Canicattì.:un uomo di 39 anni della Romania è stato arrestato dalla Compagnia dei Carabinieri dopo uno stupro sessuale. A denunciare l’uomo è stata la stessa vittima, anche lei romena. che si è presentata al pronto soccorso, raccontando di aver subito una violenza sessuale. I sanitari, registrata la notizia, hanno subito avvisato i carabinieri che sono immediatamente giunti in ospedale per interrogare la donna.
La giovane 29enne,ha raccontato di aver seguito un uomo che lo aveva invitato a svolgere attività domestiche, lo ha seguito presso l’abitazione ma una volta dentro terrorizzata e minacciata di morte è stata costretta a subire, per alcune ore, ripetuti atti sessuali. In seguito la donna, con la promessa di non dire nulla, è riuscita ad allontanarsi dal luogo della violenza. Ai militari, successivamente, ha fornito ogni indicazione per rintracciare lo stupratore.
I carabinieri della compagnia di Canicattì, a quel punto, dopo aver realizzato un identikit, hanno subito attivato le ricerche dell’uomo on una fitta rete di posti di blocco. E così, , durante un controllo attuato nel quartiere è incappato all’alt dei militari un soggetto che è risultato avere le stesse caratteristiche somatiche e i medesimi vestiti descritti nell’identikit. I carabinieri lo hanno subito arrestato e l’uomo,romeno, di 39 anni, ha confessato i reati commessi..
L’episodio ha dato lo spunto a gran parte della popolazione di invocare norme ancora più severe contro gli stupratori. In altri Stati si è arrivati alla castrazione chimica. Respinta dai più perchè forse troppo severa,o perchè violi il diritto dei valori umani, è apprezzatissima dai movimenti femminili che lottano contro la violenza e, naturalmente dalle stesse vittime. Si apprende oggi che la governatrice repubblicana dell’Alabama Kay Ivey ha firmato una legge che impone ai condannati per reati sessuali contro i minori di 13 anni di iniziare la castrazione chimica un mese prima della loro scarcerazione. Secondo quanto prevede il provvedimento, gli interessati dovranno continuare inoltre il trattamento finché una corte non lo riterrà più necessario e obbliga i trasgressori a pagare il trattamento.
La legislazione definisce la castrazione chimica come “la somministrazione di farmaci che riducono, inibiscono o bloccano la produzione di testosterone, ormoni o altre sostanze chimiche” al fine di rimuovere l’interesse sessuale e rendere impossibile a una persona compiere atti sessuali. Secondo la legge, se un determinato autore del reato sceglie di non ricevere più il trattamento, sarà in violazione della libertà condizionale e sarà costretto a tornare in carcere. L’uso della castrazione chimica è dibattuto e controverso a livello internazionale….