Contestazione agli Stati generali della Natalità in corso a Roma all’indirizzo del ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella. “Vergogna, vergogna!”, hanno urlato alcuni giovani dalla platea appena la ministra ha preso la parola, esponendo alcuni cartelli. Una di loro è poi stata invitata a salire sul palco: “Sui nostri corpi, decidiamo noi”, ha detto leggendo un comunicato
Il ministro Roccella. “Ragazzi, ma noi siamo d’accordo: nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, proprio nessuno. È per questo che siamo qui, perché oggi le donne non decidono sul proprio corpo, non decidono fino in fondo liberamente se vogliono avere figli“
La titolare del dicastero ha poi lasciato gli Stati Generali. Anche dopo l’intervento della giovane dal palco sono infatti proseguiti i fischi e gli slogan: la ministra ha quindi rinunciato a intervenire, “sperando anche che questo faccia calmare gli animi”, ha detto il presidente della Fondazione per la Natalità, Gigi De Palo. “Ci organizzeremo in un altro momento”, ha aggiunto.
La contestazione ha proseguito anche nel corso dell’intervento di una futura mamma precaria e di Adriano Bordignon, presidente nazionale del Forum delle Famiglia.Dibattiti politici si sono susseguiti immediatamente dopo l’episodio La contestazione degli studenti – è il coro unanime- ha nel caso specifico- il sapore di una “censura” nei confronti della ministra Roccella Sarebbe stato più opportuno da parte degli studenti contestare il ministro rivolgendole specifiche domande Non far parlare gli altri, soprattutto un’elevata carica istituzionale, è una ferita alla democrazia italiana.
Forfait i ministri Giorgetti e Valditara
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha comunicato la disdetta della sua partecipazione agli Stati generali della natalità. Anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha chiesto di non trasmettere il videocontributo preparato per l’evento.