DI R. LANZA
Non comprendiamo – per quanto le pressioni politiche siano fortissime da un lato e dall’altro – adesso che il vaso di porcellana è rotto non escono ancora i nomi dei deputati di Montecitorio che hanno fruito del “bonus Covid”( Partita Iva: 600 euro).. Il disco verde è stato già dato dal Garante per la protezione dei dati personali che, sulla base della normativa vigente, ha sostanzialmente spiegato che la sua discesa in campo a riguardo sia perfettamente inutile “visto che la privacy non è d’ostacolo alla pubblicità dei dati relativi ai beneficiari del contributo laddove, come in questo caso, da ciò non possa evincersi, in particolare, una condizione di disagio economico-sociale dell’interessato (art. 26, comma 4, d.lgs. 33 del 2013)”. Non ci sono ostacoli quindi alla diffusione dei nomi dei deputati che hanno richiesto il bonus di 600 euro malgrado i loro stipendi di “Onorevole” sia davvero da capogiro , 13mila euro netti al mese escluse altre agevolazioni ed incarichi aggiuntivi.
Nella foto d’Archivio, il Presidente dell’Inps P. Tridico
“Ciò vale, a maggior ragione, rispetto a coloro per i quali, a causa della funzione pubblica svolta, le aspettative di riservatezza si affievoliscono, anche per effetto dei più incisivi obblighi di pubblicità della condizione patrimoniale cui sono soggetti (cfr., ad es., artt. 9 L. 441/1982 e 5 d.l. 149/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 13 del 2014) –
– Il Garante contestualmente comunica che sarà aperta una istruttoria in ordine alla metodologia seguita dall’Inps rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari e alle notizie al riguardo diffuse”.
Deputati titolari di partita Iva che contribuiscono a predisporre leggi e regolamenti per il nostro Paese e che rappresentano l’Italia malata, truffaldina ed ingorda. Sono loro che percepiscono anche una pensione sicura – esaurita una legislatura. Non hanno onore. Hanno tradito la Costituzione (art54) ..”I cittadini che hanno funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”