Futuro non roseo per il SUD e per la Sicilia dove domina una classe dirigente animata da interessi personali

 

Tarantola rosa-salmone brasiliana - Almanacco

Il morso della tarantola 

 

 

di    RAFFAELE   LANZA

 

E’ difficile giudicare il SUD di questi anni.   Sono anni bui e di false promesse come mai il Sud ne attraversò nel passato vicino e remoto       Notiamo intorno a noi l’arrivismo, la spregiudicatezza, la grettezza dei ricchi, l’ingiustizia sociale creata dalla politica, le proposte  e decreti  ad hoc creati per oscurare la parte avversa Non si costruisce ma in  realtà si distrugge.

Le vicende nazionali annullano i provvedimenti sociali fin qui adottati, tra una contestazione e l’altra,  ma altre se ne inseriscono con altre paternità politiche..

I partiti che amministrano la maggioranza non hanno bandiera dal momento che ne hanno troppe spezzettati come sono ed impegnati nel protagonismo personale.    Poltrone a tutti.   Questo sprona alla discordia. Le alleanze cambiano. L’ideologia?  La coerenza politica?  

Tutto cambia in poco tempo in  Italia, nel nord  come nell’insoddisfatto  Sud       Le basi elettorali personali si ampliano erodendo quelle degli amici  Ognuno vuol prevalere sull’altro partito amico. E’ il motivo fondamentale per il quale presto la premier Giorgia Meloni non potrà contare più sulla maggioranza che le consente di stare finora in sella.

E’arbitrario cercare attenuanti nel fatto che vi sono nel mondo conflitti di guerra tra l’Ucraina e la Russia da un lato e Israele e parte terroristica di Hamas dall’altro, che mostra al mondo le più efferate atrocità e torture sugli ostaggi:Immagini da svenimento.    Ci uniamo qui all’appello del Papa di “Cessate il fuoco”

Anche nel Sud Italia- altre problematiche dell’ingiustizia sociale – i rappresentanti del popolo hanno tradito le altrui aspettative   Qui vi sono i dirigenti regionali e  generali che dicono e suggeriscono ai politici in carica, con i loro eserciti (dipendenti di ogni qualifica) le battaglie personali da condurre    In gioco vi sono tanti soldi, progetti europei aperti ai favoriti, investimenti che si vogliono lanciare a Catania,  promesse di assunzioni e tanto tanto servilismo. Contributi pure a pioggia dai partiti e segreterie politiche.  Cose d’altro mondo?         Quando mai se i politici regionali, hanno avuta la faccia tosta, di proporre ed aumentarsi  persino in Sicilia la già cospicua indennità parlamentare   ?

Tutto passa col tempo e passa probabilmente  inosservato Abbiamo lo stomaco forte per digerire questi ingredienti.    Le assunzioni  nel Sud?      Il concorso –ricordate- per tanti agenti forestali in Sicilia dove un direttore dipartimentale aveva corrotto o, meglio, nominato -per poteri concessigli- una commissione di suo gradimento per l’assunzione di suo figlio?        Scoperto il caso, ma le cose sociali  ancora rivelano  l’intoccabile matrice mafiosa.     Ricordiamoci pure dei paradossali passi indietro di un Ente che in Sicilia – l’istituto di incremento ippico-  ha trattato come schiavi per tanti anni  i dipendenti “istruttori” dal 2000. Ribellarsi?   Uno o forse tre  Ma si paga un prezzo   …! E una Magistratura ancora non specializzata verosimilmente soffre di miopia della giustizia amministrativa.

 

E il giudizio della Corte dei conti sulla Regione siciliana dove lo mettiamo?

Il raffronto degli anni scorsi tra il quadro previsionale iniziale e quello definitivo come ad esempio nell’esercizio del 2021 mette in evidenza come, sia dal lato delle entrate che dal lato delle spese, vi è  una progressiva tendenza al rialzo.

Afferma l’Organo di controllo contabile Infatti: – relativamente alle entrate, il valore totale delle previsioni iniziali di competenza ha registrato un incremento, in termini percentuali, del 43,77% (da circa 18,5 miliardi di euro a circa 26,5 miliardi euro); – relativamente alle spese, il valore totale delle previsioni iniziali di competenza ha registrato un incremento, in termini percentuali, del 12,29% (da circa 27 miliardi di euro a circa 30,5 miliardi di euro)

Ma al di là di questi numeri, che potranno forse dire poco al lettore, c  è la certezza che la nostra classe dirigente siciliana sta là seduta comoda soltanto ad enunciare “ buoni propositi” ai politici con carica e poltrona.  Serviranno ad avere ulteriori incarichi di comando negli enti di sottogoverno, consulenze speciali, agevolazioni di lavoro , tesserini mensa gratuiti all’ERSU di Catania dove la Regione Sicilia insieme a ll’Ersu di Palermo  hanno un “Ufficio stampa” -nel silenzio degli Organi competenti – con i responsabili  di  “Caporedattore”.E Tutti zitti, il dirigente regionale deve lavorare insieme con il politico        Auguri al Mondo, all’Italia, al SUD, ai lettori che ci amano di SUD LIBERTA’.