Napoli, sequestrate 3 tonnellate di carne destinate allo street food

Comando Carabinieri per la Tutela della Salute

Archivi -Sud Libertà

 Napoli – Torre Annunziata ,
I Carabinieri del NAS di Napoli, collaborati dai militari della Compagnia di Torre Annunziata e da personale dell’Asl Napoli 2 Nord, hanno individuato un’attività totalmente abusiva di sezionamento e lavorazione carni all’interno di una palazzina privata.
L’ispezione ha evidenziato che i sottoprodotti e gli organi di origine animale, nonché le parti anatomiche di poco valore economico di bovini e suini, venivano lavorati mediante l’utilizzo di attrezzature gravate da significative condizioni igienico sanitarie e stoccati in ambienti malsani e igienicamente compromessi dalla presenza di rifiuti di varie tipologie.
L’alimento in questione, conosciuto in Campania con il nome di “O pere e o’ musso,” emblema dello street food napoletano, era destinato alla vendita ambulante sulle aree pubbliche.
L’attività è stata sospesa con immediata chiusura dell’intero impianto sprovvisto del “Bollo CE” e di riconoscimento produttivo e nella circostanza sono state sottoposte a sequestro amministrativo 3 tonnellate di carne bovina e suina risultata priva di documentazione attestante la tracciabilità e la provenienza e di conseguenza potenzialmente pericolosa per la salute pubblica. Il valore della merce e della struttura oggetto di vincolo è stimato in circa 400.000 euro. Le sanzioni amministrative contestate superano i 50 mila euro.

Blatte, escrementi di topi e …via dicendo in un Bar del centro storico di Via Etnea a Catania ispezionato dai NAS

 

 

Carabinieri comando provinciale di Catania, della Stazione Piazza Dante e del Nas, hanno denunciato il titolare di uno storico bar-pasticceria di via Etnea per gravi violazioni nel settore igienico-sanitario.

Si apprende – ma non è stato rivelato il nome del proprietario del Bar, che  Carabinieri, qualificati Nas, hanno eseguito una ispezione in un  laboratorio di produzione e stoccaggio degli alimenti trovandolo in vergognoso stato di manutenzione. I locali presentavano tracce di unto e sporco pregresso e visibili pure escrementi di topi. Tra i cibi già pronti e le 1.800 bottiglie di latte e lattine varie, i Carabinieri hanno riscontrato pure -per completare il quadro orroico del bar -la presenza di blatte.

I militari hanno dunque sequestrato la merce, più di 500 chili tra dolciumi e rosticceria già pronta, 100 chili di gelato e anche tutte le bevande. Sospesa l’attività, ed è scattata la denuncia all’Autorità giudiziaria del titolare, un 54 enne catanese. Nome nell’anonimato

Roma: sequestrate 350 dosi di “droga degli zombie”

 

 

Roma: sequestrate 350 dosi della “droga degli zombie”

di  Alessio Evangelista

Sequestrate 350 dosi di fentanyl, conosciuta come la “droga degli zombie”, nel corso di una vasta operazione di controlli straordinari alla stazione Termini di Roma e nelle zone limitrofe, due persone sono state arrestate. L’operazione è stata portata a termine dai poliziotti della questura di Roma, da quelli del    Reparto  prevenzione crimine  Lazio e della  sez Polizia ferroviari di Roma.

Il fentanyl è una droga sintetica a cui è attribuita una potenzialità superiore 50 volte alla cocaina, è conosciuta anche come la “droga degli zombie”.

L’attività di prevenzione è in linea con le recenti direttive del ministero dell’Interno e, aggiungendosi a quella che quotidianamente viene svolta nella nell’area vicino alla stazione ferroviaria, ha come obiettivo principale l’innalzamento della percezione di sicurezza per le migliaia di turisti e cittadini che ogni giorno transitano da lì.

I poliziotti hanno posto l’attenzione in particolare sul controllo di eventuali persone irregolari sul territorio nazionale, contrasto al commercio abusivo, ispezione di esercizi commerciali e strutture ricettive, fino alla prevenzione e repressione dei reati predatori e quelli legati allo spaccio di stupefacenti.

Roma: sequestrate 350 dosi della “droga degli zombie”

 

Nel corso dell’attività, inoltre, sono state identificate in totale 524 persone, controllati 108 veicoli e rilevate 5 violazioni del Codice della strada. Tra i sei esercizi commerciali controllati, uno è stato sanzionato per aver venduto alcolici oltre le 22.00, violando l’ordinanza comunale.  (Comunicato Stampa)..

 

CONTROLLATI DAI NAS OLTRE 600 CENTRI ANZIANI, 191 IRREGOLARI,CHIUSE 12 STRUTTURE ABUSIVE,DENUNCIATE 43 PERSONE PER ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE MEDICA/INFERMIERISTICA

Deferite all’Autorità giudiziaria 43 persone ritenute responsabili di esercizio abusivo della professione medica / infermieristica, detenzione di farmaci scaduti e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché sanzionati ulteriori 153 gestori e responsabili delle strutture, per un ammontare di oltre 67.000 euro.

Case di riposo) Carabinieri NAS: tutela degli anziani nelle ...

Nel corso degli ultimi due mesi, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha realizzato, d’intesa con il Ministero della Salute, una campagna di controlli a livello nazionale presso strutture sanitarie di riabilitazione e socio assistenziali, che ha portato all’ispezione di oltre 600 centri destinati ad ospitare persone anziane e con disabilità, rilevando irregolarità presso 191 di esse, pari al 32%.
I controlli da parte dei Carabinieri NAS, intensificati ancor di più in concomitanza del periodo delle Festività natalizie, sono stati finalizzati ad assicurare la corretta erogazione dei servizi di cura ed assistenza, nonché il rispetto di tutte le misure destinate alla tutela ed incolumità delle persone ospitate.
Tra questi aspetti, è stata oggetto di verifica l’applicazione delle misure di prevenzione agli incendi, in considerazione di recenti fatti di cronaca relativi a roghi che hanno colpito strutture sanitarie. Nello specifico, i Carabinieri NAS hanno rilevato 11 strutture irregolari per la mancata richiesta/rinnovo dei certificati per la prevenzione degli incendi, l’omessa revisione degli estintori e carenze nella funzionalità degli impianti destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli, che hanno determinato, nelle situazioni più gravi, la chiusura della struttura e il trasferimento degli ospiti.
Tra le restanti irregolarità, circa il 60% hanno riguardato inadeguatezze strutturali, gestionali ed autorizzative, quali l’abusivo ampliamento della capacità ricettiva con presenza di un numero superiore di anziani rispetto al limite consentito e la conseguente inadeguatezza degli spazi disponibili aventi capacità inferiore rispetto a quella prevista.
Complessivamente sono stati deferite all’Autorità giudiziaria 43 persone ritenute responsabili di esercizio abusivo della professione medica / infermieristica, detenzione di farmaci scaduti e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché sanzionati ulteriori 153 gestori e responsabili delle strutture, per un ammontare di oltre 67.000 euro.
Sono stati inoltre eseguiti provvedimenti di sospensione dell’attività e di chiusura nei confronti di 12 strutture risultate abusive o gravemente deficitarie in materia sanitaria ed edilizia, giudicate incompatibili con la permanenza degli alloggiati, per un impatto economico stimato di oltre 9 milioni di euro.
I Carabinieri NAS continueranno a monitorare il mantenimento di adeguati livelli di assistenza offerti da Residenze Sanitarie Assistite, case di riposo, comunità alloggio e strutture similari, al fine di tutelare la salute e la dignità di una delle fasce considerate più sensibili della società, nonché proteggerne l’incolumità verificandone l’aderenza alle norme di sicurezza.

Palermo,sequestro di due tonnellate di sigarette di contrabbando, del valore di 350 mila euro

 

 

Palermo,

I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato 2 tonnellate di sigarette di contrabbando,rinvenute all’interno di 2 furgoni sottoposti a controllo a Palermo.

In particolare, nel corso di specifiche attività anticontrabbando e anticontraffazione, una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo ha sottoposto a controllo, due furgoni a Palermo, in via Ernesto Basile.

L’accurata ispezione dei mezzi operata dai finanzieri permetteva di rinvenire complessivamente 10.000 stecche di sigarette di contrabbando riportanti i marchi Chesterfield e Merit.

Le sigarette, per un peso complessivo di 2.000 kg sono state prontamente sottoposte a sequestro, impedendone l’immissione sul mercato nero della città che avrebbe fruttato, al dettaglio, ricavi per circa 350.000 euro.

I due conducenti, di nazionalità italiana, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per il delitto di contrabbando e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che lo scorso 15 gennaio ha convalidato l’arresto.

Prosegue senza sosta l’attività della Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti, per la tutela della sicurezza economico – finanziaria dei cittadini e della concorrenza, mantenendo costantemente alta l’attenzione verso i fenomeni illeciti utilizzati anche per finanziare le associazioni criminali.

La costante azione di contrasto al fenomeno del contrabbando di sigarette, che ancora oggi rappresenta un crimine diffuso e ben organizzato, contribuisce altresì a difendere la salute dei consumatori rispetto ai rischi derivanti dalla totale mancanza di controlli sulla qualità dei prodotti.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

Ispezione al Comune di Randazzo -disposta dal Prefetto Librizzi di Catania- per “sospette infiltrazioni mafiose..”

Violenza sulle donne, il prefetto di Catania: già 300 casi ...

Archivi-Sud Libertà   (Nella foto il Prefetto Maria C.Librizzi)

 

Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, su delega del ministro dell’Interno, ha disposto l’accesso ispettivo nel Comune di Randazzo per “verificare l’eventuale sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso».

La Commissione, si legge in una nota di Palazzo Minoriti, si è insediata nella mattinata di oggi e, come disposto dal Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, entro tre mesi, rinnovabili una volta per un ulteriore periodo massimo di tre mesi, terminerà gli accertamenti, rassegnando al prefetto le proprie conclusioni.

Biancavilla, ispezione al mercato, formaggi privi di tracciabilità: verbali e sequestri

 

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Foto C.F.Siciliano

 

Dieci agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana coordinati dal Noras (Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia), affiancati da cinque medici del dipartimento di Prevenzione veterinaria dell’Asp etnea, hanno condotto ieri un’operazione di controllo dei prodotti alimentari a Biancavilla .   Sono stati notificati sette verbali, eseguitio due  sequestri di merce e 7.500 euro di sanzioni. In particolare, è stata dedicata attenzione ai prodotti caseari. L’Asp di Catania, infatti, ha ricevuto una segnalazione sanitaria dai colleghi dell’Emilia Romagna e sono stati attivati i protocolli previsti per la sicurezza alimentare.

Il caso è nato dalla segnalazione di un cittadino, rientrato nella regione settentrionale, che ha accusato problemi di salute, presumibilmente dopo aver consumato prodotti caseari acquistati proprio al mercato di Biancavilla.

Durante l’ispezione  si sono registrate parecchie irregolarità che hanno portato al sequestro di più di 250 kg di formaggi freschi e stagionati, privi di documenti che ne attestassero la provenienza come previsto dalla normativa europea sulla tracciabilità della merce.

«I controlli sulla tracciabilità delle merci –ha affermato l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana– sono a tutela del consumatore finale, ma soprattutto dei produttori e degli stessi commercianti. Essi rappresentano, infatti, una garanzia a salvaguardia della qualità dei prodotti quindi del lavoro di migliaia di siciliani che con loro impegno mantengono vive tradizioni secolari e contribuiscono alla tutela e allo sviluppo dei nostri territori».

  

 

 

 

La Finanza sequestra a Napoli oltre 9 quintali di sigarette di contrabbando, gli automezzi e i locali adibiti a deposito

 

Sequestrati oltre 9 quintali di sigarette di contrabbando, gli automezzi e i locali adibiti a deposito

Napoli,

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato, nel corso di due distinti interventi, entrambi epilogati a Scafati (Salerno), oltre 9 quintali di sigarette e tratto in arresto in flagranza di reato un contrabbandiere, mentre un secondo è stato denunciato a piede libero.

In particolare i “Baschi Verdi” del Gruppo pronto Impiego di Napoli, durante la costante attività di controllo economico del territorio, hanno notato nel quartiere Scampia un soggetto che viaggiava su un furgone a forte velocità.

 

 

Ne è nato un inseguimento, al termine del quale il veicolo è stato fermato e sottoposto a controllo all’interno di un cortile dotato di un sistema di videosorveglianza.

L’ispezione è stata estesa anche ad un box nella disponibilità di un 44enne di Napoli, all’interno del quale è stato rinvenuto un ulteriore ingente quantitativo di sigarette, per un totale di circa 670 kg di “bionde” che sono state sottoposte a sequestro.

Nel corso di un secondo intervento, le Fiamme Gialle del Gruppo di Torre Annunziata hanno scoperto sempre all’interno di un garage ubicato nel piazzale di un centro commerciale 266 kg di sigarette di contrabbando.

Quel locale è risultato concesso in locazione a un 57enne di Torre Annunziata, già pregiudicato per reati di contrabbando, e quindi nuovamente denunciato.

In entrambe le operazioni, sono state sequestrate, oltre alle sigarette di contrabbando, anche i mezzi utilizzati per il trasporto e i locali-deposito.

 

Maxi sequestro di sigarette di contrabbando, arrestato un cittadino bulgaro

 

Maxi sequestro di sigarette di contrabbando, arrestato un cittadino bulgaro

Reggio Calabria,

I militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti, hanno individuato, nella notte di giovedì scorso, un autoarticolato che trasportava 9 tonnellate di sigarette di contrabbando e arrestato un responsabile. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Villa San Giovanni hanno sottoposto a un ordinario controllo di polizia un TIR, proveniente dalla Spagna, mentre era in procinto di imbarcarsi su un traghetto diretto in Sicilia.

Nel corso dell’ispezione, sono state rinvenute 45.000 stecche di sigarette prive del sigillo del Monopolio di Stato, inscatolate e posizionate su trentatré pedane in legno. Il carico illecito e l’automezzo sono stati sottoposti a sequestro probatorio. L’autista, un quarantottenne bulgaro incensurato in Italia, è stato arrestato in flagranza di reato per contrabbando e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che, venerdì scorso, lo ha processato con rito direttissimo. All’esito del processo, il Tribunale di Reggio Calabria, impregiudicata ogni diversa valutazione negli eventuali successivi gradi di giudizio, ha condannato il cittadino bulgaro alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione e disposto la confisca del carico illecito che, qualora venduto al dettaglio, avrebbe fruttato quasi un milione e mezzo di euro.

L’attività di servizio testimonia il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria sul territorio – nel solco delle puntuali indicazioni dell’Autorità Giudiziaria reggina – a salvaguardia delle leggi e a contrasto dei fenomeni connotati da forte pericolosità sociale: il contrasto al contrabbando, oltre a garantire condizioni paritarie di concorrenza tra gli operatori economici, tutela la salute dei consumatori e restituisce risorse allo Stato.

Catania, falsa residenza in Svizzera per evadere nove milioni di euro. Scoperto dal Comando Guardia di Finanza

Contrabbando tra Italia e Svizzera, la Guardia di Finanza sequestra sette auto e uno scooter

Archivi  -Sud liberta’

 

CATANIA

Cambio residenza con il trucco.Ma l’evasione è forte, fortissima. Non poteva passare inosservata come pensava l’impreditore denunciato.  I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito dell’attività a contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale, hanno concluso infatti un controllo nei confronti di un imprenditore del settore immobiliare e della consorte, contestando loro il trasferimento fittizio della propria residenza in Svizzera, finalizzato a fruire di una minore tassazione di investimenti e attività finanziarie estere occultati al fisco italiano per circa 9 milioni di euro.

Nell’ordinamento tributario italiano, il concetto di residenza costituisce il presupposto dell’imposizione sui redditi e fa riferimento al collegamento di un soggetto con il territorio dello Stato, inteso come luogo principale di svolgimento dei propri interessi personali e patrimoniali per la maggior parte dell’anno solare. Nell’ambito dell’attività ispettiva della Tenenza di Acireale, svolta anche tramite accertamenti bancari, è stato verificato che dal 2014, anno del trasferimento formale in territorio estero, in realtà i coniugi hanno continuato a risiedere in Italia, trovandosi qui la gran parte dei propri interessi personali ed economici quali la famiglia, diversi immobili, la disponibilità di auto e le società coamministrate con i figli.

È stato, quindi, ricostruito l’ammontare delle possidenze sottratte agli obblighi di monitoraggio fiscale, costituite da redditi di capitale provenienti da investimenti bancari, conti corrente e depositi titoli, per un totale di quasi 9 milioni di euro, oltre che da un immobile di pregio del valore di circa 560 mila euro. Le contestazioni mosse dai militari prevedono, al termine del procedimento, oltre all’imposizione secondo le aliquote di legge, l’applicazione delle relative sanzioni, tra cui quella che va dal 6 al 30% delle sostanze non dichiarate.

L’attività della Guardia di Finanza è costantemente orientata a contrastare gli effetti negativi prodotti dall’evasione fiscale, anche di matrice internazionale, in termini di corretta corresponsione delle imposte da versare allo Stato, sul presupposto che il rispetto delle regole è necessario a garantire le condizioni economiche per il rilancio e lo sviluppo dell’economia, significativamente colpita dal congiunturale momento di crisi.

 

Falsa residenza in Svizzera - redditi occultati al fisco italiano per 9 milioni di euro