Libera celebra i caduti per mafia, in 50mila in corteo a Trapani. Letti i 1101 nomi delle vittime Una grande bandiera della pace apre la marcia. Don Ciotti: “Ci riconosciamo nel Manifesto di Ventotene”. Oltre al fondatore di Libera, gli ex Procuratori nazionali Grasso e Cafiero De Raho.

 

 

 

 

Trapani,

Non dobbiamo dimenticare che l’80% dei familiari non conosce la verità o ne conosce solo una parte. Eppure le verità passeggiano per le vie della nostra città, c’è chi ha visto, c’è chi sa». Nel giorno in cui si ricordano le vittime innocenti della mafia, don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera, vuole ribadire che ci sono ancora troppi nodi da sciogliere perché si possa parlare di vera giustizia quando di mezzo ci sono vittime per mano mafiosa.

Oggi studenti e giovani di tutto il Paese scendono in piazza per commemorare le vittime innocenti delle mafie e per ribadire che la lotta alla criminalità organizzata è una battaglia ancora aperta. Martina Lembo Fazio, delegata antimafia dell’Unione degli Studenti, dichiara: “Oggi siamo qui non solo per ricordare chi ha perso la vita per mano della mafia, ma anche per affermare con forza che il problema della criminalità organizzata è tutt’altro che superato. Le mafie continuano ad affliggere i nostri territori, si trasformano, cambiano volto, ma restano una minaccia concreta per la nostra società”. 

Le strade di Trapani questa mattina si riempiono di giovani in corteo, un segnale forte che richiama l’urgenza di un cambiamento. La scelta della Sicilia come luogo simbolo della manifestazione non è casuale: rappresenta una sfida e un’opportunità per costruire una società libera dalla violenza mafiosa e dall’omertà. “Oggi, come Unione degli Studenti, Link Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza, scendiamo in piazza con lo slogan ‘Ci dobbiamo ribellare!’ perché davanti alla mafia non possiamo restare immobili. La criminalità organizzata si è evoluta nel tempo: non la vediamo più in modo plateale, ma questo non significa che sia scomparsa,”

Cinquantamila persone sfilano per le vie del centro storico di Trapani, e in piazza Vittorio Emanuele.

. Secondo fonti della questura della città, questo il numero di partecipanti alla XXX Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti di mafia.

La Giornata è promossa dall’associazione Libera presieduta da don Luigi Ciotti alla presenza di oltre 500 familiari di vittime innocenti provenienti da tutta Italia. Attualmente sta avvenendo la lettura dei nomi delle vittime, 1101 persone. In piazza Vittorio Emanuele, dove è allestito il palco, sono arrivati anche gli ex procuratori nazionali antimafia Pietro Grasso e Federico Cafiero De Raho.

Il 21 marzo è la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

 


Filmato Libera -social-day- Archivi Sud Libertà

 Il 21 marzo è la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera. L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.

Uun lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano.  Nessuna Regione ha l’esclusiva, ogni città ricorda i propri morti. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai.

Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.

Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati,ricorderemo, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

 

Oggi ricordo di un giornalista, Mario Francese, ” Libero sognatore” ucciso dalla Mafia

           “LA MEMORIA CONTRO LA MAFIA”

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Oggi al Teatro Santa Cecilia di Palermo, inizio alle ore 10, sarà dato il via al Premio giornalistico Mario e Giuseppe Francese, il Giornalista che diede testimonianze di coraggio e fece luce sulla Mafia siciliana

     SUD LIBERTA’  :       LE  IDEE DI LIBERTA’ DEI GIORNALISTI SOGNATORI E INNAMORATI DEL MESTIERE NON MUOIONO MAI

Mario Francese era un cronista del “Giornale di Sicilia”, che raccontava l’avidità dei Corleonesi, scesi su Palermo per diventarne i padroni. Per queste sue inchieste viene ucciso davanti a casa la sera del 26 gennaio 1979.

Mario Francese (Foto Archivio)

Quasi vent’anni dopo il figlio di Mario Francese, Giuseppe, che era bambino quando il padre venne ucciso,  riuscirà, a ricucire tutto il lavoro del padre Mario, a ottenere la condanna per omicidio della cupola di Cosa Nostra…

La morte di Mario Francese, apre la stagione feroce in cui Cosa Nostra  uccideva  i simboli più importanti  delle istituzioni italiane.

Giuseppe Francese  (foto d’Archivio Sud Libertà)

Una data significativa, il 6 febbraio, scelta non a caso,-commenta sul massimo social  il Presidente dell’Ordine dei giornalisti siciliani,Giulio Francese– perchè è il giorno in cui mio padre avrebbe compiuto 95 anni. Ci saranno autorità civili e militari, ci saranno i vincitori Nello Scavo, Umberto Santino e Tullio Filippone, ci sarà il bravo collega Gaetano Scariolo, di Siracusa, città di mio padre, che nell’ambito del Premio riceverà una menzione speciale. Ci saranno diversi ospiti, ci saranno le scuole che hanno partecipato al concorso per il miglior “corto” sul tema “La memoria contro la mafia”. I ragazzi saranno numerosi, verranno da tutta la Sicilia, con i loro professori che li hanno accompagnati in questo percorso.

Non ci sarà fisicamente Don Ciotti, che ha voluto però essere presente con un video attraverso il quale si rivolge ai ragazzi parlando dell’importanza della memoria e dell’impegno. Ci saranno invece i suoi ragazzi di Libera, preziosi partner del Premio Francese, che presenteranno la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, giunto al venticinquesimo appuntamento e che si svolgerà il 21 marzo a Palermo.

Ci saranno tanti amici e colleghi, i componenti delle due commissioni esaminatrici del Premio, ci saranno due conduttori a me molto cari, come Lidia Tilotta e Luigi Perollo, ci sarà per il secondo anno consecutivo il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Carlo Verna, che mi è sempre molto vicino e rappresenta per me una guida importante. Ci sarà anche la musica, quella dei giovani musicisti della Fondazione Brass Group che ha voluto metterci a disposizione ancora una volta il magnifico Teatro Santa Cecilia: grazie maestro Garsia, grazie Fabio Lannino, grazie Rosanna Minafò, preziosa e instancabile. Non mancherà la sorpresa: un video su un aspetto inedito della vita di mio padre realizzato dai colleghi Giovanni Tarantino e Pierpaolo Maddalena. Insomma, è tutto pronto, mancano poche ore: che sia festa. Buon compleanno papà

Don Ciotti guida la popolazione contro le Mafie: “Ognuno deve fare la propria parte..”

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(Archivi Sud Libertà)

             – RICORDATE LE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE –

Tutti in corteo, da Padova a Palermo, per ricordare le vittime della mafia e ribadire l’impegno della memoria. Tante le adesioni alla manifestazione promossa da Libera e da Don Ciotti contro tutte le mafie che ha chiamato a raccolta migliaia di persone da Nord a Sud. A Padova la manifestazione ha visto la partecipazione di 50 mila persone secondo gli organizzatori, 30 mila secondo le forze dell’ordine.

“Abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di chi è stato ammazzato, di chi non c’è più e di chi è rimasto solo. Loro sono morti ma per noi sono ancora vivi, e le loro speranze devono camminare con noi. E’ da 163 anni che parliamo di mafia, non è possibile in un Paese civile. Come non è possibile che l’80 p.c. dei familiari delle vittime non conosca la verità o parte di essa” ha detto il presidente di ‘Libera’ don Luigi Ciotti aprendo il suo intervento a conclusione della manifestazione a Padova.

“Oggi un caro pensiero va ai ragazzi della scuola media di San Donato Milanese, e un pensiero a padre Dall’Oglio di cui da lungo tempo non abbiamo notizie, e a Silvia Romano una stupenda ragazza di 30 anni cooperante in Africa. Così come non dobbiamo dimenticare Giulio Regeni, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. La nostra gente ha bisogno di verità” ha sottolineato don Ciotti.

“C’è gente che ha deciso di metterci la faccia e far capire da che parte sta. In questo momento nel nostro Paese dobbiamo alzare la voce mentre tanti scelgono un prudente silenzio” ha aggiunto don Ciotti. “Le mafie sono presenti in tutto il territorio nazionale come dice il rapporto che è stato fatto dal parlamento, e si sono rese più flessibili e reticolate, sono loro che fanno rete e crescono nelle alleanze – ha ammonito ancora -. Soprattutto sono diventate imprenditori e imprenditrici e non possiamo dimenticare questa area grigia di commistione tra legale e illegale”.

E ancora: “La mafia è un avversario difficile da scoprire, ma dobbiamo essere riconoscenti al lavoro di magistratura e forze di polizia. Non dobbiamo lasciarli soli e la politica deve dare strumenti: ci vogliono meno leggi e più legge nel nostro paese. Ci vogliono leggi più forti e categoriche. Ci vuole una risposta di cittadini responsabili che si assumano la loro pare di responsabilità. La democrazia chiede a ciascuno di noi di fare la sua parte”, ha sottolineato.

 

In Sicilia.  sventolano le bandiere di Libera . Da ogni scuola della città e della provincia dicono in coro:  “La mafia uccide, il silenzio pure”  Tra loro anche Vincenzo Agostino, per la prima volta senza la moglie Augusta Schiera recentemente scomparsa. Indossa una maglia bianca con il ritratto di Augusta e del figlio Antonino, il poliziotto ucciso con la moglie Ida Castelluccio nel 1989. “Oggi sono qui anche per lei – dice -. Augusta è morta senza avere verità e giustizia, ma non si può vivere sperando che la giustizia arrivi nell’aldilà”.

Oltre 10mila i partecipanti a Palermo, spiegano dall’organizzazione, che in un lungo serpentone hanno raggiunto piazza Verdi, per la lettura di circa 1.000 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti,reporter italiani uccisi all’estero pure, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici assassinati dalle  mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere.

Giornata della memoria: Don Ciotti, SUD LIBERTA’-Quotidiano Antimafia e altri scendono in campo nelle piazze

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Catania celebra  domani la XXIII ”Giornata della memoria e dell’impegno in memoria delle vittime innocenti di tutte le mafie” della Sicilia, numerose piazze siciliane si apprestano a promuovere eventi che collegheranno contemporaneamente e idealmente tutte le piazze italiane. ”Terra. Solchi di verità e giustizia” è il titolo dell’edizione 2018 .      La grande manifestazione partirà dal Sud, a Foggia e si ricordano le vittime per condividere insieme  ideali di legalità e giustizia.   

 A Catania sono stati 7 gli incontri pubblici organizzati come parte dell’iniziativa ”100 passi verso il 21 marzo”, che hanno trattato temi andati dalla questione palestinese ad Auschwitz, dalle attività di salvataggio in mare delle Ong fino all’incontro pubblico ”La grande sete della Sicilia”.

E’ pronta anche l’associazione antimafia di Don Luigi Ciotti e la Redazione di SUD LIBERTA’, Quotidiano antimafia del Mezzogiorno diretto da Raffaele Lanza.

Per la ”Giornata Internazionale della Donna”,  il presidio in formazione di Libera Modica ha promosso una giornata in memoria di Lea Garofalo, uccisa dalla mafia, e di Saveria  Antiochia, donna che ha lottato per la giustizia e la verità. Sempre nell’ambito dei ”100 passi verso il 21 marzo” il ciclo di iniziative promosse a Ragusa  ha visto il lento e progressivo  coinvolgimento della popolazione locale e dei giovani con momenti  dedicati alla memoria anche a Scicli. Per oggi il presidio di Ragusa ha organizzato un corteo cittadino, con gli studenti delle scuole superiori della città, per ricordare tutte le vittime delle mafie e per rinnovare, come ogni anno, il suo impegno e servizio sul territorio ibleo.

Attese a Catania 10mila persone, “pronte a partecipare al corteo che partirà alle 9 da Piazza della Repubblica, guidato da 150 familiari delle vittime innocenti delle mafie, seguiti dalle autorità civili (sindaci dei comuni siciliani con gonfaloni), militaried ecclesiastiche, insieme agli studenti di tutti gli ordini scolastici e universitari e dalle associazioni di volontariato provenienti da tutta la Sicilia”. La lettura sarà effettuata in alternanza con l’interno del carcere, dove i nomi delle vittime saranno letti dai detenuti insieme a una delegazione di familiari di vittime della mafia e dagli operatori del carcere (direttrice, insegnanti, agenti di Polizia penitenziaria) e dalla cooperativa ”Filodritto”, che opera dentro la casa circondariale.

Un evento legato al progetto ”Oltre il limite’‘, portato avanti dal coordinamento catanese di Libera all’interno della Casa circondariale e presso l’IPM di Bicocca, dove da ottobre ad oggi si sono svolti diversi incontri con familiari di vittime innocenti delle mafie, oltre a uno specifico con Don Luigi Ciotti.

Dopo la lettura, ci sarà un collegamento in streaming, in diretta da Foggia, per trasmettere il discorso di Don Luigi Ciotti. Al termine della manifestazione mattutina, i familiari delle vittime della mafia saranno ospiti nel Palazzo degli Elefanti per un pranzo offerto da Libera e preparato dagli studenti dell’istituto alberghiero ”Karol Wojtyla” di Catania.