DI RAFFAELE LANZA
Catania ( Militello)
La Tenuta Ambelia, oggi teatro di manifestazioni di gare fino al 5 settembre- come pubblicato su SUD LIBERTA’ , è anche protagonista di una manifestazione di protesta -Sit-in di dipendenti “licenziati” , o tecnicamente definiti “in disponibilità”.
Nel caso specifico delle tappe catanesi, saranno due i momenti che coinvolgeranno cavalieri e allevatori, quello del Circuito Classico di salto ad ostacoli e quello dedicato al Circuito Allevatoriale.
La tenuta si trova in contrada Albanazzo in territorio di Militello Val di Catania; due parole su questa area ai più sconosciuta perchè molto distante dalla sede catanese dell’Istituto Incremento ippico. E’ ubicata a circa 4,7 km ad Est dal centro abitato e a 2,5 km a Sud del Comune di Scordia. Dista circa 43,00 km dal capoluogo Catania e si raggiunge procedendo da Scordia sulla SP29 in direzione Sud verso Francofonte (SR).
L’area su cui insiste si trova in un ambito paesaggistico di aperta campagna a vocazione agricola, con prevalente coltura di ulivi secolari e agrumeti, e degrada in direzione Sud–Nord verso la valle del fiume Loddiero. Insomma se si volesse far visita alla struttura ci vorrebbe un pullmino turistico che si parte dall’Istituto incremento ippico di Catania dove ha sede in via Vittorio Emanuele ed arriva qui con sicurezza. Perchè il visitatore da solo incontrerebbe nell’intero percorso disagi e difficoltà di individuazione.
Oggi, all’interno della tenuta, la presenza di colture di pregio è assente, se si escludono le poche presenze di ulivi, avendo perso la vocazione agricola a vantaggio della destinazione zootecnica per la quale si privilegiano le colture foraggere, in particolare erba d’erbaio, destinate all’alimentazione degli equini.
Dal punto di vista ambientale il sito non è direttamente interessato da vincoli afferenti ai Siti “NATURA 2000” non essendovi presenza di Zone di Protezione Speciale (ZPS) e/o di Siti di Interesse Comunitario (SIC) se si esclude il Lago di Lentini che dista circa 9 km in direzione Nord–Est (ZPS). Altri spunti di rilievo.
Dal 1884 l’intera struttura è sede del regio deposito stalloni del Ministero della Guerra e viene gestita alla stregua di un istituto militare, fino a quando, negli Anni ’60 la Regione subentra alla gestione del Ministro della Difesa.
Essa, con l’antico “baglio padronale”, già appartenuto ai Principi Branciforti, con le scuderie,edificate con l’Unità d’Italia, quando è divenuta sede del “Regio Deposito “talloni” per l’allevamento del cavallo Puro “angue Orientale, ubicata in un contesto agricolo caratterizzato da un ambiente naturale, rappresenta un classico esempio architettonico della Val di Noto di notevole turistico naturale. Affidata la Presidenza dell’Istituto-abbiamo detto altre occasioni- alla Nobile Principessa Caterina Grimaldi di Nixima, discendente di una delle famiglie più antiche di allevatori di cavalli
Video dell’Istituto Incremento Ippico che qui riportiamo perchè questa struttura – e qui concordiamo con il Presidente Musumeci – rivela di essere un borgo rurale del Cinquecento attuale centro di importanti attività sportive legate al mondo degli equidi, nonchè di manifestazioni di respiro nazionale e internazionale,- come quella in corso – oltre che regionale.
Oggi l’intero Centro, nell’ambito di una valorizzazione che la Regione Sicilia intende portare avanti, necessita di un vero popolo di dipendenti se è vero com’è vero che la struttura destinata all’allevamento e al mantenimento delle razze equine e asinine autoctone siciliane con particolare attenzione al Purosangue Orientale, espressione attuale più tipica del cavallo siciliano, vuole aprirsi anche al turismo nazionale ed internazionale. Quale occasione migliore- rilanciamo ai sindacati -per revocare il provvedimento di “disponibilità” agli otto coraggiosi dipendenti per affidare loro compiti istituzionali afferenti il settore turistico?
La struttura Ambelia assolve anche al compito di allevare e mantenere il cavallo puro sangue orientale,razza in via d’estinzione, con caratteristiche e doti uniche rispetto al patrimonio equino mondiale.
Nella tenuta che si estende su una superficie di circa 45 ettari, coltivati attualmente a foraggere e uliveto, sono presenti numerosi caseggiati di notevole valore storico ed artistico.
Gli stalloni, allevati presso l’Istituto, vengono annualmente impiegati presso le stazioni di monta pubbliche ed erariali dislocate sul territorio. Lo spunto adesso della protesta dei dipendenti collocati “in disponibilità
ECCO PERCHE’- SIGNORI POTENTI DELLA REGIONE SICILIA (On. Nello Musumeci ,dirigenti Dario Cartabellotta, Carmen Madonia) E SIGNORI SINDACALISTI CONFEDERALI (G.del Popolo- Luca Crimi)- “IN PIGIAMA” – E’ UN DOVERE UTILIZZARE GLI OTTO (MAGNIFICI) DIPENDENTI “FUCILATI”
Sappiamo altri compiti istituzionali dell’Istituto :la selezione regionale e la tenuta dei registri anagrafici per le razze o popolazioni asinine e cavalline isolane e la valorizzazione delle razze autoctone, Gli otto dipendenti potrebbero essere incaricati di incrementare il settore turistico e con la qualifica di “Istruttore direttivi” curare tutte quelle iniziative sponsor che avvicinerebbero i turisti e i cittadini a far visita a Tenuta Ambelia.
Organizzare manifestazioni di pubblico interesse, le aste per l’alienazione di equini, tenere i rapporti con gli allevatori,elaborare indagini di mercato, Curare i rapporti con le scuole, visite tecniche ,le Università, suggerire al Presidente Musumeci, di creare delle attrazioni tali da polarizzare l’attenzione -non diciamo della Sicilia-ma del mondo intero. E visto che la gran parte di essi conosce la lingua inglese, e le relazioni pubbliche, potrebbero iniziare subito questa nuova attività.
GALLERIA FOTOGRAFICA
l‘INGRESSO DI TENUTA AMBELIA
L’assessore regionale siciliano Toni Scilla
Nella foto Salvo Soldano, esponente della lotta contro i vertici della Regione,ed ex dirigente sindacale provinciale del SIAD autonomo di Catania , autore di numerose denunce tutte vincenti
Sotto pubblichiamo anche il documento sindacale-inviatoci da rappresentanti – di “Assemblea sindacale” della Cgil, Uil, Sadirs, Ugl . In esso i Sindacati scrivono pure di “non aver sottoscritto alcun accordo sindacale che abbia determinato la decisione dell’Amministrazione”. Aggiungiamo noi di SUD LIBERTA’: “I sindacati non hanno neppure sottoscritto o firmato con la controparte della Regione, alcun verbale sindacale di richiesta Revoca decisione di “licenziamento” dei dipendenti interessati”…..
Il documento sindacale inviato a SUD LIBERTA’