Addio per sempre a quello sguardo pieno d’amore e d’ umanità della Regina Elisabetta

La regina Elisabetta è morta. Carlo è il nuovo re - People ...

 

Oggi l’ultimo giorno dei funerali solenni alla  Regina Elisabetta. Chiusa la camera ardente della sovrana defunta a Westminster Hall, alle 8 al rintocco del Big Ben, la Gran Bretagna si è raccolta in un minuto di silenzio. Sappiamo che non sipossno contare i miliardi di sterline , gioielli di esclusiva fattura, che la Regina Elisabetta ha lasciato in eredità.Francamente non ci interessa, non sono questi valori ricercati in una persona che è stata per oltre 70 anni sul tetto del mondo.           Solo i suoi celesti, il suo sguardo d’amore verso gli altri, il rispetto, sono stati la calamita del mondo intero. Ma non esageriamo…. Cosa dovremmo dire dei Papi buoni e miracolosi , di Padre Pio e altri santi?

10 foto più belle della regina elisabetta ii
La sovrana al castello di Balmoral durante un momento di svago all’aperto.

Aperta l’abbazia di Westminster, dove si terranno le esequie, per permettere ai  partecipanti di prendere posto.Anche sen on tutti potranno entrare per motivi logistici e di spazio. In questi giorni migliaia e migliaia di persone hanno dato l’ultimo saluto alla sovrana, morta l’8 settembre scorso all’età di 96 anni. Sempre più imponenti le misure di sicurezza a Londra – mai come finora – per l’addio, con centinaia di leader del mondo che partecipano ai funerali dopo dieci giorni di lutto.

Si apprende che terminato il funerale, il feretro verrà condotto all’arco di Wellington lungo un percorso di 2,4 km. La bara sarà quindi trasferita su un carro funebre, che la porterà fuori Londra al castello di Windsor per poi essere portato in processione alla cappella di St. George.

Nel pomeriggio, alle 16, nella cappella si svolgerà un servizio religioso di commiato alla presenza di 800 persone. Infine, alle 19.30, la regina Elisabetta verrà sepolta accanto al marito Filippo nella King George Vi Memorial Chapel durante una cerimonia privata per la famiglia reale.

Per il Regno Unito questa viene considerata la più grande operazione di sicurezza mai vista. Folle enormi, reali, una lunga lista di leader mondiali dovranno essere tenuti al sicuro nell’ambito del lavoro immane che migliaia di agenti di polizia dovranno affrontare. Un’operazione più imponente di quella del Giubileo di Platino e le Olimpiadi di Londra 2012, che hanno visto fino a 10.000 agenti di polizia in servizio al giorno.

Secondo un esperto di sicurezza reale, il rischio di minaccia è “piuttosto elevato”, soprattutto quando il nuovo re, Carlo III, entrerà in contatto con la folla.

Intanto ieri re Carlo III e la regina consorte Camilla hanno accolto a Buckhingham Palace capi di Stato, premier e reali da tutto il mondo per il ricevimento alla vigilia dei funerali di Elisabetta II. Presenti nelle sale di rappresentanza circa 500 ospiti. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e sua moglie, la First Lady Jill Biden, sono arrivati nell’auto presidenziale nel mezzo di un convoglio di veicoli sul retro del palazzo poco prima delle 18. Sono giunti anche il presidente francese Emmanuel Macron con sua moglie Brigitte,

Il principe e la principessa di Galles e altri membri della famiglia reale, tra cui il conte e la contessa di Wessex, la principessa reale e vice ammiraglio Sir Tim Laurence, e il duca e la duchessa di Gloucester, si sono uniti a Carlo e Camilla per accogliere gli ospiti.

Al ricevimento hanno partecipato anche decine di leader dei paesi del Commonwealth e membri di famiglie reali straniere. Alcuni leader sono stati visti salutarsi mentre altri sono rimasti in silenzio mentre salivano le scale. La maggior parte degli ospiti erano tutti vestiti di nero, mentre alcuni sono stati visti indossare abiti tradizionali originari dei loro paesi. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel sono arrivati ​​in pullman con diversi leader delle nazioni del Commonwealth al Grand Entrance.

Ricevuta a Buckingham Palace da re Carlo III ieri anche la premier britannica Liz Truss, impegnata a sua volta in una serie d’incontri con i numerosi leader stranieri venuti a Londra per i funerali della regina Elisabetta.

Diventata premier il 6 settembre, due giorni prima della morte della regina, Truss ha ricevuto ieri a Downing street il presidente polacco Andrzej Duda, il primo ministro irlandese Micheal Martin e quello canadese Justin Trudeau.

Un incontro con il presidente americano Joe Biden, inizialmente previsto per ieri, è stato rimandato a mercoledì, quando i due si vedranno a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu a New York.

OMBRE SUL VATICANO MA ANCHE IL MERITO DI AVER SCOPERTO IL CORRUTTORE -G-TORZI-CHE RICATTAVA LA SEGRETERIA PONTEFICIA

Il mandato di cattura è stato notificato al termine dell’interrogatorio dal Promotore di Giustizia: estorsione, peculato e truffa aggravata i capi di imputazione

PAPA FRANCESCO ERA ALL’OSCURO DI TUTTO, DA SEMPRE IMPEGNATO NELLA MORALIZZAZIONE DELLA CHIESA

I veri nemici di Papa Francesco

Funzionari del Vaticano infedeli, indagini a Londra, il progetto di un bond da 30 milioni di euro con la Banca Popolare di Bari, infiniti rivoli di denaro che portano lontano, lontanissimo, dall’obolo di carità per i poverelli a cui i tanti soldi spariti erano destinati. Un Papa che ha sempre denunciato la corruzione nel mondo ma che non sapeva gli intrecci che avvolgevano la Chiesa di Roma. Era tenuto all’oscuro di tutto .Il più grande scandalo finanziario di sempre a Oltretevere, per come lo hanno ricostruito i magistrati vaticani, (si parte da 300 milioni ma le cifre dei soldi che ballano in varie operazioni sarebbero molto più alte) si è consumato negli anni all’insaputa di un Papa Francesco impegnato contro la corruzione in un’epocale e radicale opera di moralizzazione che non pochi nemici ha incontrato (e tuttora incontra) sul suo percorso evangelico.

Il Vaticano con il Comunicato stampa che appresso pubblichiamo- informa comunque di aver individuato  il marciume che gettava ombre sulla Chiesa e, tramite la Procura ponteficia, precisa essa i fatti giudiziari, che si sono svolti , conclusasi con i provvedimenti giudiziari. Una pulizia interna insomma, resa possibile con le numerose indagini dei magistrati del Vaticano.

Palazzo del Tribunale e della Gendarmeria in Vaticano

“Il broker Gianluigi Torzi, che fece da intermediario per far tornare alla Segreteria di Stato la proprietà di un immobile di Londra, è stato arrestato ieri sera in Vaticano.

“In data odierna – informa la Sala Stampa della Santa Sede – l’Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale Vaticano, al termine dell’interrogatorio del sig. Gianluigi Torzi, che era assistito dai propri legali di fiducia, ha spiccato nei suoi confronti mandato di cattura”.

“Il provvedimento a firma del Promotore di Giustizia Gian Piero Milano e del suo Aggiunto Alessandro Diddi – continua il comunicato – è stato emesso in relazione alle note vicende collegate alla compravendita dell’immobile londinese di Sloane Avenue, che hanno coinvolto una rete di società in cui erano presenti alcuni funzionari della Segreteria di Stato”.

“All’imputato vengono contestati vari episodi di estorsione, peculato, truffa aggravata e autoriciclaggio, reati per i quali la legge vaticana prevede pene fino a dodici anni di reclusione”. Gianluigi Torzi è ora detenuto in appositi locali presso la caserma del Corpo della Gendarmeria”.

 

 Un sisma giudiziario che si traduce nella gestione dubbia di centinaia e centinaia di milioni di euro relativa all’acquisto da parte della Segreteria di Stato Vaticana dell’immobile di Sloane Avenue nella capitale britannica (prezzo triplicato rispetto al valore iniziale).        Il protagonista è lui, l’imprenditore Gianluigi Torzi, intervenuto nell’affare – secondo i magistrati pontifici – per risolvere l’impasse della partecipazione della Santa Sede al fondo Athena e diventato poi, secondo la procura vaticana, l’uomo in grado di tenere in pugno la segreteria di Stato fino a riuscire a estorcerle 15 milioni di euro.

Per gli inquirenti dell’Ufficio del Promotore di Giustizia Gian Piero Milano e del suo aggiunto Alessandro Diddi il quadro si fa inquietante a cominciare dagli investimenti fatti dalla Segreteria di Stato nell’Athena Capital Global Opportunities Fund del noto finanziere Raffaele Mincione, dopo un analogo tentativo di business naufragato in Angola: un’operazione, quella con Athena, nata quando a capo della sezione Affari generali della Segreteria c’era monsignor Angelo Becciu, e considerata anomala dalla magistratura vaticana già solo per il fatto che si fosse deciso di finanziare in parte il fondo con i denari dell’Obolo di San Pietro, destinando dunque somme possedute con vincolo di scopo per il sostegno delle attività caritatevoli a vere e proprie operazioni speculative.

La necessità di uscire da questa operazione scomoda che era costata milioni di euro al Vaticano porterà poi al ‘caso’ dell’acquisto dell’immobile di Sloane Avenue con l’intermediazione di Torzi e della sua Gutt Sa, scatenando uno dei più violenti scontri mai registrati Oltretevere e uno scambio al vetriolo tra il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, che ha definito “opaco” l’affare di Londra, e l’ex Sostituto della Segreteria di Stato, mons. Angelo Becciu, che ha assicurato di aver sempre agito nell’esclusivo interesse della Santa Sede arrivando a evocare la ‘macchina del fango’.

Ma la procura pontificia avrebbe accertato ruoli e interessi dei protagonisti oltre al percorso dei “soldi dei poveri” finiti a finanziare acquisizioni – osservano gli inquirenti – di azioni per diversi milioni di dollari, la sottoscrizione di obbligazioni e perfino quella di un bond emesso da una società riconducibile ancora a Mincione per 16 milioni di dollari: tutte mosse che peraltro, lungi dal portare un guadagno alle casse del Vaticano, per gli inquirenti si sono tradotte in una perdita accertata di oltre 18 milioni di euro al settembre del 2018 e che, secondo gli investigatori, potrebbero nascondere una enorme voragine nei conti della Santa Sede.

Scoperta la lettera di Galileo Galilei che, per l’Inquisizione “voleva sovvertire la filosofia naturale e le Sacre Scritture”

Lo storico  Salvatore Ricciardo, dell’ Università di Bergamo, ha scoperto in una biblioteca della Royal Society di Londra la lettera che fece accusare Galileo Galilei di essere un eretico.        Lo studioso italiano conduce la ricerca insieme a  Michele Camerota, dell’Università di Cagliari. In sette pagine scritte il 21 dicembre 1613 Galileo, che si firma con le sue iniziali G.G., esponeva a un amico la sua teoria sul movimento della Terra intorno al Sole, opposta alla tesi della Chiesa secondo la quale la Terra era immobile.

Galileo Galilei  fu un personaggio chiave della Rivoluzione scientifica. Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galilei fu processato e condannato dal Sant’Uffizio e costretto all’abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri. Tre secoli dopo , esattamente 359 anni dopo, Papa Giovanni Paolo II alla sessione plenaria della Pontificia accademia delle scienze, ha dichiarato riconosciuti gli errori della Chiesa del tempo

Lo storico della scienza Allan Chapman, dell’Università di Oxford e presidente della Royal Society per la storia e l’astronomia, ha dichiarato che la scoperta dell’italiano “è così importante –  che permetterà nuovi approfondimenti in questo periodo critico”. Della lettera, indirizzata a Benedetto Castelli, esistono diverse copie e due versioni diverse. Una è custodita negli Archivi Vaticani ed è quella che il 7 febbraio 1615 venne inviata all’Inquisizione, indirizzata al domenicano Niccolò Lorini.  Forse si potrà scoprire il reale rapporto di Galileo Galilei con l’Inquisizione.

Terrore su un treno del Tube di Londra

 

  • ANRA | L'evoluzione del Rischio terrorismo

Bomba su una carrozza del treno e terrore dapertutto.. Arrivano tramite i social network le prime testimonianze dell’esplosione avvenuta questa mattina intorno alle 8:20, ora locale, su un treno del Tube di Londra, all’altezza della stazione di Parsons Green nella zona residenziale di Fulham.

Alcuni passeggeri sono rimasti feriti. Secondo quanto riferiscono i media britannici, la deflagrazione è stata causata da un secchio di plastica bianca posto nei vagoni posteriori del treno. Testimoni parlano di passeggeri con ustioni al volto. “Abbiamo trasportato 18 feriti in diversi ospedali di Londra – rassicura in una nota diffusa su Twitter l’account ufficale della London Ambulance Service -. Nessuno di loro verserebbe in gravi condizioni o sarebbe in pericolo di vita”.

L’esplosione è trattata come un “incidente di natura terroristica”. E’ quanto ha dichiarato la Metropolitan Police su Twitter. “I funzionari del Comando antiterrorismo del Met stanno indagando. Il vice commissario Neil Basu, coordinatore nazionale per l’anti-terrorismo, lo ha dichiarato un incidente terroristico”, “Gli ufficiali del Metropolitan Police Service e del British Transport Police sono sulla scena, insieme ai colleghi della London Fire Brigade e London Ambulance Service” ”

Sul luogo, oltre a forze dell’ordine e ambulanze, al momento stanno lavorando anche artificieri per la bonifica e la raccolta di elementi utili a capire quanto avvenuto. “Una palla di fuoco ha avvolto il vagone della metropolitana”, ha raccontato uno dei tanti pendolari che in quel momento si trovavano alla stazione di Parsons Green. “Ho sentito urla e ho visto persone che fuggivano e piangevano”, ha detto un altro. Mentre alcuni parlano di persone con il volto coperto di sangue. “Non ho mai visto nulla del genere”, ha raccontato Sam ai media presenti sul posto.

I passanti e gli avventori di bar e negozi in Parsons Green sono ancora trattenuti per ragioni di sicurezza nelle cantine. Al momento dell’esplosione c’era tanta gente per strada, ora di punta sia per chi si reca al lavoro sia per i ragazzi che frequentano le scuole. La zona è residenziale, tra le meglio frequentate di Londra, accanto a Chelsea e affaccia su Fulham Road. Il consiglio che hanno ricevuto i cittadini da parte delle autorità, anche attraverso alert via mail, è di evitare la scena dell’incidente fino a che non saranno completate le indagini e di attendere prima di intraprendere una viaggio nella zona sud ovest di Londra. Inoltre la richiesta è di avvisare immediatamente le forze dell’ordine per qualsiasi attività e oggetti sospetti.

Le autorità hanno sospeso la linea distrettuale in entrambe le direzioni tra Edgware Road e Wimbledon e tra Ealing Broadway e Turnham Green. Gli autobus di Londra, la stazione ferroviaria di Londra Overground e i servizi della ferrovia a sud-ovest stanno accettando qualsiasi biglietto. Tuttavia, la congestione grave è probabile su modi alternativi di trasporto, compresi i taxi e veicoli privati. Intanto non è chiaro quando i servizi di trasporto riprenderanno, ma le interruzioni residuali sono probabili fino alla fine della giornata. In funzione le restanti linee della metropolitana.

(Agenzia)

Cultura della flora mediterranea

 

PAESAGGISMO: DALLA SICILIA A LONDRA, PONTE CULTURALE 
TRA RADICEPURA GARDEN FESTIVAL E CHELSEA FLOWER SHOW

James Basson e Sarah Eberle premiati all’evento della Royal Horticultural Society

 

CATANIA – Ecologia, sostenibilità e salvaguardia della flora mediterranea: la divulgazione del messaggio culturale legato ai temi ambientali passa anche dalla filosofia che ispira le opere dei più famosi garden designer del mondo. Dalla Sicilia a Londra, i protagonisti del Radicepura Garden Festival fanno tappa al Chelsea Flower Show 2017, ottenendo il successo della critica e i più prestigiosi riconoscimenti del mondo del florovivaismo. James Basson e Sarah Eberle, i due paesaggisti di fama internazionale – attualmente impegnati ai piedi dell’Etna proprio in occasione del primo Festival dedicato all’architettura del paesaggio e del garden design del Mediterraneo organizzato dalla Fondazione Radicepura– hanno vinto le medaglie d’oro nelle rispettive categorie nell’ambito dell’evento organizzato dalla Royal Horticultural Society.

 James Basson ha conquistato inoltre il “Best Show Garden”, il premio principale della storica e prestigiosa manifestazione inglese, con il suo“The M&G Garden”. È l’isola di Malta, con il suo ecosistema, a essere rappresentata da Basson: l’idea arriva da una cava abbandonata dell’isola, il giardino infatti è caratterizzato da blocchi monumentali di pietra calcarea che ospitano piante erbacee, sempreverdi e perenni. Il giardino è ispirato ai principi della sostenibilità ecologica e all’urgente bisogno di agire concretamente per preservare il fragile equilibrio del nostro pianeta. A questo scopo l’opera utilizza l’eccezionale unicità dell’ambiente di Malta per esplorare la relazione ciclica tra distruzione e creazione, poiché la piccola isola fornisce un microcosmo della situazione globale.

 A Giarre invece Basson è presente al percorso espositivo del Garden Festival con “Arethusa e Alpheo”, un’altra opera che trae linfa creativa dagli stessi concetti di ciclicità e rigenerazione: un collegamento ideale tra Sicilia e Grecia attraverso il mito di Alfeo e Aretusa che unisce simbolicamente i due paesi attraverso la storia del dio Alfeo, figlio del dio Oceano e personificazione del più grande fiume del Peloponneso, e della ninfa Aretusa, fonte a Siracusa. Quest’ultimo lavoro – visitabile per tutta la durata del Festival fino al 21 ottobre – è stato realizzato con piante provenienti dal vivaio “Piante Faro” grazie al supporto di Assovini Sicilia che è stata presente al parco botanico con la XIV edizione di “Sicilia en primeur”, l’iniziativa dedicata ai professionisti della viticoltura, e che ha ispirato anche il “wine tasting” dei vini dell’Isola all’interno delle serate intitolateDROP. Ogni domenica sera infatti, a partire dal 28 maggio – dalle 18.30 alle 22.00 – i verdi spazi del Festival ospiteranno aperitivo e dj set. 

 Sempre al Chelsea Flower Show, Sarah Eberle – che del Radicepura Garden Festival è anche presidente della giuria – ha ricevuto la medaglia d’oro nella categoria “artisan” grazie al giardino “Viking Cruising”. La pluripremiata garden designer dal 16 al 18 giugno 2017, a Giarre, terrà un workshop sul “Restyling del giardino mediterraneo”, inserito all’interno delle iniziative in programma al Festival promosso dalla Fondazione Radicepura, mentre il 19 giugno 2018 sarà all’Orto Botanico di Palermo per una conferenza sul garden design.

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