Blitz antimafia dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento,che su disposizione della dda di Palermo, hanno arrestato 56 tra boss e gregari dei mandamenti di Cosa nostra agrigentina. L’inchiesta, la più imponente mai messa a segno nel territorio, ha sostanzialmente smontato i “mandamenti” di Santa Elisabetta e Sciacca . Nell’indagine sono finite anche famiglie mafiose delle province di Caltanissetta, Palermo, Enna, Ragusa e Catania.
Nell’inchiesta sono coinvolti diversi familiari del padrino di Agrigento e capimafia a lui alleati. L’indagine è coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Gery Ferrara e Claudio Camilleri. I capi d’accusa giudiziaria vanno dall’ associazione mafiosa, al traffico di droga, alla truffa, estorsione e a un’ipotesi di voto di scambio.
Accertate 27 estorsioni a imprese, negozi e anche a cooperative che si occupano dei richiedenti asilo. Sette società riconducibili ai clan sono state sequestrate.
L’indagine, fatta dalla dda di Palermo, è stata coordinata dal Comando Provinciale guidato dal colonnello Giovanni Pellegrino.