Gli infermieri oggi incrociano le braccia per 24 ore “contro le mancate scelte del Governo”.
Lo sciopero nazionale è stato proclamato dal sindacato Nursind per “la mancata erogazione dell’indennità di specificità in manovra, una professione usurante, ma non riconosciuta come tale, una carenza di organico che costringe la categoria a fare i salti mortali, tra turni doppi, riposi saltati e ferie non godute.
Gli infermieri – si legge nella nota del Nursind – dicono basta, hanno uno stipendio fermo da anni, congelato nel disinteresse delle parti, tanti sono deceduti nel corso della pandemia e hanno pagato un prezzo alto, eroico per il Paese Italia, è venuto il momento di incrociare le braccia a partire dalle ore 7. Una laurea automatica per chi ha sostenuto all’epoca i corsi di infermiere- la gran parte dei collaboratori professionali, oggi classificati D fino al massimo livello D6 non ha procurato benefici economici alla categoria. Mentre la categoria medica si ritrova oggi in vantaggio economico per la fruizione dell’Istituto dello “straordinario” quasi in ogni struttura ospedaliera delle Regioni.
Manifestazioni e sit in si terranno da Nord a Sud Italia, in tutti i capoluoghi di regione”.