Liberati 5 ostaggi nella mattinata di oggi, sabato 22 febbraio. Tal Shoham e Abera Mengistu, dopo essere saliti sul palco allestito da Hamas per la loro liberazione, sono stati consegnati alla Croce rossa internazionale che a loro volta li ha affidati alle Idf a Gaza.
Altri tre ostaggi – Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert – sono stati consegnati alla Croce rossa internazionale dopo essere saliti sul palco a Nuseirat, nel centro di Gaza, prima del rilascio da parte di Hamas. Anche loro sono stati affidati all’Idf.
Hamas ha intanto dichiarato di essere pronto a “uno scambio totale di prigionieri con Israele”, ovvero a liberare tutti gli ostaggi ancora trattenuti, in cambio della fine permanente della guerra, del ritiro delle Idf dall’enclave palestinese e della ricostruzione della Striscia di Gaza.
Il sesto e ultimo ostaggio, Hisham al-Sayed, rapito nel 2015, verrà liberato in un altro luogo e senza una cerimonia pubblica. E questo per ”rispetto alla comunità beduina”, ha denunciato l’Idf. Al-Sayed è trattenuto a Gaza dal 2015 e dove essere rilasciato a Nuseirat insieme ad altri tre ostaggi, ma all’ultimo minuto Hamas ha fatto sapere che verrà liberato separatamente ”senza cerimonie”. In una nota l’Idf ha scritto che “Hamas non terrà la sua ‘cerimonia’ per l’ostaggio Hisham al-Sayed nel rispetto della comunità beduina-israeliana, non esponendolo a questa esperienza disumanizzante e traumatica”. Le Idf si sono chieste: “Dov’era questo ‘rispetto’ per la comunità arabo-israeliana quando hanno tenuto Hisham in ostaggio per oltre un decennio?”.
Omer Shem Tov ha baciato sulla testa due miliziani di Hamas in segno di gratitudine mentre era sul palco durante la liberazione. La scena è stata ripresa in diretta dalle telecamere presenti e condivisa sui media. Rapito dal festival Nova e tenuto prigioniero insieme ai suoi amici Mia e Itai Regev, Omer Shem Tov ha salutato sorridente e alzato il pollice durante le operazioni di rilascio.
Dalle prigioni di Israele usciranno oggi 602 prigionieri palestinesi
La giornata odierna prevede la liberazione di sei ostaggi. In cambio Israele libererà 602 prigionieri palestinesi dalle sue carceri. Tra questi, 60 prigionieri erano stati condannati a lunghe pene detentive, 50 a ergastolo.
Questa è l’ultima tornata di rilasci previsti dalla fase iniziale di sei settimane dell’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio. Il passo finale della prima fase dell’accordo sarà la consegna di altri quattro corpi di ostaggi la prossima settimana.
Sul palco preparato da Hamas a Rafah ci sono i soliti cartelli con messaggi tra cui “Noi siamo il diluvio”, così come armi e attrezzature militari che il gruppo sostiene siano state rubate alle Idf il 7 ottobre 2023. Una delle armi è una pistola su cui il gruppo ha scritto ‘Ravshatz’, l’acronimo ebraico del capo della squadra di sicurezza locale di una comunità, a indicare che è stata presa a un individuo ucciso dai terroristi durante l’attacco del 7 ottobre.