Carri armati pronti, “operazione necessaria a Rafah,per eliminare i restanti battaglioni di terroristi di Hamas” Di diverso avviso gli alleati

 

Carri armati schierati sul confine. Rafah attende l ...

 

 

carri armati israeliani  sono pronti per le battute finali ,si sono spinti nella parte orientale di Rafah, raggiungendo alcuni quartieri residenziali della città di confine meridionale, dove più di un milione di persone si sono rifugiate dopo essere state sfollate a causa della guerra contro Hamas a Gaza.

Gli alleati internazionali di Israele hanno ripetutamente esortato a non effettuare un’incursione di terra a Rafah, dove si trovano i rifugiati.
Tel Aviv dal canto suo afferma che sta agendo per evacuare i civili prima di muoversi in nuove aree. Afferma che un’operazione a Rafah è necessaria come parte del suo sforzo per eliminare i restanti battaglioni operativi di Hamas.

Tentativi di accordi sulla liberazione degli ostaggi si susseguivano ma le posizioni restano ancora inconciliabili; a mediare l’Egitto che, secondo funzionari israeliani, teme l’ondata dei  “profughi di guerra” palestinesi che proprio in seguito al paventato attacco potrebbero riversarsi nel Sinai e quindi ha tutto l’interesse di chiudere un accordo con Hamas, o più semplicemente di proporgli un accordo.

Intanto il gruppo yemenita Houthi, sostenuto dall’Iran, ha rivendicato di aver preso di mira la nave israeliana Msc Darwin nel Golfo di Aden, colpendola con missili navali e droni”.

 

In un resoconto delle sue attività, l’Idf ha dichiarato che le sue forze hanno eliminato diverse cellule armate in combattimenti ravvicinati sul lato gazanese del valico di frontiera di Rafah con l’Egitto. Nella parte orientale della città, ha detto, ha anche distrutto cellule di uomini armati e una postazione di lancio da cui venivano sparati missili contro le truppe dell’Idf.

L’amministrazione Biden ha intanto comunicato al Congresso che intende inviare un nuovo pacchetto di oltre 1 miliardo di dollari in armi e munizioni a Israele,  Si tratta della prima spedizione di armi a Israele annunciata dall’amministrazione da quando, all’inizio del mese, ha sospeso un altro trasferimento di armi, consistente in 3.500 bombe ad alto potenziale. L’amministrazione ha dichiarato di aver sospeso il precedente trasferimento per evitare che Israele usasse le bombe nella sua crescente offensiva a Rafah