Francois Bayrou nominato dal presidente Macron premier al posto di Barnier, “ penso sia necessaria la riconciliazione”

 

 

 

Il presidente Emmanuel Macron ha nominato primo ministro Francois Bayrou,e formalizzato l’incarico con un comunicato dall’Eliseo dandogli il mandato per formare il nuovo governo.

. Il passaggio di consegne tra il premier dimissionario Michel Barnier e Bayrou è previsto stasera a palazzo Matignon.

Bayrou: –Presidente del Movimento Democratico (MoDem) dalla sua fondazione nel 2007 ed esponente del centro, è stato candidato alle elezioni presidenziali del 2002, 2007 e 2012, in tutti e tre i casi risultato non eletto. Dal 2004 presiede altresì il Partito Democratico Europeo (EDP). Dal 1993 al 1997 è stato ministro dell’educazione nazionale in tre governi successivi. È stato anche membro dell’Assemblea nazionale per il seggio dei Pirenei Atlantici dal 1986 al 2012 con brevi interruzioni e membro del Parlamento europeo (MEP) dal 1999 al 2002.

Il nuovo premier riveste la carica di  sindaco di Pau dal 2014.    Dichiarazione: “Tutti comprendono la difficoltà del compito. Tutti dicono a se stessi che c’è una strada da trovare che unisce le persone invece di dividerle. Penso che la riconciliazione sia necessaria

Fibrillazione ed incertezze in Francia, Macron avvia le consultazioni: dichiara prima in mondovisione che lui durerà sino alla fine del mandato, adesso socialisti pronti a negoziare. È il turno dei Repubblicani.

 

 

 

Il presidente, dopo aver ricevuto i socialisti, riceverà i Repubblicani  e «telefonerà all’estrema sinistra de La France Insoumise (LFI)», ha confermato all”entourage del capo dello Stato

Macron nominerà il nuovo primo ministro «non prima di lunedì». . Intanto, il partito socialista francese ha dichiarato di essere disponibile a formare una coalizione con la formazione macroniana e la destra sulla base di «un contratto a durata determinata». A queste condizioni la formazione della sinistra moderata si è recata alle 12 di oggi, venerdì 6 dicembre, all’Eliseo per incontrare Macron.

Un passo aspettato e consigliato dopo la mozione di sfiducia che ha fatto cadere il governo di Michel Barnier …..

Il leader del PS, Olivier Faure, ha assicurato che durante l’incontro, il presidente francese «non ha posto alcuna precondizione su nessun argomento», lasciando intendere che non gli sia stato chiesto di staccarsi da La France Insoumise (LFI), «contrariamente a quanto è trapelato dall’Eliseo».

Si apprende infine che i  socialisti «non parteciperanno in nessun caso ad un governo guidato da un primo ministro di destra»…..

Colpo di scena in Francia Stop all’estrema destra Cosa succederà?

 

 

Colpo di scena in Francia Nessuna maggioranza assoluta  dopo il ballottaggio di ieri. Il Nouveau Front Populaire sarà la più grande forza politica della nuova Assemblea Nazionale, con 182 deputati, ma non potrà governare da sola. Fermata l’estrema destra guidata dal Rassemblement National spetterà al presidente Emmanuel Macron nominare una nuova guida  r dopo le dimissioni di Gabriel Attal.

Ma come sarà possibile governare la Francia? Gli  scenari possibili dopo il risultato delle elezioni legislative anticipate convocate a sorpresa da Macron all’indomani della sconfitta elettorale alle europee del 9 giugno.

Quali sono i principali simboli francesi? Ecco degli esempi | Institut  français Centre Saint-Louis
Cosa succederà?

Il primo scenario è quello che vede un governo guidato dal Nouveau Front Populaire. Nel suo primo discorso a urne chiuse Jean-Luc Mélenchon lo ha detto chiaramente: Macron ha “il dovere di far governare il Nouveau Front Populaire”.

In assenza di una maggioranza assoluta, France Insoumise propone di approvare tramite decreto parte del suo programma, in particolare l’aumento del salario minimo, il blocco dei prezzi, l’abrogazione della riforma delle pensioni. Per evitare di avere contro l’Assemblea Nazionale, però, un governo guidato da Nfp dovrebbe cercare di convincere alcuni deputati di Ensemble a non votare per le proposte presentate dalla destra o dall’estrema destra. E’ possibile essere in minoranza e governare, ricordando come Elisabeth Borne e Gabriel Attal lo abbiano fatto per due anni, senza che i repubblicani abbiano mai votato in blocco contro il governo.

Il mondo guarda la nuova politica della Francia dove Marine Le Pen intende arrivare alla maggioranza assoluta nel 2° turno, g 7 luglio

 

Rassemblement National al 33% nel primo turno delle elezioni legislative in Francia. Marine Le Pen pensa di arrivare alla maggioranza assoluta in vista del secondo turno, in programma domenica 7 luglio. Per fermare la destra, che mira alla maggioranza assoluta di 289 seggi, si lavora a un ‘fronte’ che, secondo i media transalpini, rientra nelle strategie del presidente Emmanuel Macron.

Ecco le ultime foto di Marine Le Pen postate sui social ...
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Il presidente francese ha convocato per le 12 di oggi una riunione di governo all’Eliseo . Il primo ministro Gabriel Attal e i suoi ministri si riuniranno, quindi, attorno a Macron per studiare le strategie da mettere in campo per fermare l’avanzata di Le Pen…

”Il primo turno delle elezioni legislative” che si sono svolte ieri in Francia ”segna una sconfitta per la nostra maggioranza, la maggioranza del presidente” Emmanuel Macron. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze Bruno Le Maire. ”Il vero rischio è che il partito di estrema destra Rassemblement National vinca la maggioranza assoluta”, ha aggiunto Le Maire ter. ”Occorre fare di tutto per far sì che Rn non ottenga la maggioranza assoluta. Restano 7 giorni per evitare che questo accada”, ha dichiarato.

Il partito di estrema destra Rassamblement National (Rn) ha raggiunto il 33 per cento dei voti al primo turno delle elezioni legislative anticipate che si sono svolte ieri in Francia. Dato confermato e diffuso dal  ministero degli Interni di Parigi. Al secondo posto la coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire (Nfp) con il 28 per cento delle preferenze. Solo terza la coalizione Ensemble del presidente francese Emmanuel Macron che si è fermata al 20 per cento.

E’ la prima volta che Rn ottiene oltre il 20 per cento dei voti in un’elezione legislativa e pone le condizioni perché il partito riesca a formare un governo di estrema destra per la prima volta in Francia.

Parola d’ordine: fermare l’estremista di destra Le Pen

I deputati del parlamento francese vengono eletti con voto a due turni in 577 collegi elettorali, dove le dinamiche locali giocano un ruolo importante. In ogni circoscrizione, se nessun candidato ottiene il 50% dei voti al primo turno, i primi due candidati avanzano al secondo turno, così come qualsiasi altro candidato che abbia ottenuto il sostegno di almeno il 12,5% degli elettori registrati. Il candidato con il maggior numero di voti al secondo turno vince il seggio come membro del Parlamento. E’ evidente che due candidati ‘anti Le Pen’ in un singolo collegio finirebbero per fare il gioco dell’esponente di RN in lizza. Quindi, l’obiettivo degli avversari della destra è limitare il numero di ‘triangolare’ e convogliare i voti verso il candidato in grado di imporsi.

Il capo dello Stato avrebbe per questo chiesto di studiare la situazione di ogni circoscrizione per trovare alleanze, anche con i candidati de La France Insoumise, per bloccare il RN di Le Pen e Jordan Bardella. Secondo l’emittente Bfmtv, nella mattinata di lunedì 1 luglio è prevista una nuova “riunione strategica” all’Eliseo.

A tracciare la linea in maniera esplicita, in una nota, è la coalizione presidenziale Ensemble pour la République, la coalizione presidenziale, che chiede ai propri candidati arrivati terzi nei vari collegi di abbandonare “a vantaggio dei candidati in grado di battere il Rassemblement National. Di fronte alla minaccia di una vittoria dell’estrema destra, chiediamo a tutte le forze politiche di agire con responsabilità e fare lo stesso”.

Basi del  dialogo a sinistra

Le basi del dialogo ‘anti Le Pen’ sono state gettate, a giudicare dalle parole di Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, che fa parte del Nouveau Front Populaire. “Ritireremo la nostra candidatura” in caso di “triangolare” al secondo turno di domenica prossima. La nostra indicazione è semplice – afferma Mélenchon – neanche un seggio in più per il Rassemblement National”.

“Sosterremo il candidato in grado di battere il Rassemblement National”, fa eco Raphaël Glucksmann, leader della Place Publique, rivelazione della sinistra alle elezioni europee del 9 giugno. “Abbiamo sette giorni per evitare alla Francia una catastrofe”.

Macron vuol formare una brigata francese di 4500 uomini in Ucraina e fornire a KIEV i caccia Mirage simbolo dell’Aviazione francese per resistere a Putin

Taiwán busca extender vida útil cazas Mirage 2000

 

Il presidente francese Emmanuel Macron afferma che la Francia fornirà all’Ucraina caccia di quarta generazione ‘Mirage 2000’ e addestrerà piloti ucraini in territorio francese. Non solo “Vogliamo formare una brigata francese” in Ucraina, ha aggiunto Macron..

Il  Mirage III  , vuol dire miraggio) è un aereo da caccia         da ala a delta prodotto dall’azienda francese Dassault Aviation ed introdotto negli  anni sessanta Grazie alla sua caratteristica configurazione alare è uno dei più famosi della storia dell’aviazione militare e simbolo della produzione aeronautica francese. Prodotto in innumerevoli versioni, esportato in 5 continenti, ha partecipato ai più vari conflitti combattuti tra gli anni sessanta e gli ottanta dimostrando grande longevità essendo ancora in servizio in alcuni paesi, seppure con compiti di seconda linea.
”La sfida – – è addestrare 4.500 soldati ucraini, equipaggiarli, addestrarli, difendere il loro territorio” e costituire una ”brigata francese”….”La Francia sta aiutando gli ucraini a resistere ma non vogliamo un’escalation. Molto concretamente, lanceremo una nuova collaborazione e forniremo i Mirage 2000-5 e ci offriremo di addestrare i piloti”, ha ribadito Macron.

“Il presidente ucraino” Volodymyr Zelensky, “il suo ministro della Difesa, hanno invitato tutti gli alleati ad addestrare i soldati più rapidamente”. ”Bisogna chiedersi se questo sia un fattore di escalation. La risposta è no”, ha aggiunto.

Macron si conferma il primo leader che sostiene a tutto campo l’Ucraina. Il presidente francese, negli ultimi mesi, è stato protagonista di ‘accelerazioni’ verbali, arrivando a ipotizzare l’invio di soldati in Ucraina in caso di emergenza totale, legata ad un eventuale ingresso  russo della linea del fronte.

 

La Francia ha un nuovo premier Gabriel Attal, il più giovane primo ministro della V Repubblica francese

 

 

Il ministro dell’Istruzione, Gabriel Attal, è nuovo primo ministro in Francia. Sostituisce Elisabeth Borne, che si è dimessa ieri. Attal, 34 anni, diventa il più giovane primo ministro della V Repubblica in Francia.

Gabriel Attal - Afp
Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha dato ad Attal  nella foto sopra – l’incarico di formare il governo

Attal ha superato l’ex premier socialista Laurent Fabius che era stato nominato a Matignon all’età di 37 anni nel 1984 dall’ex presidente François Mitterrand. Nato a Clamart, nel dipartimento degli Hauts de Seine, alla periferia di Parigi, Attal ha già un curriculum impressionante nonostante la sua giovane età ed è attualmente uno dei politici francesi più popolari con il 40% di giudizi positivi.

L’attuale ministro dell’Istruzione (è stato nominato a luglio del 2023), è stato già ministro con delega ai Conti pubblici tra maggio del 2022 e luglio del 2023, portavoce del Governo tra luglio 2020 e maggio 2022 e segretario di Stato all’Istruzione tra ottobre 2018 e luglio 2020. In precedenza è stato portavoce di La République en Marche, il partito fondato da Emmanuel Macron nel 2016 ed è stato successivamente eletto deputato a giugno 2017 dopo la vittoria del partito alle legislative (e rieletto a giugno del 2022).

Quindi ha annunciato: “Lo dico subito porterò con me a Matignon la causa della scuola. Ribadisco che è la madre di tutte le nostre battaglie e come primo ministro, una delle mie priorità alla guida del governo, sarà proprio la scuola. Con le mie decisioni sull’Abaja quando ero ministro dell’Istruzione e a favore della laicità mi sono impegnato per l’uguaglianza”, ha sottolineato Attal.

“Riceverò già questa settimana le ‘forces vives’ del paese”, ossia i soggetti che lavorano per migliorare la società, e l’opposizione, ha affermato ancora il neo premier francese, promettendo “di ascoltare e di rispettare sempre le opposizioni che rappresentano milioni di francesi”.

L’Inferno a Parigi – e altre città francesi- per la”protesta “contro la riforma delle pensioni

 

C’è l’inferno a Parigi messa sottosopra dai manifestanti. Disordini anche in altre città francesi  Sono 234 le persone arrestate ieri sera , nel corso di manifestazioni spontanee di protesta contro la riforma delle pensioni che vede elevare l’età pensionabile da 62 a 64 anni..   Guerriglie iniziate dopo l’annuncio dell’esito del voto all’Assemblea Nazionale, con la sfiducia respinta per nove voti. Ci sono stati inoltre -si apprende – 240 interventi a seguito di incendi, soprattutto di cassonetti o cestini dei rifiuti.

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Foto Ag.
Il presidente francese Emmanuel Macron interverrà personalmente , pubblicamente,domani sul tema della contestata riforma delle pensioni – finora gestita in prima linea dalla premier Elisabeth Borne -…..

Chiamato più volte direttamente in causa, anche dai sindacati, che hanno chiesto inutilmente di essere ricevuti dal capo dello Stato per discutere del progetto di riforma, Macron si è finora tirato indietro, dicendo di voler lasciare la parola al Parlamento e aprendo al confronto, ma attraverso i ministri del suo esecutivo.

L’inquilino dell’Eliseo ha però deciso ora di intervenire personalmente, all’indomani del voto in Assemblea Nazionale che ha visto la sfiducia respinta per appena nove voti e la riforma approvata, con l’immediata reazione di protesta della piazza.

Oggi, il capo dello Stato riceve la premier Borne alle 9, avrà poi una colazione con i presidenti dell’Assemblea e del Senato, Yaël Braun-Pivet e Gérard Larcher, mentre in serata ha in programma una riunione con i parlamentari della maggioranza presidenziale.

L’incontro a margine del G20 tra Macron e Xi Jinping:” Insieme per mantenere lo spirito di Indipendenza e trasmettere energia positiva..”

 

L’incontro a margine del G20 tra il presidente francese e quello cinese. Francia e Cina: “No all’uso di armi nucleari”

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Afp
Comunicato dell’Eliseo:Emmanuel Macron ha chiesto al presidente cinese Xi Jinping di intercedere con Vladimir Putin per convincerlo a tornare al “tavolo dei negoziati” sulla guerra in Ucraina.  lDopo l’incontro a margine del G20 tra il presidente francese e Xi., Macron “ha chiesto alla Cina di aiutare a trasmettere messaggi al presidente Putin per evitare un’escalation e tornare seriamente al tavolo dei negoziati”…
Il Presidente francese ha anche esortato il presidente cinese a “unire” le loro “forze” contro la guerra in Ucraina, sottolineando che la “stabilità” del mondo è anche nell'”interesse” della Cina.

 Opportuno  -ha aggiunto Macron -“unire le forze per rispondere alle principali questioni internazionali, come quella del clima, per citarne una, ma anche alle crisi internazionali come la guerra lanciata dalla Russia in Ucraina, per le quali il G20 è un formato appropriato”  per il semplice motivo che  due potenze importanti nel mondo multipolare, Cina e Francia, Cina ed Europa nel suo insieme, dovrebbero mantenere lo spirito di indipendenza, apertura e cooperazione, continuare a portare avanti sulla strada giusta le relazioni bilaterali e infondere stabilità ed energia positiva nel mondo”

Mattarella: ” Dobbiamo rafforzare il valore della solidarietà nell’ordinamento internazionale”

 

 

Roma  –Comunicato-

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con S.E. il Signor Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica Francese, entrano nell’Auditorium della Nuvolain occasione dell’incontro internazionale per la Pace dal titolo “Il grido della Pace – Religioni e Culture in dialogo”
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)