Lampedusa: migranti deceduti per ipotermia. “Tanta comprensione ma nessuno interviene”

 

Da "invasione" a "collasso", le 6 bufale della nuova psicosi immigrazione - Redattore Sociale
Migranti diretti a Lampedusa Archivi Sud Libertà

 

Aggiornamento    Altri quattro migranti si aggiungono alla lista dei morti: prima di arrivare sull’isola a bordo delle unità della Guardia costiera, il freddo- l’ipotermia – ha colpito anche loro. I sette deceduti sono tutti giovani bengalesi 

La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta….

 

Altre tre migranti, da identificare,  che erano su un’imbarcazione diretta a Lampedusa hanno avuto sorte avversa nel loro ultimo viaggio. Il barcone con 280 persone a bordo, la maggior parte originari di Bangladesh e dell’Egitto, è approdato in nottata sull’isola dopo essere stato soccorso dalle motovedette della Guardia costiera.  Il freddo intenso ha ucciso i migranti  all’interno del barcone , l’ ipotermia che in questi casi non da  scampo ai più fragili

«Ancora una tragedia, ancora una volta piangiamo vittime innocenti – avverte  il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello – qui continuiamo a fare la nostra parte tra mille difficoltà, nonostante il governo italiano e l’Europa sembrano avere dimenticato Lampedusa ed i lampedusani. Ma non possiamo andare avanti da soli ancora per molto».

Sgravi fiscali per Lampedusa e Linosa

Migranti, il premier Conte: “Stop adempimenti e versamenti per Lampedusa. Entro due giorni navi per svuotare l’hotspot”

 Il Cdm con un  un decreto ha già sgravato di  misure economiche il Comune di Lampedusa e Linosa, come assicurato  dal premier Giuseppe Conte al primo cittadino, Totò Martello, e al governatore Nello Musumeci, entrambi ricevuti ieri a Palazzo Chigi.

 

Ecco il Comunicato del governo Conte

 

In considerazione dell’andamento dei flussi migratori e delle conseguenti misure di sicurezza sanitaria necessarie per la prevenzione del contagio da COVID-19, il testo prevede –  – per i soggetti che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio del Comune di Lampedusa e Linosa, la sospensione fino al 21 dicembre 2020 dei versamenti dei tributi nonché dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali”.

Barca con immigrati approda in Sicilia, De Lieto: "Lampedusa è terra di nessuno?" | Stretto Web

Conte: migranti,fenomeno complesso ma non bastano gli slogan ma iniziative a vari livelli Vi spiego perchè

Palazzo Chigi, Conte dopo vertice con Musumeci: "Via i migranti da Lampedusa"

A GIORNI SARA’ SVUOTATO L’HOTSPOT DI LAMPEDUSA CON L’INVIO DI CINQUE NAVI PER LA QUARANTENA

 

Soluzioni ai problemi siciliani sollevati dal governatore Musumeci e il sindaco di Lampedusa Totò Mondello.  “Tra giovedì e venerdì arriveranno 2 navi di grandi dimensioni e contiamo così di svuotare Lampedusa“.    Assicura così i due amministratori siciliani , il premier Giuseppe Conte nel corso dell’incontro sull’ordinanza e il problema sanitario dei migranti

Al vertice di Palazzo Chigi erano presenti  i ministri Luciana Lamorgese (Interno), Lorenzo Guerini (Difesa), Roberto Gualtieri (Economia) Paola De Micheli (Infrastrutture) e il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Mentre il ministro agli Affari esteri Luigi Di Maio ha partecipato alla riunione in collegamento. Due ore di confronto serrato sull’emergenza sbarchi e il caso Lampedusa.

Il governo Conte ha assicurato che a giorni sarà svuotato l’hotspot di Lampedusa con l’invio di cinque navi per la quarantena,

“Siamo pronti a rafforzare la sorveglianza sanitaria dei migranti per garantire la massima sicurezza della popolazione. Lampedusa, in particolare, merita misure economiche di favore, con specifico riguardo a sospensione di adempimenti e versamenti, anche arretrati. La sofferenza economica, e non solo, merita una risposta forte dello Stato”.

Aggiunge Conte: “Siamo consapevoli delle difficoltà che state vivendo e della necessità di studiare insieme le soluzioni più efficaci per far fronte a queste difficoltà. Ma sappiamo anche che il fenomeno è complesso da sempre e non bastano gli slogan per affrontarlo, ma sono necessarie iniziative a vari livelli e interventi ben sinergici e ben coordinati”. “Si è appena formato il governo tunisino e ora ci sono le premesse per intensificare i rimpatri. Confidiamo di rafforzare il programma dei rimpatri utilizzando anche sistemi più flessibili, inclusi trasporti marittimi”.

Sull’emergenza migranti “vi è poi il livello di gestione europeo: abbiamo coinvolto la Commissione europea e i ministri Di Maio e Lamorgese sono stati in Tunisia con i Commissari europei Johansson e Várhelyi proprio per impostare soluzioni europee”.
Musumeci nel corso del vertice ha richiesto scadenze precise da inserire nel calendario. .  Abbiamo detto che tutti gli hotspot vanno svuotati per essere adeguati alle norme anti-Covid. Da parte del governo c’è la volontà di svuotare quello di Lampedusa, hanno accreditato questo intervento addirittura ai prossimi giorni”.

Lampedusa: trasbordo dei migranti sulla nave quarantena

Tragedia sulla Moby Zazà, migrante si tuffa in mare dalla nave ...

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La nave quarantena-umanitaria-  ‘Gnv Azzurra’ partita da Porto Empedocle è al porto di Lampedusa, ospiterà quasi tutti i migranti ospiti dell’hotsport dell’isola, ormai al collasso perché la capienza è di circa 100 persone. Il trasbordo è già iniziato. I migranti, a gruppi di dieci, tutti con mascherina e con borse o zaini, stanno salendo a bordo della nave traghetto dove saranno ospitati nei prossimi giorni. I minivan stanno continuando a portare i migranti, quasi tutti tunisini, al porto. 

I migranti che arrivano sulla nave quarantena ‘Gnv Azzurra’ vengono accolti da personale bardato con le tute bianche anti Covid e mascherine. Attendono il loro turno, indossando le mascherine. Tra loro ci sono anche alcune donne, che attendono il loro turno, sedute a terra.

 

ANCORA DISPERATI IN ARRIVO A LAMPEDUSA: IL MINISTRO DISPONE” IL CONTROLLO DELL’ISOLA”

 

Ancora sbarchi sull’isola di Lampedusa, dove nella tarda serata di lunedì è arrivato un barchino con una ventina di persone a bordo, tra cui diversi minorenni. Sono stati accompagnati nell’hotspot dove, a fronte di una capienza di 95 persone, ci sono oltre settecento ospiti.

Nuova ondata di migranti, quasi 5mila sbarcati oggi nei porti ...

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Rafforzamento dell’attività di controllo in Sicilia:  così  il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci nel corso di un colloquio telefonico in merito alla situazione di Porto Empedocle.

Sulla base di tale decisione , a breve, verrà inviato personale militare dell’operazione Strade sicure. 

L’isola di Lampedusa è quotidianamente meta di sbarchi di disperati   migranti, ultimo arrivo un barchino con una ventina di persone a bordo, tra cui diversi minorenni. Sono stati accompagnati nell’hotspot dove, a fronte di una capienza di 95 persone, ci sono oltre settecento ospiti.

La responsabile del Viminale ha rassicurato il governatore confermando che, nell’hotspot di Lampedusa e nell’hub di Porto Empedocle, sono stati intensificati i trasferimenti dei migranti verso altre strutture e che, entro la giornata odierna, verrà completato lo spostamento di circa 520 migranti.

I migranti che si erano allontanati dalla struttura di Porto Empedocle, ha riferito il ministro, sono stati quasi tutti rintracciati. Al fine di rafforzare l’attività di controllo, a breve, verrà inviato personale militare dell’operazione Strade sicure.

Sotto il profilo sanitario, la situazione è sotto controllo: tutti i test sierologici sono risultati negativi e cosi i tamponi fin qui eseguiti sui migranti, sia a Porto Empedocle sia a Lampedusa, grazie all’impegno profuso dalla Regione Siciliana.

Nei prossimi giorni sarà operativa una nuova unità navale di grandi dimensioni da destinare allo svolgimento della quarantena obbligatoria per i migranti sbarcati.

Festival di Lampedusa, idee per un futuro sostenibile

 

 ARTE, CINEMA, NATURA

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Sull’isola nel cuore del Mediterraneo  in corso la kermesse promossa dell’Associazione Lampaethusa con la direzione artistica di Luca Vullo

LAMPEDUSA –

Nel cuore del Mediterraneo è in corso il “Festival di Lampedusa 2019”, la rassegna che per tre giorni anima l’isola, costruendo un immaginario ponte di dialogo interculturale che parta di rispetto dei diritti dell’uomo e dell’ambiente. Non solo arte, musica, cultura, cinema, ma un vero e proprio laboratorio di idee per riflettere oggi sui temi decisivi per un futuro sostenibile, attraverso momenti di scoperta e di condivisione, esperienze creative e linguaggi trasversali. Il Festival – promosso dall’Associazione Lampaethusa con la direzione artistica di Luca Vullo – nasce dalla volontà di raccogliere quello spirito di un’isola che vuole aprirsi al mondo, per far scoprire le sue unicità, dialogando e superando la più comune narrazione mediatica di Lampedusa.

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La prima giornata (ieri 27 settembre) si è aperta alla scoperta dei percorsi nella Riserva Naturale di Lampedusa tramite le escursioni guidate che hanno visto Legambiente illustrare il lavoro di recupero realizzato nel sito. Poi ampio spazio ai prodotti tipici con il Laboratorio del Gusto realizzato in collaborazione con Slow Food e dedicato alle colture resilienti di Lampedusa per immergersi nella sua tradizione agricola. Via anche all’anima artistica della kermesse con l’appuntamento di street art al Museo Archeologico, dove è iniziata la realizzazione del murales di Rosk&Loste.

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Ad accompagnare il primo Tramonto Esperienziale la live session di Libero Reina, che ha preceduto il primo appuntamento dei Dialoghi dal Mediterraneo, dibattito sui Diritti Umani con la partecipazione di Amnesty International Italia, Arcigay Palermo, La Migration – Sportello Migranti LGBT.     In serata, sempre in piazza, le prime quattro proiezioni della rassegna cinematografica internazionale proposta dal Festival: i due registi Simona Carnino con “The power of passport” e Andrea Trivero con “L’uomo degli alberi” sono stati protagonisti sul palco di un’intensa riflessione sui diritti umani nel cinema documentario. Trivero ha raccontato la straordinaria storia dell’africano Daniel, coltivatore e padre di milioni di alberi, costretto in una carrozzina ma con la passione per il “movimento” costante e il sogno di un mondo più verde; mentre Simona Carnino mantenendo il tema del viaggio ha raccontato l’oscuro mondo dei trasporti illegali delle donne indigene del Guatemala che si spostano verso gli Usa. Entrambi i racconti parlano di corpi spezzati, di braccia e mani che tendono verso l’alto, di carne e ossa che urlano rispetto e dignità.

Ieri  la kermesse si è aperta con il nuovo Laboratorio del Gusto per promuovere il presidio Slow Food dell’Alaccia salata di Lampedusa. Alle 15.00 al Porto Vecchio l’evento Marevivo dedicato alla tutela del mare. Poi il  nuovo Tramonto Esperienziale  è stato  accompagnato dal sound di Nino Errera presso Tunèz. Alla sera in Piazza Castello   musica con Ritmi dal Mondo e il dj set di FranKlin ed infine  i Dialoghi dal Mediterraneo si ssono soffermati sul rispetto dell’ambiente, con interventi di Marevivo, Water Grabbing Observatory, Turtle Group, Comitato Lampedusa e Banca Sant’Angelo.

L’arte con il live painting di Voilà Silvia ha avuto il suo spazio.

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Oggi  29 settembre, il Festival continuerà con la realizzazione del murales di Rosk&Loste e con il Tramonto Esperienziale accompagnato dalla musica di Mario Crispi al Beach Guitgia. Alle 21.00 in Piazza Castello tornerà il dj set, mentre alle 21,30 appuntamento per l’inaugurazione dell’installazione permanente di Rosk&Loste e del dipinto di Voilà Silvia. A seguire l’incontro con il regista Marco Piccarreda e Pietro Pinto di Snapshots from the Borders precederà l’ultima ‘tappa’ della rassegna cinematografica con quattro documentari italiani in proiezione. Il Festival si concluderà con una grande festa a Portu ‘Ntoni, dove da mezzanotte prenderà via il Beach party con il dj set di Vincenzo Callea from TI.PI.CAL.

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IL CINEMA INTERNAZIONALE AL FESTIVAL DI LAMPEDUSA

 

Oggi,27 settembre fino  a domenica 29 la seconda edizione della kermesse 

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DIECI TITOLI PER RACCONTARE STORIE D’IMPEGNO, DIRITTI E CORAGGIO

 Arte, natura e cultura nell’Isola più a Sud d’Europa con la direzione artistica di Luca Vullo

LAMPEDUSA –

Sguardi, voci, immagini e storie di coraggio per l’affermazione di scelte di vita dettate dai propri diritti. Parlerà al pubblico anche attraverso l’occhio della cinepresa il “Festival di Lampedusa 2019”, la kermesse che da oggi venerdì  fino  a domenica 29 settembre porterà sull’Isola più a sud d’Europa, un programma di eventi che vuole essere un ponte verso l’interculturalità e «il rispetto dell’uomo, della natura, dell’arte e della cultura» secondo la filosofia fermamente sposata dall’Associazione Lampaethusa, che ha promosso la manifestazione con la direzione artistica di Luca Vullo.

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A concludere ciascuna delle tre giornate – con appuntamento ogni sera dalle ore 22.15 in Piazza Castello – sarà la rassegna “Il cinema internazionale di Lampedusa” con dieci opere che testimoniano storie di vite segnate dall’impegno e dalla lotta per un futuro migliore, di popoli in migrazione, di viaggi alla scoperta di luoghi da salvare, di individualità che nella natura hanno ritrovato la loro essenza. La rassegna curata da Arianna Careddu (selezionatrice all’Italian Film Festival Cardiff) e Renato Scatà (collaboratore Filmstudio Roma) sarà inoltre arricchita da incontri con registi, dibattiti e musica dal vivo.

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Oggi  aprirà il cartellone The Power of Passport di Simona Carnino (Italia, 2019): una storia al femminile di immigrazione centroamericana raccontata dalla voce di coraggiose donne indigene guatemalteche che denunciano le crudeltà e i soprusi del loro viaggio attraverso il Messico. A seguire il documentario L’uomo degli alberi di Andrea Trivero (Italia, 2018) sulla vita di Daniel Balima: un uomo nato affetto da poliomelite che nel Burkina Faso, da oltre 50 anni e senza l’uso delle gambe, porta avanti il vivaio del padre, avendo scelto la dignità di un lavoro invece che la strada dell’elemosina. A seguire verrà proiettato Home Visit di Annamaria Craparotta (Italia/UK, 2018), intima pagina autobiografica in cui la regista, in visita nel proprio paese in Sicilia, affronta difficili verità su se stessa durante una conversazione con la nonna paterna. Chiuderà la prima data Allah Loves Equality di Wajahat Abbas Kazmi (Italia, 2019), manifesto ideologico degli attivisti della comunità Lgbtq pakistana sulla lotta quotidiana per i diritti queer all’interno di una severa società religiosa, con l’obiettivo di affermare che l’amore di Allah va al di là di ogni discriminazione, sessuale di genere.
Sabato 28 settembre aprirà la serata Climate Limbo dei registi Elena Brunello, Paolo Caselli e Francesco Ferri (Italia, 2019), opera che – con un viaggio dal Piemonte, ai campi di riso del Bangladesh, dal Niger fino ai ghiacciai delle Alpi – racconta il nesso tra cambiamento climatico e migrazioni, per riflettere sulla condizione di rifugiato climatico nel sistema di asilo internazionale.

Plastic River di Manuel Camia (Italia, 2019) è un omaggio all’impegno per l’ambiente attraverso la storia “semplice” di Tiberio e dei suoi itinerari in kayak nei laghi e nei fiumi lombardi per ripulirli dai rifiuti di plastica. A seguire Sulla rotta verde di Silvia Perra (Italia, 2016), «un viaggio di scoperta di un nuovo modo di vivere ecosostenibile» seguendo la scia della casa-veliero di Mathias lungo le 520 miglia nel mare di Sardegna con un impatto ambientale prossimo allo zero.
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Domenica 29, la rassegna sarà aperta da un omaggio a Luigi Di Gianni, noto documentarista e antropologo recentemente scomparso che sarà ricordato con la proiezione del suo La nascita di un culto (Italia, 1968) realizzata in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Di Gianni racconta la depressione del sud Italia tramite la magia popolare e i culti pagani cercando di ridare dignità al grande mondo sottoproletario. Seguirà Città Giardino di Marco Piccarreda (Italia, 2018): un’immersione nell’omonimo Centro di Accoglienza, tra i monti Iblei e il polo petrolchimico, lì dove si è incagliato il viaggio di sei ragazzini in fuga dall’Africa, tra pigri pomeriggi in attesa di compiere quel balzo verso il futuro sperato. Successivamente la proiezione di Sa Femina Accabadora – La dama della buona morte di Fabrizio Galatea (Italia, 2018): un ritratto delle donne che praticavano un’antica forma di eutanasia con un secco colpo di martello sul moribondo. Non figure leggendarie ma reali, come documentano nella pellicola testimonianze che mescolano «sangue, terra, sofferenza, rispetto, pietà».

Chiuderà la rassegna La patente di Giovanni Gaetani Liseo (Italia, 2019) che racconta la vita di sacrifici e lavoro di un giovane che non vuole rinunciare al suo piccolo grande sogno di libertà celato nella desiderata patente.

Festival di Lampedusa: kermesse culturale del SUD di arte, ambiente e diritti umani

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Da venerdì 27 a domenica 29 settembre, la seconda edizione della kermesse

 IL “RISPETTO” AL CENTRO DEL FESTIVAL DI LAMPEDUSA 2019

IL LINGUAGGIO DELL’ARTE –Tre giornate di cinema, musica, food, street art, performance live ed escursionismo

per tutelare l’interculturalità e il paesaggio dell’isola più a sud d’Europa

 

Il valore è tutto racchiuso nel nome: “Festival di Lampedusa”, che in tre parole suggerisce subito l’idea di una kermesse culturale in un’isola – la più a sud d’Europa – che fin dall’antichità è scenario di spettacoli naturalistici e crocevia di popoli mediterranei. Un evento che, dopo lo start dello scorso anno, torna con la seconda edizione nel weekend del 27, 28 e 29 settembre 2019, grazie all’impegno civico dei giovani dell’Associazione Lampaethusa, con l’organizzazione di Hub Turistico Lampedusa e Ondemotive Productions e la direzione artistica di Luca Vullo.

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Foto Press-Il direttore artistico Luca Vullo

Tre giorni di cinema, musica, food, street art, performance, dibattiti e tanto altro per declinare con il linguaggio universale dell’arte il «rispetto» fondamentale verso l’uomo e i suoi diritti, verso l’ambiente e il suo ecosistema. Un rispetto che può realizzarsi solo se plurale, se compiuto insieme, se positivamente contagioso. Per questo il Festival di Lampedusa è un invito al dialogo, valorizzando e arricchendo le diversità culturali, e al tempo stesso tutelando l’arcipelago e il mare delle Pelagie, così da contribuire alla sensibilizzazione per la tutela della biodiversità.

«Il Festival nasce con lo spirito che si possa parlare di Lampedusa in maniera diversa, facendo scoprire le sue unicità e allontanandola dalla strumentalizzazione mediatica – afferma il direttore artistico Luca Vullo Così abbiamo concepito un laboratorio d’idee su temi cruciali per il futuro di tutti, proponendo occasioni di scambio interculturale e di diffusione di buone pratiche. Durante le mattine abbiamo organizzato escursioni naturalistiche e percorsi sensoriali in collaborazione con Legambiente Sicilia e Onlus Marevivo: accompagneremo ivisitatori alla scoperta dell’enorme lavoro di recupero ambientale svolto negli anni all’interno della Riserva Naturale “Isola di Lampedusa”, concludendo la passeggiata nella splendida “Isola dei Conigli” considerata tra le più belle spiagge del mondo. Con Slow Food – Isole Slow Siciliane sezione di Lampedusa abbiamo pensato invece ad attività gastronomiche per la promozione dei prodotti e delle tradizioni locali, e inviteremo il pubblico al cospetto di “Zia Cuncetta” per imparare l’antica preparazione di ricotta, pane e capperi. Le ore pomeridiane – continua il direttore artistico – saranno dedicate alla musica e alla realizzazione di murales, con diversi appuntamenti nella cornice delle suggestive location naturali che Lampedusa offre. Ogni giorno accompagneremo con una live session l’esperienza del suggestivo tramonto isolano. La sera invece ci ritroveremo a Piazza Castello, centro dell’anima culturale lampedusana, per una rassegna di documentari internazionali, arricchita da incontri con registi, dibattiti e musica dal vivo. Saluteremo l’estate dal cuore del Mediterraneo, con le braccia protese al mondo intero».

Tragedia a Lampedusa: turista uccisa da auto pirata

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Lampedusa centro -Foto Arc hivio Sud Libertà

Tragedia a Lampedusa .Una donna di Pinerolo (Torino) di 49 anni è stata investita da una auto pirata alle ore 23 circa ed è deceduta 

La vittima  di Torino  alloggiava in un residence , decise di  fare la prima passeggiata in centro: mentre la donna camminava è stata investita da un  fuoristrada Suzuki Santana  sbattuta su un palo.

L’automobilista dopo poche decine di metri ha fermato l’auto ed anzichè tentare di prestare soccorso  è fuggito insieme ad altre tre persone che trasportava

La vittima è stata portata con una ambulanza nel Pronto soccorso dove è stata constatata la morte. Il marito sotto choc è rimasto un pò di tempo all’Ospedale senonchè i Carabinieri lo hanno accompagnato in caserma per le formalità di rito e per acquisire informazioni sulla dinamica dell’incidente mortale

 

Finalmente Salvini “ubbidisce” a Conte: ok allo sbarco dei minori

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Il trasbordo dalla nave alle motovedette di Guardia costiera e di Guardia di Finanza dei 27 minori non accompagnati, dopo il pressing con una incisiva missiva del premier Giuseppe Conte è iniziato con il beneplacito successivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini. I minori sono “ragazzi di 16, 17 anni, soli” afferma  la Ong, che parla di “molte lacrime” tra i ragazzi.”Hanno lasciato amici e compagni di viaggio. Vi auguriamo il meglio. E andiamo avanti. Per tutti” 

Subito sbarcati i minori non accompagnati ricevono la prima assistenza: cibo, acqua, un pacca sulla spalla da parte della polizia, e il sorriso che compare finalmente sui loro volti, nella camionetta che li porta via, dopo 16 giorni in mare. Si tratta di 13 eritrei, 5 sudanesi, due del Ciad, due del Gambia, un ghanese, un maliano, un nigeriano, un etiope e un egiziano, tutti trasferiti all’hotspot di Lampedusa. Sulla nave restano ancora 107 migranti adulti.in – attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta della Procura di Agrigento coordinata dal Procuratore aggiunto Salvatore Vella. 

CHI SONO I MINORI SBARCATI – I minori sbarcati, stando a quanto comunicato dalla Ong al Tribunale dei minori, sono due di 15 anni, undici di 16 e quattordici di 17 anni. In tutto 26 ragazzi e una ragazza. I giovani (tra cui eritrei, sudanesi, gambiani, ghanesi, nigeriani ed egiziani) sono stati trasferiti all’hotspot di Lampedusa e sono in corso le procedure di identificazione. “
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