Il Covid-19 continua la sua corsa inarrestabile. Sono stati 953 nelle ultime 24 ore, 260.298 da inizio emergenza. Solo 1210 domenica.
Un dato su cui incide anche il minor numero di tamponi fatti da ieri (45.914 contro i 67.371 del giorno precedente). I morti sono stati 4. Calano i ricoveri in terapia intensiva. Sono stati 65, 4 in meno rispetto a ieri. I guariti sono 192 ultime 24 ore in Italia, 205.662 da inizio emergenza. Valle d’Aosta, Molise e Basilicata sono le tre regioni italiane a zero contagi da ieri. Tra le regioni con più nuovi casi, Lazio (146), davanti a Campania, Emilia-Romagna e Veneto (116) e Lombardia (110).
Una strage. Il maltempo ha le sue vittime anche nel nostro Paese. E sarebbero sei fino a questo momento.
VIDEO – ALBERI ABBATTUTI, PERSONE COLPITE DAL FORTE VENTO,IL MALTEMPO FLAGELLA IL NORD E IL SUD
. Due persone sono morte schiacciate dentro l’automobile, nel Frusinate, a causa di un albero abbattuto dal forte vento , un’altra persona ha perso la vita a Terracina a causa di un albero caduto su una vettura in transito.La quarta vittima ha perso la vita a Napoli mentre camminava, colpita da un altro albero abbattuto, e una quinta persona è deceduta dopo essere stata colpita da un cornicione vicino a Savona. Una sesta vittima è stata poi registrata in serata, travolta da un albero a Feltre, in provincia di Belluno.
Considerata la situazione, il Viminale ha invitato i prefetti “a valutare l’opportunità di limitare, a tutela della pubblica e privata incolumità, gli spostamenti della popolazione e il conseguente aumento dei volumi di traffico, attraverso l’adozione di provvedimenti di chiusura delle scuole e degli uffici pubblici presenti sul territorio, previe intese con l’Autorità scolastica e gli Amministratori locali”. E’ quanto contenuto nella circolare firmata da Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del ministero dell’Interno, inviata ai prefetti in considerazione del possibile aggravarsi della situazione meteorologica.
. La perturbazione sta determinando caduta di alberi e anche danni e disagi alla viabilità: diversi le città, tra cui Roma, in cui le scuole sono rimaste chiuse e restano chiuse anche martedì.
Solo nella notte tra domenica e lunedì sono stati 465 gli interventi svolti dai Vigili del Fuoco in diverse regioni d’Italia. “In particolare, fino alle 7 ci sono stati “180 interventi in Toscana, 60 nel Lazio, 49 in Lombardia, 36 in Calabria, 35 in Campania, 33 in Veneto, 30 in Sicilia, 28 in Liguria e 14 in Friuli”.
In Liguria, una donna di 88 anni è morta dopo essere stata colpita da una parte di cornicione crollato in via Garibaldi ad Albisola Superiore, in provincia di Savona. Secondo le prime ricostruzioni l’anziana stava camminando in strada quando, forse per via di un fulmine che ha colpito il tetto di una palazzina, è crollata una parte di cornicione colpendola.
E resta l’allarme acqua alta a Venezia: con 156 cm alle 14:40 è stata registrata la quarta acqua più alta di tutti i tempi. La giornata passerà alla storia dietro al 4 novembre 1966 (194 cm) ma anche dietro al 22 dicembre 1979 (166 cm), al 1 febbraio 1986 (+158) e pareggiando il valore del 1 dicembre 2008. Con questo fenomeno la percentuale di città allagata è stata di circa il 75%. L’ultimo episodio di fenomeno mareale oltre i 140 cm si era registrato il 12 febbraio 2013, quando la marea giunse a +143. L’emergenza non si è ancora conclusa: attorno a mezzanotte e mezza sono attesi 140 cm.
Lazio – Anche a Romale scuole – – restano chiuse martedì. Alberi e rami sono caduti su diverse strade, abbattendosi in alcuni casi su auto e scooter in sosta. Un vigile del fuoco è stato colpito a una spalla da un ramo nel corso di un intervento: trasportato all’ospedale Sant’Eugenio, non è in gravi in condizioni. Sulla Metro B inoltre la circolazione è stata sospesa tra Piramide e Laurentina per la presenza di rami d’albero lungo la linea, presso la stazione Marconi.
Roma – Tragedia sfiorata sulla Flaminia: un albero è crollato in mezzo alle auto in coda e a evitare il peggio la fortunata circostanza che, nel punto dell’incidente, all’incrocio con Corso Francia, il semaforo fosse rosso.
In Campania un 21enne della provincia di Caserta è stato colpito da un albero ed è morto: il fatto è avvenuto a Napoli, in via Claudio, a Fuorigrotta, non lontano dallo stadio San Paolo. I carabinieri sono intervenuti e hanno allertato il 118. Inutile la corsa all’ospedale San Paolo, per il giovane non c’è stato nulla da fare.
Un uomo è poi rimasto gravemente ferito dalla caduta di un albero a piazzale Tecchio, non lontano dalla stazione della metropolitana. Si trovava in auto quando l’albero si è abbattuto sul veicolo e un ramo lo ha trafitto: trasportato dai sanitari del 118 all’ospedale San Paolo di Napoli, è stato ricoverato in gravi condizioni ma, secondo quanto si apprende, non sarebbe in pericolo di vita.
Golfo di Napoli – Collegamenti marittimi impossibili nel golfo di Napoli: dalle prime ore del mattino pioggia e vento hanno sferzato la terraferma e le isole Capri, Ischia e Procida, costringendo le compagnie di navigazione alla cancellazione di molte corse, soprattutto veloci. La Protezione civile ha prorogato l’allerta meteo vigente sul territorio regionale fino a martedì. Le scuole sono rimaste chiuse a Procida e anche nei comuni di Ischia, Forio, Barano, Casamicciola Terme, Serrara Fontana e Lacco Ameno.
Calabria – Continuano poi le ricerche dei Vigili del Fuoco e della Guardia costiera di Catanzaro per trovare una persona dispersa da domenica: una barca a vela è finita infatti contro gli scogli ma a bordo non è stato trovato nessuno.
Sicilia Un’impalcatura è stata letteralmente spazzata via dal vento a Palermo a causa di una tromba d’aria in via Amato a Misilmeri. La struttura di metallo è finita contro la palazzina di fronte la costruzione e su alcune vetture in sosta.
In queste ore si stanno monitorando gli alberi presenti in città.
Nasce un provvedimento governativo sulla Giustizia sportiva. Il testo apporta alcune modifiche al Codice del processo amministrativo, introducendo strumenti finalizzati a migliorare l’efficienza e la funzionalità della giustizia amministrativa, nonché della difesa del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) davanti alla giurisdizione amministrativa.
Il decreto disciplina la possibilità, per il Coni, di avvalersi del patrocinio dell’Avvocatura dello Stato e riserva alla competenza del Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio le controversie che hanno a oggetto provvedimenti di ammissione ed esclusione da competizioni professionistiche delle società o associazioni sportive professionistiche, escludendo quindi la competenza degli organi di giustizia sportiva, con l’eccezione di determinati casi in grado di garantire statuizioni definitive entro 30 giorni. Il testo precisa, infine, che le nuove disposizioni si applicheranno da subito anche ai procedimenti e alle controversie già in corso.
Imparzialità ? Il Tar non condivide e boccia cinque nomine. I politici non ci stanno e invece di star zitti attaccano consapevoli che il Tar non ha un Ufficio Stampa
Il Tar del Lazio boccia le nomine di cinque superdirigenti e i politici -coerenti con il detto “le sentenze si rispettano”, non ci stanno e delegittimano la decisione della magistratura.
“Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine di 5 direttori. Non ho parole, ed è meglio…”. Così il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, commenta la sentenza del Tar del Lazio che ha bocciato le nomine di cinque dei venti direttori dei supermusei.
“Oggi stesso faremo appello al Consiglio di Stato” ha detto poi il ministro in merito alla bocciatura, parlando in occasione della presentazione al Mibact del programma di Migrarti.
“Io sono un avvocato e un uomo politico con una certa esperienza – ha aggiunto Franceschini – e quindi so bene che le sentenze vanno contrastate nelle sedi proprie e vanno rispettate. Detto questo mi chiedo che figura fa il nostro Paese di fronte al resto del mondo? La selezione internazionale dei direttori dei musei, pubblicata sull”Economist’, ha fatto discutere il mondo della cultura ed è originata da una norma di legge dell’art bonus. La procedura di selezione è stata svolta da una commissione imparziale”, ha concluso il ministro.
Anche Renzi difende l’operato di Franceschini e affonda: “Il fatto che il Tar del Lazio annulli la nostra decisione merita il rispetto istituzionale che si deve alla giustizia amministrativa ma conferma – una volta di più – che non possiamo più essere una repubblica fondata sul cavillo e sul ricorso” . E ,poi Renzi vuol far valere la superiorità politica : “Non abbiamo sbagliato perché abbiamo provato a cambiare i musei: abbiamo sbagliato perché non abbiamo provato a cambiare i Tar”, spiega ancora il segretario del Pd.
A proposito del suo governo dice: “Una delle scelte di cui sono e resterò più orgoglioso è aver dato ai più bravi la possibilità di concorrere per la direzione dei musei italiani, patrimonio mondiale dell’umanità. E i risultati già si vedono, a tutti i livelli. Perché abbiamo smesso di tagliare sulla cultura e abbiamo investito in questo settore come nessuno aveva mai fatto prima”.
Lupi è d’accordo con Renzi : “Allora facciamo così, aboliamo Parlamento, governo, ministeri e affidiamo tutto al Tar del Lazio che tanto già governa di suo sancendo l’immobilismo più assoluto e il divieto di qualsiasi riforma. Anche quelle che hanno dimostrato di funzionare, come la riforma dei musei italiani voluta dal ministro Franceschini con tanto di apertura internazionale dei concorsi per direttore”. Lo dice Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Alternativa popolare.
(Agenzia)
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