IL POTERE-E LA CASTA – DEI BENI CULTURALI DELLA REGIONE SICILIA CONGELO’ “QUEL CONCORSO DEL 2000”

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Il prossimo 31 marzo  gli ultimi 34 vincitori del concorso dei Beni culturali indetto nel 2000, a ridosso della legge che modificava l’ordinamento delle qualifiche – da dirigente il laureato ingegnere, architetto, eccetera entrava alla Regione come Funzionario direttivo nella posizione di D1  (livello)  defineranno gli atti dell’assunzione e la loro assegnazione all’Ufficio competente dell’assessorato. Il concorso è quello di assistente tecnico restauratore. Si tratta in realtà di 19 selezioni con in palio 97 posti.

Ricorderemo che le domande arrivate a Palazzo d’Orleans furono 600 mila e già i dirigenti in servizio diedero prova della loro incompetenza  e del loro allineamento alla casta che non gradiva l’ingresso dei nuovi laureati e specializzati – 390 posti figuravano come dirigente tecnico -nelle file del Dipartimento ai beni culturali.   L’organizzatore del concorso ,prescelto per il funzionamento del concorso-caos  riporta il nome di G.Angileri.  Un dirigente -capo servizio personale- nominato e consolidato successivamente nel suo ruolo ad hoc dal dirigente generale Gesualdo Campo.  Chi non obbediva a Campo, comandante generale del Dipartimento, veniva oscurato, riceveva incarichi marginali, privato di ogni autorevolezza,anche mobbizzato per incarichi sgraditi fuori residenza  che il direttore aveva il potere di decretare.   Non sfugge alle sirene suonatrici del successo carriera nei beni culturali  il dirigente Angileri.   Dal 2000 al 2011 il passo è breve- perchè intervenne il blocco assunzioni.   Poi altro mistero ,o follia dei beni culturali . Il  concorso che mise in palio 365 posti di figure quali bibliotecario, aiutoblibliotecario, e figure tecniche, fu congelato. Annullato poi  per sei selezioni nel 2015. 

Si apprende anche di una  richiesta di risarcimento da 560mila euro avanzata alla Regione dalla Corte dei Conti della Sicilia. Adesso è stata sollecitata dagli interessati l’adozione di una deliberazione di giunta regionale per “cancellare” quella stortura -topica della Regione che nessuno-tantomeno i sindacati fantasma rappresentativi della Regione incapaci e non “avvezzi” a denunciare le disfunzioni derivante da tali problematiche che tanto fastidio davano anche al personale laureato di ruolo in servizio

La Presidenza-Funzione pubblica rivela anche i settori in cui verranno assunti, salvo parere contrario dei dirigenti generali: 14 al dipartimento dei beni culturali, 5 all’Ufficio speciale per la progettazione, 5 per il dipartimento delle finanze e del credito, 8 al dipartimento dell’ambiente e 2 al dipartimento Istruzione università e diritto allo studio.

 

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