Analisi dei fattori che hanno contribuito a Messina a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di novembre 2023.
Messina,
Gli indici dei prezzi al consumo di novembre 2023 sono stati elaborati tenendo conto di una progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Come ricordato nella nota metodologica dell’Istat, gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali che locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato). Nella città di Messina nel mese di novembre 2023 si registra un decremento congiunturale del -0,3% e tendenziale del -0,2% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+6,1%), bevande alcoliche e tabacchi (3,8%), abbigliamento e calzature (3,8%), mobili, articoli e servizi per la casa (+3,5%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,7%), trasporti (+3%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1%), istruzione (+0,9%), servizi ricettivi e ristorazione (+5,6%) e altri beni e servizi (+3,7%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-24,8%) e comunicazioni (-0,5%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al Cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di novembre 2023:
Energia elettrica: nel mercato libero diminuiscono, a livello congiunturale, sia i prezzi dell’energia elettrica (-3,0%; -51,6% il tendenziale) sia quelli del gas di città e gas naturale (-3,0%; -46,5% il tendenziale), risultando su livelli ampiamente inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel mercato tutelato diminuisce il prezzo del gas di città e gas naturale (-1,2%; -10,6% il tendenziale).
Servizi di trasporto: per quanto riguarda il trasporto aereo, una marcata diminuzione congiunturale è registrata dai voli intercontinentali (-16,7%; -24,1% il tendenziale) e da quelli europei (-17,0%; -8,5% il tendenziale), mentre si rileva un aumento nei voli nazionali (+6,0%; +29,2% il tendenziale). La diminuzione di prezzo nei voli europei interessa sia il settore low cost che quello tradizionale. Nei voli intercontinentali la diminuzione riguarda tutte le direttrici di traffico; nei voli nazionali infine l’incremento complessivo è sintesi dell’aumento del settore low cost e della diminuzione del settore tradizionale. Si registra, inoltre, una diminuzione dei prezzi del trasporto marittimo (-3,7%; -1,8% il tendenziale). La diminuzione del trasporto marittimo è dovuta sia alle destinazioni verso l’interno, in particolare in direzione delle isole maggiori, sia alle destinazioni verso l’estero. Aumentano, infine, i trasporti ferroviari, sia quelli nazionali (+0,5%; +8,5% il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte commerciali per l’alta velocità, che quelli regionali (+0,3%; +7,2% il tendenziale), per via del cambio di listino di una regione.
Attività turistiche e ricreative: i pacchetti vacanza diminuiscono a livello nazionale (-0,3% rispetto al mese precedente; +20,6% il tendenziale), mentre aumentano lievemente a livello internazionale (+0,1%; +3,4% il tendenziale). Diminuiscono anche i prezzi di villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (-0,2%; +3,7% il tendenziale) e degli agriturismi (-1,4%). Tra le attività ricreative registrano un marcato aumento congiunturale gli impianti di risalita (+9,8%; +4,5% il tendenziale).
Cultura: si registra un aumento congiunturale sia dei libri di narrativa (+1,7%; +0,0% il tendenziale) che del download di e-book (+3,4%; +1,6% il tendenziale). Diminuisce, a livello congiunturale, il prezzo dei giornali quotidiani sia a diffusione locale (-1,3%; -0,8% il tendenziale) che a diffusione nazionale (-1,7%; -0,5% il tendenziale) e quello dei periodici (-1,7%; -0,1% il tendenziale). Le variazioni congiunturali di giornali quotidiani e periodici sono legate ad una diversa distribuzione degli allegati.