INCHIESTA OPEN, PROCURA DI FIRENZE: PRONTO UN CAPPIO PER RENZI PER L’ACCUSA DI FINANZIAMENTO ILLECITO

 

Momenti davvero difficili , come politici, per la Boschi e Renzi, accusati di finanziamento illecito aipartti

 

DI   RAFFAELE    LANZA

Ci chiediamo da tempo sui motivi che spingono un parlamentare come Renzi- nome più di spicco fra i rinviati a giudizio- ad inventare formule o alchimie varie per accrescere le proprie risorse finanziarie.   Si inventa la Fondazione.  Organizzare gli eventi comunicativi e di marketing con un gruppo specialistico che anzichè chiamarsi agenzia di comunicazione dove il personale dovrebbe avere contratti registrati a norme e pagarli e detrarli dal corposo ,privilegiato stipendio di parlamentare della Repubblica, ha l’etichetta di Fondazione per ricevere contributi -omaggio dallo Stato    Il vizietto è conosciuto molto in Sicilia dove dietro le Fondazioni inventate spiccano nomi importanti che nell’ombra e con la complicità di parlamentari “doc” riescono a far affluire il denaro a piacimento dell’inventore-politico.       La dilatazione del vizio è automatica: la Sicilia conosce il trucco da mezzo secolo e con i partiti è riuscita       a distribuire denaro a chiunque avesse la titolarità di una associazione amica o vicina all’onorevole. Non importava neppure se esistente. Anche quelle fantasma hanno avuto la loro dose.  Chi non crede a queste cose basterà che legga i bilanci della Regione siciliana “approvati” -con la regola mafiosa del dare-avere,- negli ultimi cinquantanni.

Ora la magistratura, Carabinieri ed altri, sono più svelti ,superinformatizzati, e diventa difficile anche per chi si ritiene più furbo degli altri, eludere i controlli.  Il cuore della vicenda giudiziaria, come già sottolineato in passato, sembra ruotare proprio attorno alla definizione di ciò che è politico o meno. Ma si sa che  la funzione principale svolta da Open è stata organizzare le varie edizioni della Leopolda, cioè un evento politico-culturale , affine al  partito.   Quel che conta è “i soldi sono arrivati a pioggia” con denaro pubblico

Renzi è imputato per il reato di finanziamento illecito ai partiti assieme all’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente della Fondazione Open, agli imprenditori Marco Carrai e Patrizio Donninia Boschi e Lotti.       Difesa Renzi: denuncia contro i magistrati di Firenze” le accuse sono da dimostrare”.   

Anche se fosse vero, un politico che ha rivestito importanti cariche pubbliche come Matteo Renzi, dovrebbe avere il buon senso e la saggezza di pagare con le indennità parlamentari gli eventi politici -o di “partito” – che a lui e al suo gruppo uditore interessano.  Troppe mani affondano nel denaro pubblico.

Due gli episodi di corruzione per l’esercizio della funzione che vengono contestati entrambi a Lotti, ex membro del cda della Fondazione e membro del governo tra il 2014 e il 2017, prima come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e poi come ministro dello Sport, periodo in cui, secondo le accuse della Procura, si sarebbe adoperato per disposizioni normative favorevoli a due società che aveva finanziato Open, la Toto Costruzioni e la British American Tobacco. Tra le accuse anche un episodio di presunto autoriciclaggio e traffico d’influenze illecite.

L’inchiesta della Procura fiorentina, guidata da Giuseppe Creazzo, è stata condotta dal Procuratore aggiunto Luca Turco e il Pubblico ministero Antonino Nastasi.

Secondo l’accusa dei pm Luca Turco e Antonino Nastasi, Open sarebbe stata una vera e propria “articolazione di partito”, impiegata come strumento di finanziamento illecito. Una tesi rinvigorita adesso con il rinvio a giudizio anche se  in sede cautelare, a Corte di Cassazione,  nell’annullare il sequestro di pc e documenti nei confronti di Carrai ha evidenziato come i pm abbiano “data per scontata” l’equiparazione tra la fondazione Open e un’articolazione di partito.

  L’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze si terrà il prossimo 4 aprile.

Accuse dei parlamentari pentastellati alla Regione che prosegue nei “finanziamenti clientelari ai carrozzoni e non riduce gli sprechi”

Piovono contestazioni vibrate sui conti della Regione siciliana . Gli autori, parlamentari del Movimento cinquestelle,Nuccio Di Paola e Valentina Zafarana così affermano: “Ancora una volta  l’incapacità e l’inaffidabilità di Armao rischiano di pagarla disabili, categorie fragili e servizi essenziali. Non andavano fatti tagli lineari, ma bisognava puntare a ridurre sprechi e finanziamenti a carrozzoni” 

La Regione – ribadiscono– ha sbagliato i conteggi sui soldi che riceverà dallo Stato per compensare le minori entrate relative alle imposte del 2020 e 2021 dovute alla pandemia, prevedendo importi che non trovano riscontro nell’andamento delle perdite reali. Ma la cosa più grave è che si è scelto di prevedere queste somme, evidentemente non certe, per finanziare servizi essenziali per i siciliani per l’anno in corso e, soprattutto, per il 2022 e per il 2023”.
L’elenco di quelli che potrebbero diventare tagli (attualmente le somme sono congelate) per gli anni 2022 e 2023 è lungo: si va dai 3 milioni in meno per opere pubbliche nelle zone colpite da eventi calamitosi, ai 7 milioni (su 8) tolti ai talassemici, ai 17,5 (su 19) tolti ai comuni per il ricovero dei minori disposto da autorità giudiziaria, ai 13,5 milioni (su 15) sottratti alle comunità alloggio per i pazienti dimessi da ospedali psichiatrici giudiziari.

 

Finanziaria regionale da 20 miliardi. L'analisi per punti dell'assessore Armao - FocuSicilia

Armao sotto accusa: “Si prosegue-dicono i pentastellati con i finanziamenti ai carrozzoni”

 

E ancora, tolti 8 milioni (su 9) al fondo unico per lo spettacolo, 2 milioni (tutti) per i contributi a famiglie meno abbienti, 17 milioni (su 19) ai fondi per obbligo scolastico, 58 milioni (su 65) al trasporto verso le isole minori, 28 milioni (su 32) all’attività di assistenza agli alunni con disabilità, 84 milioni al trasporto pubblico locale, 77 milioni (su 145) al fondo disabili, 233 milioni su 311 al fondo per i Comuni, 51milioni (su 101) alle province. E inoltre, azzerati gli 8 milioni di contributi ai comuni per il trasporto alunni, ridotti da 10 a 4 milioni gli stanziamenti per la continuità territoriale e da 7,5 milioni a 3,5 quelli per il Reddito minimo di inserimento.

Questo – concludono  i due deputati – è l’ennesimo fallimento di Armao, che ha già dimostrato più volte i suoi limiti per quanto riguarda la tenuta dei conti regionali. Come non ricordare, ad esempio, le innumerevoli norme impugnate delle 4 finanziarie regionali, la stagione dei collegati nati nelle varie commissioni e poi mai arrivati al traguardo dell’aula per la scoperta in itinere della carenza di fondi, per non parlare della telenovela infinita della parifica del rendiconto 2019? Cosa pensa di fare Musumeci? Al solito non dirà nulla e aspetterà il salvagente da Roma, così come accaduto a luglio 2020?”.