(Archivi-Sud Libertà)
di R.Lanza
Palermo –
.Polemiche per una dichiarazione del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci nel corso di un convegno sull’energia a Catania, “l’80 % dei dipendenti regionali si gratta la pancia”
Musumeci ha definito i dipendenti regionali anche “improduttivi», gente che «si gratta la pancia dalla mattina alla sera». «Affermazioni gratuite per i sindacati, che lasciano senza parole – denunciano i sindacati – non solo perché poco eleganti, per dirla così. Ma anche perché pronunciate dal formale datore di lavoro. ». Per i confederali, «è la riforma che non c’è, la chiave di tutto». «Fare finta di nulla – sostengono – lasciare il mondo com’è e poi andare addosso ai lavoratori, fa pensare al tentativo di scaricare sui dipendenti l’incapacità di realizzarla, la riforma».
Musumeci è anche assessore ad interim del dipartimento ai beni culturali e dell’Identità siciliana. Certamente non è uomo che inventa una dichiarazione tanto impopolare se non avesse fatto dei riscontri sui luoghi di lavoro. Ha coraggio, bisogna prenderne atto. Il suo predecessore-Crocetta – si scagliava contro i forestali -perchè aveva detto che alcuni forestali erano gli autori degli incendi per garantire l’occupazione. Le cronache del tempo in diversi casi confermavano la “verità” di Crocetta.Musumeci che è anche un acuto osservatore e conosceva-come politico dirigente e giornalista capocronista di un periodico siciliano- la burocrazia della pubblica amministrazione siciliana. Ha capito come funzionano gli uffici della Regione Siciliana. Chi dice il contrario ha interessi di parte e difende il contributo sindacale.
E il fenomeno assenteismo ad esempio, specie quello dirigenziale è sotto gli occhi di tutti. Oggi è molto ridotto certo, l’ombra del magistrato aleggia dapertutto. Al dipartimento ai beni culturali i dirigenti hanno sempre “timbrato il cartellino”, cioè passato il classico badge una sola volta al giorno per un inusitato ordine di servizio regionale di un direttore generale dei beni culturali esperto in magia e affari di prestigiazione.
La cosa è passata inosservata e messa sotto silenzio. E nel passato alle Soprintendenze,in particolare a Catania persino il caposervizio personale – è una cosa notoria -all’epoca della ex soprintendente Vera Greco, venica- (circostanza all’attenzione della Guardia di Finanza che allora chiese chiarimenti al vertice -) in ufficio da Adrano, dove risiedeva, alle ore 945-10 del mattino anzichè alle 7.30 per rispondere alle istanze degli utenti. E’ innegabile e nessuno lo può negare alla propria coscienza Oggi i dipendenti probabilmente restano al loro posto ma non si può escludere che tanti di essi come afferma il governatore Musumeci- “si grattino davvero la pancia” o si tocchino altre parti del corpo..