse  di Macron all’Italia io resto a Roma. Non ho il minimo tentennamento, chi sbaglia – chiunque esso sia – deve chiedere scusa, prima che a me all’Italia. Abbiamo salvato milioni di vite umane, l’Europa tutta deve tenerlo a mente”. Giuseppe Conte, le parole del premier,  con il sorriso sulle labbra spiazza i suoi: su Parigi è irremovibile dopo le accuse rivolte dalla Francia all’Italia sulla vicenda della nave detta Aquarius, con Emmanuel Macron che ha parlato di “irresponsabilità e cinismo” mentre il suo partito En Marche ha definito “vomitevole” la linea del governo italiano.

– Ieri, viene raccontato, avrebbe messo in dubbio il bilaterale con Emmanuel Macron vincendo le resistenze di chi, tra i suoi consiglieri più stretti, temeva l’incidente diplomatico. E anche dietro la decisione del ministro dell’Economia,Giovanni Tria, di annullare la trasferta in Francia ci sarebbe il suo zampino. I due avrebbero deciso insieme di cancellare il volo, in programma alle 14, del responsabile dell’Economia. Il premier attende le scuse: se non arriveranno nell’arco della giornata, il vertice verrà considerato annullato

Giuseppe Conte : altro che pagliaccio fra due leader di partiti popolari.  Con questa decisione dimostra un temperamento d’eccezione. Senza ma e senza se. Lo applaudiamo in questa occasione.  Fa onore all’Italia

Il vertice tra il presidente del Consiglio e il presidente francese è previsto per venerdì prossimo.