Asp Messina, inaugurato nuovo reparto di Oncologia con tecnologia all’avanguardia e personale specializzato

Asp Messina

Messina,

Siamo orgogliosi di annunciare l’apertura del nostro nuovo reparto oncologia, un passo fondamentale per migliorare la qualità delle cure per i pazienti affetti da tumore. Questa nuova unità operativa rappresenta il nostro impegno costante nella lotta contro il cancro, offrendo tecnologie all’avanguardia e un team altamente specializzato”.

Parole del  direttore generale dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì, durante l’inaugurazione della nuova Unità Operativa di Oncologia Medica Semplice presso il Presidio Ospedaliero “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto.
Con l’apertura del reparto oncologia – continua Cuccì – vogliamo garantire un’assistenza personalizzata e multidisciplinare, supportando i pazienti e le loro famiglie in ogni fase del percorso terapeutico. Investire nella salute dei nostri cittadini è la nostra priorità; il nuovo reparto oncologia è un esempio concreto della nostra dedizione a fornire cure di alta qualità. Siamo certi che, grazie a questo nuovo reparto, riusciremo a fare la differenza nella vita di molti pazienti, offrendo loro non solo trattamenti efficaci, ma anche supporto e speranza”.
Questa importante struttura, già istituita prima della pandemia, ha recentemente subito una radicale riprogrammazione grazie all’iniziativa del Direttore Generale dell’Asp di Messina.
La nuova Unità sarà in grado di ospitare 8 postazioni dedicate ai pazienti oncologici in trattamento chemioterapico, utilizzando poltrone confortevoli per le sedute.
“Siamo lieti – aggiunge Cuccì – di avere introdotto intanto le modalità di ricovero in day hospital presso il nostro ospedale di Barcellona, un servizio pensato per offrire ai pazienti cure efficaci e tempestive, permettendo loro di tornare a casa lo stesso giorno, garantendo così un’assistenza più comoda e meno invasiva”.
Questo passo, è stato sottolineato nel corso della cerimonia, rappresenta un significativo passo avanti per l’ampliamento dell’offerta sanitaria locale, riducendo i disagi per i malati oncologici, che finora si sono visti costretti a viaggi per raggiungere l’ospedale di Taormina per le sedute di chemioterapia. A partire da gennaio 2025, l’Unità garantirà la somministrazione di chemioterapie endovena, inizialmente limitate a trattamenti di breve durata, con un successivo ampliamento dell’offerta per includere l’intera gamma di trattamenti disponibili presso l’Unità Operativa Complessa di Oncologia dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina.

Cultura, i vasi di Panitteri ad Agrigento dopo due secoli.

 

 

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Dal 18 dicembre 2024 e fino al 18 maggio 2025 il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento ospiterà al museo “Pietro Griffo” una eccezionale collezione di antichi vasi greci del VI e V secolo a.C. che, dopo duecento anni, ritornano – sia pur temporaneamente – ad Agrigento da Monaco di Baviera.

La mostra si intitola “Da Girgenti a Monaco. Da Monaco ad Agrigento. Il ritorno dei vasi del ciantro Panitteri”. Un progetto culturale tra Italia e Germania con cui, simbolicamente, la Regione Siciliana, tramite il Parco della Valle dei Templi, dà il via agli eventi che vedranno per dodici mesi la città di Pirandello al centro dell’attenzione internazionale come “Capitale italiana della cultura 2025” In mostra saranno dieci straordinari vasi provenienti dalla cosiddetta Collezione Panitteri: una raccolta di ben 47 tra crateri e anfore di produzione attica, a figure nere o rosse, che ripropongono scene epiche e mitologiche e che nel 1824 furono venduti al principe Ludwig I di Baviera dal ciantro Panitteri, alto prelato della curia di Agrigento.

All’inaugurazione, in programma mercoledì 18 dicembre alle 12, interverranno: Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità Siciliana; Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi; Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento; Giacomo Minio, presidente della Fondazione Agrigento Capitale della cultura 2025; Giuseppe Parello, presidente del Consiglio del Parco; Giuseppe Avenia, dirigente responsabile del Museo Griffo; Maria Concetta Parello, archeologa e curatrice scientifica della mostra. Organizzata dal Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi con la collaborazione della Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Agrigento, la mostra è sostenuta dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana e si inserisce tra gli eventi per la promozione e l’organizzazione delle iniziative collegate ad “Agrigento capitale italiana della cultura 2025

Anything to say, un monumento al coraggio . Napoli, inaugurazione sabato 25 maggio

Napoliclick - Anything to say?: l'opera dedicata alla ...

 

Napoli,

Sarà inaugurata domani, sabato 25 maggio alle ore 20:00 in piazza Dante l’opera di Davide Dormino Anything to Say, un monumento al coraggio.

Sarà presente l’autore dell’opera e prenderanno voce dalla sedia vuota, tra gli altri: Anna Motta, madre di Mario Paciolla Luca Persico aka ZULU, frontman 99 Posse Igor Esposito, drammaturgo Giovanni Block, cantautore Desirée Klein portavoce Articolo21 Campania, direttrice “Imbavagliati – Festival Internazionale di Giornalismo Civile”

Nelle giornate successive ( l’opera rimarrà in piazza dante fino a venerdì 31) si avvicenderanno eventi programmati e non:

26 maggio, domenica: ore 11:00

– Aret ‘e cancell : intervento musicale 20 min di Dolores Melodia

– Anything to Say: 6 interpreti salgono sulla sedia vuota e fanno una performance (principalmente parlato) di max 6 minuti cadauno

da lunedì 27 maggio a venerdì 31 maggio,

alle ore 12 visite guidate con le scuole 31 maggio, venerdì: finissage

alle ore 18 – Anything to Say: altri interpreti salgono sulla sedia vuota e fanno una performance (principalmente parlato) di max 6 minuti cadauno Pina Di Gennaro, attrice Omar Suleiman, Comunità palestinese Napoli Lucia Vitrone, performer Guido Piccoli, giornalista Ultima Generazione, un attivista Samuele Ciambriello, garante per i detenuti della Regione Campania Vincenzo Vita, giornalista de Il Manifesto

Villa Belmonte,Sicilia, domani inaugurazione nuova sede Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Siciliana

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Palermo,

Si inaugura domani alle 10.30, alla presenza del presidente della Regione, Renato Schifani, la nuova sede del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana nell’ottocentesca Villa Belmonte, nel quartiere Acquasanta a Palermo (via Rampolla Mariano Cardinale, 10B). Alla cerimonia – che farà seguito alla prima udienza del Cga sul posto, alle ore 9 – saranno presenti l’assessore all’Economia, Marco Falcone, il presidente del Cga Sicilia, Ermanno De Francisco.

Villa Belmonte, bene di proprietà della Regione per anni inutilizzato e in abbandono, torna così alla fruizione dei cittadini in veste di nuova sede del Cga Sicilia, dopo una serie di interventi di adeguamento e recupero a cura del dipartimento Finanze e del Dipartimento regionale tecnico.

 

Emergenza crack, la Regione Sicilia promuove un progetto pilota ed inaugura a Palermo Centro di accoglienza contro disagio..

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Palermo,

Una nuova struttura ed un nuovo servizio in grado di offrire assistenza diretta, immediato e tempestivo trattamento, supporto medico-sanitario e sociale alle persone con dipendenza da sostanze, in particolare crack e cocaina. E’ il “Centro di pronta accoglienza” realizzato da Regione siciliana e Asp di Palermo all’interno dell’edificio 13 del presidio Pisani di via La Loggia.

Il progetto pilota (è il primo in Sicilia e tra i primi in Italia a gestione diretta di un’Azienda sanitaria) è stato finanziato con poco più di 2 milioni di euro per 2 anni (per metà dell’area Salute mentale del Piano sanitario nazionale 2022), messe a disposizione dall’assessorato regionale della Salute e per la restante parte dall’Asp di Palermo.

La struttura, che si estende su una superficie di 800 mq., è stata inaugurata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, del prefetto Massimo Mariani, del questore Vito Calvino, del comandante provinciale dei Carabinieri, Luciano Magrini, del comandante provinciale della Guardia di finanza, Domenico Napolitano, del presidente del Tribunale di sorveglianza, Nicola Mazzamuto, del procuratore regionale della Corte dei conti, Pino Zingale, del vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, Ismaele La Vardera, e del commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni.

«Questo è un primo passo molto importante – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – frutto della collaborazione di numerose istituzioni. In casi come questi occorre fare squadra. La dipendenza dalle droghe, quelle pesanti in particolare, è un’emergenza sociale che colpisce le famiglie e tutta la comunità. Siamo contenti di aver realizzato in breve tempo questa struttura di accoglienza, alla quale abbiamo dato un contributo istituzionale ed economico. Mi auguro che il disegno di legge per la prevenzione e la cura delle dipendenze patologiche abbia un iter veloce all’Ars, colmando un vuoto normativo. Sono convinto che ci sarà il contributo di tutte le forze politiche. Come governo regionale daremo il nostro sostegno istituzionale e finanziario».

Il presidente Schifani si è fermato a parlare a lungo con Francesco Zavatteri, farmacista che ha perso il figlio diciannovenne, Giulio, proprio a causa di un’overdose di crack.

Il “Centro di pronta accoglienza” di via La Loggia, nel quale lavorerà una equipe multi-professionale di 23 operatori, si pone come una struttura “intermedia” tra la strada, le aree di emergenza e le strutture terapeutiche maggiormente specializzate, con una proposta che non si limita alla gestione dell’urgenza, ma prevede un accompagnamento “motivazionale” verso il prendersi cura di se stessi.

«Questo centro – spiega il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – offre la possibilità di un accesso immediato e di permanenza residenziale fino alla riduzione dello stato di crisi o del trasferimento in un’altra struttura. Il personale coinvolto e, già reclutato, comprende professionisti dell’aerea medica, infermieristica, piscologica, educativa e riabilitativa».

In 2 mesi di lavori, realizzati nel rispetto delle indicazioni della soprintendenza ai Beni culturali, sono state realizzate stanze di degenza, spazi ricreativi e per le attività riabilitative, stanza medici, infermeria, sala mensa, servizi igienici e spazi per colloqui con i familiari.

 

Equitazione, domani venerdi 24 il Presidente della Regione Sicilia Schifani e il sindaco Lagalla inaugurano la “Fiera Mediterranea del Cavallo”

 

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Prenderà il via domani, venerdì 24 novembre, la quinta edizione della “Fiera Mediterranea del Cavallo”, organizzata dalla Regione Siciliana con il supporto tecnico di Fieracavalli. Palcoscenico della manifestazione il campo ostacoli della Favorita di Palermo, che riapre i cancelli dopo gli interventi di recupero e di messa in sicurezza finanziati dalla Regione. L’inaugurazione della manifestazione è prevista alle 9,30: a tagliare il nastro saranno il governatore Renato Schifani e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

Nello stesso luogo saranno ospitati anche il Concorso Internazionale di Sicilia (da venerdì 24 a domenica 26) e la Coppa degli Assi (da giovedì 30 novembre a domenica 3 dicembre), il più longevo concorso ippico internazionale d’Italia, dopo Piazza di Siena a Roma, che torna a Palermo dopo 12 anni. Nel capoluogo siciliano arriveranno campioni e atleti da tutto il mondo: tra i più attesi il numero uno del ranking italiano Emanuele Gaudiano, vincitore proprio delle ultime due edizioni che si sono tenute a Palermo. Ci saranno anche Giulia Martinengo Marquet, Francesco Correddu, Roberto Previtali e il belga Loris Berrittella, recente vincitore di una prova di Coppa del mondo. E ancora, i calabresi Bruno ed Elisa Chimirri padre e figlia, oltre a tanti siciliani.

Si tratta di un evento di grande richiamo per il pubblico, non solo sportivo. Sono previste, infatti, anche rassegne allevatoriali, convegni, degustazioni di prodotti dell’enogastronomia siciliana in aggiunta alle competizioni di salto ostacoli, endurance, gare western, pony games, carrozze sportive, ai quali si aggiungeranno diversi momenti di intrattenimento con l’esibizioni di gruppi musicali. Il programma della prima giornata, venerdì 24, si articolerà soprattutto nel campo intitolato a Giuseppe Di Matteo, il bimbo ucciso dalla mafia che era un appassionato di equitazione. Su questo campo si terrà il battesimo della sella “in monta western e inglese” e quello dei rapaci (ore 9), l’esibizione di cavalli indigeni siciliani e sanfratellani e un gala equestre. Dalle 9,30 alle 17 nell’area bambini laboratori con gli asini, giochi e attività ludiche. Dalle 17,30 alle 20 nell’area della biodiversità esposizioni di equini, bovini e ovini autoctoni siciliani.

“Ritratto alla Sostenibilità”: ieri l’inaugurazione della mostra nella sede della Soprintendenza di Messina

 

Un tributo alla sostenibilità nel linguaggio universale dell’arte di 26 artiste e socie Soroptmist provenienti da undici regioni del Paese.

 

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Messina

“Ritratto alla Sostenibilità” è il tema della mostra collettiva inaugurata ieri  sera ,  nella ex Chiesa del Buon Pastore sede della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina.  Iniseme alla Soprintendente Mirella Vinci,  autorità civili e militari cittadine.

L’iniziativa, promossa dal Soroptimist a cura della presidente del Club Messina Linda Schipani, si inserisce nel percorso indicato dall’Agenda 2030 ONU per lo Sviluppo Sostenibile, protagonista della programmazione del Biennio 2021-2023 del Soroptimist International d’Italia.

Sono 26 le artiste, provenienti da undici regioni d’Italia, che – spiega la  Schipani – portano un vero e proprio tributo alla Sostenibilità, declinata in 5 dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 quali, Vita sulla terra, Parità di genere, comunità sostenibili, Istruzione di qualità e Consumo responsabile”.Valori importanti che hanno dato forma ai molteplici e diversificati progetti attuati dai 163 Club Soroptimist italiani con le scuole, le istituzioni, i cittadini e che qui le artiste soroptimiste interpretano con tecnica libera attraverso il loro personale e autentico stile”.

Le Artiste in  mostra e il rispettivo Club Soroptimist di appartenenza sono:  Mela Andena (Lodi); Valeria Arpino (Cuneo); Luisa Brandi (Isola D’Elba);  Mirta Carroli (Bologna); Lea Contestabile (L’Aquila); Renata Emmolo (Siracusa);  Gaia Moltedo (Tigullio); Mariko Masuda (Alto Friuli); Marisa Montesissa (Piacenza);  Patrizia Nalesso (Grosseto); Lucia Nardelli (Bolzano); Antonella Nelli (Terni); Marzia Nigito (Niscemi); Valeria Pagano (Siracusa); Maria Luisa Passeri (Perugia); Veronique Perrard Monzini (Varese); Dolores Previtali (Merate); Maria Teresa Romitelli (Valle Umbra); Leonilde Russo (Val di Noto); Mabi Sanna (Cagliari); Michela Santoro (L’Aquila); Linda Schipani (Messina); Mirella Spinello (Niscemi); Amanda Tavagnacco (Cividale del Friuli); ed ancora Carla Sanjust (Cagliari) realizzatrice del catalogo che accompagnerà la mostra e racconterà le opere attraverso i testi di Stefania Severi (Roma Tiber).

Le opere in mostra spaziano da dipinti, sculture, gioielli, fotografie e video caratterizzati dall’elevato valore estetico, oltre che veicolare un significativo messaggio etico e sociale; ed è proprio per queste motivazioni che la Soprintendenza di Messina, in prima linea nell’azione di preservare il patrimonio culturale e paesaggistico dei territori, ha voluto accogliere l’esposizione nella città dello Stretto, uno dei luoghi simbolo di rigenerazione urbana e sostenibilità. Le artiste protagoniste della collettiva, originale e attuale, intendono dare il proprio contributo a diffondere, attraverso il linguaggio universale dell’arte, importanti valori al più ampio pubblico di ogni età, genere e condizione perché la sostenibilità è un obbligo morale e sociale che trova nel potenziale delle donne una strategia d’azione sinergica per la salvaguardia del Pianeta e dei Diritti Umani.

La mostra è visitabile- informa una nota istituzionale – sino al 7 novembre prossimo

Palermo, Ospedale Cervello, inaugurata dall’assessore Giovanna Volo l’Oncoematologia.

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Palermo,comunicato stampa

«L’inaugurazione del reparto ristrutturato di Oncoematologia all’ospedale Cervello è certamente una tappa molto importante che dimostra la volontà del governo Schifani di apportare innovazioni tecnologiche e strutturali nella sanità pubblica in Sicilia per garantire ai cittadini una risposta adeguata, senza la necessità di andare fuori dalla regione».

Lo ha detto l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’unità operativa complessa di Oncoematologia con trapianto di midollo degli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo. Il reparto, appena ristrutturato, sarà operativo già da domani.

«L’ampliamento dei posti – ha proseguito la Volo – è stato adeguato alla domanda anche per garantire ai pazienti di vivere la loro degenza in ambienti confortevoli. Il trapianto di midollo osseo oggi è sicuramente una delle terapie più concrete e più certe per dare a persone affette da patologie ematologiche possibilità di guarigione. Da questo punto di vista, abbiamo casistiche molto confortanti. L’oncoematologia è sempre stata una realtà importante dell’ospedale Cervello. Per me oggi è un grande piacere inaugurare questo reparto e non soltanto da un punto di vista istituzionale, ma anche sul piano emotivo, perché io ho cominciato qui, ancora studente, dal momento che la mia prima specializzazione è stata proprio l’ematologia».

In primo piano da sinistra,nella foto inviata, il direttore di oncoematologia,Caterina Patti, l’assessore Giovanna Volo e il direttore amministrativo, Loredana Di Salvo.

Inaugurazione Nuovo Pronto soccorso a Catania al Garibaldi

 

Caos sanità nel Lazio: 6 ore di attesa al pronto soccorso - ilGiornale.it

 

Inaugurazione del o nuovo pronto soccorso nel centro cittadino. La tanto attesa struttura sanitaria del Garibaldi Centro, in via Fabio Filzi, è stata inaugurata questa mattina alla presenza di diverse autorità cittadine e regionali.

l presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha inaugurato stamane a Catania, insieme con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, il nuovo Centro di emergenza dell’ospedale Garibaldi.«Quando si taglia un nastro si raggiunge un traguardo al quale hanno ovviamente lavorato i miei predecessori. E’ la seconda volta che vengo a Catania per inaugurare centri di emergenza ed il nostro obiettivo è proseguire a riformare la sanità pubblica, aumentare la presenza dei presidii e dare risposte all’utenza perché la sanità è un bene ed una funzione essenziale».

Beni culturali, inaugurata a Catania la mostra su “Agata”, patrona della città

 

 

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Catania

Dipinti e ceramiche custoditi nei musei regionali e civici, sculture e fotografie di artisti contemporanei raffiguranti Sant’Agata e la festa che celebra il culto della patrona del capoluogo etneo. Una ventina le opere esposte nella mostra “Agata. Dall’icona cristiana al mito contemporaneo. I tesori dei musei regionali a Palazzo dell’Università” inaugurata oggi dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nelle sale del Museo dei Saperi e delle mirabilia siciliane, al Palazzo centrale dell’Università di Catania.

Presenti, tra gli altri, il prefetto Maria Carmela Librizzi, il rettore dell’Università Francesco Priolo, l’assessore comunale alla Cultura Cinzia Torrisi, l’arcivescovo metropolita Luigi Renna, la soprintendente ai Beni culturali e ambientali Donatella Aprile, la responsabile del Sistema museale d’ateneo Germana Barone, la presidente della Fondazione Oelle Mediterraneo antico Ornella Laneri. 

 
La mostra è finanziata dalla Regione Siciliana attraverso l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana ed è stata ideata e organizzata dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania in collaborazione con l’Università (Sistema museale d’Ateneo) e con la Fondazione Oelle Mediterraneo antico. 
 
«Questa mostra – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – è un omaggio ad Agata, la santa patrona di Catania, simbolo di fede e coerenza sino all’estremo sacrificio, che con il suo esempio è diventata ispiratrice di pittori, scultori, orafi, scrittori e poeti. La produzione artistica e culturale degli ultimi sei secoli è degnamente rappresentata in questa mostra in cui riviviamo l’umanità e la sacralità che Agata rappresenta per i catanesi e per tutti i fedeli. Ringrazio la nostra Soprintendenza per la tenacia con cui ha portato avanti questo progetto che abbiamo voluto finanziare e allestire al Rettorato dell’Università, con cui da tempo abbiamo avviato un  rapporto di sincera collaborazione». 
«Una mostra che è al tempo stesso un tributo alla Santa Patrona di Catania – aggiunge l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Alberto Samonà – ma anche un modo per far conoscere al pubblico alcune opere straordinarie, custodite nei musei siciliani. “Agata” è un omaggio alla devozione e un invito a riflettere sulla continuità e sul cambiamento della maniera di intendere la santità al femminile nell’arte, in un percorso che abbraccia otto secoli di storia, dal 1300 ai nostri giorni».
«Storia, tradizioni, scienza, arte, culto e folclore. L’Ateneo – spiega il rettore Francesco Priolo – si fa promotore, insieme alla Regione, alla Soprintendenza e ad attive realtà culturali come la Fondazione Oelle, di iniziative ed eventi di assoluto valore, aprendo i propri spazi museali e le proprie strutture per accogliere i cittadini e i turisti, nel contesto della nuova edizione della rassegna di eventi artistici e culturali “Porte aperte Unict” 2022».

L’ESPOSIZIONE. “Agata” è sinonimo di sacralità e di rito, ma anche di arte e di cittadinanza, più mondi complessi e talvolta in contraddizione, sintetizzati nelle sale espositive attraverso poche ma esemplari testimonianze. Venti opere realizzate tra il XIV al XXI secolo raccontano la vita e la morte di Agata e il suo rapporto con l’umanità: i dipinti e le ceramiche dei musei della Regione Siciliana, le gallerie di Palazzo Abatellis e di Palazzo Bellomo, i musei Pepoli di Trapani, quello Interdisciplinare di Messina e quello della Ceramica di Caltagirone, le tele e i lapidei provenienti dal museo civico di Castello Ursino, dall’Arcidiocesi etnea e dalle collezioni dell’Università, insieme ai lavori di artisti contemporanei, fotografie, sculture, installazioni olfattive. Tutto in un unico contesto narrativo.

Aprono la mostra le suggestioni più antiche del culto, quando un’Agata contesa tra Occidente e Oriente era associata al fluido dell’olio e del flusso lavico dell’Etna e al suo potere miracoloso di moltiplicare il primo e far cessare il secondo. Seguono le ceramiche di Caltagirone e Burgio in cui l’immagine di Agata si fa decoro, segno che non è esclusiva della contemporaneità prediligere un’interpretazione alternativa a quella cristiana della santità. Tavole dipinte tra il Trecento e il Quattrocento raccontano il volto di Agata iconico e avulso da ogni contatto terreno: accanto alla patrona di Catania la schiera di figure divine e di santi, Cristo e Maria, i profeti Mosè ed Elia, Bartolomeo, Lucia, Caterina d’Alessandria, Giovanni, Luca e Paolo.
Nella seconda parte della mostra l’aspetto ieratico del personaggio cede il passo a quello umano e la rappresentazione di Agata viene a coincidere col racconto degli atroci martiri che le furono inferti, in specie quello del seno: le scene a lume di notte che descrivono il momento dell’incontro tra la giovane e San Pietro che la risana dalle ferite, i suoi pacificanti e venerati ritratti nei quali torna la sua superba quanto pia bellezza fatta donna accanto a quella altrettanto avvenente di Apollonia.

Le opere contemporanee sono un omaggio a Sant’Agata e alla sua città, una devozione trasversale e contagiosa che, non a caso, supera ogni confine geografico e sociale. La devozione per Agata è divenuta un progetto artistico e scientifico della Fondazione Oelle Mediterraneo antico che mira a raccontare l’unicità di questa festa religiosa e di popolo attraverso un archivio permanente che raccoglie testimonianze molteplici con un’attenzione particolare ai linguaggi dell’arte. Si tratta di racconti paralleli che puntano ad una visione “altra” del culto agatino, ponendo l’accento sul rapporto tra Agata e le strade, Agata e i suoni, Agata e le visioni di una città senza filtri. Le opere esposte, la cui selezione è stata curata da Carmelo Nicosia, sono dello stesso Nicosia e di Carmelo Bongiorno, Giovanna Brogna Sonnino, Carmen Cardillo, Ursula Costa, Ezio Costanzo, Gaetano Gambino, Angelo Iodice, Egidio Liggera, Giovanna Lizzio, Nicola Pecoraro, Ivan Terranova, Anna Tusa, Aldo Zucco. L’installazione “La fragranza” è di Antonio Alessandria.