L’opposizione astenuta: “Questa Commissione e’ volta in realtà alla censura politica…”
Sì alla Commissione straordinaria contro il razzismo . Il provvedimento è passato al Senato con 151 voti favorevoli, nessun contrario e 98 astensioni, Il provvedimento /proposta Segre (nella foto -Ag. -sopra la senatrice) nasce per il contrasto ai fenomeni dell’intolleranza, del razzismo, dell’antisemitismo e dell’istigazione all’odio e alla violenza.
“Fratelli d’Italia si è astenuta per rispetto alla senatrice Segre cui va tutta la nostra solidarietà – ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari – Chi attacca una donna che da ragazza ha vissuto il dramma della deportazione in un campo di concentramento non soltanto è un vigliacco ma è anche un idiota”. “Fratelli d’Italia – ha spiegato – non ha votato a favore dell’istituzione della Commissione perché non è una commissione sull’antisemitismo, come volevano far credere, ma una commissione volta alla censura politica”.
Un gruppo di senatoridi Fi, Andrea Cangini, Andrea Causin, Barbara Masini, Laura Stabile, Sandra Lonardo, Massimo Mallegni, Franco Dal Mas e Roberto Berardi. esprime un commento con una nota comune: “Oggi in aula al Senato abbiamo perso un’occasione – si legge – con il nostro voto di astensione sulla istituzione della cosiddetta Commissione Segre, per ribadire la nostra vocazione autenticamente liberale, che ci consente di coniugare, la difesa della libertà di espressione con i limiti che doverosamente la legge prevede per l’incitamento all’odio, alle discriminazioni razziali, religiose e di genere. Siamo e rimaniamo contrari ai reati di opinione, ma allo stesso tempo siamo preoccupati per il linguaggio d’odio che spesso abita la società e i social media, dove sono i giovani e giovanissimi a trovarsi di fronte a quello che rischia sempre di più di diventare la normalità. Su un tema del genere era forse più saggio non rappresentare un Parlamento diviso in schieramenti politici contrapposti. Questa volta ci siamo adeguati, in futuro non è detto che lo faremo“.