“Cessate il fuoco permanente”: la palla ora è nel campo di Israele”

 

 

L’accordo approvato dall’organizzazione islamista contiene modifiche” e “lontano dalle nostre richieste fondamentali”, mentre l’operazione a Rafah servirebbe ad “esercitare pressioni militari su Hamas per fare progressi nella liberazione degli ostaggi”

Fumo su Rafah dopo un raid israeliano - Afp
Foto di  un raid israeliano – Afp

Dopo la pausa per      negoziare per la tregua a Gaza, con Israele che ha accusato Hamas di aver approvato una proposta “modificata” rispetto a quella concordata con i mediatori di Qatar ed Egitto e ritenuta “unilaterale” e “inaccettabile” da Tel Aviv, lo Stato ebraico ha lanciato nella tarda serata di ieri un attacco a Rafah. Il raid, che non è chiaro se sia da considerare l’inizio dell’operazione di terra, è stato annunciato subito dopo la nota dell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, dove si spiegava come il gabinetto di guerra israeliano avesse deciso all’unanimità di andare avanti con l‘operazione a Rafah “per esercitare pressioni militari su Hamas con l’obiettivo di fare progressi nella liberazione degli ostaggi e per altri obiettivi di guerra”. Del resto, spiegava ancora la nota, la proposta di tregua approvata dall’organizzazione islamista sarebbe considerata “lontana dalle richieste ritenute fondamentali da Israele”.    C’è comunque ottimismo visto che  lo Stato ebraico- si apprende –  invierà  una delegazione al Cairo per tenere colloqui con i mediatori nel tentativo di trovare un accordo bilaterale…

L’operazione israeliana

l portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagariha annunciato nella tarda serata di ieri l’inizio dell’operazione israeliana  Le forze delle Idf “stanno attaccando e operando in modo mirato contro obiettivi dell’organizzazione terroristica Hamas nella zona est di Rafah”.

I carri armati israeliani stanno sparando contro il valico da circa 200 metri di distanza, distruggendo il terminal che da novembre  rappresenta     fra i principali canali di trasporto degli aiuti a Gaza. Il valico si trova a circa 3 chilometri dai confini orientali di Rafah, nell’estremo sud di Gaza.

Altri rapporti affermano che le forze di terra si stanno spostando nell’area del valico e che gli attacchi aerei stanno colpendo la parte orientale di Rafah. Non vi è alcun commento da parte dell’esercito israeliano sull’azione riportata.

 Hamas spera nell’accordo di “cessate il fuoco permanente”

Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che ha informato il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, e il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamal, del sì del movimento palestinese alla proposta dei due Paesi arabi per un cessate il fuoco, ha riferito Hamas in una nota. “La palla è nel campo di Israele”, aveva dichiarato un funzionario dell’organizzazione islamista, con Hamas che ha affermato di aver accettato la proposta dei due Paesi dopo aver “ricevuto garanzie dagli Stati Uniti per arrivare a un cessate il fuoco permanente e al ritiro di Israele da Gaza al termine della terza e ultima fase dell’accordo”, ha detto una fonte del gruppo al canale saudita Asharq.

I mediatori ci hanno detto che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è chiaramente impegnato a garantire l’attuazione dell’accordo”, ha poi detto ad al-Jazeera Khalil al-Hayya, vice del leader di Hamas. Secondo il numero due di Sinwar, l’accordo prevede che “il primo giorno della prima fase” ci sia “un chiaro impegno a sospendere temporaneamente le operazioni militari”. Al-Hayya ha riferito che “la proposta include, nella sua seconda fase, l’annuncio della cessazione permanente delle operazioni militari” a Gaza.

Attività produttive, confronto Ministro Urso- con Schifani: si avvia a soluzione il problema occupazionale di Almaviva, ex Fiat e Priolo

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Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, si sono incontrati oggi presso la sede del Mimit (nella foto). All’incontro ha preso parte anche l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo.
Nel corso della proficua riunione, il ministro Urso ha assicurato al presidente Schifani che il ministero sta avviando a soluzione il tema della continuità produttiva per i lavoratori Almaviva. Inoltre, sono state fornite rassicurazioni sulle procedure per garantire la continuità del Polo industriale di Priolo.  
Sul rilancio dello stabilimento di Termini Imerese e le relative procedure per il contratto di sviluppo, Urso ha dichiarato che a breve sarà convocato l’apposito tavolo con tutte le forze sociali e con gli enti locali. Il ministro e il presidente hanno infine espresso la convinzione che anche le Terme di Sciacca e di Acireale possano tornare a essere Poli di sviluppo per il territorio.

Nasce “Nuova Classica”,portale orientato ad individuare talenti musicali

È nato  Nuova Classica .it un portale gratuito per artisti in cerca di casa discografica

di Lucilla Corioni

Finalmente, dopo quasi due anni di lavoro, è nato il nuovo portale di musica Nuova classica.it. Ideato da un gruppo di professionisti del settore discografico, editoriale e di comunicazione strategica, nuova classica ha come mission quella di offrire visibilità gratuita a musicisti, cantanti, cantautori, compositori, autori di canzoni e colonne sonore che cercano contatti con produttori, promoter, addetti i lavori e che cercano un potenziale target.

 Supervisionato e garantito della casa editrice musicale milanese LONG DIGITAL PLAYING Srls , fondata oltre che da chi scrive anche da Roberto Padovan nel 2018 – ha dichiarato Luca Bonaffini (già  amministratore unico di Comunicarti Srl dal 2000 al 2002 e Presidente di C7 ART&MUSIC Srls dal 2016 al 2018) –  nuova classica ha come obiettivo quello di diventare una sorta di  geo-social network orientato all’individuazione di talenti sui quali far confluire investimenti diretti alla loro crescita professionale e di immagine.”

 

Al momento nuova classica.it si trova nel primo step , ovvero quello che – dopo circa otto mesi di pianificazione strategica –avrebbe dovuto far diventare il portale come vetrina “a pagamento” (seppur con prezzi simbolici) che però, a causa della grave emergenza sanitaria che ha colpito il Paese e particolarmente la regione Lombardia, per favorire tutti gli artisti in difficoltà, ma che vogliono interagire col mondo musicale, ha deciso di mettersi a disposizione gratuitamente per tutti.

“ Siamo partiti con i primi 35 candidati alla settima nota 2020  e abbiamo chiesto ai nostri partner societari di affiancarci e di sostenerci attraverso una campagna di divulgazione del materiale audio e video raccolto durante le audizioni, o meglio gli incontri, che si sono svolti in via del Gonfalone a Milano prima delle ordinanze restrittive – continua Bonaffini –  Da lì, anche “la settimanota” gara ha potuto ripartire. Così, attraverso i LIKE (nella pagina vota anche tu del portale) che si conquisteranno i 35 partecipanti che sono stati scelti, sarà possibile estendere la play-list (compilation) dei dieci individuati dalla direzione artistica come previsto da regolamento iniziale) ad altri DUE, facendo in modo che i candidati al Premio finale (contratto discografico) diventino dodici, grazie ad una sorta di consenso popolare.

 Nel frattempo, con lo slogan #iorestoacasa, gli artisti che invieranno  

–       un breve curriculum ––       una foto pubblicabile in bianco e nero ––       un video live (anche registrato con un telefonino purché in orizzontale) 

potranno essere, dopo attenta valutazione della D.A., potranno essere inseriti sul portale.

ANCE CATANIA: “EDILIZIA: SI FERMA L’EUROPA”

 

Emergenza Covid-19, l’intervento del presidente dei Costruttori etnei Giuseppe Piana

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CATANIA –

I cantieri in Europa si fermano. Sbarre abbassate e cancelli chiusi in ogni Stato, da Est a Ovest, da Nord e Sud, nessun escluso: «Nonostante il ritardo nel contagio rispetto all’Italia di circa una settimana – sottolinea il presidente Ance Catania Giuseppe Piana – anche in Spagna, Francia e Belgio sono stati presi seri provvedimenti per supportare il settore delle costruzioni. A questi Paesi, presto, si aggiungerà anche la Germania, con la consapevolezza che è impossibile proseguire con i lavori in questa fase di emergenza».

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Ursula Von der Leyen ha assicurato-quale Presidente della Commissione Europea-gli aiuti agli Stati membri

«Dalla sospensione temporanea dei cantieri agli indennizzi per gli appaltatori (costi di manodopera, noleggio, assicurazione), queste misure sono necessarie per evitare e contenere la diffusione del virus – prosegue Piana – in una situazione di allarme e di crisi che trova riscontro nel deciso intervento della presidente della Commissione Europea: Ursula Von der Leyen ha assicurato infatti massima flessibilità sugli aiuti di Stato e maggiori garanzie e agevolazioni fiscali».

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Giuseppe Piana

Provvedimenti che, in Italia e in Sicilia, è necessario integrare rispetto alla manovra economica del premier Giuseppe Conte (25 miliardi di euro complessivi per far fronte allo stato di emergenza) e all’intervento dell’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, che ha sbloccato lo stato di avanzamento dei lavori (SAL): «Emblema di questo stato di crisi – conclude Piana – è lo “stop” categorico di alcuni dei cantieri più importanti a livello internazionale: tra questi figurano quello del Grand Paris, il più grande in corso in Europa, quello della Torino-Lione e quello altamente simbolico della ricostruzione della cattedrale di Notre Dame».

«Anche noi ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento di sospensione dell’attività, fatte salve le situazioni di emergenza. Vorremmo continuare a lavorare ma non è più possibile. Non siamo nelle condizioni, nella maggior parte dei casi, di dare ai nostri lavoratori le giuste precauzioni e le dovute garanzie – conclude Piana – l’organizzazione del cantiere non è conciliabile con le disposizioni emanate, bisogna prenderne atto: basti pensare all’impossibilità di reperire i dispostivi di protezione individuale, a cui si aggiunge la difficoltà di assicurare i servizi di trasporto per il raggiungimento del cantiere di destinazione e di reperire le forniture per le limitazioni alla circolazione. Indubbiamente una richiesta inedita per un settore che rappresenta un asse importante per l’economia del Paese, ma tutto ciò espone lavoratori ed imprese a rischi assai gravi».