Marsala, correre con l’ambulanza e avere l’amara sorpresa che il ferito è il proprio figlio

 

Stato di agitazione al 118 Basilicata - Basilicata24

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Marsala,

Una corsa con  l’ambulanza, a seguito di una chiamata al 118, sul luogo di un’aggressione e la sorpresa amara che il ferito da trasportare è il proprio figlio. È accaduto, ieri sera, nel centro storico di Marsala. .

«Mentre si è in servizio 118, tutto ci si può aspettare –  afferma l’operatrice sanitaria – – non sicuramente di dover soccorrere il proprio figlio per una barbara aggressione alle spalle, in pieno centro storico, mentre tra amici si scambiano due chiacchiere. È deludente e sconcertante constatare che una cittadina così graziosa come Marsala possa essere invasa da gentaglia che circola con un macete in tasca. Colpito alla testa con una ferocia inaudita. Episodi del genere si verificano con una frequenza settimanale. È una situazione allarmante che non può lasciare indifferente amministratori locali e forze dell’ordine».

Alla prefettura di Trapani ricorderemo sono state promosse  riunioni dei vertici per la sicurezza per intensificare i controlli nella città..

Suicidi e depressione: ad Aosta un’infermiera uccide i suoi figli e si suicida per “le avversità della vita”

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Tempo di depressione e di suicidi. Con un’iniezione una infermiera ha tolto la vita ai figli, poi si è uccisa. Anni 48 , Marisa Charrère,forse assalita da depressione o disturbi mentali ha ucciso – in base ai primi rilievi della polizia – i piccoli di 7 e 9 anni e poi si è tolta la vita. È accaduto nella notte in un’abitazione nel centro di Aymavilles, paese a pochi chilometri da Aosta: il marito, della Forestale, non era in casa ma appena  ha trovato i corpi. ha avuto un malore  ed è stato ricoverato in ospedale . 
Non v’è dubbio che queste famiglie debbono essere avvicinate dalle Istituzioni e dal calore dei sacerdoti 

Secondo una prima ricostruzione della polizia la donna, infermiera all’ospedale di Aosta, ha praticato ai due bambini una iniezione con farmaci presi in reparto. 

Nissen, 7 anni, e Vivien, 9 sono stati prima sedati e poi uccisi con un’iniezione di potassio, la sostanza che viene utilizzata anche per le esecuzioni capitali negli Stati Uniti. Sono stati trovati vestiti, non con il pigiama. I due corpi erano vicini, adagiati su un divano letto, all’interno dello studio della casa, posizionato sul retro del soggiorno, al piano inferiore. Il corpo della madre era invece riverso a terra, in soggiorno.

Prima di uccidere i bimbi e togliersi la vita, la donna ha scritto due lettere nelle quali racconta del «peso insopportabile delle avversità della vita».  Un altro esempio di sconforto e di depressione molto grave.