Sprechi in Europa: tagliare con urgenza i numerosi privilegi ai politici – Un comunicato-protesta del M5S

Riceviamo e pubblichiamo (in sintesi)

 

“Dagli stipendi dei Commissari europei alla pensione privilegio degli europarlamentari, dalle spese forfettarie alle agenzie da accorpare. L’Europa concede anacronistici privilegi ai politici, mentre ai cittadini impone sacrifici nel nome dei vincoli di bilancio e dell’austerity. Ecco una carrellata dei principali sprechi da tagliare e le proposte del Movimento 5 Stelle per rendere l’Europa più equa e trasparente.

Risultati immagini per immagine sprechi

STIPENDI COMMISSARI EUROPEI

Gli stipendi dei Commissari europei sono uno schiaffo agli oltre 100 milioni di poveri presenti in tutta Europa. Il Presidente della Commissione Juncker percepisce il 138% dello stipendio del funzionario con più alto grado della Commissione (fonte dati relativi al 2016) e cioè 27.436,90 euro al mese. L’alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini 25.845,35 al mese, i cinque vicepresidenti 24.852,26 euro al mese, mentre tutti gli altri Commissari 22.852,26 euro al mese.

Risultati immagini per foto di juncker

Nella foto il Presidente Commissione Juncker: percepisce circa 28 mila euro al mese

A queste esorbitanti cifre vanno aggiunte alcune indennità variabili, come l’indennità di residenza, di espatrio e per i figli. I Commissari hanno inoltre a disposizione 1.500 euro al mese per le spese di rappresentanza. In totale nel 2019 i contribuenti europei spenderanno per mantenere tutti i Commissari una cifra pari a 12,6 milioni di euro.

Risultati immagini per immagine sprechi

LIQUIDAZIONE COMMISSARI EUROPEI

Nel 2019 sono stati messi a bilancio anche 682.000 euro previsti per le indennità transitorie, ovvero una sorta di sussidio che i Commissari ricevono alla fine del loro mandato per una durata di due anni. Questa indennità è proporzionale allo stipendio dei Commissari, tagliando quindi i salari automaticamente si riducono anche queste indennità che, comunque, coprono un arco temporale troppo lungo.

 

STIPENDI E PENSIONE DEGLI EURODEPUTATI

I parlamentari europei ricevono un’indennità per l’esercizio delle loro funzioni pari al 38,5% del trattamento di base di un giudice della Corte di giustizia delle Comunità europee. Lo stipendio di base equivale, dunque, a 8.757,7 euro lordi al mese. A questo si somma un’indennità di soggiorno che viene assegnata per ogni giorno di presenza al Parlamento europeo e che ammonta a 320 euro.

Tutti gli eurodeputati, inoltre, al compimento dei 63 anni di età, hanno diritto a un pensione di anzianità a vita pari al 3,5% della retribuzione per ciascun anno completo di esercizio di mandato. Questo privilegio scatta dopo appena un solo anno di mandato. Con una sola legislatura (5 anni di mandato) ogni europarlamentare matura una pensione a vita pari a 1.484,70 euro al mese. Questo importo raddoppia se l’europarlamentare fa due legislature.

 

SPESE FORFETTARIE

I deputati europei hanno diritto a un’indennità forfettaria mensile (denominata “indennità di spese generali”). L’importo mensile è di 4.342 euro. Questa indennità – che per tutti gli europarlamentari raggiunge la cifra di 40 milioni di euro l’anno – è destinata a coprire le spese effettuate nel Paese in cui il deputato è stato eletto, come per esempio le spese di locazione per uffici, spese telefoniche e informatiche. Queste spese vengono erogate in modo forfettario.

 

ACCORPIAMO LE AGENZIE

Così come per il Parlamento europeo, anche alcune Agenzie hanno una doppia sede amministrativa e operativa. Qualche esempio? L’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie e l’Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT. Durante i nostri cinque anni al Parlamento europeo abbiamo presentato degli emendamenti per aumentare i risparmi e accorpare le funzioni amministrative comuni delle AgenzieCi aspettiamo dalla futura Commissione europea un piano per ridurre le spese, tagliare i rami secchi e rendere più efficiente le numerose Agenzie europee.

 

PARTITI E FONDAZIONI EUROPEE

I cittadini pagano, i partiti spendono. In Europa c’è un sistema ben oleato di finanziamento pubblico a partiti e fondazioni che in pochi conoscono: tutte le delegazioni, presenti al Parlamento europeo, hanno dei fondi messi a disposizione per costituire dei partiti politici europei e delle fondazioni europee. Basta 1 europarlamentare che si iscriva a un partito con rappresentanti in almeno 1/4 degli Stati membri e il gioco è fatto. I partiti europei possono utilizzare questi fondi per riunioni, pubblicazioni, per spese amministrative, per il personale e per i i costi relativi alle campagne per le elezioni europee. Per il 2019 sono stati previsti 50 milioni per i partiti politici europei e 19.7 milioni per le fondazioni politiche. La delegazione del Movimento 5 Stelle ha rinunciato totalmente alla possibilità di usufruire di questi fondi perché non ha aderito a nessun partito europeo. Rinunciamo a circa 3 milioni di euro. Chi altri lo fa?

Ricerca e comunicazione del M5S

 

 

Trattativa con l’Europa: Conte sulla via del successo del negoziato

Immagine correlata

Lo spread scende ai minimi da settembre, il deficit scende ,Conte ha quasi raggiunto il successo della negoziazione.. Gli investitori, con lo spread tra Btp e Bund che apre in ribasso a 266 punti base, applaudono stavolta ai comunicati del  premier Giuseppe Conte al termine dell’incontro sulla manovra economica tenutosi a Bruxelles con il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker.

“Dopo mesi di duri scontri con l’Europa, l’asticella del rapporto deficit/Pil è scesa al 2,04% contro il 2,4% inizialmente previsto. L’obiettivo è quello di evitare l’apertura della procedura d’infrazione mantenendo però invariate le misure inserite in manovra, in primis reddito di cittadinanza e quota 100, rispettivamente cavalli di battaglia dei partner di governo M5S e Lega. Misure che, ha garantito il presidente del Consiglio, verranno salvaguardate rispettando “gli impegni presi” con i cittadini.

Reddito di cittadinanza e quota 100 “entreranno in vigore come è stato preannunciato“, ha assicurato il premier, sostenendo che verranno rispettati sia “la platea dei destinatari” sia “gli importi di cui beneficeranno”. “Non rinunciamo a nulla”, ha rimarcato Conte, spiegando che “le relazioni tecniche ci hanno consentito un margine di negoziazione, perché abbiamo recuperato alcune risorse finanziarie. Eravamo stati molto prudenti. E queste risorse finanziarie le stiamo usando adesso per questa negoziazione in corso con la Commissione”. L’Italia adesso si avvia all’equilibrio e al successo della trattativa che inizialmente sembrava davvero disperata.

Manovra UE: prove di dialogo di Conte e Tria con i vertici europei

Risultati immagini per immagine di conte

Manovra, cena tra Conte, Tria, Juncker e Moscovici. Il premier italiano: “non si è discusso di saldi finali. Non ho posto alcuna rinuncia alle riforme qualificanti”. Siamo in un pacato e sereno dialogo. Stiamo davvero rivoluzionando l’Italia..

. Il premier italiano e il ministro dell’Economia hanno incontrato il presidente della Commissione Juncker, il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario Moscovici.  Al termine dell’incontro gli esponenti dell’Unione europea hanno confermato l’intenzione di dialogare con il governo italiano alla ricerca di una soluzione. Prima della cena Conte, parlando con i giornalisti, ha ribadito come il rapporto sia disteso. “Non litighiamo, we are friends“. Le parole del capo del governo sono state accolte con un sorriso dai cronisti che hanno atteso con ansia la fine del vertice. : il lavoro proseguirà nei prossimi giorni  per avvicinare i rispettivi punti di vista e cercare una soluzione di prospettiva“, ha dichiarato il portavoce della Commissione europea.

Dopo si potrà sapere anche  la posizione degli altri Stati membri dell’Unione europea.Saranno prove di dialogo.Conte e Tria dovranno convincere l’Ue della bontà delle riforme proposte dal governo italiano per superare la fase di stallo e rilanciare l’economia del paese rilanciando i mercati attraverso gli investimenti della popolazione, agevolata da provvedimenti come la flat tax e il reddito di cittadinanza. / nel corso dell’incontro non sono state prese decisione risolutive. “Il rischio Grecia? “L’Italia ha dei fondamentali così solidi che mi sembra fuori luogo“, ha concluso Conte. 

Manovra: si prova adesso un dialogo personale con il tedesco Oettinger , commissario al bilancio

 

  • Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker (Epa)
Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker (Epa)

BRUXELLES –(Comunicazione)

La Commissione europea ha ricevuto il bilancio programmatico dell’Italia  e fra pochi giorni potrà chiedere o meno eventuali ragguagli, secondo le regole europee.  Ricordiamo che mai  finora Bruxelles è giunta a bocciare un bilancio programmatico di un paese membro.

Numerosi esponenti comunitari hanno sottolineato i che il bilancio italiano è fuori linea rispetto al Patto di Stabilità.

Giuseppe Conte esclude che la Commissione invii una lettera di chiarimenti perchè confida in un dialogo personale costruttivo con la rappresentanza della Commissione.

Chi è Gunther Oettinger, il commissario europeo che fa infuriare l'Italia (e l'Europa)

Dal canto suo il commissario al bilancio comunitario, Günther Oettinger(nella foto )ha comunicato : «È mia opinione personale che sulla base delle cifre è molto probabile che chiederemo all’Italia di modificare il proprio bilancio. Nei prossimi giorni avremo ulteriori colloqui informali con il governo italiano per trovare una soluzione e accertarci che le regole siano rispettate».

Ritratto di Gunther Oettinger

Classe 1953, Gunther Oettinger è laureato in Giurisprudenza. Ex avvocato tributarista, inizia fin da giovane ad avvicinarsi alla politica iscrivendosi alla Cdu. In breve tempo diventerà un esponente di spicco del partito della Merkel: dal 2005 al 2010 è presidente dello stato federato del Baden Wurttemberg, mentre nel 2009 arriva nelle istituzioni europee, ricoprendo diversi ruoli fino a quello attuale di commissario europeo per il bilancio e le risorse umane.

La sua vita personale ha creato un certo imbarazzo al partito quando nel 2007 annunciò – mentre era governatore di una delle regioni più cattoliche e conservatrici della Germania – la separazione dalla moglie.

Lo scandalo: quando si mostrò in pubblico con una nuova compagna più giovane di lui di 25 anni, l’organizzatrice di eventi Friederike Beyer.

Sulle prime pagine dei giornali, Oettinger ci è finito anche di recente per questioni ben più gravi. Il suo nome è stato, infatti, accostato a quello di un uomo arrestato in un’operazione contro la ’Ndrangheta in Germania. Pare fosse una sua vecchia conoscenza e alla stampa tedesca il particolare non è sfuggito.