Cresce del 15% la tendenza a Catania di donare per cause umanitarie la propria eredità

 

L’iniziativa dei Notai per la “Giornata internazionale del lascito solidale”

EREDITÀ IN BENEFICENZA: TREND IN CRESCITA ANCHE A CATANIA

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«Bastano piccole somme, senza dover ledere il patrimonio destinato ai familiari»

CATANIA

In Italia oggi sono oltre 1 milione gli over 50 che hanno già fatto, o sono orientati a fare, un lascito solidale. Una platea destinata ad estendersi – coinvolgendo anche i giovani sempre più attenti alle tematiche del sociale – registrando una crescita del 15% di questa forma di beneficenza (fonte GFK Italia). Anche Catania è tra le città che confermano questa tendenza, eppure nella penisola, rispetto agli altri Paesi europei, c’è ancora un gap culturale da colmare. Basti pensare che in Germania donare per cause umanitarie e benefiche parte della propria eredità è un’opzione concreta per un over 60 su 10 e i propensi sono oltre il 30% dei senza figli; in Inghilterra già nel 2013 il 6% dei testamenti aperti includeva una quota a favore di un’organizzazione umanitaria.

Cosa è necessario quindi affinché questo importante atto di solidarietà in Italia sia più frequente e convinto? «Occorre che i cittadini sappiano con certezza che non è indispensabile avere ingenti patrimoni per fare elargizioni significative. Inoltre, sottoscrivere un testamento solidale non significa ledere i diritti intangibili dei propri eredi. La filantropia non ha bisogno di grandi numeri, né di appropriarsi di ciò che è destinato ad altri, ma necessita soltanto di slanci di solidarietà che non muoiano mai», ha affermato il presidente del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone Andrea Grasso in occasione dell’«Open Day Solidale» che si è svolto ieri pomeriggio (13 settembre) con la partecipazione dei notai Grazia Manuela Banna, Giuliana D’Angelo, Maristella Portelli e Giovanni Vacirca.

Aderendo all’iniziativa del Consiglio Nazionale del Notariato e del Comitato Testamento Solidale, i notai etnei hanno aperto al pubblico le porte della propria sede per fornire, gratuitamente e con un linguaggio semplice, consulenza sulle disposizioni testamentarie, sulla legge italiana in materia di successioni, e sull’importanza del lascito solidale quale gesto alla portata di tutti, non vincolante e pienamente rispettoso dei diritti dei familiari e degli eredi.

Quella notarile è la principale professione esperta in materia, non solo per il contributo tecnico in grado di fornire, ma anche per l’esperienza maturata nel corso degli anni in termini di cooperazione con gli enti del Terzo Settore. «A Catania da oltre quattro anni abbiamo stretto sinergie con Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e Unicef – hanno affermato i notai del Consiglio etneo – proseguendo nel percorso di valorizzazione della pubblica funzione della nostra categoria».

Durante l’incontro i notai hanno distribuito la “Guida ai Lasciti Testamentari”, dove è possibile trovare tutte le informazioni pratiche e operative sul testamento in generale e su come effettuare un lascito solidale. Ad esempio, il testatore può decidere di devolvere somme di denaro, azioni, titoli d’investimento, beni immobili (casa, appartamento, terreni) o mobili (auto, arredi, gioielli, opere d’arte), e anche la polizza vita. In qualunque caso si lascia in eredità anche un immenso valore intangibile: la generosità.

Ecco gli strumenti patrimoniali per la serenità della Terza età

Sabato 15 giugno, ore 10.30, Four Points by Sheraton (Via A. da Messina 45 | Aci Castello)

 

A CATANIA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA MULTIMEDIALE

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Immagine Archivio Sud Libertà

Incontro pubblico organizzato dal Notariato insieme alle Associazioni dei Consumatori

 

CATANIA –

 L’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo: la popolazione italiana over 65 rappresenta, secondo i dati Istat del 2018, il22,6% della popolazione totale. Se si vive più a lungo, le istituzioni sono chiamate ad affrontare nuove necessità e sfide legate alla qualità della vita delle persone anziane che devono essere annoverate tra i soggetti particolarmente meritevoli di tutela.

L’incertezza del futuro per la possibile sopravvenienza di malattie, o comunque di limitazioni e impedimenti fisici o psichici connaturati all’età, fa sorgere l’esigenza di individuare modi e strumenti che assicurino una vecchiaia serena e dignitosa.

Ed è proprio ai principali istituti giuridici a disposizione della Terza Età per la gestione dei propri beni che è dedicata la 15a Guidaper il Cittadino, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) e dalle Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione per la difesa dei consumatori, Unione NazionaleConsumatori).

Dopo la divulgazione del vademecum cartaceo, la Guida è adesso disponibile in versione multimediale, composta da cinque video in cui grafiche e personaggi animati illustrano con semplicità le opportunità della rendita vitalizia, del contratto di mantenimento, della donazione con onere di assistenza, del prestito vitalizio ipotecario, e della vendita della nuda proprietà con riserva di usufrutto.

I video saranno presentati a Catania durante l’incontro pubblico e gratuito che si svolgerà sabato 15 giugno, alle 10.30, al Four Points by Sheraton Catania Hotel (via Antonello da Messina 45, Aci Castello).

Interverranno il Consigliere Nazionale del Notariato Pierluisa Cabiddu, responsabile dei rapporti con i Consumatori e coordinatrice della Guida, e il Presidente del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone Andrea Grasso. Presenteranno la Guida i Notai Maristella Portelli e Alfredo Tamburino, alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori: il Presidente di Adoc Catania Enza Meli,Elisabetta Freni di Adusbef, Rita Ferro di Assoutenti, e per l’Unione Nazionale Consumatori Valeria Virzì e il Coordinatore regionale Mario Intilisano.

 

 

Guida di Feltrinelli: “Agrigento ha atteggiamenti mafiosi……”-La Confcommercio, con l’avv. Russello, querela per diffamazione

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l presidente della Confcommercio Sicilia Francesco Picarella ha promosso formale esposto-querela nei confronti della Casa Editrice “Feltrinelli”, appartenente al gruppo “Giangiacomo Feltrinelli Editore”, nonche’ nei confronti della Rough Guides e della Autrice Ros Belford, con l’accusa di diffamazione aggravata a mezzo stampa e riserva di richiesta di un risarcimento di giustizia per la lesione all’immagine, prestigio e decoro, per causa delle espressioni usate all’interno della guida turistica su Agrigento e sui ristoratori.

Picarella, che ha dato formale mandato all’avvocato Ornella Russello, del Foro di Agrigento, ha ritenuto che i contenuti della guida facenti riferimento alla Citta’ dei templi “siano un’offesa ad una Comunita’ di eccellenti tradizioni storiche e valori, ai commercianti onesti, a coloro che credono nel lavoro, a quelli che si sono battuti per anni affinche’ il buon nome della Sicilia e di Agrigento in specie, non venisse necessariamente affiancato alla parola mafia”.

La rabbia e’ tanta anche da parte dei Cittadini, perche’ la guida, sempre secondo l’esponente di Confcommercio usa “un linguaggio offensivo, figlio di stereotipi razzisti. In questo modo vengono penalizzate la Citta’, le sue potenzialita’ turistiche, le aziende, i ristoranti e gli alberghi del territorio”.
Palazzo di Giustizia
Tribunale di Agrigento
La guida Turistica non ha usato parole lodevoli nei confronti della citta’ di Agrigento, come gia’ fatto per Caserta dove analoghe iniziative giudiziarie sono state promosse per una vicenda simile, informando i turisti che “le statistiche del governo indicano che Agrigento e’ una delle citta’ piu’ povere d’Italia e non risulta una sorpresa apprendere che qui gli atteggiamenti di tipo mafioso siano ben radicati”. Non proprio un incentivo a visitarla, perche’ dulcis in fundo un’altra frase mette in allarme i turisti: “Nessun pericolo, solo una maggiore tendenza tra i ristoratori, rispetto al resto della Sicilia, a perpetrare piccole truffe”. La questione si trasferisce adesso all’attenzione della Procura Agrigentina per le indagini e iniziative giudiziarie opportune, a condanna della grave condotta diffamatoria.